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Mercoledì, 24 Marzo 2021 16:17

#PRIMATU: ECCO IL PIANO REGIONALE VACCINI PER LE PERSONE FRAGILI

Dal 6 aprile i cittadini lombardi più vulnerabili e fragili verranno contattati telefonicamente per fissare gli appuntamenti per le vaccinazioni anti-Covid che partiranno dal 15 aprile. Lo prevede il Piano Regionale Vaccini ‘#PrimaTu’ che fa seguito alle vaccinazioni che hanno riguardato gli ospiti delle strutture residenziali (con la somministrazione – ad oggi – di oltre 105.000 dosi) e gli operatori sanitari e socio sanitari che si stanno concludendo proprio in questi giorni.

Precedenza nelle vaccinazioni da garantire alle persone più fragili

“Regione Lombardia – spiegano la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti e l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Alessandra Locatelli – è fermamente convinta che prima di tutto sia necessario garantire la precedenza nelle vaccinazioni alle persone più fragili. Intendiamo mettere in sicurezza i cittadini più a rischio prima di procedere alla vaccinazione massiva. Le persone verranno contattate telefonicamente direttamente dal personale incaricato. E, in caso di mancata risposta, si provvederà all’invio di un SMS. Per i casi di persone non presenti negli elenchi a disposizione delle Ats o dell’Inps, ma in condizioni analoghe a quelle previste dalle indicazioni ministeriali, ci si potrà rivolgere al medico di medicina generale”.

Per ogni territorio con #PrimaTu un referente vaccinale per i più vulnerabili

“Abbiamo deciso – continuano Moratti e Locatelli – di dare delle indicazioni specifiche alle Ats. Per la gestione di questa nuova fase. Su ogni territorio è prevista l’individuazione di un referente vaccinale per le persone più vulnerabili, ovvero un Vax manager. E di almeno una struttura con spazi adeguati per i casi più complessi. Inoltre, saranno garantiti percorsi su misura. Dando la possibilità, in fase di prenotazione, di indicare due caregiver da vaccinare per le persone con gravissima non autosufficienza. Per i minori si potranno vaccinare i loro genitori e le persone che stabilmente li assistono”.

Percorsi sperimentali già attivi

“In alcuni territori – precisano Moratti e Locatelli – sono già attivi percorsi sperimentali, sia per quanto riguarda le vaccinazioni presso i punti vaccinali, sia per le vaccinazioni domiciliari. L’auspicio è che le dosi di vaccini possano essere consegnate al più presto per accelerare la campagna, in quanto la Lombardia sta per esaurire le scorte. I rifornimenti di vaccini Pfizer, come annunciato dal Governo, dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Un ringraziamento particolare – concludono – va a tutte le associazioni che collaborano ai Tavoli istituzionali. Che operano direttamente sui territori sostenendo le famiglie. E che offrono, attraverso i volontari, l’accompagnamento presso i Centri vaccinali a chi si trova in difficoltà. Grazie anche a tutte le Agenzie di tutela della Salute, le Aziende Socio Sanitarie Territoriali. E al personale che, senza sosta, sta lavorando per garantire a tutti il migliore servizio possibile”.

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Mercoledì, 24 Marzo 2021 15:59

LA TESTIMONIANZA: IL COVID FA MALE, MOLTO MALE !

Quello che stupisce, in molte persone che si ammalano di Covid, e anche pesantemente, è che spesso non hanno alcuna idea di come possano averlo preso.

"Sono stato sempre attentissimo" - mi dice Giuseppe , un giornalista di Lecco mio amico fraterno tuttora ricoverato all`Ospedale nel reparto Covid.

"L`hai preso magari al Supermercato ?" gli suggerisco al telefono, l`unico strumento di comunicazione che hanno i malati, le visite naturalmente sono assolutamente proibite.

