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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DI PASQUA
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IL TEAM SANTA CRUZ BMT FA IL SUO DEBUTTO NELL’ALL-ENDURO CON GRINTA E DETERMINAZIONE! ANDREA BASILE NELLA TOP 10.
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(QUASI) CLAMOROSO: IL COMUNE DI BARZIO SI ASTIENE DAL VOTARE IL BILANCIO DELLA COMUNITA' ENERGETICA DI BARZIO
Partendo dal presupposto contenuto nelle pillole redatte dal GSE nella campagna di informazione sulle CER, secondo cui “il Bilancio economico…
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EX PIGAZZI RASA AL SUOLO. AVANZANO I LAVORI PER L'IPERAL A PASTURO
Dopo i lavori preparatori di smontaggio delle parti riciclabili e soprattutto la rimozione delle coperture in Eternit e quindi contenenti…
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CORSO SERVIZI ECOSISTEMICI LEGATI ALLO STOCCAGGIO E ALLA NON EMISSIONE DEL CARBONIO… PER UN TERRITORIO DA VIVERE E SOSTENERE
Nell’autunno del 2024 il 35% della superficie boschiva della Comunità Montana ha ottenuto la Certificazione PEFC, un riconoscimento internazionale per…
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CORSO DI CASTANICOLTURA 2025: UN SUCCESSO CON 44 ISCRITTI!
Concluso con successo il Corso di Castanicoltura, organizzato dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera in collaborazione con…
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CORTENOVA: SCAMBIO DI GAGLIARDETTI FRA IL GRUPPO ALPINI LOCALE E LA SEZIONE DELLA SLOVACCHIA
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Iniziativa tutta al femminile quella promossa da LILT, Associazione Lilli Bergamini e Associazione Lecchese Famiglie Affidatarie, con il patrocinio della…
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VALSASSINA, COM'ERA E COM'E': DAVIDE RUSCONI LA RACCONTA ATTRAVERSO LE IMMAGINI
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IL 13 MAGGIO L'ARCIVESCOVO SARA' A CORTENOVA PER LA BENEDIZIONE DELLA
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AL VIA IL CENTRO AGGREGAZIONE ANZIANI
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Si svolgerà il 9 maggio alle 20.30 (seconda convocazione) presso l'Auditorium della Casa dell'Economia di Lecco l'assemblea della BCC Valsassina,…
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CSC CORTENOVA: L'ASSEMBLEA RINNOVA LA FIDUCIA AL CONSIGLIO DIRETTIVO USCENTE
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Pubblicato in Attualita`

Anche il Sindaco di Primaluna per una lista di Centro alle Elezioni Provinciali

Domenica, 17 Ottobre 2021 07:51 Scritto da  Redazione

Consiglieri e assessori (compreso il neo-assessore di Morterone Claudio Baruffaldi) di tutti i Comuni della Provincia di Lecco andranno alle urne il prossimo 18 dicembre, per il rinnovo dell`ente di Villa Locatelli. Alcuni di questi, simpatizzanti o iscritti a Italia Viva, hanno inviato una lunga lettera ai giornali per promuovere la nascita di un polo di centro alle elezioni, invito prontamente raccolto da Appello per Lecco , dai calendiani di XAgire, e da altre Liste Civiche.

Un documento programmatico per annunciare che Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, Giuseppe Conti, sindaco di Garlate, Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate, Stefano Motta, sindaco di Calco, e Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, faranno squadra al prossimo rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco, anche se non hanno espresso per ora il nome dii un candidato unico alla successione di Claudio Usuelli.

Il documento comune “intende cercare di porre alcuni punti programmatici che riteniamo decisivi quali riferimento per il confronto che si è aperto in vista del rinnovo del Consiglio Provinciale del prossimo 18 dicembre. Non prefiguriamo liste o candidature, ma ci sembra importante come amministratori locali lecchesi richiamare alla necessità che il nuovo Consiglio Provinciale abbia chiara la necessità di porre quale obiettivo irrinunciabile il rafforzamento dell'identità del nostro territorio attraverso il perseguimento di punti programmatici concreti che possano essere gli assi portanti del suo futuro”.
Premessa

Siamo un gruppo di amministratori locali che si riconoscono in sensibilità/esperienze politiche e provenienze territoriali diverse, ma crediamo convintamente che le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco che si terranno il prossimo 18 dicembre, dopo la recente tornata delle elezioni comunali di inizio ottobre, siano un’occasione preziosa da non perdere per rafforzare il nostro territorio nelle sfide che lo attendono, soprattutto in questa fase post-pandemica.

