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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Giovedì, 01 Aprile 2021 07:26

LA CGIL A LECCO COMPIE 120 ANNI

in Cultura

Nella giornata di mercoledi 31 marzo, la Camera del Lavoro di Lecco ha compiuto 120 anni. Proprio il 31 marzo 1901, infatti, le madri e i padri fondatori si riunirono per la prima volta nel cortile della scuola Tommaso Grossi, per dare vita a questa realtà che ha superato epoche buie, come due guerre e la dittatura fascista, e oggi è profondamente radicata nel territorio.
Non possiamo organizzare immediatamente un evento in presenza per festeggiare questa importante ricorrenza, ma non vogliamo assolutamente dimenticarla. Per questo abbiamo preparato alcune iniziative e stiamo lavorando per organizzare eventi in futuro, a cui sarete prontamente invitati.

Per prima cosa vi inviamo il trailer (https://www.youtube.com/watch?v=vhcwFVzjJTY) di un documentario inedito che abbiamo prodotto per raccontare la storia della nostra Camera del Lavoro, con testimonianze, immagini d’epoca e filmati degli ultimi decenni, che mostrano tutto ciò che è stato realizzato da chi ci ha preceduto, con i punti salienti di questi 120 anni. Il documentario vero e proprio sarà presentato durante un evento che fisseremo quando la situazione emergenziale migliorerà.
È per noi motivo di orgoglio festeggiare questa ricorrenza. Allo stesso tempo ci sentiamo responsabilizzati, perché capiamo l’importanza della nostra organizzazione, punto fermo per la società, soprattutto in un periodo difficile e complesso come questo, grazie al lavoro quotidiano di delegate e delegati, volontari delle leghe dei pensionati, iscritti e militanti.
Un grazie sentito va a tutti voi della stampa, che ci seguite e ci date costantemente voce.

Il Segretario Generale della Cgil Lecco
Diego Riva

 

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Giovedì, 01 Aprile 2021 07:18

Autismo e Covid: c’è App And Autism, il portale amico dei bambini

 Il servizio gratuito ideato dai ricercatori del Medea offre un database online e consulenza tecnologica per le famiglie. Il Direttore Sanitario Molteni: “E’ un progetto sperimentale per garantire la continuità di cura”.

App And Autism (appandautism.it) è un database online di applicazioni per tablet e smartphone (Windows, Android e IOS) dedicate ai bambini con Disturbi dello Spettro Autistico.

Realizzato dal team di psicologi e ingegneri dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lc), offre una consulenza qualificata per l'identificazione di strumenti tecnologici che rispondano alle esigenze specifiche di ogni bambino.

“La ricerca scientifica, la pratica clinica e l'osservazione quotidiana hanno messo in evidenza come questi strumenti abbiano caratteristiche che rispondono appieno alle esigenze specifiche dei bambini con autismo”, spiega Valentina Bianchi, psicologa del Medea: “il vantaggio delle app è l’ampia possibilità di personalizzazione dei percorsi, l'implementazione di modalità di apprendimento che sfruttano principalmente il canale visuo-spaziale, la presenza di caratteristiche audiovisive che richiamano in modo costante l'attenzione del bambino, incrementando i tempi di permanenza sul compito e l'emissione sistematica di feedback di rinforzo”.

Gestione da remoto
Alla luce dell'emergenza sanitaria legata alla presenza del coronavirus e con l'obiettivo di garantire la prosecuzione di percorsi riabilitativi, educativi e di supporto, il servizio di consulenza verrà offerto in via sperimentale interamente online e totalmente gratuito alle famiglie con bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni.

La gestione da remoto garantirà una continuità della presa in carico dei bambini con diagnosi accertata di Disturbo dello Spettro dell’Autismo, rispetto ai quali la gravità, la pervasività e la cronicità del disturbo determinano in misura ancora maggiore la necessità di una continuità nelle procedure educative e riabilitative così come nel supporto alle famiglie per la gestione dell'ordinaria quotidianità.

“Attraverso la tecnologia cerchiamo di superare i limiti di presenza fisica attualmente imposti dall'emergenza coronavirus ma anche quelli legati più in generale ad una distanza geografica che rende difficile la partecipazione all'attività clinica tipicamente svolta in Istituto”, spiega Massimo Molteni, Direttore Sanitario del Medea.