"Ma non credo: mi sono sempre lavato le mani col disinfettante, pulivo la macchina ogni volta che tornavo, usavo i guanti. Incontri con le persone non ne ho fatti".

Il Covid l`ha colpito cosi`, all`improvviso, agli inizi di Marzo, e per Giuseppe sono cominciate ormai quasi tre settimane d`inferno.

"Agli inizi stavo male: avevo colpi di tosse così forte che mi squassavano i polmoni. Una tosse che colpiva dall`alto, non dal basso.
Mi piegavo in due per il dolore, alcune volte sono persino caduto per terra."

"Non riuscivo più a respirare: andavo alla finestra per cercare di iniettarmi un po` d`aria, ma sentivo che non ce la facevo".

Giuseppe chiama il suo medico di base. "Ho fatto un tampone volontario, il primo era stato negativo, il secondo invece positivo" (ndr: anche una mia alunna, risultata in seguito positiva e malata di covid, all`inizio aveva avuto un tampone negativo).

"Il dolore saliva: chiamo il 118 e mi portano al Pronto Soccorso. Naturalmente strapieno, con il casino che c`e in questo periodo mi rimandano indietro, pensando che non fosse una cosa così grave".

"Passo una notte infernale: il giorno dopo non mi reggo in piedi, sento dolore dappertutto come se mi avessero tirato delle pugnalate nella pancia e alla schiena".

"Richiamo il 118: non ce la faccio più. L`ambulanza della  Croce Rossa all`inizio sbaglia anche strada (abito in una via stretta, nel centro di Castello) con grande sforzo mi sporgo dalla finestra e la chiamo. Finalmente mi ricoverano. Covid dichiarato, iniziano le terapie".

"Quest`anno per fortuna - dice Giuseppe - i Medici e gli infermieri hanno imparato molto dall`esperienza dell`anno scorso, quando il Covid era sconosciuto, arrivato come una tempesta, e molti non sapevano cosa fare. Le cure di oggi sono molto più mirate"

Lo intubano, a volte gli mettono il casco per farlo respirare: "ora passerò agli occhialini , quelli che hanno due tubi che entrano nel naso" .

Anche la voce di Giuseppe è cambiata: ora è molto piu` cavernosa.
La stanchezza si fa sentire, non riesce a stare al telefono per più di qualche minuto. Una tremenda stanchezza fisica è l`aspetto piu` caratteristico che ti rimane dopo il covid, fai fatica anche a camminare per brevi tragitti.

Ma per fortuna comincia a stare meglio, il peggio è passato, vede una via d`uscita.

"Quando esci, brindiamo". "Assolutamente, prosit" !

Auguri Giuseppe, ristabilisciti presto !

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Mercoledì, 24 Marzo 2021 08:19

Decreto Sostegni: delusione tra albergatori e ristoratori lecchesi

I RISTORI ? UNA GOCCIA NEL MARE !

Non le manda a dire Fabio Dadati, presidente Consorzio Albergatori lecchesi e dell`ente LarioFiere di Erba, a proposito del Decreto Ristori appena emanato dal Governo Draghi.

"I ristori italiani sono come punture di Botox per salvare malati terminali" cosi` riporta sulla sua pagina facebook citando
Elisabetta Fabri, presidente ed amministratore delegato di Starhotels, quando lunedi 21 marzo sul Sole 24 Ore ha confrontato le azioni del Governo con le realtà che vive in USA, UK e Francia.

"Che dire? Dilagheranno sempre di più la malavita organizzata ed i capitali stranieri nell'acquistare alberghi ed attività italiane a bassissimo prezzo " (un problema sempre piu` reale).

Forte la delusione per un decreto che non copre nemmeno il 5% delle perdite sostenute durante l`"annus horribilis" della pandemia.
"Si son trovati i soldi per il rinnovo del contratto sul Pubblico Impiego, solo briciole invece per gliimprenditori del Turismo" scrive Dadati (gia` assessore provinciale del Turismo all`epoca della Giunta di Nava) che si sente come un "innamorato tradito" del Governo Draghi.

