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Mercoledì, 10 Marzo 2021 07:26

PROSEGUE LA VACCINAZIONE MASSIVA ANTI COVID. INTROBIO SI CONFERMA COME ESEMPIO DA REPLICARE.

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI COVID 19: VACCINAZIONE MASSIVA E AGGIORNAMENTI

Sono state definite le indicazioni riguardanti la vaccinazione massiva per Regione Lombardia e, in particolare, per l’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza.

La campagna di vaccinazione massiva ha l’obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone possibili, nel più breve tempo possibile.

“Un impegno rilevante e necessario – spiega il Direttore Generale di ATS Brianza Silvano Casazza - che vedrà coinvolte in un lavoro sinergico tutte le realtà sanitarie e istituzionali del territorio, come già sta avvenendo in questa fase della campagna vaccinale”.

I numeri sono davvero importanti: “La vaccinazione di massa antiCovid – continua il dott. Casazza - prevede per l’ATS Brianza una popolazione di 1.137.000 soggetti da vaccinare, con 27.000 circa inoculi al giorno previsti”.

Sul territorio di ATS Brianza sono stati individuati come punti vaccinali massivi l’Autodromo di Monza (paddock), l’ex area Philips di Monza, Lariofiere a Erba e MB Carate Brianza Polaris Studio.

“Questi centri permetteranno di vaccinare 12.400 cittadini al giorno – evidenzia il Direttore Generale di ATS Brianza – mentre i restanti 14.700 cittadini al giorno per arrivare al target di 27.000 previsto verranno gestiti dalle Asst del territorio (Ospedale di Lecco, Merate, Desio, Carate, Vimercate e Monza), i diversi punti vaccinali che apriremo sul territorio delle due province, in collaborazione con i medici di medicina generale, i comuni e la protezione civile, e nei centri privati accreditati che verranno coinvolti. Questo permetterà, vista anche la conformazione territoriale delle due province, di poter gestire tanti cittadini in centri più vicini al domicilio e quindi più comodi. Chiaramente poi, grazie all’impegno dei nostri medici USCA e dei Medici di Medicina Generale, vaccineremo a domicilio i cittadini che non possono recarsi nei centri vaccinali”.

Nel frattempo continua la vaccinazione degli over 80, in concomitanza con la fase 1bis (ospiti e lavoratori delle strutture per disabili, così come odontoiatri, infermieri, farmacisti e altri operatori sanitari non dipendenti di strutture ospedaliere, personale degli ambulatori e dei laboratori privati non accreditati) e la vaccinazione delle forze dell’ordine. Da lunedì partiranno anche gli inoculi per il personale scolastico.

Al momento vengono vaccinate circa 1.600 persone al giorno in ATS Brianza (600 pv Lecco, 1000 pv Monza) di cui circa 1.150 over 80 (400 pv Lecco, 750 pv Monza). Numeri che verranno implementati lunedì con la creazione di nuove linee per il personale scolastico e con le vaccinazioni nelle strutture private accreditate.

“Nel frattempo – conclude il dott. Casazza – va evidenziato l’esempio davvero positivo del centro vaccinale di Introbio che serve tutta la Valsassina attivato pochi giorni fa. Per questo stiamo definendo, insieme alle ASST, Comuni, Medici di Medicina Generale, Protezione Civile e terzo settore, l’apertura nei prossimi giorni di altri centri vaccinali sparsi sul territorio che permetteranno sia di incrementare i numeri ma anche di fornire un luogo più vicino al cittadino dove vaccinarsi”.

 

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Martedì, 09 Marzo 2021 18:32

IL SORRISO DEI NOSTRI ANZIANI

Notizie non buone dal fronte.

Le varianti si diffondono così come gli esperti avevano previsto e l'ipotesi di tornare in zona rossa si sta facendo sempre più concreta.

Oggi abbiamo appreso che per tornare alla normalità ci vorranno dai 7 ai 15 mesi, sempre che si riesca a vaccinare 240.000 italiani al giorno.

In più i dati che arrivano dall'ATS della Brianza (la nostra, anche se con la Brianza c'entriamo poco) segnalano che nell'Ambito di Bellano (in pratica tutto il territorio della Comunità Montana più Lierna, Mandello e Abbadia) si sarebbero superati i 250 casi ogni 100.000 abitanti, soglia oltre la quale in modo automatico si dovrebbe finire in "rosso".

