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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA PENULTIMA DOPO L’EPIFANIA
Passa, lo vede, si avvicina e dice “seguimi” e lui si alza e lo segue. Colpisce l’immediatezza della risposta di…
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SCIVOLA IN GRIGNA PER DUECENTO METRI: ESCURSIONISTA MIRACOLOSAMENTE ILLESO
Un lastrone di ghiaccio all'origine di una scivolata che l'escursionista oggi soccorso in Grigna ricorderà per sempre. Duecento metri, così…
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INTROBIO: L'OPPOSIZIONE RASSICURA
Nei giorni scorsi la stampa locale ha dato risalto al bando emesso dall'Arma dei Carabinieri relativo alla "ricerca" di una…
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La Provincia di Lecco propone a Villa Monastero un Carnevale all’insegna della natura e della creatività.  Domenica 2 marzo, dalle…
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PROSEGUONO I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA PROVINCIALE A LAGO
Proseguono i lavori di protezione delle pareti rocciose lungo la strada provinciale 72 nel tratto tra Bellano e Dervio. Questo intervento, finanziato con fondi statali per un…
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LA FONDAZIONE DON GNOCCHI APRE UN NUOVO POLIAMBULATORIO A LECCO
La Fondazione Don Gnocchi apre un nuovo ambulatorio polispecialistico nella città di Lecco, che garantirà visite specialistiche, prestazioni riabilitative, terapie…
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LA GIUNTA DI BARZIO IN VISITA A MAGLAND. SUL TAVOLO IL RILANCIO DEL GEMELLAGGIO
Sabato 15 febbraio la Giunta comunale ha fatto visita agli amministratori di Magland, paese francese gemellato con Barzio. Da entrambe…
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VALSASSINA: DEGUSTAZIONE DI FORMAGGI IL 27 FEBBRAIO A CURA DI ONAF
L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi, Delegazione di Sondrio-Lecco, organizza una degustazione di formaggi della valle il giorno 27.02.2025 ore 20.45 presso…
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TURISMO IN NUMERI: I PRIMI DATI DEL 2024
Anche il 2024 ha confermato la tendenza al progressivo ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva del territorio lecchese: 3.360 le strutture alberghiere e non alberghiere registrate a…
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BARZIO NEL CUORE: LA MINORANZA RISPONDE ALLA MAGGIORANZA SUL RECENTE CONSIGLIO COMUNALE
Nel recente consiglio comunale di Barzio sono emerse diverse problematiche riguardanti alcune importanti decisioni amministrative. Tra i punti più critici…
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ESERCITAZIONE PER LA SQUADRA FORRA DEL SOCCORSO ALPINO LOMBARDO
Il caldo estivo invita ad andare in montagna o in zone fresche e piacevoli da vivere: più persone significa anche,…
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
Gentile Direttore di Valbiandino.net, Siamo i nonni di Elia e Raffaele, due bimbi residenti a Milano, ma che stanno trascorrendo…
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Pubblicato in Attualita`

RICORDIAMOCI DEL GIORNO DEL RICORDO IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE FOIBE

Sabato, 08 Febbraio 2025 09:14 Scritto da  Forza Italia Lecco
Il  10 febbraio 1947 fu firmato dal Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi  il Trattato di Pace di Parigi che segnò il passaggio delle terre Istriane e Dalmate dall’Italia alla Jugoslavia e che quindi causò l’Esodo dei 350.000 istriani e fiumani in fuga dalle stragi compiute dall’Esercito di liberazione iugoslavo e dall’Ozna, la polizia di Stato di Josip Broz “Tito”.
Fu un terribile sacrificio chiesto a quelle comunità in nome di tutti gli italiani quale conseguenza dell’esito della Seconda Guerra Mondiale. Ancora oggi viene ricordata come una tragica ferita inferta a quella popolazione senza che le potessero esserle attribuiti demeriti particolari. Popolazione che dovette lasciare le proprie terre, le proprie case, i propri beni,  frutto della sua laboriosità e fuggire verso destinazioni e destini incerti.
Non sempre l’accoglienza in Italia fu adatta al loro disagio: centri di raccolta e sistemazioni di fortuna presso amici e parenti erano quanto ricavabile in una nazione reduce da una tremenda guerra perduta e anche vittima di una latente guerra civile. Non si poté neanche contare su un diffuso senso di solidarietà, anzi, specialmente da schieramenti di sinistra era frequente riscontrare atteggiamenti di negazionismo che contrastavano e contrastano ancora gli atti di rivendicazione storica degli esuli e dei loro sostenitori.
Basta citare una recente dichiarazione di un rappresentante ANPI: “... le autorità jugoslave ambivano mobilitare la comunità italiana, non escludendo certamente l’uso di metodi coercitivinel progetto di annessione della Venezia Giulia, assorbendola ,successivamente, negli  ingranaggi del nuovo stato jugoslavo...”. La cronaca ci racconta i terribili esempi di “metodi coercitivi” : deportazioni, torture, assassinii, infoibamenti…. Non rimaneva che l’esodo.
Finalmente, con Legge 30 marzo 2004 n.92 è stata istituita la solennità del Giorno del Ricordo, il 10 febbraio, allo scopo di offrire un riferimento ufficiale per ogni gesto di  ricordo verso quei tragici eventi e verso quei nostri concittadini così gravemente colpiti. Ai quali non rimase che il tristissimo esodo. La fuga. La salvezza.
E per dar modo agli altri di RICORDARE: fu l’esodo di quasi tutta la popolazione della Venezia Giulia, della Dalmazia e delle Isole del Quarnaro. Fuggirono in Italia con ogni mezzo, vecchi piroscafi, camion militari, vagoni merci, carretti... abbandonando tutto.
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