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Sabato, 23 Gennaio 2021 06:57

PER SAN SEBASTIANO UN BILANCIO DELLA POLIZIA CIVICA LECCHESE

 Comando Polizia Locale

ATTIVITÀ ANNO 2020

Il corpo di Polizia Locale è la struttura organizzativa attraverso cui l’Ente locale esercita le funzioni di polizia ed è soggetta sia a norme statali e regolamentari specifiche, sia a quelle che disciplinano l’ordinamento dell’ente locale. Il cuore del servizio è rappresentato dall’attività di presidio del territorio con interventi di prevenzione e repressione in svariate materie e ambiti di prossimità al cittadino.
Il sistema organizzativo del Comando di Polizia Locale di Lecco è di tipo gerarchico funzionale e prevede unità specialistiche di Polizia Locale (U.O. Intervento sul territorio e viabilità, procedure sanzionatorie e infortunistica stradale, polizia amministrativa e sicurezza urbana, polizia giudiziaria, centrale operativa e videosorveglianza) con priorità assegnata al presidio territoriale. Il coordinamento di ogni unità operativa è affidato a un ufficiale.
Il Comandante ha il coordinamento diretto del gruppo ufficiali e della direzione Comando, che ha il compito di organizzare e supportare tutte le attività del Comando, si occupa della gestione delle risorse umane (servizi, formazione, permessi, etc.), economiche e strumentali (dotazioni, equipaggiamenti, strumentazioni), della pianificazione delle attività, della raccolta e dell’elaborazione delle informazioni.

Presidio giornaliero del territorio dalle 7.00 alle 24.00 tutti i giorni.

 

Corsi di formazione interni per il personale:
• Aggiornamento sulla procedura penale;
• “La violenza di genere e Codice Rosso”;
• Corso di formazione teorico e pratico per i due nuovi agenti in contratto formazione lavoro.

SICUREZZA STRADALE

VIOLAZIONI CODICE DELLA STRADA

Diminuzione del 36% delle sanzioni accertate nel 2020 rispetto al 2019 dovuta alle limitazioni nelle varie fasi dell’emergenza sanitaria alla circolazione delle persone a partire dal mese di marzo 2020.
Le riduzioni più significative riguardano le violazioni per transiti irregolari in ztl, tutte le casistiche relative alla sosta, dischi orari e sosta a pagamento.

 

Alcune violazioni accertate a seguito di sinistro stradale:
art. 141 velocità non adeguata, perdita di controllo del veicolo n. 81
art. 154 cds cambi di corsia, svolte n. 26
art. 145 cds mancata precedenza n. 36
art. 191 cds mancata precedenza a pedoni in attraversamento n. 8
art. 186 cds guida sotto l’effetto di alcol n. 11

Luoghi in cui si sono verificati il maggior numero di sinistri:
Via Amendola n. 11
Corso Bergamo n. 9
Corso Carlo Alberto n. 9
Corso Emanuele Filiberto n. 9
Via Buozzi n. 8
Lungolario Isonzo n. 7

 

PRESIDIO DEL TERRITORIO

• Controlli di presidio del territorio zona centro e rioni n. 3621;
• Richieste intervento pervenute alla centrale operativa n. 2440 (dato in diminuzione per lockdown) per soste e viabilità, segnalazioni assembramenti, mancato uso di mascherine, segnalazioni esercizi pubblici o esercizi commerciali per presunte irregolarità, presenza di persone senza fissa dimora, disturbi alla quiete pubblica;
• Controlli antidegrado n. 126 in particolare in orario serale/notturno.

