NUOVO FUORISTRADA PER LA STAZIONE VALSASSINA-VALVARRONE DEL SOCCORSO ALPINO
Un nuovo fuoristrada per la Stazione della Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino: il mezzo è stato inaugurato nei giorni scorsi, presso la sala consiliare del comune di Colico, e verrà posizionato all'interno della sede della Protezione Civile.
Il fuoristrada un Suzuki Jimny è stato acquistato principalmente con i contributi donati dalla BCC - Banca della Valsassina, dalla Fondazione Comunitaria Lecchese e dalla Carcano Antonio SPA.
L'inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del Capo Stazione e del Delegato della XIX Delegazione Lariana, di presentare i dati statistici della Stazione sull'attività svolta.
Erano presenti molti tecnici del Soccorso alpino e parecchi amministratori del territorio:
- Sindaco di Colico Monica GILARDI
- Sindaco di Valvarrone Luca BUZZELLA
- Assessore di Dervio Angelo SANDONINI
- Presidente BBC Valsassina Giovanni COMBI
- Presidente Fondazione Comunitaria Lecchese Maria Grazia NASAZZI
- Presidente Protezione Civile Colico Fabrizio CAPRANI
- Consigliere CRI Colico Elena DE GIANBATTISTA
DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA 5ª IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DEL BATTISTA
Un uomo o una donna possono rimanere ai bordi della vita mezzi morti per tantissimi motivi. Non possono più fare nulla da se stessi, e credo sia spesso difficile per loro anche continuare a sperare che qualcuno si prenda cura di loro. Colpiti violentemente da tante avversità, da cose andate storte, da occasioni sfumate, derubati di tutto materialmente, moralmente, spiritualmente.
Amori spezzati, lutti improvvisi e improvvisa lacerante solitudine, crisi economiche con impossibilità di avere il necessario per vivere, cattiverie che feriscono nel profondo, giudizi e accuse che deprimono e tolgono la voglia di vivere….i motivi per cui una persona può trovarsi mezza morte sono davvero tantissimi.
Spesso la vita è cattiva, gli altri sono cattivi, a volte non siamo così attenti e pronti da accorgerci che ci stiamo facendo tanto male da soli.
Solo l’attenzione, la cura, la compassione di chi sa vedere può far passare dall’essere mezzo morto a tornare alla vita.
Ma se non ti vede nessuno? O se chi vede passa oltre? O trova scuse o false motivazioni per non fare nulla?
Ci sono tanti problemi nel mondo, tante situazioni che ci spaventano, che ci rendono tristi, addolorati…cosa possiamo fare?
Non passiamo oltre! Aguzziamo lo sguardo, ci sono persone mezze morte che non urlano, non tendono la mano, si nascondono e poi non si muovono più.
Guardiamo bene. Senza pregiudizi.
Guardiamo bene con l’intima convinzione che noi con quello che siamo e siamo in grado di fare possiamo dare vita, strappare dalla morte. E che se passiamo oltre siamo responsabili o corresponsabili della morte e non solo della solitudine e della disperazione.
Ascoltiamo il nostro cuore e non le nostre paure, pregiudizi o i luoghi comuni. Le nostre buone intenzioni/azioni sono spesso vinte da timori stupidi, da un infantile egocentrismo, dal non riuscire a prendere le distanze da logiche di esclusione, da proposte di tranquillità di vita che in realtà mortificano la vita e pian piano trasformano il mondo in deserto. Proviamo a metterci nei panni di chi è mezzo morto. Lasciamo che vinca in noi la compassione, l’inquietudine legata al “muoversi delle viscere” quando davvero libero vedi il dolore. Pensiamo alla gioia legata alla vittoria della vita sulla morte, facciamo crescere il desiderio di sentirci finalmente orgogliosi di aver fatto del bene. Una campagna di promozione al prendersi cura degli altri pensata dall’Opera San Francesco di Milano ha riempito la città di manifesti con questa scritta: “Siate egoisti fate del bene!”. Certo, se facciamo del bene trionfa la vita e trasformiamo la morte.
STASERA A PRIMALUNA SI GIOCA A TOMBOLA
OTTOBRE INTENSO PER L'UNITRE VALSASSINA
Si preannuncia denso di appuntamenti l'ottobre dell'Unitre Valsassina con una serie di incontri che spaziano su vari e interessanti temi.
Qui di seguito il programma.
NOMINA ASSESSORE ESTERNO A PARLASCO: LA POSIZIONE DI "UNITI PER PARLASCO". "LA MAGGIORANZA NON HA SPIRITO ISTITUZIONALE"
Gentilissima redazione,
prendo atto della nomina di Fabio Canepari come assessore esterno, da parte del sindaco Dino Pomi, esito dell'avviso pubblico presentata dall’Amministrazione comunale di Parlasco.