"Perché fare come primo intervento il contratto del pubblico impiego e poi dare due soldi del tutto inutili ed offensivi alle attività colpite dalla crisi? Senza, peraltro, avviare la riforma fiscale, il taglio del cuneo, lasciando il cash back e la lotteria degli scontrini (5 miliardi, la metà di tutti i soldi dati alle aziende in crisi)

"Più che “sostegni” mi sembra che siano elemosina...
Ho ben chiaro che non fosse possibile compensare le perdite di fatturato del 2019 ne quelle dei primi tre mesi del 2020, per non parlare dei prossimi aprile e maggio.
Ma proporre questi importi è offensivo."

Si tratta di importi che vanno dal 60 al 10% della perdita di ricavo di un mese medio 2019. "Però tu sei sereno -risponde Dadati a un interlocutore - non hai perso centinaia di migliaia di euro, non hai firmato fidejussioni, fatto debiti, non devi pagare stipendi a venti persone, non devi ricapitalizzare."

Al suo sfogo si uniscono altre voci: "dal 60%a scendere sull’importo medio di 12 mesi, esempio una perdita di un anno totale di 120.000 porterà ad un ristoro di 5000 € .....io più che elemosina la chiamerei presa per il c... suona meglio".

I calcoli non sono ancora chiari, pero` si tratta generalmente di "sostegni" di qualche migliaio di euro su perdite di centinaia di migliaia di euro: troppo poco, dicono i ristoratori che l`intervento di Dadati.

La coperta e` corta, troppo corta: di fronte a un debito pubblico sempre piu` incontrollato gli indennizzi sono poca cosa.
L`unica e` sperare che la situazione, grazie ai vaccini, si normalizzi prima possibile e ritorni il turismo in Valsassina e sui nostri laghi.

 

 

 

 

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Mercoledì, 24 Marzo 2021 07:19

#attentialletruffe

Eccone un’altra. Ormai le conosciamo ma può esserci sempre chi, per distrazione o curiosità, clicca su un link fraudolento, che è messo lì in bella vista solo per rubare i dati personali. Non fatevi tentare da fantomatici rimborsi, in questo caso di un operatore telefonico. Ci sono sempre degli indizi che aiutano a capire che si tratta di un falso, ad esempio frasi poco corrette in italiano o l’indirizzo che spedisce la mail, che somiglia a quello originale ma ha qualche elemento diverso. Uno dei tanti espedienti usati per il #phishing

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Martedì, 23 Marzo 2021 18:05

UNA REGIONE PER ARIA

Breve premessa geo-economica.

La Lombardia è la regione più popolata d’Italia, circa dieci milioni di anime. Ergo, oggi è quella con il maggior numero di casi Covid.

La Lombardia è anche la Regione più produttiva d’Italia con oltre il 21% del PIL nazionale. E, sempre come PIL, in Europa è la seconda regione. Insomma una potenza.

La Lombardia appartiene, con la Catalogna, il Baden-Wurttemberg, l’Auvergne-Rhone-Alps, al gruppo che viene chiamato “i motori d’Europa”. E ci sarà una ragione.

La Lombardia ha risorse turistiche che tutto il mondo le invidia. La Lombardia eccelle in ogni settore economico e manifatturiero. E lo tocchiamo con mano tutti i giorni soprattutto dalle nostre parti.

La Lombardia è capitale della moda e del terziario. Avevate dubbi?

La Lombardia è, insomma, la locomotiva d’Italia ed una delle locomotive d’Europa. Una bella responsabilità che non le consente di poter sbagliare in nulla altrimenti i vagoni che si tira dietro rischiano di deragliare.

Perciò la Lombardia, per venire a noi, non può permettersi di sbagliare nella gestione della pandemia. Non può essere così confusa – ed è solo l’ultimo esempio - nell’organizzazione delle vaccinazioni.