Una buona notizia, in questo freddo inizio di marzo, fortunatamente c'è, ed è che al Presidio di Introbio le vaccinazioni degli over 80 continuano: i nostri anziani stanno ricevendo cure ed affetto, e questo non può che rassenerare un po' il clima.

Che però continua ad essere molto nuvoloso soprattutto sul versante scuola, visto che corre voce di una manifestazione che un gruppo di genitori starebbe organizzando per protestare contro la didattica a distanza anche dalle nostre parti così come avvenuto e avviene in grandi città.

A cosa possano portare iniziative simili (del tutto legittime e comprensibili naturalmente) non è chiaro: il contagio (a meno che ci stiano vendendo numeri falsi o che "il covid non esiste" come affermano i negazionisti della prima e dell'ultima ora) cresce, e con il contagio crescono i ricoverati in reparto e quelli in intensiva.

Le testimonianze degli operatori sanitari confermano una situazione al limite e non si vede come qualsiasi autorità possa oggi responsabilmente disporre un rientro nelle aule prima che la buriana sia passata almeno un po'.

E' vero che la scuola è un posto sicuro: temperature all'ingresso, distanziamento, mascherine, finestre aperte nonostante la stagione, ricreazioni iper controllate. Ma allora se i maggiori contagi nelle ultime settimane riguardano la fascia di età dagli 11 ai 19 anni, il Covid questi ragazzi dove lo prendono?  Solo sui mezzi di trasporto?

Con il senno di poi il pensiero che tre settimane e quattro weekend in giallo forse siano stati un azzardo (a fin di bene) circola anche se fa logicamente fatica ad emergere. La decisione si basava su speranza e fiducia, entrambe, come abbiamo visto, mal corrisposte.

E così oggi, ad un anno dal lockdown del 2020, siamo qui ad attenderci un provvedimento simile, come se dodici mesi non fossero serviti a niente, e poco serve come consolazione il vedere che in tutta Europa, tranne rari e forse rivedibili casi, la situazione è la stessa, indipendentemente da chi governa e dagli sforzi che fa.

Il Covid non ha risparmiato (e non sta risparmiando) nessuno e solo una campagna vaccinale "da guerra" potrà tirarcene fuori (in Israele ci sono riusciti, ma, si sà, quella terra prima di tutto è santa e poi straricca di risorse, oltre che abituata da millenni alla guerra).

L'anno scorso, però, i vaccini non c'erano. Oggi sì, ed è questo che ci deve aiutare ad accettare altri probabili sacrifici con la consapevolezza che stavolta non saranno inutili.

E nei sorrisi dei nostri anziani che escono vaccinati dal Presst di Introbio possiamo trovare conforto ed esempio.

Riccardo Benedetti

 

 

 

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Martedì, 09 Marzo 2021 09:11

A Premana e a Cremeno si puo` chiedere la didattica in presenza

In casi eccezionali , bambini con Bisogno Specifici di Apprendimento o figli di operatori sanitari, sia a Premana (Preside Maria Luisa Montagna) che all`ICS di Cremeno (Preside Renato Cazzaniga) e` permesso ai genitori di chiedere la Didattica in Presenza.
Questo almeno fino a Venerdi 12 Marzo, quando usciranno ordinanze piu` specifiche in merito.
Riportiamo il comunicato dell`ICS di Premana.

RICHIESTE DIDATTICA IN PRESENZA

Puntuali e motivate richieste di svolgere la didattica in presenza, presentate da famiglie in cui entrambi i genitori sono impegnati nella cura e nell’assistenza ai malati e/o sono direttamente impegnati in servizi pubblici essenziali volti al contenimento della pandemia, verranno accolte in considerazione del necessario e primario obbligo di rispetto delle misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza, nonché delle opportune condizioni organizzative che possono essere messe in campo dalla scuola

La dirigente scolastica,
Maria Luisa Montagna

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Martedì, 09 Marzo 2021 08:04

I PREFETTI INVITATI A MAGGIORI CONTROLLI

È stata inviata ai prefetti la circolare a firma del capo di Gabinetto, Bruno Frattasi, con la quale si forniscono alcune indicazioni in merito alle misure di contenimento e contrasto della diffusione del contagio da Covid 19 contenute nel decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 2 marzo 2021.
Questo ultimo dpcm - che ha sostituito quello del 14 gennaio 2021 - trova applicazione dal 6 marzo 2021 e fino al 6 aprile 2021.
L'impianto del nuovo provvedimento conferma in larga parte le misure attualmente in vigore.