Il nostro gruppo di minoranza Uniti per Parlasco aveva sollevato una questione prima in consiglio comunale e poi innanzi al Prefetto di legittimità dell’assenza in Giunta Comunale delle cd quote rosa e di tutta risposta il sindaco ha nominato Fabio Canepari come assessore esterno, nonostante la candidatura di una donna con piena professionalità.
Posso comprendere che una persona possa “confondersi”, ma non posso accettare che tutti gli altri (cittadini, politici, ecc…), acconsentono a tale confusione, tanto che mi aspetto da una parte che il Prefetto si esprima in tal senso e dall’altra tutta la politica possa indignarsi sul metodo utilizzato, diversamente, sarà inevitabile ingenerare, in misura ancora maggiore, nei cittadini sfiducia nella politica.
Dalla lettura dell’atto amministrativo di nomina dell’assessore esterno a firma del sindaco, si leggono alcuni passaggi normativi, che dovrebbero dare sostanza alla decisione, ma che in realtà non vi si trova fondamento, ma anzi chiaramente, si deve fare riferimento a disposizioni sulla parità di genere che indicano “nelle giunte dei comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti non hanno un mero valore programmatico, ma assume carattere precettivo”: le norme precettive sono effettivamente regole che impongono obblighi o divieti, quindi obbligatoria è la presenza di un assessore di genere femminile.
Il Sindaco è come se scrivesse: “siccome oggi c’è il sole, devo prendere l’ombrello”
Occorre anche rilevare che Canepari come assessore esterno si vede delegare due ambiti:
- Rapporti istituzionali con altri Enti Locali e territoriali;
- Edilizia privata e Lavori pubblici;
mentre per l’altro assessore, come dichiarato dal Sindaco in consiglio comunale “non vi è bisogno di attribuzione di deleghe perché gli assessori hanno competenze trasversali”, richiesta avanzata dalla minoranza, come giusto riconoscimento da parte dei cittadini di aree di competenza: insomma “figli e figliastri” caratterizza la modalità politica dell’Amministrazione di Parlasco, nella fattispecie come dice un vecchio proverbio “come avere una scarpa e uno zoccolo” inteso a sottolineare un abbinamento poco opportuno, che può riguardare in generale qualsiasi accozzaglia di elementi che poco hanno a che fare tra di loro.
Ricercare un assessore esterno, avendo a disposizione innumerevoli consiglieri, la dice lunga sulla considerazione che ha degli stessi, perché l’assessore è un politico, non un tecnico, altrimenti la quasi totalità delle Giunte dovrebbero appoggiare -penne e cartellette- e andare, nella migliore delle ipotesi, a raccogliere funghi o castagne.
Senza considerare che il capogruppo di minoranza è stato tanto criticato perché “venuto da fuori”, con “lo scopo di manipolare i suoi consiglieri”, come spesso accade oramai di sentire, con tale scelta il sindaco apparirebbe pertanto, incoerente: aspetto in politica, negativo.
Purtroppo non avremo modo di “modificare la realtà”, ma non ci si può non scandalizzare, quando si vuole camuffare con artifizi, formalmente legittimi, che nascondono altre verità, con scelte determinate a priori.
Ovviamente il nostro gruppo può solo far rilevare le incongruenze politiche e manifestare grandi preoccupazioni per il futuro, ma nulla più, se non evidenziare ancora una volta la differenza di intenti e di obiettivi tra il nostro gruppo e quello del Sindaco.
Credo che il sindaco debba imparare a rendere conto alla propria cittadinanza delle proprie scelte e decisioni, perché siamo in democrazia e perché già troppe volte ha detto la frase “questa cosa la decide il sindaco” senza indicarne criteri ed indicatori.
Ho già ricordato in Consiglio Comunale la frase spesso citata da Andreotti “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, a riprova dell’avviso pubblico sull’assessore esterno.
Nulla su Canepari, che avrebbe ben potuto rinunciare in presenza di una candidatura femminile. Speriamo che il NUOVO ASSESSORE non si presti a mere operazioni di nomine politiche e a “giochi non chiari” come riportato dalla stampa locale e per i quali esprimiamo forti preoccupazioni.
Il nostro gruppo, ad ogni buon conto, dà il benvenuto al sig. Canepari, nell’interesse della comunità. La sua esperienza potrà essere messa a disposizione dell’Amministrazione di Parlasco, pertanto utile in un contesto in cui il Sindaco fatica a comunicare. Speriamo che il nuovo assessore possa implementare lo spirito istituzionale che ad oggi manca alla maggioranza.