POLIZIA GIUDIZIARIA

• n. 76 denunce ricevute per danneggiamenti, furti, smarrimenti documenti
• n. 58 notizie di reato
• n. 49 atti delegati di PG
• n. 364 notifiche

 

ATTIVITÀ PL CONTROLLO RISPETTO NORME COVID

• N. 1640 ore di servizio anti-covid;
• N. 23 servizi OP congiunti con Forze dell’Ordine coordinati da Questura;
• N. 1258 controlli attività commerciali/somministrazione per rispetto protocolli COVID-19;
• N. 87 servizi presso mercato cittadino;
• N. 128 verbali elevati per violazioni amministrative alla normativa COVID-19;
• N. 12 presidi fissi presso il centro di raccolta effettuati da aprile a maggio per un totale di 52 ore di servizio;
• Tablet e materiale scolastico consegnati a più di 100 studenti della scuola Don Ticozzi;
• Controlli giornalieri anti assembramento in orario scolastico;
• N. 48 sopralluoghi per ampliamenti occupazioni suolo pubblico in concomitanza con la riapertura esercizi di ristorazione, bar, gelaterie, attività da asporto;
• La centrale operativa ha fornito informazioni e chiarimenti quotidiani ai cittadini in merito all’applicazione delle norme anti-covid.

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Sabato, 23 Gennaio 2021 06:51

PROROGATA AL 15 FEBBRAIO LA SCADENZA PER IL SERVIZIO CIVILE

BANDO 2020 SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: PROROGA TERMINE PRESENTAZIONE DOMANDE

E’ prorogato alle 14.00 di lunedì 15 febbraio il termine per presentare la domanda per operatore volontario in progetti di Servizio civile universale.

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha integrato il bando per la selezione di 46.891 operatori volontari pubblicato il 21 dicembre 2020, con l’aggiunta di 8.902 posti per programmi da realizzarsi in Italia e all’estero.

La Provincia di Lecco, nella cornice del programma di intervento in co-partenariato con l’Ente Parco Nord Milano, attuerà 2 progetti con il coinvolgimento di 13 volontari:

Parco Monte Barro: la resilienza nel verde - 5 volontari

Dai giovani segnali per il futuro e per una comunità resiliente: sicurezza, territorio, ambiente, protezione civile
Provincia di Lecco, sede Protezione civile - 3 volontari
Comune di Barzio - 1 volontario
Comune di Introbio - 1 volontario
Comune di Moggio - 1 volontario
Comune di Pasturo - 1 volontario
Comune di Primaluna - 1 volontario

Gli aspiranti volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line - DOL raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone, dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale avanzare la candidatura.

Nella sezione Selezione volontari del sito www.serviziocivile.gov.it sono disponibili tutte le informazioni e la possibilità di leggere e scaricare il bando.

Anche quest’anno, per facilitare la partecipazione dei giovani e, più in generale, per avvicinarli al mondo del servizio civile, è disponibile il sito dedicato www.scelgoilserviziocivile.gov.it che, grazie al linguaggio semplice, diretto ai ragazzi, potrà meglio orientarli tra le tante informazioni e aiutarli a compiere la scelta migliore.

All’indirizzo www.provincia.lecco.it sono riportate le informazioni specifiche relative ai progetti della Provincia di Lecco.

Per ulteriori informazioni: Provincia di Lecco, Direzione organizzativa II, Organizzazione e risorse umane, Servizio civile universale, telefono 0341 295332, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Sabato, 23 Gennaio 2021 06:45

POTENZIARE IL "GREEN" NEL RECOVERY PLAN

Coldiretti Como Lecco: Recovery Fund e foreste urbane, “occasione per una svolta green nelle città”

“Bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo
la diffusione del verde pubblico e privato bilanciato sulle realtà dei singoli territori”

COMO-LECCO – Puntare sul verde per una svolta green e per dare respiro a uno dei comparti che più ha sofferto la crisi contestuale all'emergenza-pandemia, quello legato al florovivaismo e alla manutenzione del verde: una spina dorsale per l'economia lariana, articolata in oltre 1400 imprese operanti nei due comparti e suddivise tra le province di Como (oltre 950) e Lecco (oltre 450), con quasi 3000 addetti.