Atteso il permanere della necessità di modulare gli interventi di contrasto alla pandemia in ragione delle differenti criticità rilevate nei territori, graduando la severità delle misure in base alla maggiore diffusione del virus e alla capacità di tenuta dei servizi sanitari, anche il nuovo decreto prevede un regime differenziato sul territorio nazionale, con misure progressivamente più restrittive in ragione dei diversi scenari di rischio: zona bianca, zona gialla, zona arancione e, infine, zona rossa.

La circolare richiama l'esigenza che i prefetti adottino ogni iniziativa necessaria per una più efficace attività di controllo. Tenuto conto, inoltre, di una possibile recrudescenza dei contagi richiama anche l'esigenza di pianificare servizi di controllo mirati, con il concorso delle polizie locali, nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della movida.

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Martedì, 09 Marzo 2021 06:51

LA DAD NON PIACE ALLE MAMME

I commenti delle mamme sulla DAD alle Elementari!

“Ma che gran rottura di scatole!”..questa la prima esclamazione all'unanimità della maggior
parte delle mamme con figli tra i 6 e i 10 anni.
Il povero preside della nostra scuola elementare di un paese della provincia di Monza e
Brianza, si è preso più insulti dello stesso Presidente Attilio Fontana, quando alle ore 16,15
di giovedì 4 marzo , pochi minuti prima del suono della campanella, ha avvisato tutti i
genitori nel piazzale che “da domani andiamo tutti in DAD”.

Tra i commenti spontanei sicuramente abbiamo sentito: “speriamo sia solo per una
settimana”, una speranza sommessa che ci riporta all`ormai lontano 24 febbraio 2020.

E invece è passato un anno e siamo ancora messi così male, per passare poi a “come saranno divisi i bambini?!”, “quanti computer ci servono?” e “ ma dove diavolo li metto questi bambini?!” (quelli che non hanno nonni o zii/zie a cui affidarli).

Si perchè la rabbia dei genitori, in particolare delle mamme, oltre al fatto di doversi sostituire ai maestri, perchè mi spiace deludervi, ma un bambino di 8 anni dalla dad capisce poco e nulla e quindi tocca a noi mamme rispiegare tutto, è che questi benedetti bambini a casa da soli non li puoi lasciare!!

Dai nonni non li puoi portare, perchè si contagiano, le baby sitter non si possono far
entrare in casa, la scuola è chiusa... e se le mamme lavorano?!... chissenefrega!

La donna può perdere il posto di lavoro perché a un anno dall'inizio di questa triste storia ancora lo Stato non e` riuscito ad organizzare le scuole per assicurare la didattica in presenza!! Vergogna!

Torniamo al Medioevo allora, con la donna a casa a badare alla prole... perchè non tutte le donne possono permettersi di perdere il posto di lavoro per la dad.

E chi è solo? separato? O ancora peggio vedovo\vedova?
Ma, caro Presidente del Consiglio Draghi, Lei ci pensa a queste cose prima di emettere i DPCM di `sto cavolo?!

Che poi vorremmo una spiegazione sul perché gli asili nido possano rimanere aperti.. dove l’uso delle mascherine e il distanziamento sono ovviamente vietati... scusi il Covid fa preferenze?o forse lei pensa che un bambino dai 3 anni in su possa fare autogestione?

Attendiamo spiegazioni... ma nel frattempo...Avete veramente rotto !

Trovate una soluzione prima che il popolo delle mamme si armi per un attacco al parlamento, perché, come la storia
insegna, portare i cittadini all’esasperazione porta a rivolte non sempre pacifiche, soprattutto quando di mezzo ci vanno i bambini!

firmato: Ilaria, una mamma molto "incavolata" ! "

Nota redazionale: anche in Valsassina sappiamo di chat tra genitori molto "infiammate" (a dir poco). La situazione e` difficile, gli animi sempre piu` esasperati, molte donne hanno grosse difficolta` col lavoro o l`hanno addirittura perso (100.000 donne hanno perso il lavoro in questo ultimo anno).
Non aiuta lo scaricare compiti e richieste sulle spalle di genitori gia` provati dal dover tenere in casa i bambini: la DAD non e` delegare il lavoro degli insegnanti alle famiglie, bisogna agire con molta prudenza e flessibilita`.

