77° ANNIVERSARIO DEL RASTRELLAMENTO
NAZI-FASCISTA DEL 1944
Venerdi 15 ottobre 2021 ALLE ORE 11.00
PRESSO IL CIMITERO DI INTROBIO
una delegazione dell’ ANPI Provinciale di Lecco e della Valsassina unitamente alle rappresentanze istituzionali e sociali del territorio hanno ricordato il sacrifico dei partigiani fucilati il 15 ottobre 1944 e degli altri caduti durante quel drammatico autunno.
La stele situata davanti al cimitero di Introbio si trova nel luogo dove sono stati fucilati sei partigiani nell’ ottobre 1944, sulla lapide sono riportati anche i caduti sulla Grigna e in Biandino sempre nel 1944.
Fu un periodo durissimo per Introbio, occupato presso l`antica Villa Serena da un forte presidio di Ss italiane e tedesche.
Il 5 ottobre 1944 Introbio veniva dichiarata “zona di guerra” sottoposta alla legge marziale.
Scattavano le azioni di rastrellamento della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) e dei Tedeschi sui monti, con l’incendio dei fienili, baite, rifugi e della stessa chiesetta della Madonna di Biandino. Sei partigiani venivano fucilati nel pomeriggio del 15 ottobre presso il cimitero di Introbio.
Fra i fucilati c’era Carlo Besana classe 1920, di Barzanò.
Era il fratello di Guerino Besana, classe 1918, catturato qualche giorno prima nella zona di Biandino, quando i reparti nazifascisti sono saliti sui sentieri per snidare i nuclei partigiani della Brigata 55 Rosselli, successivamente riuscita a fuggire in Svizzera grazie a una faticosa fuga dalla Val Gerola e Morbegno.
La cerimonia, alla presenza di alcune classi della Scuola Elementare di Introbio, ha visto gli interventi di Giuseppe Amanti, segretario Anpi Valsassina, che ha ricordato i valsassinesi deceduti nei campi di concentramento nazisti, di Enrico Avagnina, segretario Anpi di Lecco, e del Sindaco di Introbio Adriano Airoldi.
(immagine d`archivio)