“Dal Recovery Fund può derivare una spinta importante alla sostenibilità urbana che punti sulla valorizzazione del verde come elemento di qualità di vita e accoglienza, con ricadute importanti anche per il settore primario” spiega Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco unitamente a Roberto Magni, imprenditore florovivaistico e membro di giunta Coldiretti. “E’ importante progettare adeguatamente e correttamente gli interventi anche attraverso una necessaria programmazione delle produzioni attuando specifici contratti coi produttori, tenendo soprattutto conto delle tempistiche e del ciclo produttivo delle piante”.

“Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L’obiettivo è quello di creare vere e proprie oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili”.

Per questo Coldiretti e Federforeste hanno presentato il progetto di respiro nazionale “Bosco vivo e foreste urbane”, per piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali anche con i fondi europei del Recovery Fund per rispondere alle vertenze ambientali. Una pianta adulta – precisa Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. A provocare lo smog nelle città è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi.

La situazione è diversa nelle aree rurali dove le foreste hanno continuato a espandersi, a causa dell’incuria e dell’abbandono, diventando vere giungle ingovernabili. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli. “Importante – rimarca Magni – è il ruolo che gli enti amministrativi e anche quelli gestori delle aree protette (parchi ecc.) possono svolgere per garantire il non abbandono e il presidio del territorio favorendo la presenza di una agricoltura responsabile e sostenibile ambientalmente ed economicamente al proprio interno”.

Il progetto si pone quindi anche l’obiettivo di gestire il patrimonio forestale in maniera sostenibile per contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 favorendo lo stoccaggio del carbonio da parte delle superfici forestali e delle foreste urbane. Un impegno importante anche per assicurare un presidio attivo contro il dissesto idrogeologico, incendi ed altre forme di impoverimento dei territori, contrastare l’abbandono di tale aree e valorizzare la filiera del legno 100% Made in Italy anche al fine di scongiurare le importazioni illegali di legno. Un obiettivo che richiede una programmazione pluriennale della messa a dimora, coltivazione e manutenzione delle foreste da parte degli agricoltori e degli imprenditori del verde rilanciando i servizi di consulenza e le attività turistiche ricreative in tali aree.

 

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Venerdì, 22 Gennaio 2021 13:55

FLC: CHIAREZZA SULLE SCUOLE CONTAGIATE DA COVID

Scuola: dati sul contagio COVID-19, CGIL e FLC scrivono ai ministri Azzolina e Speranza

“Noi crediamo che la funzionalità delle scuole, in questa difficile situazione in cui sono messi a dura prova la professionalità del personale e il rapporto con gli alunni e le famiglie, passi attraverso la disponibilità dei dati relativi ai contagi dei singoli istituti e dei singoli territori, che consentirebbe una gestione razionale, calibrata e trasparente dell’attività educativa su tutto il territorio nazionale”. Con queste parole si apre la lettera inviata dalla vice segretaria della CGIL Gianna Fracassi e dal segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli ai ministri dell’Istruzione e della Sanità, per avere dati certificati riguardo la diffusione del contagio in ambito scolastico.

“L’appello alla conoscenza di dati certi e consultabili - continua la lettera - viene anche da importanti esponenti della comunità scientifica, secondo i quali l’opportunità di salvaguardare l’equilibrio tra il diritto alla salute pubblica e il diritto all’istruzione per tutti non può che fondarsi sull’analisi di dati certificati. Privati di questi ultimi, e basandosi solo su casistiche empiriche e parziali, ci dicono gli scienziati, non è possibile alcun giudizio di merito sulla reale sicurezza in ambiente scolastico”.

CGIL e FLC chiedono dunque: “Che vengano messe in campo tutte le azioni necessarie per avere dati attendibili, eventualmente agendo anche su base campionaria. In più, è necessario verificare e fornire indicazioni sulle attuali disposizioni in tema di distanziamento personale che sono alla base dei protocolli di settore, alla luce delle varianti del virus che si stanno sviluppando. È forte il rischio - aggiungono - che in assenza di un impegno concreto e visibile su questi aspetti si amplieranno le divisioni tra Regioni e Governo, aumenteranno le conflittualità all’interno della comunità scolastica, si moltiplicheranno le contestazioni attorno a misure che appaiono opache e talvolta pericolosamente strumentali”.