La DAD potrebbe invece essere un`occasione per rinnovare il lavoro didattico, tramite la multimedialita` ed altre possibilita` offerte dalla nuove tecnologie, ma non funziona se vista come semplice riproposizione di schemi didattici uguali a quelli vigenti in classe.
E` necessaria a questo proposito una ulteriore riflessione, in particolare da parte del corpo insegnante, soprattutto riguardo ai bambini piu` piccoli e piu` fragili.

 

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Martedì, 09 Marzo 2021 06:26

La scomparsa di Flavio Selva una grave perdita per la cultura valsassinese

E` con vero dolore che apprendiamo della scomparsa di Flavio Selva, 81 anni, morto a Milano dopo una breve malattia.
Conosciutissimo in Valsassina, soprattutto a Primaluna dove abitava, tra i fondatori della Associazione Amici della Torre nel 2001, di cui e` stato protagonista e per alcuni anni anche Presidente, insieme al professore introbiese Marco Sampietro, Flavio Selva era una presenza amabile e rassicurante, in molte delle manifestazioni e delle mostre organizzate dall'Associazione, soprattutto durante il periodo estivo.

Profondamente ambientalista, conoscitore delle piante, dei funghi e della vegetazione, si era battuto per la conservazione pero` delle opere storiche, dei reperti, delle testimonianze che i nostri padri ci hanno lasciato ma che troppe volte sono state demolite da Sindaci valsassinesi poco lungimiranti.

Era stato duramente colpito nei suoi affetti personali dalla tragica morte della moglie Pina, travolta da un`auto nel 2012 mentre attraversava la strada davanti a un supermercato, ma non aveva mai perso il suo sorriso e la sua caratteristica bonomia.
Con Flavio Selva la Valsassina perde uno dei suoi cultori storici, una persona abituata a lavorare dietro le file, senza manie di protagonismo e senza volersi mettere in evidenza, ma con la tenacia e la semplicita` di una persona vera.

Alla famiglia, ai figli e ai nipoti a cui era legatissimo, vadano senz`altro le nostre piu` sentite condoglianze

Nella foto, tratta dalla pagina Facebook di Amici della Torre, Flavio e` il primo a destra insieme a Bruno Biagi , Luigi Galperti e Marco Sampietro

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Lunedì, 08 Marzo 2021 17:38

8 MARZO: FONTANA E GIUSY VERSACE PRESENTANO "I MURI DEL SILENZIO"

Nella Giornata internazionale dei diritti della Donna, il presidente della Regione LombardiaAttilio Fontana, e la parlamentare e atleta paralimpica Giusy Versace hanno presentato a Palazzo Lombardia l’installazione fotografica ‘I Muri del Silenzio’, ospitata anche a Palazzo Pirelli sino al 31 marzo.

Un progetto fotografico

Si tratta di un progetto fotografico a sostegno delle donne vittime di violenza ideato dalla fotografa Mjriam Bon e realizzato da Giusy Versace, come strumento di denuncia verso ogni forma di omertà uditiva e visiva, che costringe a tacere chi subisce violenza. Sono i muri di chi non vede o di chi fa finta di non vedere, i silenzi di chi non parla perché ha paura, perché si vergogna.

Una mostra e un libro

Il progetto è nato nel 2019 sotto forma di mostra fotografica allestita alla Camera dei Deputati a Roma. Lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è diventato un libro fotografico in edizione limitata, che ha avviato una raccolta fondi da destinare a donne che hanno subito violenza, per aiutarle a ricostruirsi una nuova vita. Quest’anno, in occasione della ‘Festa della Donna’, dà vita a un’installazione fotografica, non aperta al pubblico, che rimarrà allestita da oggi al 31 marzo, all’ingresso degli edifici N1, N2, N3, N4, NP di Palazzo Lombardia e al grattacielo Pirelli.

In esposizione 21 fotografie

Sono 21 le fotografie esposte, che ritraggono in primo piano alcuni dei 75 volti protagonisti del libro. Persone note e meno note del mondo dello spettacolo, della politica, donne vittime di violenza e persone comuni nel gesto di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca a voler significare “non vedo, non sento e non parlo”. Un’espressione unanime e trasversale per dire: basta alla violenza, all’abuso e al silenzio.

