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Mercoledì, 03 Febbraio 2021 08:53

CHIUSA LA PREALPINA OROBICA FINO A VENERDI 05/02, RIAPERTA TARTAVALLE

Sp 64 Prealpina Orobica – CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO dal pk 6+000 (fine
centro abitato di Moggio) al pk 12+000 (passo Culmine San Pietro) per operazioni di disgaggio pareti
rocciose.

Preso atto che nella giornata di lunedì 01 febbraio 2021, in corrispondenza del pk 7+600 circa della
Sp 64 Prealpina Orobica, sono occorsi dei distacchi di materiale lapideo che hanno invaso la
carreggiata, presumibilmente dovuti dal fenomeno di gelo/disgelo che caratterizza il periodo;
Atteso che, a seguito delle verifiche condotte in loco, si è rilevata la necessità di provvedere con
celerità ad un controllo approfondito della scarpata di monte lungo il suddetto tratto stradale,
attuando appositi disgaggi del materiale eventualmente instabile rimasto in quota, nonché la
rimozione di alcune ceppaie pericolanti;

Rilevato che, data la ristretta sezione stradale, non risulta possibile garantire il transito veicolare in
concomitanza dell’esecuzione delle operazioni precedentemente descritte;
Ritenuto opportuno procedere alla chiusura della strada provinciale al fine di permettere l’esecuzione
dei lavori, tutelare le maestranze al lavoro, e, nel contempo, garantire l’incolumità e la sicurezza degli
utenti della strada;

1. la CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO della Sp 64 Prealpina Orobica, dal pk 6+000 (fine
centro abitato di Moggio) al pk 12+000 (passo Culmine San Pietro), per le giornate di mercoledì
3, giovedì 4 e venerdì 5 febbraio 2021, dalle ore 08.00 sino alle ore 17.00, e comunque sino
ad ultimazione dei lavori;

 

RIAPERTURA AL TRANSITO della Sp 62 della Valsassina nel tratto dal pk 26+000 (Ponte di Tartavalle in comune di Taceno) al pk 29+000 (loc. Portone di Bellano).

Premesso che nella giornata di lunedì 01 febbraio 2021 si è verificato il distacco di una frana di crollo
in roccia presso il pk 29+500 circa della Sp 62 della Valsassina, nel tratto compreso tra Taceno e
Portone, presumibilmente a seguito del fenomeno di gelo/disgelo;
Atteso che, a seguito delle prime verifiche effettuate in loco dal personale tecnico provinciale, si è
ritenuto opportuno procedere alla chiusura al transito del tratto interessato a causa di ulteriore
materiale instabile sul pendio sovrastante la carreggiata;
Preso atto che la chiusura sopracitata è state disposta con apposita Ordinanza n. 12/2021 della
Provincia di Lecco;
Considerato che, nella giornata odierna, sono stati condotti i disgaggi ed i controlli in parete,
provvedendo nel contempo alla pulizia della sede viaria;
Premesso quanto sopra, si ritengono favorevoli i presupposti per la riapertura al transito del tratto di
strada in oggetto al fine di ripristinare i collegamenti viabilistici interrotti;

 

ORDINA
1. a decorrere dalle ore 16.00 di Martedì 02 Febbraio 2021, la REVOCA DELL’ORDINANZA
n.12/2021 e la contestuale RIAPERTURA AL TRANSITO della Sp 62 della Valsassina nel tratto
dal pk 26+000 (Ponte di Tartavalle in comune di Taceno) al pk 29+000 (loc. Portone di Bellano).

 

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Mercoledì, 03 Febbraio 2021 08:43

DRAGHI, L`ASSO DI PICCHE DI MATTARELLA

Dopo lo stallo delle consultazioni del Presidente della Camera Roberto Fico, che hanno dimostrato come le diverse forze politiche , soprattutto i Renziani e i 5 Stelle, si siano incartate sulle differenti posizioni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato la sua prevedibile "arma nucleare" chiamando a rapporto, per un prevedibile incarico, l`ex Presidente della Banca Europea Mario Draghi.

"E` la fine della politica,la fine della seconda Repubblica" hanno commentato ieri sera diversi opinionisti politici, nei programmi televisivi di Giovanni Floris e di Bianca Berlinguer.
Il fallimento definitivo di una classe politica poco adeguata alla grave situazione che da un anno stiamo vivendo a causa della pandemia.

Sono d`accordo solo in parte: sul fallimento di un ceto politico, e sul cinismo evidente di chi si mette a fare giochetti politici per avere una maggiore visibilita`, sulla pelle del popolo italiano, naturalmente pero` sempre in nome " dell`interesse e del bene comune dell`Italia", direi che c'e' poco da discutere.