“Solo con informazione e consapevolezza si eleva il livello della necessaria condivisione delle scelte che man mano vengono assunte, sia a livello centrale che a livello territoriale. Per quanto sopra esposto chiediamo un incontro urgente sui temi in oggetto”, concludono.

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Venerdì, 22 Gennaio 2021 13:44

LECCO AL 41 esimo posto delle citta` piu` inquinate d`Europa

Una ricerca su mille città europee appena pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet Planetary Health e realizzata da Università di Utrecht, Global Health Institute di Barcellona e Tropical and Public Health Institute svizzero, conferma adesso che la Pianura padana è il luogo in Europa in cui si muore di più di inquinamento.

La classifica è sconfortante, in particolare per quanto riguarda le morti per polveri sottili, le pm 2,5. Le dieci città in Europa con il maggior carico di mortalità attribuibile a questi inquinanti sono: Brescia (Italia), Bergamo (Italia), Karviná (Repubblica Ceca), Vicenza (Italia), Unione metropolitana dell'Alta Slesia (Polonia), Ostrava (Repubblica Ceca), Jastrzebie-Zdrój (Polonia), Saronno (Italia), Rybnik (Polonia), Havirov (Repubblica Ceca). Verona è all'11esimo posto, Milano al 13esimo, Treviso al 14esimo, Padova al 15esimo, Como al 17esimo, Cremona al 18esimo, Busto Arsizio al 19simo, Pavia al 21esimo, Novara al 22esimo, Venezia al 23esimo, Pordenone al 24esimo, Piacenza al 25esimo, Ferrara al 26esimo, Torino al 27esimo, Gallarate al 29novesimo, LECCO al 41esimo posto. A questo si deve aggiungere che Torino è la terza città in Europa per mortalità associata al diossido di azoto, e l'area metropolitana di Milano la quinta (tutti i dati si riferiscono al 2015).

Come riassume l'Health Effects Institute di Boston l'esposizione a breve termine all'inquinamento atmosferico può causare e aggravare allergie, asma, e bronchite, infiammazioni alle basse vie respiratorie. Alti livelli di pm 2,5 (le polveri sottili) possono causare nell'immediato attacchi di cuore, aritmie e «persino la morte» alle persone che hanno già problemi cardiaci. Si è visto anche che quando le polveri sottili sono più alte aumentano le assenze per asma dei bambini a scuola. Ma è soprattutto l'esposizione a lungo termine a far male, anche ai sani: causa diabete, ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva (un’ostruzione irreversibile delle vie aeree), cancro ai polmoni e cardiopatia ischemica. Nelle zone particolarmente inquinate si registrano inoltre tassi più alti di disfunzioni metaboliche, disturbi del sistema nervoso centrale (tra cui malattie neurologiche e psichiatriche), nascite premature, sottopeso o con un ritardo di crescita. In altre parole quando una persona ha un ictus, o il diabete, molto spesso è perché è malata di inquinamento.

Uno studio realizzato da Greenpeace Italia e Ispra, e citato da Greenreport, «in Italia riscaldamento e allevamenti intensivi sono responsabili in totale del 54% del pm 2.5». Il biossido di azoto invece è prodotto soprattutto dal traffico automobilistico, e questo spiega perché i livelli più alti si registrano a Torino e Milano. Non abbassare le emissioni però ha un costo umano altissimo. «Nelle sole città italiane prese in considerazione, rispettando gli standard dell'Oms, si potrebbero evitare ogni anno quasi 15 mila morti premature» calcola ancora Greenpeace.

