Ci ha lasciato una persona che ha cambiato il mondo, che ha saputo assumersi la responsabilità del suo ruolo come ultimo presidente dell’URSS e segretario del PCUS con una grande carica umana e volontà di cambiamento per un mondo nuovo di pace e serenità per tutti i popoli della terra.
Ricordo la sua presenza a Roma ai funerali di Enrico Berlinguer, ancora non era stato eletto Segretario del PCUS, venne sul terrazzo di Botteghe Oscure a salutare la folla che in silenzio sfilava in quel giorno di lutto per i Comunisti italiani e dell’Italia intera.
Fu per tutti noi una grande speranza, una vera guida verso un cambiamento reale che contribuì con la sua opera ad una trasformazione dell’impero Sovietico, praticando la ristrutturazione e la trasparenza “perestroika e la glasnost” favorì la caduta del “muro di Berlino” e l’indipendenza delle Repubbliche Socialiste, ma in questo processo di rinnovamento venne tradito prima dall’Occidente e simultaneamente al proprio interno, con un colpo di Stato venne emarginato.
Sin dai primi anni ’80 erano sempre più evidenti le manchevolezze ed il disastro economico dell’URSS un paese ricchissimo di risorse che forniva tutto il mondo, ma nel contempo fortemente indebitato: con una metafora potremmo indicare Gorbaciov come il “curatore fallimentare dell’URSS”.
Fu proprio in quegli anni, con il cambio generazionale alla guida del Partito Comunista Sovietico e nei centri di potere dello Stato che si ramificò una corruzione e la sottrazione sistematica di grandi risorse allo Stato, sia all’interno ma in particolare nei paradisi fiscali dove si accumularono illegalmente immense risorse sottratte alle casse dello Stato.
Con il dissolvimento dell’Unione Sovietica emersero immediatamente i “traditori” esterni ed interni di Gorbaciov, venne rassicurato da Regan e da Bush che l’Occidente la NATO non avrebbe espanso la propria influenza ad EST, rispettando i trattati di Yalta, da allora iniziò a concretizzarsi il disegno destabilizzante ancora oggi in corso in Ucraina.
All’interno, solo dopo alcuni mesi apparsero sulla scena giovani potenti oligarchi con risorse immense a loro disposizione, coperti da Boris Eltsin, ricordato come il “Cavallo di Troia” dell’occidente, avviarono un processo di legalizzazione dei rapinatori dello Stato, privatizzando grande parte dell’economia russa, creando uno strato sociale di oligarchi che ancora oggi, selezionati da Putin, dominano e condizionano il popolo russo.
Di Mikhail Gorbaciov, abbiamo delle testimonianze positive anche nella nostra Brianza, in particolare a Missaglia, venne in visita in ben due occasioni grazie a Nando Caldirola l’azienda vincola di Missaglia, la prima in forma riservata e la seconda con un incontro pubblico nel piazzale dell’azienda, dove ebbi l’opportunità di consegnargli personalmente una lettera augurale.
Il suo insegnamento e lascito alle future generazioni è lavorare costantemente per la pace e la coesistenza, proprio oggi con questa guerra fratricida ancora in corso in Ucraina, voluta dai suoi traditori, deve rappresentare uno stimolo aggiuntivo, una testimonianza ed un impegno concreto alla sua memoria, Mikhail non ti dimenticheremo.
Sergio Fenaroli
(L'autore è stato funzionario della CGIL di Lecco e tra i fondatori dell'Associazione Italia-Cuba)