Mantenere i riflettori accesi

L’iniziativa vuole dare, quindi, continuità a un progetto in costante evoluzione che cerca di mantenere i riflettori accesi su un problema sempre più attuale.

Fontana: violenza sulle donne un dramma sociale

“Sono orgoglioso – ha dichiarato il presidente Attilio Fontana – di aver prestato il mio volto e gli spazi di Palazzo Lombardia per questa installazione”. “Con ‘i Muri del Silenzio’ teniamo accesi i riflettori sul dramma sociale della violenza sulle donne acuito, senza dubbio, dalle misure restrittive ma ancora figlio, purtroppo, di un retaggio culturale che dobbiamo abbattere con tutte le nostre forze. Questa è la giornata e l’occasione giusta per farlo! Buon 8 marzo a tutte le Donne”.

Versace: auspico si possa aprire una mostra

“Questa installazione – ha raccontato Giusy Versace – è il prosieguo di un progetto che ho a cuore e che ho contribuito a far crescere. Devo ringraziare per questo anche Regione Lombardia, che già lo scorso novembre aveva accolto favorevolmente il progetto del libro, e che oggi ci accoglie in una giornata così significativa come l’8 marzo. Per via delle misure restrittive, non è stato possibile allestire una vera e propria mostra aperta al pubblico, ma auspico, e non escludo, che si possa organizzare nei prossimi mesi, appena si potrà. Penso sia un dovere di ognuna di noi aiutare le donne che hanno subito violenza e continuare a parlare di quanta strada ci sia ancora da fare per una piena inclusione”.

‘Wall of Dolls – il muro delle bambole’

“Nel mio piccolo, lo faccio da anni assieme all’amica Jo Squillo per il progetto ‘Wall of Dolls – il muro delle bambole”. Ovvero – ha ricordato Versace – un’installazione presente in 6 città italiane e che continua a crescere. Con lo scopo di sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni al rispetto per la vita. Per se stessi e per gli altri”.

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Lunedì, 08 Marzo 2021 11:40

ELEZIONI RINVIATE ALL'AUTUNNO. IN VALLE INTERESSATI CRANDOLA, CREMENO E MORTERONE

I cittadini di Crandola, Cremeno e Morterone dovevano recarsi alle urne questa primavera per rinnovare i consigli comunali. La situazione determinata dalla pandemia ha indotto il Governo a rinviare le consultazioni "in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021". Ecco la comunicazione estratta dal sito della Prefettura di Lecco.

 

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2021.

Il testo, in continuità con i provvedimenti analoghi già approvati nel 2020, dispone che le elezioni previste nell’anno in corso si svolgano in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.

Il provvedimento è stato adottato tenuto conto del perdurare dell’epidemia Covid-19 e dell’esigenza di evitare fenomeni di assembramento, e di assicurare che le operazioni di voto si svolgano in condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini, anche in considerazione della campagna vaccinale in corso.

Dal rinvio sono interessate:

  •     le elezioni dei consigli comunali e circoscrizionali previste tra il 15 aprile e il 15 giugno 2021;
  •     le elezioni suppletive per i seggi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2021;
  •     le elezioni amministrative nei comuni i cui organi sono stati sciolti per fenomeni di infiltrazione mafiosa, anche se già indette, tramite integrale rinnovo del procedimento di presentazione delle liste e delle candidature;
  •     le elezioni amministrative a seguito dell’annullamento delle elezioni degli organi delle amministrazioni comunali in alcune sezioni, anche se già indette;
  •      le elezioni amministrative nei comuni i cui organi devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza, se le condizioni che ne rendono necessario il rinnovo si verificano entro il 27 luglio 2021;
  •     le elezioni degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario, anche se già indette, e quelle relative agli organi elettivi per i quali entro il 31 luglio 2021 si verificano le condizioni che ne rendono necessario il rinnovo.

Il decreto stabilisce per l’anno 2021, limitatamente alle elezioni comunali e circoscrizionali, la riduzione a un terzo del numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature.

Il provvedimento infine disciplina lo svolgimento delle operazioni di voto, previste su 2 giornate (domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle ore 7 alle 15), nonché dello spoglio delle schede e dell’ordine dello scrutinio.

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