Ancora chiusa la Prealpina Orobica
Sp 64 Prealpina Orobica – CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO dal pk 6+000 (fine
centro abitato di Moggio) al pk 12+000 (passo Culmine San Pietro) per operazioni di disgaggio pareti
rocciose
Sp 64 Prealpina Orobica – CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO dal pk 6+000 (fine
centro abitato di Moggio) al pk 12+000 (passo Culmine San Pietro) per operazioni di disgaggio pareti
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MOBILITÀ URBANA, FOCUS2R: CRESCE L’ATTENZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI ALLE DUE RUOTE, MA È ANCORA POCA
Bike e scooter sharing, accessibilità, sicurezza, disponibilità parcheggi, ricarica veicoli elettrici e incentivi: il quinto rapporto dell’Osservatorio promosso da Confindustria ANCMA e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia, fotografa le politiche comunali in favore di ciclisti e motociclisti
Coldiretti Como Lecco: lupo minaccia anche le pecore brianzole a rischio estinzione
Trezzi: “Non pretendiamo interventi cruenti, ma l’ambiente rurale va messo subito in sicurezza”
Il ruolo dei pastori “è fondamentale per tutelare le razze a rischio e la biodiversità animale nel Lario”
La Camera di Commercio partecipa al progetto FUTURAE – Imprenditoria di migranti, un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con Unioncamere. L’obiettivo condiviso è di sostenere la creazione, lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria migrante.
A nome dei terremotati di Petrinja la famiglia Mitrovic ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta di aiuti a sostegno delle persone colpite dal sisma. Il container è arrivato con successo a destinazione in data 15 gennaio.
Un infinito grazie a tutti coloro che con il proprio contributo hanno reso grande questo gesto d'amore.
In particolare ringraziamo il sindaco Adriano Airoldi, l’assessore Tiziana Regazzoni, il nostro parroco Don Marco Mauri, gli autisti Dino Baruffaldi e Andrea Negri, e coloro che ci hanno aiutato nello smistamento del materiale donato.
L’ennesimo rinvio e quindi la conseguente chiusura degli impianti di risalita fino al 15 febbraio, anche in Lombardia, continua a suscitare polemiche e reazioni. Gli esponenti delle istituzioni e gli operatori del settore sono, infatti, preoccupati per le pesanti conseguenze sul piano economico. Sul tema interviene Massimo Sertori, assessore alla Montagna della Regione Lombardia.
Acquistato con le donazioni del 5×1000 del 2018 e del 2019, presso una concessionaria di Asti, è arrivato a Introbio un nuovo van Peugeot Rifter Allure passo corto diesel 1.5 e sarà utilizzato per servizi secondari e nel trasporto dializzati.
Il Centro Soccorso rinnova quindi il suo parco automezzi per garantire il miglior servizio possibile ai valsassinesi e ricorda a tutti che è sempre alla ricerca di nuovi volontari che vogliano contribuire con il loro tempo alla loro insostituibile e fondamentale associazione.
In merito alla zona rossa per la Lombardia il vicepresidente regionale e assessore al Welfare, Letizia Moratti, sollecita il ministro della Salute Roberto Speranza alla sospensione degli effetti dell’ordinanza. Questo in attesa dell’aggiornamento degli indici RT basato su dati che configurerebbero per Regione Lombardia un livello di rischio attuale tutt’altro che da zona rossa. Come, del resto, le tabelle sotto riportate dimostrano. “La revisione sollecitata per martedì sulla base di questi dati – commenta, in proposito, Letizia Moratti – potrà essere molto più puntuale e oggettiva. E, potrà dimostrare il minor grado di rischio di Regione Lombardia. Si tratta di una sospensiva di 48 ore che, sono certa, troverà poi una conferma definitiva per l’intera Regione a seguito del ricalcolo aggiornato degli indici. Indici, infatti, che alla data del 16 gennaio a Regione Lombardia risulterebbe di 1,01. In decremento, quindi, dall’1,17 di domenica 10 gennaio”.
Ancora per qualche settimana (forse) gli studenti delle Scuole Superiori lombarde, oltre che quelli di Prima e Seconda Media, dovranno accontentarsi della ormai famosa DAD (Disagio a Distanza, l`ha ribattezzata il settimanale L`Espresso).
Ma che cosa ne pensano davvero gli studenti, al di la` delle manifestazioni estemporanee come l`occupazione di alcuni Licei (Vittorio Veneto Manzoni ecc.) a Milano ?