Percorso per il genitore
I genitori avranno la possibilità di entrare in contatto con consulenti esperti i quali, a partire dalle caratteristiche di ciascun bambino, definiranno un pacchetto individualizzato di applicazioni così che il tablet possa divenire partner che favorisce la comunicazione e l’interazione sociale, ma anche potenziale strumento a supporto dei percorsi riabilitativi, degli apprendimenti didattici e del potenziamento di specifiche aree di funzionamento.

Dopo un primo contatto conoscitivo e la definizione degli obiettivi di lavoro, i genitori, durante gli incontri con terapisti e psicologi, verranno formati all'utilizzo degli strumenti identificati e successivamente monitorati nel tempo per rispondere ad eventuali difficoltà incontrate così come per identificare nuovi strumenti in risposta a bisogni emergenti.

Per richiedere l'accesso al percorso o per avere maggiori informazioni sarà sufficiente inviare una richiesta all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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Giovedì, 01 Aprile 2021 07:14

Grandi Navi fuori dalla Laguna

Una decisione giusta e attesa da anni: il Consiglio dei ministri approva un decreto legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle Grandi Navi a #Venezia dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla laguna, come chiesto dall’@UNESCO

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Mercoledì, 31 Marzo 2021 16:55

Un Convegno sulla ricostruzione di Ponte di Legno

in Cultura

Guerra e ricostruzione
Ponte di Legno a cento anni dalla rinascita (1921-2021)

 Deadline: 30 aprile 2021

Il 31 luglio 1921, durante una solenne cerimonia che coinvolse rappresentanti istituzionali, l’intera popolazione e i numerosi villeggianti, veniva inaugurato il borgo ricostruito di Ponte di Legno, a poco meno di quattro anni dalla sua completa distruzione, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale.
In occasione del centenario della simbolica cerimonia inaugurale, il convegno vuole essere un momento di riflessione e di confronto interdisciplinari che, inquadrando il caso in una prospettiva nazionale, anche attraverso il confronto con altre analoghe esperienze coeve, approfondisca il tema della rinascita di Ponte di Legno dopo la Grande Guerra, preludio alla sua trasformazione da tipico borgo alpino a centro turistico di primaria importanza nel panorama sovranazionale.

Tematiche
Alcuni degli aspetti attorno ai quali si vorrebbero raccogliere contributi sono:

Le opere dell’Esercito e del Genio Militare lungo il confine lombardo tra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico.
La protezione del patrimonio artistico lombardo minacciato dalla guerra.
La ricostruzione di borghi di confine: confronti con gli interventi nelle Terre liberate e redente.
Affermazione della villeggiatura e del turismo nelle aree alpine lombarde a seguito della Prima Guerra Mondiale.
Le «comunità in guerra» tra esodo, profuganza e ritorno.
Economia di guerra e società: i rapporti tra militari e civili nelle zone di confine.

Comitato scientifico
Dott. Daniele Ceschin, Storico
Prof.ssa Carlotta Coccoli, Università degli Studi di Brescia
Arch. Fiona Colucci, SABAP Bergamo e Brescia
Dott. Ivan Faiferri, Società Storica e Antropologica di Valle Camonica
Prof. Sergio Onger, Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze, Lettere ed Arti
Prof.ssa Maria Paola Pasini, Università Cattolica del Sacro Cuore

Partecipazione
Inviare un abstract in lingua italiana o inglese (max. 2500 battute, spazi inclusi) e un breve curriculum all’indirizzo e-mail della segreteria organizzativa (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 30 aprile 2021.
Gli abstract saranno sottoposti a revisione paritaria da parte del Comitato scientifico del convegno.
La segreteria informerà gli autori dell’eventuale accettazione dell’abstract entro il 24 maggio 2021.

Pubblicazione
È prevista la pubblicazione degli atti del convegno. Le linee guida per la redazione dei contributi saranno rese note in seguito.
I testi dovranno essere presentati entro il 31 ottobre 2021.
Negli atti potranno essere ospitati contributi che, ritenuti idonei dalla revisione paritetica, non hanno trovato spazio nel convegno.

Luogo del convegno
Ponte di Legno (Brescia) e/o on-line (in caso di emergenza sanitaria)

Data del convegno
Giovedì 29 luglio 2021

Società Storica e Antropologica
di Valle Camonica

 

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Mercoledì, 31 Marzo 2021 16:17

LA NEWSLETTER DI MONTAGNE LAGO DI COMO

Cari amici,

finalmente la primavera è arrivata e la natura a poco a poco si risveglia vestendosi dei suoi bellissimi colori. Il sole caldo e il limpido cielo azzurro creano un’atmosfera magica sulle Montagne del Lago di Como.