Un'ultima cosa: una conferma della pericolosità dello smog per la salute arriva anche dall'epidemia di Covid 19. Francesca Dominici, scienziata italiana dell'Università di Harvard, ha dimostrato con il suo gruppo di ricerca che «basta una differenza di un microgrammo nella media di pm 2,5, il particolato ultrasottile, per aumentare il tasso di mortalità del nuovo coronavirus del 15 per cento». Non è un caso che la Pianura Padana è uno dei luoghi al mondo che ha pagato il più alto tributo di morti alla pandemia.

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Venerdì, 22 Gennaio 2021 09:44

VACCINAZIONI IN AZIENDA? SI PENSA AI MEDICI DEL LAVORO

Utilizzo dei medici del lavoro in azienda per somministrare il vaccino anti-covid. È su questo che Regione Lombardia e in particolare il vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, stanno lavorando per accelerare l’uscita dalla crisi del mondo produttivo lombardo.

“Bisogna fare in modo – spiegano i due assessori della Regione Lombardia  Moratti e Guidesi – che tramite le associazioni di categoria e le Asst, le aziende che lo vorranno possano utilizzare, all’interno delle loro sedi operative, i medici del lavoro per vaccinare i lavoratori”.

“Questa scelta – proseguono la vicepresidente e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia – ha due finalità. Da una parte decongestionare le strutture sanitarie che, da oltre un anno, sono sotto pressione per l’emergenza Covid. Dall’altra consentire al sistema economico della Regione Lombardia di ripartire a pieno regime e in totale sicurezza”.

I due assessori, Letizia Moratti (vicepresidente con delega al Welfare) e Guido Guidesi (Sviluppo economico), nei prossimi giorni proporranno in particolare alle associazioni di categoria un apposito Protocollo. L’obiettivo è quello di rendere operativa questa procedura nel più breve tempo possibile.

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Venerdì, 22 Gennaio 2021 09:38

PIANO CONTROLLI ANTI ASSEMBRAMENTO IN VISTA DELLA RIAPERTURA DELLE SUPERIORI

In vista della prossima ripresa dell'attività didattica in presenza nelle scuole di secondo grado della provincia di Lecco il Prefetto di Lecco, Castrese De Rosa, ha nuovamente riunito il Tavolo di Coordinamento    per esaminare, alla presenza dei Responsabili provinciali delle Forze di polizia, il piano dei controlli anti-assembramento predisposto per agevolare i flussi di studenti in entrata ed uscita da scuola e l'ordinato utilizzo dei mezzi pubblici.

Nel corso dell'incontro - che si è svolto in videoconferenza- è stato condiviso l'impianto del predetto strumento operativo che prevede le misure di supporto finalizzate ad evitare assembramenti ed a gestire le criticità che dovessero verificarsi in relazione agli spostamenti della popolazione studentesca presidiando i punti sensibili per la circostanza.

In particolare, sono stati indicati, tra i cennati punti sensibili, le stazioni ferroviarie, le principali fermate del trasporto pubblico locale in prossimità degli istituti scolastici, i punti di passaggio obbligato per transito da fermate a strade comunali.

Il dispositivo di monitoraggio e controllo dei flussi di studenti pendolari si avvale anche del volontariato di protezione civile con compiti informativi alla popolazione studentesca ed alla cittadinanza in generale e di segnalazione alle Forze dell'ordine di situazioni critiche cui rivolgere particolare attenzione.

La pianificazione prevede che a cura dei COC dei Comuni sede degli Istituti scolastici di scuola secondaria di secondo grado o di Centri di Formazione Professionale (Lecco, Calolziocorte, Casatenovo, Monticello, Colico, Merate, Oggiono e Valmadrera) vengano individuati i punti di maggiore criticità e svolta attività di raccordo della Polizia locale con i Volontari della Protezione Civile coinvolti territorialmente.

Il Questore di Lecco, in un apposito Tavolo Tecnico, definirà, nel dettaglio, il dispositivo operativo, coordinando le forze in campo nell'attuazione delle procedure concordate per fronteggiare eventuali situazioni di criticità.

