Il dossier dell’Aci di Sondrio in cui si dice che delle infrastrutture stradali e ferroviarie perviste per le Olimpiadi 2026 solo il 25% e il 50% verrà ultimato in tempo, non è nemmeno nelle disponibilità della Regione.
Lo ha detto ieri mattina, in consiglio regionale, il sottosegretario allo Sport Antonio Rossi, rispondendo a una interrogazione del Gruppo regionale del Pd.
“Volevamo sapere quali valutazioni e considerazioni Regione ha fatto in merito al dossier e quali azioni concrete intenda intraprendere rispetto alla questione per evitare che un’opportunità come quella offerta dalle Olimpiadi 2026, venga sprecata – commenta il consigliere Raffaele Straniero, firmatario dell’interrogazione – Ma al di là di una sorta di cronoprogramma delle opere, già stabilito da tempo ai vari livelli, la Giunta non solo ha ammesso di non avere in mano il dossier, ma ha anche riconosciuto di non saper rispondere alle preoccupazioni espresse dall’Aci e, a questo punto, dal territorio”.
Insomma, per il consigliere PD il vero tema è che “già la società Milano-Cortina è stata avviata in ritardo, ma poi non ci si è messi a correre davvero. Prendiamo per buone le date che stamattina ci sono state lette e che definiscono il percorso per le opere infrastrutturali olimpiche, ma abbiamo anche annunciato che chiederemo subito un’audizione dell’Aci di Sondrio in Commissione Trasporti per capire realmente come stanno le cose”.
Quindi, l’invito di Straniero e del Pd è a “non farsi prendere dallo sconforto, ma a operare una più precisa vigilanza, assumendo un impegno serio affinché i tempi vengano rispettati. Non possiamo permetterci i ritardi accumulati come per la società. Accendiamo davvero un faro su questo grande evento e questa parte di progetti che ne sono alla base”.