Domani è già Aprile: il mese famoso per i primi pic-nic in famiglia all’aria aperta, delle prime escursioni per gli amanti della montagna e del trekking, tutti accomunati dalla possibilità di ammirare e godere di questi splendidi paesaggi del nostro lago e delle sue montagne.

Aprile è anche il mese della Pasqua: una delle feste più attese e amate dell’anno anche perché ci da la possibilità di mangiare tante e gustose uova di cioccolato senza sentirci in colpa.

Solitamente questo era un momento di fermento e lavoro intenso per tutte le nostre aziende, che si preparavano a ricevervi numerosi.

Quest’anno purtroppo non vi potremo accogliere come vorremo..ma le nostre aziende si sono impegnate a ideare gustose proposte gastronomiche per Pasqua e Pasquetta, con servizio di asporto e consegna a domicilio, così da sentirsi più vicini a voi.

Approfittate altrimenti di visitare il nostro ecommerce ed acquistare prodotti tipici per la Pasqua o esperienze uniche da fruire nelle prossime settimane.

Potete anche organizzare in autonomia la vostra prossima vacanza grazie al nostro ecommerce! Date un’occhiata ai servizi e alle proposte dei nostri operatori.

Non esitate a contattarci per richieste o consigli, siamo a vostra completa disposizione

E’ bello pensare di festeggiare insieme, rivolgendovi un pensiero e un augurio speciale di una buona e serena pasqua.

A presto, il Presidente – Stefano Gianola

www.montagnelagodicomo.it

 

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Mercoledì, 31 Marzo 2021 11:29

VACCINAZIONI AL PRESST DI INTROBIO: RAGGIUNTO IL 90%

L'attività di vaccinazione svolta al Presst di Introbio ha raggiunto un risultato davvero importante: la "copertura" degli over 80 in valle è arrivata al 90%, una quota che poteva sembrare complicata da raggiungere ma che, alla fine, testimonia ancora una volta (se ve ne fosse stato il bisogno) l'esempio a livello nazionale dato dai medici, dagli operatori sanitari e dalle associazioni di volontariato del nostro territorio.

Protagonisti in prima linea i medici di medicina generale Bellini, Menga, Tamagnini, Silvia Artusi, Attilio Artusi, Arrigoni e Merlo; e poi gli operatori sanitari sulla cui gentilezza e disponibilità ci sarebbe da scrivere a lungo. Infine la Protezione Civile, indispensabile pilastro di una campagna vaccinale che ha dimostrato che non servono molte parole e tanti discorsi: basta darsi da fare e collaborare tutti assieme per segnare punti a favore in questa lunga battaglia che stiamo tutti conducendo contro il Covid.

Ora l'attenzione si sposterà sull'area della Fornace, un cambio di sede necessario vista la mole di persone che si prevede di vaccinare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Saranno cinque le linee vaccinali che verranno allestite all'interno dello Spazio Valsassina dove potrà essere garantito il massimo comfort sia per i pazienti sia per tutti gli operatori. 

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Martedì, 30 Marzo 2021 17:00

Job Talent Confartigianato: lavoro offresi. Candidati, fatevi avanti!

 Dall’impiegato all’attrezzista meccanico, dal falegname all’operatore di patronato, dalla parrucchiera al tecnico hardware e software. Sono diverse e molteplici le offerte di lavoro attive in questo momento sul portale Job Talent di Confartigianato Imprese Lecco. Eppure si fatica a trovare candidati.

“Ogni mese – spiegano Matilde Petracca, responsabile del progetto JobTalent in provincia di Lecco e Marco Frantuma operatore dedicato – sono una ventina le aziende del territorio che si affidano al nostro servizio Job Talent per la ricerca di personale. Viviamo però una sorta di paradosso: più c’è “fame” di posti di lavoro, e la pandemia con la perdita di occupazione che ha causato parla da sé, più si fatica a trovare candidati”.

Secondo gli esperti, le motivazioni sono le più svariate. “Tra le prime cause della mancanza del matching tra domanda e offerta vi è l’assenza di figure professionali specializzate – precisano Petracca e Frantuma – Nelle aziende manca il turn over tra chi va in pensione e chi completa il ciclo di studi. I dati delle iscrizioni scolastiche degli ultimi anni mostrano una tendenza a preferite la formazione liceale rispetto agli istituti tecnici. Il risultato è che il numero degli studenti che escono da scuole di specializzazione non è sufficiente a colmare la richiesta delle aziende del territorio.