Il Tavolo di Coordinamento Provinciale istituito presso la Prefettura di Lecco continuerà a svolgere la propria attività di verifica e monitoraggio sul generale andamento della pianificazione che, come noto, si pone a valle di un più ampio dispositivo che coinvolge attivamente le Istituzioni scolastiche ed i gestori del trasporto pubblico locale in uno sforzo corale volto a consentire la ripresa delle attività didattiche  in sicurezza.

A tal fine, oltre alle disposizioni relative al noto scaglionamento degli orari di ingresso (8:00-9:40) e di uscita  (11:20, 12:10, 13:00, 13:50) degli studenti ed al potenziamento delle linee del Trasporto Pubblico Locale (incremento del 53% delle corse extraurbane e del 50% delle corse urbane, con l'impiego anche di bus a noleggio), è in avanzata fase di studio un'App implementata dall'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, per consentire agli studenti di effettuare una sorta di prenotazione online del mezzo di trasporto pubblico che intendono utilizzare e verificare in tempo reale se sia effettivamente fruibile, secondo le percentuali di riempimento previste.

Il dettaglio degli orari delle corse, come potenziate,  è pubblicato sui siti web delle aziende di trasporto coinvolte ed è consultabile tramite apposito link. 

"Sono convinto- ha affermato il Prefetto De Rosa- che le misure adottate, grazie al contributo di tutti, possono concorrere ad assicurare il rientro a scuola in sicurezza, insieme ai comportamenti corretti anche all'esterno della scuola e al di fuori dei mezzi di trasporto. Per questo rivolgo un appello a tutti gli studenti affinché continuino a dimostrare il grande senso di responsabilità che finora li ha contraddistinti".

Anche da parte dei Sindaci, in prossimità della riapertura delle scuole superiori, sarà svolta una capillare campagna informativa per richiamare l'attenzione di tutti, ed in particolare degli studenti, sui corretti comportamenti da tenere per contenere la diffusione del contagio.
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Venerdì, 22 Gennaio 2021 06:31

100 ANNI DI MOTO GUZZI A MANDELLO

 

 

PER FESTEGGIARE I CENTO ANNI DELL’AQUILA TORNANO LE GMG - GIORNATE MONDIALI MOTO GUZZI, DAL 9 AL 12 SETTEMBRE 2021 A MANDELLO DEL LARIO, CON UN’EDIZIONE STRAORDINARIA

VIENE SVELATA UNA SPECIALE LIVREA CELEBRATIVA DEL CENTENARIO, PRODOTTA IN EDIZIONE ESCLUSIVA SOLO NEL 2021 E ISPIRATA ALLA MITICA OTTO CILINDRI, DISPONIBILE SU TUTTI I MODELLI

Un secolo di storia, cento anni di splendide motociclette, di vittorie, di avventure, di personaggi leggendari che hanno costruito il mito del Marchio dell’Aquila.

Moto Guzzi festeggia questo straordinario compleanno con un 2021 ricco di iniziative che avrà il suo clou nelle GMG - Giornate Mondiali Moto Guzzi, in programma a Mandello del Lario dal 9 al 12 settembre.

Le GMG - Giornate Mondiali Moto Guzzi sono da sempre un appuntamento imperdibile per ogni appassionato e, attesissime, tornano a dieci anni dall’ultima edizione. Saranno decine di migliaia gli appassionati che accorreranno da ogni parte del mondo per vivere un evento unico e indimenticabile reso possibile grazie alla collaborazione tra Moto Guzzi, il Comitato Motoraduno Internazionale e la municipalità di Mandello del Lario.

In un’occasione così speciale Moto Guzzi produrrà una serie limitata dei suoi modelli in una speciale Livrea Centenario, che sarà disponibile su V7, V9 e V85 TT solo nel corso del 2021.