Francamente non ci appassionano analisi di “nuovi pesi” di questo e quest’altro schieramento dopo le elezioni, che hanno confermato spesso amalgama di provenienze diverse che però condividono un progetto territoriale specifico. Semmai deve interpellare tutti l’arretramento partecipativo dei cittadini e anche l’ente Provincia, al di là del venir meno dell’elezione diretta, è chiamata a rinnovare il suo ruolo. Veniamo da anni nei quali in nome di un efficientamento della spesa e dell’esasperazione di alleanze “a prescindere” sono state fatte aggregazioni forzate, a volte innaturali: la gestione dei trasporti pubblici con Varese e Como, la sanità con Monza (così come l’UTR l’ufficio territoriale di Regione), la gestione del patrimonio edilizio pubblico e le tematiche della casa con Bergamo e Sondrio, la Camera di commercio con Como. Non da meno associazioni sindacali ed imprenditoriali, in questa sorta di “liberi tutti”, hanno in parte seguito questa strada dando vita a vaste aggregazioni che hanno potenziato la loro capacità di lobby a livello regionale e nazionale, ma hanno oggettivamente indebolito la capacità del nostro territorio di fare squadra.

Oltre alla istituzione Provincia fanno eccezione a questa deriva di aggregazioni, almeno per ora, gli organismi territoriali dello Stato e dell’amministrazione della Giustizia, così come, per il decisivo impegno trasversale dei Comuni, le due società totalmente pubbliche SILEA e LRH che curano beni comuni essenziali quali la gestione del ciclo dei rifiuti e del servizio idrico. E altresì l’associazione UNIVERLECCO, che raduna enti pubblici e privati a sostegno della ricerca nel nostro territorio, mentre nel no profit si registra come fattore positivo e dinamico, tra le altre, l’attività della Fondazione Comunitaria, che ha da sempre affiancato azioni di coesione sociale ai progetti istituzionali della nuova Provincia ed ha negli ultimi anni ulteriormente rafforzato dialogo e progettualità condivise con i Comuni.
Il ruolo della Provincia

In questo scenario il rinnovo dei vertici provinciali è una importante occasione per ridare slancio ad un ente che, pur con elezioni di secondo livello, ha un rapporto diretto con le comunità territoriali: il fatto stesso che ogni consigliere comunale nel momento in cui vota porta in ”dote”, cioè rappresenta, una percentuale di cittadini del suo comune ( in relazione al numero di abitanti e dei voti presi alle elezioni comunali ha un “peso” ) dovrebbe stimolare la più ampia partecipazione al voto ed è questo un primo appello che vorremmo fare ai nostri colleghi: l’astensione significa anche privare i cittadini di rappresentatività, perché si è eletti in Comune anche per concorrere a governare la Provincia.

In secondo luogo, dopo la riforma incompiuta che ha tagliato fondi e confuso competenze, recentemente, oltre all’abbandono di progetti di aggregazione di Province, c’è stata una maggiore chiarezza di ruolo ed il ripristino parziale di finanziamenti. Occorre non sprecare allora questa opportunità di avere fondi specifici legati alla nuova programmazione 2021/2027 dell’UE, al Piano nazionale ripartenza e resilienza ,ai fondi nazionali e regionali post pandemia e legati alle Olimpiadi invernali 2026 e non ultimo valorizzare e mettere a sistema le risorse (economiche, progettuali, di capitale umano) generate nei nostri territori da istituzioni, imprenditori, mondi associativi, enti formativi e di ricerca ( basti pensare alle eccellenze, in questo ultimo campo, rappresentate da Politecnico e CNR di Lecco, IRCCS La nostra Famiglia di Bosisio Parini e Valduce di Costamasnaga, INRCA di Casatenovo e Osservatorio astronomico di Merate ).

Ma c’è una ulteriore condizione che secondo noi occorre garantire come contesto alle elezioni e cioè che le forze politiche(in particolare) e le liste comunali (in gran parte civiche) non vedano queste come occasione di potere ( agganciarsi a questo o a quest’altro filotto partitico per qualche ritorno…) o di “regolamento di conti “ tra di esse ma concorrano, nella ovvia competizione elettorale, a rafforzare competenze ed operatività dell’ente : da riconoscere, quest’ultimo, sempre più come “Casa dei Comuni” in una dimensione concreta, non come vuota retorica. Casa nella quale tutti si riconoscano, anche elaborando un’idea di sviluppo territoriale quanto mai urgente, per evitare di essere compressi tra il capoluogo metropolitano diffuso ed il rischio di autoreferenzialità della Valtellina.

Crediamo infatti ci sia ancora una sfida da vincere per la nostra come altre fasce pedemontane contigue della nostra Regione, che hanno grandi opportunità di sviluppo da conseguire con un nuovo e più deciso equilibrio ambientale non solo aggiornando la propria tradizione manifatturiera ma aprendosi agli spazi offerti da terziario, turismo, agricoltura, tutela e promozione fruibilità percorsi naturalistici.

La riaffermazione della necessità di autonomia e di identità specifica della provincia di Lecco è ancora più marcata al pari di quelle di altre Province giovani come la nostra, che hanno inopinatamente visto essere messo in discussione il proprio ruolo a pochi anni dall’istituzione.
Qualche punto programmatico

Non può esserci una rinnovata voglia di autonomia e di identità specifica della Provincia di Lecco senza individuare qualche profilo programmatico, per fare in modo che l’ente non sia percepito come “sopportato” se non “abusivo” ma un partner essenziale dei comuni e dei soggetti territoriali per obiettivi di larga scala. Cerchiamo qui di individuare alcuni dei nodi programmatici che vorremmo condividere e sui quali confrontarci nei mesi di avvicinamento alle elezioni.