Per capirne un po` di piu` l`ho chiesto ai miei studenti, dando loro un tema da eseguire su questo argomento : devo precisare che sono studenti un po` particolari, del corso serale del Parini di Lecco, alcuni hanno 40-50 anni, la maggioranza pero` sui 20 anni, e naturalmente si notano delle differenze di approccio a seconda della fascia di eta`.
Cominciamo da Giovanna, una ragazza di Quinta. All`inizio non voleva fare il tema:"Prof., ho appena avuto una crisi isterica con mia madre, sono stufa marcia di questa situazione, di parlare del coronavirus, delle sue conseguenze".
Ma il tema diventa presto un momento di sfogo: "Sabato scorso ho consolato una mia amica perché caduta in uno stato di depressione a causa della reclusione in casa, ancora peggiore perché in costante conflitto con i genitori."
La vita in casa chiusi con i genitori sicuramente pesa, e poi soprattutto il fatto di non poter fare diverse attivita`.
"A differenza mia, lei era abituata già da tempo ad avere le settimane sempre piene e perfettamente scandite.
Il lunedì lavorava, il martedì studiava e andava in università durante il pomeriggio, il mercoledì aveva il coro della chiesa della sua ex scuola media, poi giovedì aveva pallavolo e venerdì equitazione.
Il weekend invece lo occupava a settimane alterne dividendosi fra le partite di pallavolo, volontariato e la giornata con il suo ragazzo." Tutte attivita` oggi proibite a causa della "Zona rossa".
"Assistiamo regolarmente a continue emissioni di leggi - scrive Miriam, una signora di Quarta - per correggere leggi che correggono leggi , regole e regolette , limitazioni e correttivi alle limitazioni. Insomma un continuo dondolare da una possibilità all’altra senza arrivare ad un comportamento generale omogeneo che ingeneri un senso di certezza delle cose."
Il tema della depressione ` affrontato anche da un simpatico "ragazzo" di piu` di 40 anni, Maurizio, sposato, che cosi` descrive i giovani:
"Giornate intere passate a casa, senza voglia di vestirsi, tanto che qualcuno è arrivato a definire questi ragazzi la “generazione del pigiama”. Un contesto ambientale, quello della loro camera, dove regna il buio, con le tapparelle abbassate a seguire la lezione, magari ancora, forse è un’esagerazione, sotto le coperte (non e` una esagerazione ! ndr). Gli psicologi parlano di una depressione silenziosa".
La socialita` , il bisogno di trovarsi con gli amici, di scambiare qualche battuta tra di loro e magari anche con i prof, e` un argomento citato un po` da tutti.
"Mancano le conversazioni, i confronti, gli appuntamenti, le discussioni… " scrive Federica (una brava infermiera che ha una figlia adolescente) "gli scherzi e gli screzi tra compagni, le feste, le gite che non sono mai veramente d’ istruzione ma opportunità per creare il finimondo correndo tra una stanza e l’altra di un albergo fatiscente che ricorderemo per sempre bellissimo."
"Per i giovani la scuola è in primis un luogo di socializzazione,si parla di adolescenti che in questa età prediligono gli amici alla famiglia, dove scoprono i primi amori" scrive Ilaria, anche lei una simpatica quarantenne con due bambini che frequentano la Scuola Elementare.
"Ora tocca agli adolescenti, che si vedono lasciati fuori. I supermercati aperti ma non la scuola, le chiese aperte ma non la scuola, i negozi aperti ma non la scuola…. se poi aggiungiamo che è stata tolta loro anche la possibilità di fare sport se non individualmente (avete mai visto un ragazzino di 15 anni andare a correre da solo? che tristezza….)" prosegue Ilaria.
Pero` c`e` anche qualche elemento positivo, soprattutto per chi frequenta la scuola di sera dopo una giornata di lavoro.
"La Dad è un vantaggio solo per noi adulti semplicemente perché ci evita perdite di tempo in strade e parcheggi. Accendo il pc e sono in classe. Tempo stimato: 3 minuti, a fronte dei 45 per andare in presenza " scrive ancora Ilaria.
Niente file automobilistiche (per chi viene dalla Brianza la Galleria del Monte Barro e` un incubo, soprattutto dalle ore 17 in poi) niente problemi di traffico e di parcheggio, non si spende in benzina o in abbonamenti ai pullman, si sta a casa e si mangia mentre si segue la lezione, al calduccio !
"Ma la Scuola" -conclude Ilaria "è un’ altra cosa."