Non puoi mandarmi uno di Lecco a Sant’Omobono solo perché l’algoritmo non sa che in mezzo c’è il Resegone. Si va a vaccinarsi, non a fare turismo, anche se una giornata alle terme, quando riapriranno, aiuterebbe a riprendere contatto con sé stessi.

Ma, soprattutto, non può sempre tentare di discolparsi, cercare scuse, accampare pretesti, addossare responsabilità.

La responsabilità non è di altri. La responsabilità è di chi comanda e oggi, purtroppo, chi comanda in Lombardia versa in un evidente stato confusionale.

Ma chi comanda la Lombardia, per tutto quanto ho detto sopra, non ha il diritto di essere in stato confusionale.

È vero che dopo dodici mesi come quelli che abbiamo passato si possa anche arrivare al punto di poter perdere l'equilibrio, ma la Lombardia e i dieci milioni di Lombardi hanno bisogno di una guida sicura e ferma, mentre oggi sembra di vivere su una giostra, non di viaggiare spediti su una locomotiva che trascina l’Europa.

Ovvio che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio perché molti meriti alla Regione (intesa come Istituzione) vanno riconosciuti. Poi, come sempre, sulle scelte si può discutere, essere d’accordo o meno, ma di certo di lavoro fatto (e bene) se ne intravvede molto, di qualità e anche riguardo al nostro territorio.

È però nell’emergenza che si capisce se il macchinista e i suoi colleghi sono in grado di portare il treno fuori dal pericolo.

La mia opinione oggi – e lo dico con grande rammarico visto che, assieme a molti altri, li ho votati - è che non siano all’altezza del compito. 

Riccardo Benedetti

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Martedì, 23 Marzo 2021 13:32

Come funzionano i vaccini contro il Coronavirus

COSA E' NECESSARIO SAPERE SUI VACCINI DEL CORONA VIRUS

In questi tempi di pandemia, il comune valligiano è bombardato di informazioni, anche non sempre attendibili, sui vaccini immessi in commercio.
E al riguardo mi sono fatto un'opinione aiutandomi, però, da una sana rilettura di qualche libro di testo che fu oggetto, a suo tempo, dei miei studi.
E sulla base di queste riletture, di cui dirò dopo, sono guinto ad una conclusione che, fino a prova contraria, è la mia opinione.
La validità di un vaccino da prescrivere, come sappiamo, è stata accertata dall'EMA (Europeam Medicines Agency), un emte di indubbia reputazione scientifica.
Il suo merito è stato quello di stabilire, in percentuale, anche e sprattutto la sua efficacia nel contrasto al Corona virus.
E sulla base di questo fondamentale dato, ha promosso i vaccini Moderna e Pfizer e, un pò meno, gradualmente, Astra Zeneca e Johnson & Johnson.
Vengo ora ai miei studi che non sono di virologia o di epidemiologia.

Dal vecchio libro di Chimica biologica ho ripercorso la biosintesi degli acidi nucleici (RNA e DNA) che si sviluppano a partire dalla glicolisi e del ciclo di Krebs (dove c'è l'acido citrico o vitamina C) dove vengono prodotte grosse quantità di Adenosin-trifosfato (ATP) fondamentale per ottenere, a valle, nel caso nostro, l'RNA del Corona virus.

Il grande merito degli sudiosi di Moderna e di Pfizer stato quello di costruire il vaccino a partire dall'RNA del virus modificando la sequenza delle molecole puriniche e primidiniche (Adenina, Guanina, Citosina, Uracile) in esso contenute.
Questo “rimescolamento” ha quindi permesso di produrre un nuovo RNA del Covid capace di rendere inoffensivo il virus.

