Spesso cosi` ha definito i "Grillini" l`ex Direttore del "Giornale" Alessandro Sallusti, in tono piu` sprezzante che ironico: gli "scappati di casa".
Mai come ora pero` la definizione sembra piu` che azzeccata: la rivolta provocata nei parlamentari dai toni autoritari con cui Grillo ha chiuso definitivamente la porta a Beppe Conte ha suscitato una protesta che sembra presagire "l`abbandono della casa" 5 Stelle da parte di molti, forse la maggioranza degli "onorevoli" (una volta questo termine non si poteva dire) pentastellati.
Buon ultimo Enrico Letta, segretario del PD, che all`inizio diceva di non volere entrare in una polemica che riguardava un altro Partito, ha pero` finalmente capito che questa vicenda non puo` non avere pesanti ripercussioni anche sul Governo Draghi: dovesse scomparire il sostegno al Governo dei 5 Stelle, il PD sarebbe l`unico Partito di centrosinistra a sostenere Draghi, mentre la Destra aumenterebbe e di molto il proprio ruolo politico in questo Governo.
"Scappati di casa": Grillo non e` mai stato molto razionale e logico, ma chiamare prima Conte, a Marzo, a salvare cio` che restava dei 5 Stelle, e poi respingerlo e insultarlo cosi` violentemente come ha fatto due volte, certamente non ha molto senso, senza neanche fare illustrare il progetto elaborato da Conte ai parlamentari, come giustamente chiesto da Vito Crimi.
Forse a causa del processo per stupro in cui e` coinvolto suo figlio, a difesa del quale Grillo ha girato un video quanto mai criticabile (soprattutto dalla componente femminile dei 5 Stelle) Grillo ormai sembra proprio "scappato di casa" (nel senso del cervello)!
La forza elettorale dei 5 Stelle era soprattutto quella di non dichiararsi "ne` di Sinistra ne` di Destra", cosa che pero` provocava dei problemi visto che nessuno in Italia puo` seriamente aspirare ad arrivare al 51% dell`elettorato: infatti si sono alleati prima con la Destra (Salvini) e poi con la Sinistra (il PD).
Ma il giochetto non poteva andare avanti a lungo: l`intervento del "Rottamatore" (Renzi), all`inizio di quest`anno, e` servito proprio a disarticolare l`alleanza strutturale che i 5 Stelle stavano costruendo col PD, anche se molti Segretari e militanti di base, pure a Lecco, non erano affatto d`accordo, cosi` come le mancate alleanze amministrative a Roma, Torino, e molte altre citta` italiane dimostrano.
La domanda che tutti si pongono giustamente ormai e` : cosa restera` dei 5 Stelle ? rimarranno, con Grillo o con Conte in un nuovo Partito, e resteranno una forza elettoralmente consistente o si scioglieranno come neve al sole ?
Al momento sembra piu` probabile la seconda (anche se Crimi ricorda che spesso li abbiamo dati per morti, a partire dal 2007).
In questo caso al PD rimarra` ben poco con cui allearsi !
La seconda domanda invece e`: i loro voti, in questo caso, dove andranno a finire ?
Io penso che i voti di Destra li abbia gia` recuperati la Meloni (non a caso Fratelli d`Italia e` in forte crescita nei sondaggi) , quelli di Sinistra torneranno al PD o forse a Fratoianni, e molti finiranno nell`astensione.
Fine della storia? E` probabile. Il piu` clamoroso suicidio collettivo, un vero e proprio Harakiri, di un ex comico che ha creato un Partito per scommessa e ora ha deciso di distruggerlo.
La Storia d`Italia (quella con la S maiuscola) andra` avanti lo stesso, e dei 5 Stelle non so quanto ne sentiremo la mancanza.
Per noi giornalisti non resta quindi che cominciare a preparare i "coccodrilli" (questo che leggete e` solo il primo!)