Una colorazione esclusiva, elegante e affascinante, evocativa di una storia unica e che trae origine dall’estetica di moto leggendarie, che hanno segnato la storia del motociclismo, prima tra tutte la Otto Cilindri del 1955. Una idea folle e visionaria, una moto straordinaria nata per competere nella classe 500 Campionato del Mondo, un progetto così ardito da essere decenni avanti a tutta la produzione motociclistica mondiale.

Questa pietra miliare della storia della moto si presentava in un abbinamento di colori elegantissimo nella sua essenza puramente racing, unendo il metallo satinato del serbatoio col verde della carena e il cuoio della sella. Cromie che caratterizzarono anche la 350 Bialbero, una delle moto più vincenti della storia, imbattibile dominatrice della classe 350 nel Motomondiale, con lo strabiliante record di 9 titoli iridati consecutivi (5 Piloti e 4 Costruttori) dal 1953 al 1957.

Il verde è stato anche il primo colore “indossato” da una Moto Guzzi con la Normale, il primo modello, e probabilmente il più iconico dei colori dell’Aquila. Il Centro Stile l’ha reinterpretato in chiave moderna con una finitura opaca e associato a colori metallici che esprimono la solidità e l’autenticità del marchio lariano. I colori della carrozzeria sono abbinati ad una sella rivestita con un materiale di colore naturale, come quello della pelle, per sottolineare la cura del dettaglio tipicamente italiana.

Altri particolari distintivi sono l’aquila in una finitura dorata e il logo dedicato che celebra anche graficamente i 100 anni di Moto Guzzi.

100 ANNI DI STORIA PER IL MARCHIO PIÙ AUTENTICO DEL MOTOCICLISMO MONDIALE

Era esattamente il 15 marzo 1921 quando venne costituita la “Società Anonima Moto Guzzi", avente per oggetto "La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all'industria metalmeccanica". E proprio in quel momento, in memoria di un compagno d’armi dei fondatori, si scelse l’aquila ad ali spiegate come simbolo della nuova Società. Da allora l’aquila è il simbolo, ben presto noto in tutto il mondo, della Moto Guzzi.

Inizia così dalla sede operativa di Mandello del Lario – nello stesso stabilimento in cui tuttora vengono prodotte le Moto Guzzi – un’impresa industriale che ha segnato la storia del motociclismo mondiale, attraverso moto che sono entrate nell’immaginario collettivo, come la GT 500 Norge (1928) portata al Circolo Polare Artico da Giuseppe Guzzi, fratello del fondatore Carlo, l’Airone 250 (1939), il Galletto (1950) che contribuì alla motorizzazione di massa nel dopo guerra.

In quegli anni venne inaugurata la galleria del vento – la prima al mondo in campo motociclistico, tuttora visitabile nello stabilimento di Mandello – voluta da un affiatato team in cui lavorano tecnici straordinari come Umberto Todero, Enrico Cantoni e un progettista che ben presto entrerà nel mito: il milanese Giulio Cesare Carcano, padre dell’incredibile Otto Cilindri da 285 km/ora (nel 1955) e dei prototipi che tra il 1935 e 1957 si sono aggiudicati ben 15 titoli mondiali velocità e 11 Tourist Trophy.

Negli anni ’60, dopo le motoleggere Stornello e Dingo, Moto Guzzi dette vita al motore bicilindrico a V di 90° da 700cc con trasmissione finale a cardano, destinato a diventare il simbolo stesso della Casa di Mandello attraverso modelli mitici come la V7 Special, V7 Sport, California e Le Mans. Su questa architettura il propulsore viene costantemente evoluto fino a motorizzare, supportato dalla più avanzata dotazione di controlli elettronici, le più apprezzate Moto Guzzi contemporanee come la gamma V7, V9 nelle versioni Roamer e Bobber e la grande viaggiatrice V85 TT, primo esempio al mondo di classic enduro.

Nella Galleria Fotografica qui sotto alcune immagini dell`edizione delle Giornate Moto Guzzi tenutesi nel 2018 a Mandello

 

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