Una diretta manipolazione che è servita anche a verificare, quasi immediatamente e con successo, l'efficacia contro le nuove varianti virali autoprodottesi.
Tutto ciò che ho raccontato non era possibile, allo stato attuale, con gli altri vaccini (Astra Zenica, Johnson &Johnson) costruiti, invece, a partire da vettori virali anche di origine animale (scimpanzè).
Come uomo di scienza sono ben disposto a modificare la mia opinione solo dopo che disporremo di nuovi e inoppugnabili risultati di ricerca.

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Martedì, 23 Marzo 2021 11:18

PASSANO ALL'ANAS TUTTA LA SP 65, UN TRATTO DELLA SP 73 E UNO DELLA SP 62

Ci sono ben tre strade della Valsassina interessate al passaggio dalla Provincia all'ANAS. Una per intero (la strada che collega Varenna a Esino e poi Cortenova) e poi ci sono due tratti che interessano la zona Pennaso/Portone/Bellano.

Ecco il comunicato della Provincia di Lecco.

 

Anas ha comunicato alla Provincia di Lecco che entro la fine di marzo saranno ultimate le ispezioni sulle opere (ponti e viadotti) facenti parte delle strade di competenza provinciale che saranno trasferite ad Anas in base al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 “Revisione delle reti stradali relative alle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.

Conseguentemente Anas ha annunciato che nel mese di aprile potrà essere perfezionato l’iter per il trasferimento delle strade con la firma del verbale di consegna, secondo quanto previsto dall’articolo 3 del citato Dpcm.

Per quanto riguarda la Provincia di Lecco le strade provinciali che verranno trasferite ad Anas sono:

  • Sp 342 Briantea: 18,415 km, confine provincia di Bergamo/provincia di Como
  • Sp 639 dei laghi di Pusiano e di Garlate: 15,302 km, svincolo Ss 36 Civate/confine provincia di Bergamo a Monte Marenzo
  • Sp 65 di Esino: 28,800 km, inizio strada Varenna/innesto Sp 62 a Cortenova
  • Sp 73 Parlasco-Portone: 2,800 km, inizio strada Bellano/innesto Sp 62 a Pennaso
  • Sp 62 della Valsassina: 5,178 km, innesto Sp 62 a Bellano/innesto Sp 73 a Pennaso

“L’iter di trasferimento ad Anas delle strade provinciali si sta avviando positivamente alla conclusione – commentano il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli – La Provincia di Lecco già da tempo ha completato le attività propedeutiche per il trasferimento delle strade, trasmettendo ad Anas la documentazione necessaria e le schede di censimento ed effettuando i relativi sopralluoghi congiunti. Per la firma del verbale di consegna abbiamo dovuto aspettare che anche tutti gli altri enti interessati completassero questo iter: ora la comunicazione ufficiale di Anas ha fissato il mese di aprile per la firma del verbale di consegna. Nel frattempo la Provincia di Lecco non ha certo abbandonato al loro destino i Comuni attraversati dalle strade in procinto di passare ad Anas, ma ha scelto di supportarli concretamente, come nel recente caso del sovrappasso di Bulciago sulla Sp 342mettendo a disposizione le proprie competenze e il proprio bagaglio di conoscenze tecniche e amministrative, quale ente più vicino al territorio e con una visione sovracomunale indispensabile. E così sarà anche per il futuro”.

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Martedì, 23 Marzo 2021 08:05

I Vaccinati in tutta la Provincia di Lecco a meta` Marzo

Questi i vaccinati in tutta la Provincia di Lecco, i dati dei vaccinati in ogni comune lombardo, un dato aggiornato a lunedì 15 marzo.:
25.041 hanno ricevuto la prima dose, 12.017 anche la seconda.