La soluzione pero`, prevista da molti e temuta da altri, della "chiamata alle armi" di Draghi, "l`italiano piu` influente del mondo", devo dire che non mi convince per niente.

Fossi Draghi, che sicuramente e` un uomo intelligente e che ha ambizioni politiche nel suo futuro (si parla di lui come Presidente della Repubblica dopo Mattarella) rifiuterei addirittura l`incarico, con il quale rischia di bruciarsi non solo le dita ma la mano e il braccio intero. Entrare in questo pantano ? "Meglio di no, grazie !" direi se fossi in lui.

Siamo poi sicuri che l`ennesimo Governo tecnico verrebbe votato ? Non ne sarei tanto sicuro.
Il Governo tecnico di Draghi dovrebbe impostare i progetti per il "Recovery Plan", cioe` proprio il motivo per cui, agli inizi di Dicembre, Renzi si e` scollato dal Governo Conte, quando si parlava della famosa "piramide" di 300 tecnici al cui vertice dovevano esserci Conte e il Ministro dell`Economia Gualtieri.
Ora quello che a Conte non e` stato permesso, cioe` agire sostanzialmente da solo, al di fuori del Parlamento e all`insaputa dei Partiti, dovrebbe essere permesso a Draghi ? Poco realistico.

La soluzione a mio modesto parere invece e` un`altra: si vada alle elezioni, al piu` presto, chiedendo una proroga all`Europa per la formalizzazione del Recovery Plan.

Si dia la voce agli Italiani, che sono poi quelli che pagheranno l`ulteriore debito nei prossimi 25 anni (il Recovery va restituito entro il 2056) sulla base di una competizione leale e due progetti contrapposti e onesti, senza ipotesi fantasiose o irrealistiche.

Stabiliamo delle elezioni che siano in realta` un Referendum: il Centrodestra, Salvini, Meloni, Berlusconi, proporra` allora di utilizzare il Recovery Fund per abbassare le tasse, soprattutto ai redditi piu` alti, con la Flat Tax al 16%, la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, incentivi alle imprese e alle grande industrie.

Il Centrosinistra, PD LEU e i 5 Stelle , con candidato ancora Conte, proporra` invece di utilizzare i fondi per dare piu` sostegno alle famiglie, alle Scuole e al Lavoro, ampliare il reddito di cittadinanza e sussistenza, insomma quel Welfare che da un po` di anni latita e che diventera` sempre piu` importante anche a causa della crisi del Terzo Settore, cioe` del Volontariato.

Una contrapposizione onesta, chiara e semplice, senza falsita` o salti nel buio: siano gli Italiani a scegliere con chiarezza, perche' tutta questa paura di dare il voto al popolo ?

Ne hanno tutto il diritto, visto che saranno proprio loro a pagare il conto ! E` soprattutto una questione di Democrazia, basta con giochi e giochetti fatti sulle nostre teste !

Enrico Baroncelli

 

 

 

 

 

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Martedì, 02 Febbraio 2021 20:12

LA FOTOGRAFIA

Una foto, si sa, può raccontare lunghe storie.

Può ritrarre fiori, sentieri, panorami, il sole che nasce e quello che tramonta, il lago e la montagna, un ruscello e una cascata.

Può far scendere nel vortice della nostalgia, o far sorridere, o piangere, o tutte e due le cose insieme.

Una foto è una cosa così apparentemente innocua ma che può anche far male riportando alla luce un ricordo, un momento, una persona.

Poi ci sono loro, i professionisti dell'informazione, quelli che se li tocchi scattano come serpenti, quelli che l'umiltà di riconoscere le ragioni e le opinioni degli altri non sanno nemmeno dove stia di casa.

Loro, che hanno sempre la risposta pronta e pungente; loro che ogni replica facilmente si trasforma in minaccia. Non la pensi come me? Vali poco. O niente. Al massimo un piuttosto, ma devi proprio essermi amico.

Sono professionisti e vengono da lontano. Hanno studiato e possono darti lezioni su tutto, cosa vuoi, noi siamo gente di montagna, una volta urlavamo in latinorum, un po' come quelli che cantavano  le canzoni dei Beatles senza sapere una parola d'inglese ma lo facevano talmente bene che sembrava tutto vero.

Loro no, loro sanno il latino ed altre quattro o cinque lingue, compresa la loro, unica e incontestabile, che può insieme essere accusa e giudice al soldo di una legge che, però, non è uguale per tutti. Perchè ci sono gli amici intoccabili, e i nemici sulla pelle dei quali giocare.