A questo si aggiunge una bassa attrazione verso l’impresa artigiana. Purtroppo molte volte si vive ancora lo stereotipo del vecchio lavoro manuale nella piccola bottega di paese. L’artigianato in questi anni, al contrario, e soprattutto nel periodo Covid, ha fatto grandi passi avanti verso la digitalizzazione e l’industria 4.0. Si sono create opportunità lavorative nuove e con modalità smart e digital. Da questo punto di vista manca un po’ di conoscenza del contesto lavorativo territoriale. Molti giovani si buttano alla ricerca di lavoro nelle grandi città pensando che la nostra provincia non abbia nulla da offrire ma non è così. Infine, la discrepanza tra realtà e mondo edulcorato dei social. Eppure anche da qui ci sarebbe molto da imparare per i giovani. Oggi sono loro i candidati ideali, in un momento storico in cui ci si può proporre e fare colloqui solo in modalità remota. Inoltre, la conoscenza dei social network e della rete – che promuoviamo con i nostri corsi di formazione – può essere di grande aiuto per farsi conoscere e attrarre clienti anche se si fa l’acconciatore, o meglio, l’hair stylist come diremmo in Instragram”.

Insomma, nella nostra provincia il lavoro non manca. E servizi specializzati come Job Talent di Confartigianato possono fare la differenza nel soddisfare da una parte la ricerca di personale da parte delle aziende, anche non associate, e dall’altra nella collocazione di persone in cerca di occupazione.

“Uno dei plus di Job Talent – conclude il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva – così come altri servizi proposti dall’Associazione è avere uno Sportello dedicato, dove trovare operatori qualificati e disponibili sia fisicamente che telefonicamente e via mail. La qualità di Job Talent è testimoniata dal fatto che molte aziende, una volta chiusa una ricerca o con intermediazione ancora in atto, si continuano ad affidare a Job Talent per trovare il candidato ideale. Infine, novità 2021, E.L.F.I. (Ente accreditato di Confartigianato) è stato autorizzato da Regione Lombardia anche per la selezione dei candidati, andando oltre al puro ruolo di intermediazione”.

Per maggiori informazioni visitare il sito jobtalentconfartigianato.it; invio cv a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In questo momento le posizioni aperte sono:
IMPIEGATO/A D’UFFICIO
ATTREZZISTA MECCANICO
FALEGNAME ESPERTO
ADDETTO/A MACCHINE CNC
OPERAIO CARPENTIERE
CABLATORE QUADRI ELETTRICI E BORDO MACCHINA
PROGRAMMATORE/OPERATORE MACCHINE CNC
OPERAIO FRESATORE
OPERATORE DI PATRONATO/C.A.A.F.
OPERAIO TERMOIDRAULICO SPECIALIZZATO
OPERAIO MARMISTA FINITORE E POSATORE
ATTREZZISTA MECCANICO
PROGRAMMATORE/ADDETTO MACCHINE CNC
AUTISTA/MAGAZZINIERE
AUTISTA PATENTE CE/CQC
TECNICO HW E SW

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Martedì, 30 Marzo 2021 16:55

FORNACE: PREVISTE 5 LINEE DI VACCINAZIONE. I SINDACI CHIEDONO CHIAREZZA

Diffuso oggi un resoconto dell'incontro del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci dell'ATS Brianza. Premesso che continua pressante la richiesta di maggiori informazioni allo scopo di non allarmare le persone e non generare notizie non veritiere, i sindaci hanno chiesto notizie chiare in merito a:

- Criteri con cui vengono scelte le sedi territoriali, anche al fine di dare risposte ai cittadini che non hanno una sede di prossimità

- Dati relativi al numero di cittadini vaccinati sul numero di cittadini aderenti

- Dati relativi al numero di dosi disponibili, andando oltre l’informazione generica che le dosi sono scarse

- Criteri con cui le dosi vengono distribuite alle sedi vaccinali e criteri con cui vengono chiamati i cittadini

Il CDR ha anche ribadito la richiesta di poter conoscere gli elenchi nominativi degli over 80 che non hanno aderito al vaccino, in modo da poterli contattare e sostenere nella scelta, soprattutto se la mancata adesione non è frutto di una scelta consapevole, ma un problema di accesso alle informazioni o di capacità di utilizzo dei sistemi informativi.

"ATS - si legge nel documento - si è impegnata a coordinarsi con il Consiglio di rappresentanza per garantire un miglior flusso di informazioni".

Un'informazione fornita è che ad oggi si calcola siano stati vaccinati circa il 60% degli over 80 aderenti. Il completamento è previsto entro metà aprile.