Dati a cura del Consigliere regionale bergamasco Niccolo` Carretta (coordinatore Lista Gori -Azione) , che cosi` commenta:

A Bergamo (città)
Il 10,74% dei cittadini ha ottenuto la prima dose
Il 4,21% di questi ha ottenuto anche la seconda.
Sono 1495 le dosi ogni 100.000 abitanti.
I Dati sono in media (c’è anche chi sta peggio), ma i numeri assoluti sono terribilmente bassi.
Bisogna vaccinare e farlo più in fretta.
Cambiare metodo in corsa? Un azzardo.
Dico da mesi che il sistema non avrebbe retto, e non siamo ancora nella fase massiva...
In Europa corrono, le altre Regioni vaccinano e se leggiamo la rassegna stampa c’è da vergognarsi.
Su Aria stendiamo un velo pietoso. I suoi problemi sono alla radice, cosa serve far fuori i vertici? Fumo negli occhi.
Il Consiglio urgente che ho richiesto per domani insieme a tutte le minoranze?
Bocciato, ne riparliamo il 30 marzo.
Che fretta c’era, maledetta Primavera...

ISTAT COMUNE ISTAT PR.   Dose 1 Dose 2
           
097001 ABBADIA LARIANA 097 LC 308 123
097002 AIRUNO 097 LC 197 84
097003 ANNONE DI BRIANZA 097 LC 99 57
097004 BALLABIO 097 LC 388 154
097005 BARZAGO 097 LC 104 53
097006 BARZANO' 097 LC 220 114
097007 BARZIO 097 LC 127 44
097008 BELLANO 097 LC 364 200
097009 BOSISIO PARINI 097 LC 182 107
097010 BRIVIO 097 LC 399 202
097011 BULCIAGO 097 LC 135 72
097012 CALCO 097 LC 328 148
097013 CALOLZIOCORTE 097 LC 1.005 570
097014 CARENNO 097 LC 84 36
097015 CASARGO 097 LC 93 28
097016 CASATENOVO 097 LC 763 450
097017 CASSAGO BRIANZA 097 LC 189 103
097018 CASSINA VALSASSINA 097 LC 49 12
097019 CASTELLO DI BRIANZA 097 LC 149 67
097020 CERNUSCO LOMBARDONE 097 LC 329 142
097021 CESANA BRIANZA 097 LC 121 62
097022 CIVATE 097 LC 315 177
097023 COLICO 097 LC 550 247
097024 COLLE BRIANZA 097 LC 95 38
097025 CORTENOVA 097 LC 131 27
097026 COSTA MASNAGA 097 LC 249 138
097027 CRANDOLA VALSASSINA 097 LC 21 6
097028 CREMELLA 097 LC 75 34
097029 CREMENO 097 LC 156 67
097030 DERVIO 097 LC 191 87
097031 DOLZAGO 097 LC 174 61
097032 DORIO 097 LC 24 8
097033 ELLO 097 LC 50 30
097034 ERVE 097 LC 40 14
097035 ESINO LARIO 097 LC 64 24
097036 GALBIATE 097 LC 736 466
097037 GARBAGNATE MONASTERO 097 LC 106 58
097038 GARLATE 097 LC 190 83
097039 IMBERSAGO 097 LC 155 77
097040 INTROBIO 097 LC 247 99
097042 LECCO 097 LC 4.511 2.284
097043 LIERNA 097 LC 184 59
097044 LOMAGNA 097 LC 282 121
097045 MALGRATE 097 LC 366 142
097046 MANDELLO DEL LARIO 097 LC 1.074 425
097047 MARGNO 097 LC 20 8
097048 MERATE 097 LC 1.412 732
097049 MISSAGLIA 097 LC 491 212
097050 MOGGIO 097 LC 49 9
097051 MOLTENO 097 LC 167 87
097052 MONTE MARENZO 097 LC 136 76
097053 MONTEVECCHIA 097 LC 148 86
097054 MONTICELLO BRIANZA 097 LC 381 235
097055 MORTERONE 097 LC 1 0
097056 NIBIONNO 097 LC 191 82
097057 OGGIONO 097 LC 577 298
097058 OLGIATE MOLGORA 097 LC 430 212
097059 OLGINATE 097 LC 459 228
097060 OLIVETO LARIO 097 LC 100 54
097061 OSNAGO 097 LC 307 114
097062 PADERNO D'ADDA 097 LC 272 96
097063 PAGNONA 097 LC 24 4
097064 PARLASCO 097 LC 14 6
097065 PASTURO 097 LC 209 77
097067 PERLEDO 097 LC 119 48
097068 PESCATE 097 LC 151 60
097069 PREMANA 097 LC 244 97
097070 PRIMALUNA 097 LC 186 62
097071 ROBBIATE 097 LC 414 166
097072 ROGENO 097 LC 169 99
097074 SANTA MARIA HOE' 097 LC 138 71
097075 SIRONE 097 LC 133 63
097076 SIRTORI 097 LC 147 73
097077 SUEGLIO 097 LC 11 2
097078 SUELLO 097 LC 115 52
097079 TACENO 097 LC 39 11
097082 VALGREGHENTINO 097 LC 199 104
097083 VALMADRERA 097 LC 934 394
097084 VARENNA 097 LC 72 24
097086 VERCURAGO 097 LC 220 98
097090 VIGANO' 097 LC 125 86
097091 VERDERIO 097 LC 314 159
097092 LA VALLETTA BRIANZA 097 LC 246 116
097093 VALVARRONE 097 LC 58 16
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Martedì, 23 Marzo 2021 07:08