Ma cosa c'entra la fotografia?

Una foto può raccontare, dicevamo. E qui ha raccontato, quella foto che ritrae una persona illustre scomparsa come fosse ancora ben presente, l'astio cieco che i nostri gentiluomini della tastiera nutrono verso il Sindaco e gli amministratori di un noto comune del centro valle.

Talmente cieco da non accorgersi che la persona in mezzo ai tre che quella foto ritrae ci ha lasciato nel novembre del 2019.

Eh già, una foto può raccontare davvero molte storie. E, qualche volta, anche la verità.

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Martedì, 02 Febbraio 2021 15:41

VACCINAZIONI IN LOMBARDIA: QUASI TERMINATA LA FASE 1. ECCO COSA SUCCEDERA' POI.

“Il completamento della Fase 1 del Piano vaccinazioni Anticovid in corso, è previsto entro il 23 febbraio. È la fase inerente gli operatori sanitari, sociosanitari delle strutture di ricovero e cura e degli operatori e ospiti delle Rsa. La somministrazione è di 320.000 vaccini di cui 305.814 già effettuate alla data del 31 gennaio”.

Lo ha detto la vicepresidente di Regione Lombardia, assessore al Welfare Letizia Moratti nel suo intervento in Consiglio regionale.

La fase successiva, denominata ‘Fase 1 Bis’ riguarderà 107.425 persone appartenenti a otto categorie, oltre ad altro personale da censire, anche in funzione delle indicazioni del Ministero. Nel dettaglio sono: Rsd (residenzialità psichiatriche), centri diurni, assistenza domiciliare, farmacisti, dentisti, odontoiatri e confprofessioni varie. Comprese inoltre:  sanità militare, Polizia di Stato, ambulatori accreditati e altri medici liberi professionisti, informatori scientifici del farmaco e altro personale da censire.

“E’ in corso una puntuale ricognizione per ulteriori categorie prioritarie – ha puntualizzato – una raccolta delle informazioni di contatto ed è previsto l’inizio delle somministrazioni a partire dal 10 febbraio sulla base delle adesioni”.

“Dopo questa prima fase che era sulla base di target specifici – ha continuato – occorre però chiarire alcuni punti con il Governo. In particolare – ha sottolineato Moratti – serve una Conferenza Stato Regioni nella quale verificare i criteri di distribuzione dei prodotti vaccinali in relazione alla popolazione individuata poiché questo criterio potrebbe generare difformità tra le regioni e non rispondere effettivamente ai bisogni dei cittadini. Per questo sarebbe opportuno avere una definizione centralizzata e condivisa delle priorità per categorie, in modo da poter garantire più uniformità possibile tra le regioni”.

L’avvio della fase massiva, denominata ‘Fase 2’ conferma il canale delle strutture ospedaliere pubbliche e private (hub), aggiungendo quello dei medici di base, delle farmacie, delle strutture cosiddette massive.

“L’ipotesi di categorie prioritarie che potrebbero ricevere per prime i vaccini del contingente AstraZeneca che abbiamo per ora individuato – ha aggiunto la vicepresidente – è quella di appartenenti alle forze dell’ordine, al personale scolastico, al comparto della giustizia e al trasporto pubblico locale”.

“L’avvio della fase massiva prevista a breve – ha specificato la vicepresidente – richiede una capillare comunicazione verso il cittadino. Per questo, entro una settimana, saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione e entro due settimane sarà attivo il portale dedicato alla prenotazione delle vaccinazioni. Gli strumenti di raccolta delle informazioni di contatto e adesione, oltre al portale dedicato, saranno inoltre il portale dei medici di medicina generale e dei farmacisti e il contatto diretto tramite call center”.

“E’ nostro obiettivo prioritario – ha aggiunto – pianificare un modello di vaccinazione massiva adatto al territorio e alla popolazione lombarda. Per questo abbiamo già effettuato delle simulazioni e ipotizzato che esso sia scalabile e valutato sulla capacità effettiva di erogare e pianificare. I criteri per la scelta dei potenziali centri territoriali e dell’attività di somministrazione saranno di volta in volta da verificare con gli enti locali.

La governance che abbiamo previsto per gestire il piano delle vaccinazioni – ha continuato – è composta da una cabina di regia formata dal presidente Attilio Fontana, dall’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, dall’assessore al Welfare, dal commissario speciale Guido Bertolaso. Si avvarrà delle competenze degli assessorati al Welfare e alla Protezione civile per la logistica, l’infrastrutturazione, l’esecuzione e il coordinamento delle risorse umane”.