Il completamento delle infrastrutture, sia di competenza diretta che di altri livelli istituzioni e operativi (ANAS e Gruppo Ferrovie in primis) resta una priorità ,a partire dalla Lecco-Bergamo ,dalla riqualificazione della SS36 e una rinnovata attenzione alle infrastrutture Ferroviarie .

Ma assieme alle "grandi" opere, legate ai finanziamenti e/o al traino degli eventi nazionali (Olimpiadi, opere iniziate) è necessario riprendere la manutenzione ordinaria programmate delle arterie di competenza e orientare il ruolo della Provincia anche a sostegno di quelle opere individuate dai Comuni, o che sono dentro il PTCP e che spesso possono fare la differenza. Ad esempio, il potenziamento del Ponte Manzoni tra Lecco e Pescate, le opere individuate dai Comuni quali miglioramento delle aste viabili più trafficate, la priorità del traffico ferroviario e della riqualificazione delle strutture di sostegno dello stesso in particolare delle stazioni (parcheggi, collegamenti via terra, interventi edilizi, investimenti decisi sulla tratta del Besanino quale dorsale briantea su ferro). Riprendere con forza il progetto di ciclabile da NORD a sud cd “Brezza”, con le connessioni con le diramazioni locali.

E’ essenziale ridare centralità alla manutenzione delle strade, anche tornando a ricostruire una organizzazione che veda il ritorno degli "operatori manutentivi " provinciali su base circondariale e rendendo definitivo il raccordo con Silea per gli interventi contro l'abbandono dei rifiuti e per un migliore decoro di quei "non luoghi" che sono le strade, sulle quali però trascorriamo un bel po' della nostra vita.

Occorre rilanciare il ruolo della Provincia quale Ente programmatore e regolatore: il PTCP, oltre che aggiornato alle nuove disposizioni normative e alle sensibilità orientate marcatamente alla sostenibilità va completato da piani di settore sulle questioni nodali e in particolare dal PTCP "verde" come componente essenziale e qualificante del territorio sulle tematiche delle infrastrutture verdi, della pedemontana ciclopedonale, dei "cammini" e del turismo lento legato alle bellezze ed ai luoghi da valorizzare e quindi da difendere come motori dell'economia "verde" individuando anche le necessarie connessioni ed infrastrutture che uniscano i cammini collinari e di montagna con quelli fluviali e lacustri. In questo senso uno degli obiettivi da perseguire è quella di un parco regionale "lecchese" che unisca Curone e Barro attraverso la dorsale di San Genesio e del Monte di Brianza che ora è in una fase confusa e dispersiva.

In questo senso si delinea per la Provincia un ruolo propulsore e coordinatore per l'economia legata all'ambiente e quindi al turismo di prossimità e sulla quale dovrebbero andare molti investimenti in futuro.

Ancora, sul tema dell’edilizia scolastica è fondamentale dare attuazione al piano straordinario di manutenzione e miglioramento qualitativo degli ambienti anche attingendo alle risorse straordinarie dei piani nazionali e regionali, a partire dal PNRR, con attenzione anche all’efficientamento energetico ed alla digitalizzazione degli edifici.

Sul tema offerta formativa occorre consolidare il rapporto con il nostro tessuto produttivo, e rilanciare la scuola di Casargo, attivando anche corsi di studio dell’obbligo e di qualifica per dotare il circondario della Valsassina di una opportunità di formazione qualificata.

Sarà poi da valutare inoltre l’attivazione in Brianza di un corso di studi specificatamente dedicato all’agricoltura (sia estensiva che di montagna), alle manutenzioni e promozione di piste ciclabili, sentieri di montagna e trekking, percorsi naturalistici, al turismo ambientale in particolare.

Vanno rafforzate infine le competenze ed i servizi a sostegno tecnico dei comuni, sia per appalti, assunzioni, servizio europeo per bandi e finanziamenti UE ecc.

I servizi all’impiego andranno ripensati, abbandonando se possibile il modello “navigator” a favore di quello Lecchese e Lombardo, fortemente ancorato ad un rapporto con le scuole ed i centri di formazione professionale e Universitaria.

Per lavorare in questa direzione la Provincia andrà "ristrutturata" perché ora ha sì una serie di uffici e competenze ma scoordinate tra loro, che invece andranno riaccorpate per progetti e obiettivi.
Conclusioni

Queste sono alcune nostre considerazioni che poniamo all’attenzione degli amministratori comunali e delle forze politiche del territorio. Sono gradite adesioni di coloro che si riconoscono in questo documento, così come saranno gradite anche osservazioni, proposte di integrazioni, critiche.

I sottoscrittori, quelli attuali e quelli che si vorranno aggiungere, decideranno insieme le azioni da programmare perché queste proposte possano venir attuate dal prossimo Consiglio Provinciale.

13 ottobre 2021

Mauro Artusi, sindaco di Primaluna
Giuseppe Conti, sindaco di Garlate
Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate
Stefano Motta, sindaco di Calco,
Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera

 

Ultima modifica il Domenica, 17 Ottobre 2021 07:53
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