Amazon con le gomme bucate: un successo lo sciopero nazionale

Il 22 marzo la prima manifestazione indetta dalle tre principali sigle sindacali per tutti i lavoratori italiani del colosso americano, 5mila solo in Lombardia. Il racconto delle difficili condizioni di lavoro di dipendenti ed esterni di un’azienda che chiede sempre di più, mentre i profitti volano nell’anno del Covid

Il 22 marzo è stato sciopero indetto dalle tre principali sigle sindacali per tutti i lavoratori italiani di Amazon: dai dipendenti dei magazzini e hub con contratto nazionale di logistica, alle aziende fornitrici dei servizi di logistica, movimentazione e distribuzione della merce, 5 mila nella sola Lombardia

La piattaforma dello sciopero lancia temi molto chiari, come il no alla richiesta di lavoro a chiamata, a ritmi di lavoro insostenibili, sul tavolo la proposta di un giusto inquadramento professionale, indennità Covid e tutela dei lavoratori in caso di acquisizione.

Un universo di gente sfruttata, denunciano i sindacati contro Amazon, che continuerebbe a non volere un confronto con le rappresentanze dei lavoratori in spregio alle regole previste dal contratto nazionale del lavoro. Proprio nell’anno della pandemia che per il colosso di Seattle ha significato un boom economico con 437mila nuove assunzioni e un aumento dei ricavi solo nel terzo trimestre del 197% portando così il patrimonio personale di Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, da 113 addirittura a 192 miliardi di dollari.
I conti sono presto fatti. Amazon nell’anno del Covid ha visto nel solo terzo trimestre ricavi aumentati del 197%, Jeff Bezos ha visto aumentare il suo patrimonio personale nel giro di un anno da 113 a 192 miliardi di dollari.

Tutto grazie ai lavoratori che nei momenti più critici non si sono mai fermati mentre la loro vita viene regolata e scandita in modo infernale da un algoritmo. Cosa che riguarda anche i 40mila addetti italiani, di cui 10mila precari totali che ora non si sentono dire “grazie” ma devono subire richieste ancora più pressanti.