La vicepresidente ha infine precisato la definizione del piano di contatto e gestione degli ultraottantenni, che sono oltre 700.000 in Lombardia. L’inizio delle somministrazioni è previsto il 24 febbraio. La raccolta di adesioni per gli ultraottantenni dovrà avvalersi del contatto dei medici di base e degli assistenti domiciliari. Potrà anche avvenire con l’accesso diretto al portale col supporto dei familiari o con il contatto telefonico.

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Martedì, 02 Febbraio 2021 07:52

UN APPELLO DEL SOCCORSO ALPINO

“Scegliete un’altra montagna: meno rischiosa, ma non meno coinvolgente”. È l’appello diramato dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), nel pieno della stagione invernale, condizionata da una sanità messa a dura prova. Il Soccorso Alpino, con un video-appello diffuso tramite i social e i media – ma aperto ad ogni tipo di condivisione – quest’anno chiede a tutti gli appassionati di sport invernali una particolare prudenza. “Serve una grande responsabilità e scelte conseguenti – chiede Maurizio Dellantonio, il presidente nazionale del CNSAS –

Ogni incidente in montagna aggrava la mole di lavoro per l’intera sanità, impegnata nel fronteggiare l’emergenza Covid-19: è per questo che lanciamo questo video per chiedere che gli sport a rischio in montagna siano per una volta messi in secondo piano nelle scelte degli appassionati. Le alternative non mancano e potrebbero essere occasione per scoprire attività, percorsi e località meno note”. Negli anni passati le missioni di soccorso, per il CNSAS, erano state oltre 4mila per ogni inverno.

L’iniziativa del Soccorso Alpino e Speleologico è organizzata nell’ambito del progetto “Sicuri in Montagna”, che vede il penultimo weekend di gennaio tradizionalmente dedicato alla prevenzione degli incidenti sulla neve. Quest’anno è dedicata ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario italiano.

L’auspicio è che il filmato abbia la maggior risonanza possibile: chiediamo per questo la collaborazione dei media e della stampa, che potranno liberamente pubblicarlo e condividerlo tramite i loro canali. La versione in HD (1 min o 30 sec) è scaricabile a questo link: https://drive.google.com/drive/folders/1QU4xXiOhH1OPfEfS2eYJc_tlRsxu8fzZ?usp=sharing

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Martedì, 02 Febbraio 2021 06:27

Riparte ristorazione in zona gialla, ma “stop and go” è difficile da gestire

Interessati 4400 esercizi nelle due province di Como e Lecco, “ma fermi e ripartenze continui complicano la programmazione di attività fondate su acquisto e vendita di prodotti alimentari deperibili”

Con il ritorno della Lombardia in zona gialla, è ripartenza anche per i locali di ristorazione nelle due province di Como e Lecco: sono interessati oltre 4400 esercizi delle due province lariane (circa 3000 a Como e 1400 a Lecco) dopo oltre un mese di chiusura. Una boccata d’aria comunque insufficiente a coprire le perdite, ingentissime, che si stimano per causa di una stagione turistica invernale già azzoppata dai divieti imposti, che mette in crisi l’intera economia di laghi e valli.

In tutta Italia, tornano a riaprire per il servizio del pranzo al tavolo bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi aperti per otto italiani su dieci (80%) per un totale di 47,8 milioni di persone che risiedono in regioni classificate in zona gialla. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento alla nuova classificazione delle regioni con quasi tutta Italia che da oggi torna in giallo, con l’eccezione di Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano ancora arancioni.

Nelle due province comunque – sottolinea la Coldiretti lariana – le attività di ristorazione al tavolo sono consentite solo dalle ore 5,00 alle 18,00 con la possibilità della consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 della ristorazione con asporto: in zona arancione era ed è invece consentita la sola la consegna a domicilio o l’asporto. Le limitazioni fino alle 18 per i bar riducono ulteriormente la sostenibilità economica per giustificare le aperture tanto che in molti preferiscono mantenere le serrande abbassate.

In realtà lo stop and go delle ordinanze per le aperture e le limitazioni presenti in molti casi creano ostacoli alla programmazione delle attività che si fondono su acquisto e vendita di prodotti deperibili.

Le riaperture rappresentano comunque una opportunità per il ritorno alla normalità di molti italiani che sono stati costretti a rinunciare al pranzo fuori casa per svago o per lavoro ma è anche una importante boccata di ossigeno per le attività di ristorazione che si classificano tra quelle più duramente colpite dalle misure restrittive che hanno provocato un crack senza precedenti per la ristorazione nazionale che dimezza nel 2020 il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea.

Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti – devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione ma serve anche una riflessione sulla possibilità di apertura serale dei ristoranti anche alla luce delle importanti misure di sicurezza adottata, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso.

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Martedì, 02 Febbraio 2021 06:22

CHIUSA LA STRADA TRA TACENO E PORTONE

Sp 62 della Valsassina – CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO dal pk 26+000 (Ponte di
Tartavalle in comune di Taceno) al pk 29+000 (loc. Portone di Bellano) a seguito di frana di crollo in
roccia.

E` disposta la CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO della Sp 62 della Valsassina nel tratto Taceno -
Portone, tra il pk 26+000 (Ponte di Tartavalle in comune di Taceno) ed il pk 29+000 (loc. Portone
di Bellano), a decorrere dalle ore 16.00 di Lunedì 01 Febbraio 2021 sino a successiva revoca;

Il posizionamento dell’apposita segnaletica stradale, i preavvisi di chiusura ed ogni altro
apprestamento per la chiusura della carreggiata, come prescritto dal Nuovo Codice della Strada e
successive modifiche, così come la divulgazione agli organi di stampa e di vigilanza della presente
ordinanza, sono a carico della Provincia di Lecco.

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Lunedì, 01 Febbraio 2021 22:20

Un`altra slavina sulla Grignetta

Allertamento oggi 01/02/21 verso le 13:30 per la XIX Delegazione Lariana. I tecnici della Stazione di Lecco sono intervenuti per una slavina scesa all'inizio del sentiero Cermenati, in Grignetta. Sul posto anche i Saf dei Vigili del fuoco e i Forestali dei Carabinieri. Durante la prima perlustrazione è stato ritrovato un caschetto e quindi si è valutato di approfondire la ricerca con i dispositivi Artva e Recco, con esito negativo.

È intervenuta anche l’unità cinofila da ricerca in valanga (UCV), sempre della Stazione Cnsas di Lecco. Durante le operazioni, il proprietario del casco ha saputo delle ricerche in corso e ha chiamato per avvisare e per dare una descrizione precisa dell’oggetto, che aveva perso durante un’escursione. Per precauzione, l’area è stata comunque bonificata per intero con l’unità cinofila e il sondaggio, sempre con esito negativo. Alle ore 18:00, non essendo emersa la presenza di persone coinvolte, le ricerche si sono concluse.

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Lunedì, 01 Febbraio 2021 18:06

ACCORDO TRA REGIONE E FARMACIE PER I TAMPONI ANTIGENICI

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta del vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha approvato un accordo con che consentirà di eseguire i tamponi antigenici rapidi in farmacia.

“Si tratta – spiega Moratti – di un importante contributo al contrasto della pandemia. E rappresenta un ulteriore esempio di collaborazione tra gli attori in campo in questa lotta”.

La direzione generale Welfare ha raggiunto nei giorni scorsi infatti un’intesa in tal senso con Federfarma Lombardia, Assofarm/Conservizi Lombardia e la Federazione regionale Ordini dei Farmacisti.

“Ribadisco – spiega Letizia Moratti – quanto è importante il ruolo che le farmacie svolgono anche in qualità di farmacia dei servizi. L’obiettivo dell’accordo risponde all’esigenza di aumentare la capacità di testing nello screening della popolazione asintomatica su tutto il territorio regionale, ampliando la fruibilità e l’accessibilità al test antigenico ai cittadini, sia in ambito SSR (in particolari popolazioni) che in ambito privatistico/extra SSR. Le modalità operative del servizio saranno definite con successiva delibera.

Regione riconoscerà alle farmacie 12 euro (iva esclusa) per ogni test rapido effettuato. Un compenso comprensivo dei costi per l’approvvigionamento dei materiali di consumo, dei dispositivi di protezione individuale e della remunerazione del servizio.

Un’attività che viene imputata al capitolo attività istituzionali delle Ats e Asst per il 2021, che ha una dotazione fino a 1.197,5 milioni di euro, di cui fino a 116,7 milioni di euro destinate alle attività di prevenzione legate al Piano nazionale vaccini, tamponi Covid e screening oncologici.

“Controllo, prevenzione e collaborazione – conclude il vicepresidente di Regione Lombardia – devono continuare a rappresentare dei punti chiave nel contrasto al virus. L’obiettivo che ci proponiamo consentendo di effettuare i tamponi in farmacia è di fare quanto prima possibile ritorno a una ‘vita normale’. E alla ripresa delle attività quotidiane che abbiamo per troppo tempo sospese”.

 
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