Altra informazione riguarda i cosiddetti "centri di prossimità" costituiti su proposta dei medici di medicina generale. I requisiti di questi centri erano e sono, in sintesi: disponibilità dei vaccini, autonomia gestionale da parte dei MMG senza oneri per l’ASST, possibilità per le ASST di destinare dosi a queste sedi senza impatto sulle proprie linee vaccinali. Per cui laddove i requisiti sussistevano, i centri sono stati avviati. Non è stato possibile farlo ovunque, ovviamente e la disponibilità di vaccini per le prossime settimane non consentirà l’apertura di ulteriori sedi.

Nei giorni scorsi sono stati rese note anche le localizzazioni degli HUB vaccinali. Per la Valsassina confermato quello presso lo Spazio Valsassina a Pratobuscante con 5 linee.

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Martedì, 30 Marzo 2021 16:54

IL CARCERE TRA MOLOK E NEBBIE TRANSILVANE

Il carcere continua a essere un molok tra le nebbie transilvane, qualcosa che non ci appartiene, perché a nessuno dei cittadini liberi per bene, capiterà mai di averci a che fare. Eppure anche ieri ci sono rotolati dentro; industriali, professionisti, operai e nuovamente un Corona tragicamente obnubilato. Stavo riflettendo su questa affermazione, rammentando come nelle classi scolastiche, i più giovani non sanno nulla o quasi dell’istituzione carceraria, del concetto di pena, di cosa voglia dire privazione della libertà.

Sanno quanto viene loro propinato da films, fumetti e cronache spesso riduttive. Le persone più mature, forse ne sanno qualcosa di più, dico forse perché sono oppressi anch’essi se non dall’indifferenza, quanto meno dall’insicurezza. Da una parte la precarietà lavorativa, dall’altra la scarsità di fondi e di interventi, che spostano l’attenzione dove non c’è luce per meglio vedere. In questo paese dei balzelli, della semiologia a effetto, degli ermetismi che privilegiano i suoni alle verità, sarà meglio riflettere sul dentro e sul fuori che avvolge il pianeta sconosciuto.

Il carcere non è un castello di parole, di ideologie vetuste, superate dal tempo e dalla storia, è ben altro di più importante. Non solamente la vendetta di rimando al male ricevuto, il perdono o la compassione che vorremmo incontrare. Non è recinto di violenza da accettare né da fare. Il carcere è pratica di revisione, di mutamento, di un nuovo stile di vita quale unica garanzia per una maggiore tutela sociale. Dentro e fuori, un connubio che permea la libertà di ogni persona di riparare al male fatto, che impegna il consorzio sociale ad accogliere uomini finalmente migliori. Occorre analizzare il carcere per interrogarsi sullo stesso esercizio della giustizia, non basandoci esclusivamente su una violenza opposta al delitto, al diritto violato attraverso un mero male imposto, ma affidandoci all’equità di una pena giusta perché dignitosa e di una prevenzione che non umilia la necessità del reinserimento del condannato, affinché non abbia a ripetere gli stessi identici errori.

Occorre parlare di carcere, di regole che vanno rispettate, del dazio eventualmente da pagare, forse assai meglio da riparare. consapevoli di quanto il nostro comportamento comunichi più di mille parole. Occorre farlo per riuscire a capire l’utilità e il fine specifico della pena, per scoprire cosa c’è dietro quel muro di cinta: certamente le ingiustizie perpetrate da tanti uomini in colpa, ma anche le loro esistenze, i volti, le speranze disarmanti, le disperazioni dilacerate. In un dentro inteso come discesa all’inferno della violenza, dei soprusi, dell’illegalità, “normale sindrome sociale”, fuori da una normale analisi sulla condizione del detenuto, in una altrettanto anormale ingiustizia ordinaria.

Il meccanismo della manipolazione del sentire cosa è giusto o no, legittimo o illegale, è pratica di tutti i giorni per non significare l’importanza valoriale di legalità e civiltà non soltanto dell’apparato penitenziario, ma dell’intero Paese. Occorre parlare della disumanità che avanza, della richiesta di giustizia che spesso arranca. Bisogna farlo per non farci travolgere dal dolore degli accadimenti, dalla sofferenza delle tragedie, dall’indifferenza verso la morte. Il carcere deve potersi riappropriare della sua autorevolezza, perché rispettando la dignità delle persone detenute, si alimenta il riconoscimento della vittima del reato, come di chi attraverso questa esigenza di riconoscere la solitudine degli innocenti, scopre la possibilità di cambiare la propria esistenza.

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