Si conferma la delusione e la tristezza sul mancato rispetto delle quote rosa, per le quali, se non ci saranno diversi provvedimenti, sarà una sconfitta per tutta la comunità, ma anche di tutte le donne e di tutti gli uomini, di tutta la Provincia, di tutto lo Stato.
Per tutto il gruppo "Uniti per Parlasco"
Dott. Enrico Bianchini
COMUNITA' PASTORALE MADONNA DELLA NEVE: L'AGENDA DELLA SETTIMANA
PARLASCO: E L'ASSESSORE ESTERNO E' .... FABIO CANEPARI
"Non impedir lo suo fatale andare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare": e così è stato dantescamente anche a Parlasco, dove a seguito dell'insolito avviso "AAA Assessore esterno cercasi", il prescelto, guardacaso, è proprio chi doveva essere, cioè il buon Fabio Canepari, leghista, esponente di minoranza a Barzio (dove le elezioni le ha perse) ma evidentemente ritenuto (da chi può fare quel che vuole ed è inutile star lì a farsi tante domande) l'unico possibile "nuovo" presidente della Comunità Montana in grado di succedere a sè stesso.
Che fosse tutto scritto a caratteri più che cubitali era chiaro sin dal principio: diciamo che il bando (del tutto regolare, s'intende) ha coperto gli accordi come un foglio di cellophane tanto erano stati dichiarati in partenza e felicemente portati a termine nel paese del Lasco, bandito buono di giorno e temuto di notte, insomma una specie di Dr. Jekill e Mr. Hyde alla valsassinese.
Intendiamoci, le credenziali presentate dal neo assessore esterno erano e restano ottime, ma qui non stiamo discutendo sulla rispettabilità di una persona che ha dimostrato di essere un bravo presidente di Comunità Montana, quanto, piuttosto, su un metodo che qualche riflessione la meriterebbe.
A onor del vero, anche se non l'abbiamo trovato scritto da nessuna parte, sembra che al "concorso" per diventare assessore del borgo affrescato di più o meno 130 anime abbia partecipato anche una signora in ossequio alle quote rosa evocate dalla minoranza; una partecipazione, per quanto ne sappiamo, più di principio che di sostanza, visto che nemmeno Mario Draghi se avesse inviato il curriculum sarebbe riuscito a rompere le uova nel paniere a chi comanda bulgaramente (si dirà così? Mah!) la maggior parte dei nostri amministratori i quali, ovviamente, si sono accodati senza riserve e tra quindici o venti giorni voteranno compattamente il nuovo direttivo comunitario (che oltre a Canepari sarà formato dai leghisti Sergio Galperti e Pierluigi Artana e dai fratelli d'Italia Giovanni Gianola e Michael Bonazzola).
Ma l'accordo per la "nuova" Comunità Montana rappresenta solo uno dei tasselli che si vanno componendo nel quadro politico locale e provinciale.
Domenica, infatti, i consiglieri comunali della Provincia di Lecco sono chiamati a votare per il rinnovo del Consiglio Provinciale, un banco di prova piuttosto interessante per i sostenitori dell'attuale presidentessa (l'incarico della quale, in nome della disastrosa legge Delrio, continuerà ancora indipendentemente da chi entrerà nella nuova compagine) che dovranno guardarsi soprattutto dai voti di quella Brianza che alle scorse amministrative ha scelto di cambiare bandiera, come, ad esempio, Merate.
E cosa voteranno i nostri amministratori? Quelli della Lega sembra siano stati caldamente "invitati" a mettere la croce vicino al nome dell'attuale vicepresidente e così è indubbio che faranno. Tutti gli altri (mica tanti per la verità) si divideranno fra chi appoggia l'establishment e chi invece vorrebbe un cambiamento nell'assetto del Consiglio (i "Civici per la Provincia" sono tra questi).
Vedremo domenica sera cosa uscirà dalle urne.
Infine, tornando agli accordi nel centrodestra (raggiunti non senza una certa fatica), non sfugge agli osservatori più attenti che siano frutto di uno sforzo collettivo per cercare di cementare una coalizione che nel 2026 dovrà giocarsi la carta più importante: quella della poltrona di sindaco di Lecco (e qui il candidato c'è già senza bisogno di fare bandi o concorsi).
IERI SERA I "CIVICI PER LA PROVINCIA" HANNO FATTO TAPPA A INTROBIO
“Amministrare bene per valorizzare le specificità della nostra Provincia”. E’ questo il tema che sta caratterizzando in queste settimane gli incontri della lista “Civici per la Provincia” con i Sindaci e gli amministratori che domenica 29 settembre saranno chiamati a rinnovare il Consiglio provinciale di Lecco (si vota nella Sala Ticozzi a Lecco, dalle ore 8 alle 20, con la possibilità di scegliere una delle tre liste partecipanti ed esprimere una sola preferenza a favore di un candidato o candidata della medesima lista).