Taglio dei giorni di malattia riconosciuti, abbattimento delle garanzie minime in caso di cambio appalto, lavoro a chiamata, altri festivi a carico, l’ulteriore aumento di precari totali. E un’azienda, Amazon, che neanche si siede a un tavolo per confrontarsi e capire che un algoritmo non può comandare la dignità delle persone.
Po

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Martedì, 23 Marzo 2021 07:03

ALLERTA ARANCIONE POSSIBILI INCENDI BOSCHIVI

 ALLERTA di PROTEZIONE CIVILE n° 2021.31 del 21/03/2021 ore 12.53 Rischio INCENDI BOSCHIVI

ALLERTA ARANCIONE

SINTESI METEOROLOGICA

La regione continua ad essere interessata da intense correnti dai quadranti settentrionali che mantengono condizioni di vento moderato o forte su zone alpine e prealpine e possibili eventi di foehn in estensione sino alle pianure settentrionali. Precipitazioni assenti salvo episodi di debole nevischio su Alpi confinali.

Dal pomeriggio di oggi, domenica 21/03 e per l’intera giornata di domani, lunedì 22/03, sui rilievi settentrionali la ventilazione rimarrà moderata o forte, con raffiche comprese tra 40 e 90 km/h e medie orarie fino a 35 – 40 km/h circa, con qualche attenuazione più evidente nel pomeriggio di domani 22/03 e possibili nuovi rinforzi in serata, in cui potrebbe essere coinvolta anche la pianura orientale.
Si evidenzia che in Valchiavenna, tra la serata odierna 21/03 e le prime ore di domani 22/03 possibile locale e temporanea ulteriore intensificazione della ventilazione, con velocità del vento medio superiore anche a 40 km/h e raffiche in quota possibili superiori ai 100 km/h. Sui settori prealpini e pianura occidentale gli eventi saranno invece generalmente più irregolari e locali.Il grado di pericolo è quindi in graduale aumento sull’intero territorio regionale, in particolare per quanto riguarda la componente del combustibile fine: alto su pedemontana occidentale, Garda e Apennino pavese; da medio a localmente alto su Valchiavenna e fascia prealpina; basso o localmente medio sui restanti settori alpini.

VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO

In conseguenza:
• della intensificazione della ventilazione prevista per il pomeriggio di oggi 21/03 e per la giornata di domani 22/03;
• dell’assenza di precipitazioni significative registrate nelle ultime settimane (ad esclusione di alcuni episodi di nevischio
registrati nei giorni scorsi, sparsi sui settori alpini e prealpini);
• delle condizioni meteo-climatiche previste (assenza di precipitazioni almeno per i prossimi giorni e bassa umidità
dell’aria su tutto il territorio regionale);
• dello stato secco del combustibile vegetale, in particolare per la componente fine/lettiera;
Queste condizioni sono tali da generare possibili incendi con intensità del fuoco ELEVATA e una propagazione VELOCE, in
particolare nelle zone in codice di allerta ARANCIONE. Si sottolinea inoltre che la possibilità di raffiche di vento in quota superiori ai 70 km/h ( e localmente oltre i 90 – 100 km/h) potrebbero determinare difficoltà o impossibilità di intervento dei mezzi aerei
di spegnimento.
Pertanto si chiede ai sistemi locali di protezione civile di mantenere/attivare una fase operativa minima di ATTENZIONE, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
Si raccomanda inoltre di attivare o mantenere adeguate azioni di sorveglianza e pattugliamento su tutto il territorio e che dovranno riguardare prevalentemente i Comuni ricadenti nelle classi di rischio 3, 4 e 5 del Piano regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi e che dovranno intensificarsi in particolare nelle zone in codice
ARANCIONE.
Per scongiurare il pericolo di innesco e propagazione degli incendi boschivi, si invita la popolazione ad adottare comportamenti corretti, informarsi costantemente sulle previsioni di rischio Incendi Boschivi utilizzando l’app AllertaLOM e avvisare le Autorità competenti in caso di necessità e/o avvistamento di incendi boschivi.
Segnalare con tempestività ogni principio di incendio, telefonando ai numeri di emergenza:
• Centro Operativo Regionale Antincendio Boschivo (COR AIB): 035.611009;
• Sala Operativa di Protezione Civile regionale: 800.061.160;
• Sale Operative Provinciali VVF: 115 o in alternativa il 112.
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