Dopo le serate pubbliche di Galbiate (per l’area di Lecco) e Casatenovo (area Brianza), si è svolto ieri sera nella suggestiva sede del municipio di Introbio un incontro durante il quale un’ampia rappresentanza dei candidati dei Civici ha incontrato gli amministratori comunali dell’area della Valsassina, con l’esposizione dei principali punti programmatici e un dibattito su alcuni temi di particolare importanza per la valle (viabilità, ambiente, Centro di formazione professionale di Casargo, trasporti pubblici, modalità di coinvolgimento degli amministratori locali.
La serata, al pari delle precedenti, è stata condotta da Fabio Vergani (Sindaco di Imbersago, presentatore della lista dei Civici), Giovanni Ghislandi (Consigliere provinciale uscente) e Aldo Riva (Sindaco di Castello di Brianza e coordinatore delle proposte programmatiche della lista).
Durante l’incontro è stata evidenziata la terzietà della lista rispetto a pur legittime dinamiche di partito, nata dall’esigenza - fin dal momento della fondazione di Civici, nel 2021 - di mettere in primo piano la qualità della rappresentanza e il coinvolgimento effettivo degli amministratori comunali: il tutto con lo scopo di portare avanti un lavoro di ascolto attento dei bisogni del territorio, facendosi promotori di un nuovo approccio alla governance provinciale. Non è un caso che l'invito a presentare idee e suggerimenti alla formazione delle idee programmatiche della lista sia stato inviato indistintamente a tutti i Sindaci e i Consiglieri comunali della Provincia di Lecco, con riscontri importanti.
L'attività di ascolto delle esigenze del territorio ha del resto contraddistinto il lavoro dei Civici nel mandato in scadenza, nel ruolo di opposizione talvolta critica ma costruttiva rispetto alla Presidenza Hofmann, con gli sforzi - come ricordato dal Consigliere provinciale uscente dei Civici - compiuti per portare sul tavolo della Provincia questioni di grande importanza per il futuro della comunità lecchese, che rientrano peraltro oggi nel programma dei Civici, disponibile insieme alla lista all’indirizzo https://civiciperlaprovincia.wixsite.com/home.
Si tratta di linee programmatiche articolate su temi quali le azioni concrete per migliorare il ruolo della Provincia come “Casa dei Comuni”, le opportunità per poter partecipare a bandi europei, le infrastrutture di grande interesse (Lecco-Bergamo, Quarto ponte attraversamento Lecco, Ponte di Paderno, Ss 36 e ferrovie in interlocuzione con Anas, Ferrovie e Regione), viabilità provinciale e manutenzione delle strade, territorio e ambiente, edilizia scolastica superiore ed efficientamento energetico, istruzione e formazione professionale, trasporti, digitalizzazione, risorse umane provinciali, cultura, turismo, buone prassi e proposte per un’efficace sintesi della rappresentanza territoriale.
La lista dei Civici per la Provincia è così composta: Giovanni Ghislandi (Consigliere provinciale uscente), Paolo Cesana (Consigliere comunale di Annone di Brianza), Cesare Colombo (Sindaco di Valmadrera), Elena Codara (Vicesindaco di Imbersago), Andrea Frigerio (Consigliere comunale di Lecco), Egidio Attilio Galli (Vicesindaco di Suello), Antonella Invernizzi (Consigliere comunale di Introbio), Lauretta Invernizzi (Consigliere comunale di Galbiate), Luisa Ongaro (Consigliere comunale di Dervio), Aldo Riva (Sindaco di Castello di Brianza), Silvia Tantardini (Assessore del Comune di Civate) e Cesare Valsecchi (Consigliere comunale di Calolziocorte).
PROSEGUONO I JOB DAYS IN PROVINCIA DI LECCO
Dopo il primo appuntamento dedicato ai lavori di cura, prosegue la rassegna dei Job Days su tutto il territorio della provincia di Lecco.
Le giornate saranno una importante opportunità per mettere in contatto domanda ed offerta, saranno presenti numerose aziende ed agenzie del territorio lecchese che presenteranno ai partecipanti le diverse opportunità lavorative.
Gli appuntamenti in calendario:
- 3 ottobre: Villa Greppi – Monticello Brianza
- 23 ottobre: Comunità Montana della Valsassina
- 26 novembre: Centro Palasole – Bellano
La partecipazione è libera e gratuita, è necessaria l’iscrizione ai rispettivi link.
Per informazioni è possibile contattare: