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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 06 Settembre 2022 07:16

LA POLONIA DEL '700 COME L'UNIONE EUROPEA OGGI ?

Forse la fine della Polonia nel Settecento a causa del " Liberum Veto " ha molto da insegnare alla Unione Europea in tempi di ferro come quelli che stiamo vivendo oggi. Il Sejm , il Parlamento della Confederazione Polacco Lituana poteva prendere le sue risoluzioni soltanto alla unanimità su qualsiasi provvedimento. Questo sistema portò alla paralisi della Polonia che in meno di un secolo dalla condizione di più ricco e forte Paese dell'Est ( i Polacchi dominavano l'Ucraina e parte della Russia, giunsero perfino ad occupare Mosca 2 volte ) precipitò nella totale rovina.

Gli Zar russi si impadronirono di tutti i suoi territori e la spartirono con Prussiani e Austriaci . Anche la nostra UE è bloccata da una sorta di " Liberum Veto " che richiede l'unanimità dei 27 Stati che la compongono per qualsiasi decisione. E ora si trova impegnata in una pesantissima guerra economica con un sistema autocratico come quello della Russia, supportata in tutto dalla potenza economica e militare della Cina, cosa su cui tutti sorvolano, e dalla benevola non belligeranza di quasi tutti i Paesi del mondo che non aderiscono alla Nato. Ancora una volta " Liberun Veto " ( uanimità ) contro autocrazie. Come finirà questa volta ?

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Martedì, 06 Settembre 2022 07:07

BALLABIO, SCADUTO IL TEMPO

COMUNE DI BALLABIO. DIFFIDA A DELIBERARE IL BILANCIO DI PREVISIONE 2022
Con provvedimento in data odierna, il Prefetto della provincia di Lecco, Sergio Pomponio, ha diffidato il Consiglio comunale di Ballabio a deliberare, nel termine di 20 giorni, il bilancio di previsione per l’anno 2022.
Decorso inutilmente tale termine, la Prefettura eserciterà il potere sostitutivo mediante la nomina di un commissario ad acta, dando avvio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio come previsto dal decreto legislativo n. 267/2000.
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Martedì, 06 Settembre 2022 06:57

CI HANNO MENTITO SULLA GUERRA E CONTINUANO A MENTIRE SUL GAS

Fra 20 giorni, saremo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento è un appuntamento importante che purtroppo in tutti questi ultimi 30 anni è stato a torto snobbato da sempre più cittadini italiani contribuendo così allo svilimento delle Istituzioni che ci rappresentano.

Va detto nel contempo che le stesse forze politiche, i loro dirigenti nazionali, poco hanno fatto per invertire questo fenomeno negativo, evitando di analizzare ed invertire una rotta che sempre più li ha isolati dalla gente comune, questo fenomeno astensionista, colpisce in particolare noi, la sinistra il fronte progressista e democratico, l’attuale legge elettorale non ci aiuta.
E’ necessario quindi un gruppo dirigente credibile, capace di coagulare ed interpretare i bisogni e le aspirazioni delle persone che più di tutte hanno la necessità di una guida un riferimento, le persone più esposte più deboli, gli emigrati, i lavoratori, i giovani, i pensionati, tanti piccoli imprenditori che hanno un dovere prioritario, far tornare i conti a fine mese e rivendicano che nelle Istituzioni vi siano persone che sappiano agire e pensare anche al loro futuro, all’Italia, all’Europa.
La crisi economica, sanitaria, climatica e sistemica, nella quale ci stiamo dibattendo da alcuni anni, si è accentuata, sia con la pandemia COVID-19 ed ora accelerata con la guerra in Ucraina e gli errori/orrori per non averla evitata, se non addirittura di averla provocata.

Questi drammatici eventi sono strettamente legati tra loro ed insieme avrebbero imposto alla rispettive classi dirigenti nazionali, agli scienziati, agli economisti europei e mondiali, la necessità di farvi fronte individuando misure e scelte appropriate condivise e finalizzate alla tutela dei cittadini e del loro futuro.
La realtà è sotto gli occhi di tutti noi, ci hanno mentito sulla guerra e continuano a mentirci sui costi del Gas, in un contesto a dir poco drammatico, lo testimonia la guerra fratricida in corso in Ucraina, e la speculazione sul Gas metano, sancisce il fallimento dell’Europa a trazione USA, pronti a sanzionare la Russia, rinunciando a prevenire ed evitare l’aggravamento delle relazioni, aizzando alla guerra per procura contro la Russia, usando il popolo ucraino.

Ora in tutta Europa si affronta la necessità di un “razionamento” delle risorse energetiche, in Italia ci si contende in una campagna elettorale anticipata imposta dalla destra, forse pentita per avere accelerato la caduta di Draghi in una fase obbiettivamente difficile emergenziale, stanno giocando con il nostro futuro palesando la loro incapacità già collaudata dagli italiani.
C’è molta confusione in giro, tra le persone. Prevale il disorientamento e la sfiducia, tuttavia è bene evidenziare chi si sta spendendo per evitare al nostro paese una deriva antidemocratica, con una capacità inclusiva nei programmi e nell’individuazione delle priorità partendo dal lavoro dignitoso, dalla formazione, alla tutela della salute e del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati.
Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, consapevoli che insieme alle buone idee sono necessari i voti dei cittadini che sapranno dare il loro consenso a chi con impegno e coerenza sapranno meglio interpretare le loro necessità ed aspirazioni, la fine della guerra in Ucraina per un Europa Federale e pacifista.

Sergio Fenaroli

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Martedì, 06 Settembre 2022 06:46

FESTIVAL DELLA GEOGRAFIA A VILLASANTA DI MONZA

in Cultura

Vi ricordiamo che dal 15 al 18 settembre si terrà a Villasanta (MB) negli spazi di Villa Camperio, a ridosso del Parco di Monza, la quarta edizione del FESTIVAL DELLE GEOGRAFIE intitolata Il libro del Mondo.

Nella quarta edizione del Festival, che abbiamo intitolata “E se domani… geografie per abitare il futuro”, vorremmo capire – come sempre attraverso diversi punti di vista – quali scenari siano verosimili e quali altri possiamo immaginare e progettare per vivere questi anni cruciali da cittadini consapevoli e attivi.

24 eventi tra conferenze, presentazioni di libri, spettacoli musicali, mostre ed altro nell'arco di 4 giorni nel centro di Villasanta.

A questo link il programma completo scaricabile in pdf

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Martedì, 06 Settembre 2022 06:28

LECCO: NUOVA VIABILITA’ IN VIA BEZZECCA NON CONVINCE

Sono passati pochi giorni dall’inaugurazione della nuova viabilità della trafficata Via Bezzecca e sembra che non tutto funzioni per il meglio. La via è il principale sbocco per gli automobilisti che, oltrepassato il Ponte Kennedy, debbono indirizzarsi verso il centro città o Corso Martiri.

Ora con il divieto posto in essere si è costretti a svoltare in via Caprera per poi arrivare in via Aspromonte o proseguire fino alla fine di via Leonardo da Vinci per poi girare a destra.

Il problema è appunto via Da Vinci che sovente è interessata dagli utenti delle auto, furgoni o camion che per sbrigare veloci commissioni o scaricare merce parcheggiano sulla corsie di entrambi i sensi di marcia interrompendo il normale flusso dei veicoli.

Ora che il numero di veicoli che percorrono detta via queste soste, tra l’altro vietate, diventano ancor più un problema perché causano dei veri e propri incolonnamenti.

E’ il caso del pomeriggio di oggi 5 settembre, tra l’altro in corrispondenza della prima settimana di piena ripresa delle attività di uffici e negozi, avvenuta dopo la pausa feriale, dove un camion di grosse dimensioni si è fermato sulla corsia destra di entrata in città causando una coda che arrivava fino all’Hotel Griso a Malgrate, il tutto anche dovuto all’orario di punta.

L’Amministrazione comunale dovrà monitorare attentamente la situazione perché si tratta di un punto nevralgico del traffico veicolare in entrata e uscita della città, soprattutto da settimana prossima quando riprenderà l’anno scolastico, quindi con un considerevole aumento dei mezzi circolanti.

Sbagliare l’organizzazione del traffico in quel punto potrebbe ripercuotersi su tutta la città.

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Martedì, 06 Settembre 2022 06:24

IL FIORELLINO CHE CURA IL MAL DI GOLA

Il fucsia intenso spicca violento contro la roccia rugginosa e umida. Impossibile non notarlo. Quasi impossibile resistere alla tentazione di immortalarlo in una fotografia. Lo stelo costellato di piccoli fiori si lanciava verso l’alto a pochi metri dalla Bocca di Biandino. È un esemplare di Epilobium angustifolium, più noto come Camenerio. Un’essenza vegetale dai molti nomi, segno che questa pianta è conosciuta fin da tempi remoti. Viene infatti chiamata Garofanino di bosco, Garofanino maggiore, Fiore di Sant’Anna, perchè fiorisce verso la fine di luglio (S. Anna si celebra il 26) e così via. L’Epilobium è diffuso lungo tutto l’arco alpino e prealpino sopra i 1000 metri. Il nome scientifico è stato imposto nel XVIII secolo dal solito Linneo e deriva, come speso accade in botanica, dal greco: epì (ἐπί) “sopra” e lobos (λοβός ) “lobo”, a causa dei petali (lobi) inseriti sopra l’ovario. L’appellativo specifico angustifolium fa riferimento alle foglie, piuttosto strette e sottili.

Ma il Garofanino di bosco non è soltanto bello ma possiede anche, secondo la farmacopea officinale, numerose proprietà curative grazie all’elevato contenuto di flavonoidi, zuccheri, mucillagini, acido oleanolico e ursolico. L’elenco delle matattie che, secondo la medicina popolare, troverebbero giovamento nell’uso dell’Epilobium è molto lungo: dall’iperplasia prostatica benigna alla bronchite; dalle dermatosi infiammatorie ai problemi intestinali; dalle infezioni dell’apparato oro faringeo alla tosse generica; dal mal di gola all’ulcera gastrica; dalle emorragie alle ustioni e altro ancora. Sembra addirittura che possieda addirittura poteri anticancerogeni. In cucnina può essere utilizzato nelle insalate. Ma andateci piano. Anche se non è tossico l’epilobium e i suoi preparati officinali (infuso e tintura madre) è meglio procurarseli dall’erborista rinunciando al fai da te. E se soffrite di qualcuno dei problemi appena riferiti rivolgetevi al medico, non allo sciamano.

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Martedì, 06 Settembre 2022 06:17

MIGLIORARE LA CONVIVENZA CON I PROPRI ANIMALI

Un altro sold-out per la giornata di “problem solving” dedicata agli amici a 4 zampe a Cortenova (LC)!
Sabato 3 settembre, presso il campo di educazione cinofila di Michela Valentinuzzi a Cortenova, è andato in
scena il secondo evento ideato dall’educatrice e patrocinato dal Comune di Cortenova, dedicato agli amici a
4 zampe e ai loro proprietari.

Dopo il grande successo di inizio estate del “Dog Day”, una giornata di consulenze professionale, per questo
secondo appuntamento la tematica affrontata è stata quella del “Problem Solving” ovvero lo sviluppo della
capacità necessaria ad analizzare una situazione problematica complessa e ad individuarne una soluzione.
Attraverso le attività proposte da Michela i cani hanno avuto la possibilità di scoprire le proprie capacità ed
acquisire nuove euristiche sulle esperienze motorie e di interazione con gli oggetti portando loro una serie
di benefici quali accrescimento dell’autostima, senso di auto efficacia, sicurezza, resilienza, resistenza allo
stress e plasticità cognitiva.

Soddisfatti ed emozionati i numerosissimi partecipanti che hanno appreso
nuove tecniche e nuovi spunti per migliorare la relazione con il proprio cane.
Per chi si fosse perso l’evento o non fosse riuscito a trovare posto, può sempre rivolgersi a Michela che,
nella stessa location, tiene tutto l’anno percorsi educativi, consulenze personalizzate pre e post affido,
socializzazioni e altere numerose attività.

Sul sito www.michelavalentinuzzi.it e sulle pagine social Michela - Educatrice Cinofila potrete trovare tutti i
contatti e le info necessarie.

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Lunedì, 05 Settembre 2022 15:47

UNA SERIE DELLA RAI SUI ROMANZI DI VITALI

in Cultura

Oggi grande giornata per Bellano!
nella splendida cornice dell’hotel Excelsior di Venezia, durante la mostra del cinema Il nostro Andrea Vitali ha finalmente potuto annunciare una bellissima notizia!
Rai fiction ha commissionato la sceneggiatura per una serie televisiva incentrata sulle vicende del maresciallo Maccado’!
La serie è attualmente in fase di scrittura, Andrea sta collaborando alla stesura della sceneggiatura dei primi 4 episodi che comporranno la prima stagione della serie!
Grazie alla Alexandra produzioni di Francesco De Blasi, e allo sceneggiatore Salvatore De Mola, lo stesso che ha trasposto la fortunata serie di Montalbano!

In attesa di nuovi sviluppi per questa ulteriore avventura che attende Bellano, grazie a Don Davide Milani, Fabio Dadati, e a tutti gli organizzatori dello stand della Camera di Commercio di Como/Lecco e dell’ente Fondazione dello spettacolo, gestito da Lariofiere

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Lunedì, 05 Settembre 2022 12:04

LA TESTIMONIANZA MISSIONARIA DI ALESSIA PAROLI PER IL CENTENARIO DI FRATEL FELICE

in Cultura

In occasione centenario della partenza di fratel Felice Tantardini per la Birmania, il 2 settembre 1922, la Commissione Fratel Felice, in collaborazione con la Parrocchia e il Gruppo Missionario di Introbio, ha organizzato un momento di preghiera presso la chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate. Dopo il rosario missionario curato da padre Giampiero Beretta, il momento più autorevole è stato la testimonianza di Alessia Paroli ritornata dalla recente esperienza in terra di missione in Thailandia, un progetto di Giovani e Missione caldeggiato dal PIME. Al termine è stata distribuita a tutti i partecipanti l’immaginetta – ricordo del centenario della partenza di fratel Felice.

Ecco un breve riassunto della testimonianza di Alessia Paroli.

“Innanzitutto, vorrei ringraziare il gruppo missionario per avermi invitata stasera e per avermi chiesto di portare la mia testimonianza riguardo la mia breve esperienza di missione. A luglio sono partita con e grazie al Pime per un mese di esperienza in missione in Thailandia. La mia partenza è frutto di un cammino che il Pime offre ai giovani dai venti ai trent’anni, il cammino di Giovani e Missione, ed è frutto anche di un desiderio che coltivavo già da qualche anno, ossia quello di provare ad andare oltre, uscire dai confini di me stessa e al di fuori della nostra bella Valle, per conoscere e mettermi in gioco; E così a giugno 2021, dopo due anni di Giovani e Missione senza missione, il cammino è terminato, non si poteva andare avanti all’infinito, seppur a malincuore.

A gennaio di quest’anno però, in modo inaspettato e imprevisto, riceviamo una mail dall’equipe animatori di Gm in cui ci annunciano che probabilmente, visto l’allentamento delle restrizioni, durante l’estate si intravede la possibilità di riuscire a partire. E così ci rimettiamo in pista, riprendiamo gli incontri, ad aprile ci affidano i compagni di missione e ci comunicano la destinazione: io, Giulia e Serena siamo destinate a Thoet Thai, nord della Thailandia.

Non abbiamo potuto scegliere noi la destinazione, né tanto meno i compagni: ed è stato questo il bello dell’affidarsi.
L’8 luglio siamo partite, con un viaggio di due giorni e con un miscuglio di emozioni, ansia, paura, ma anche e soprattutto eccitazione e curiosità, verso quel nord della Thailandia che ci aspettava e che per tre mesi avevamo solo immaginato e anche un po’ sognato.

A Thoet Thai siamo state accolte da Padre Paolo e Padre Valerio nella loro missione: un centro parrocchiale con un ostello per bambini dai 6 ai 16 anni. I primi giorni ci siamo buttate in pieno nello stare con i bambini, abbiamo organizzato giornate di giochi, balli e attività, nonostante la lingua, che al momento ci sembrava un ostacolo enorme e insuperabile (il thailandese è una lingua davvero difficile e ovviamente per noi incomprensibile).

In realtà, alla fine del mese, la lingua sembrava essere passata in secondo piano: con i bambini giocavamo, ridevamo e ci intendevamo…e sembrava che la diversità e l’incomprensibilità della lingua non esistesse; Abbiamo giocato con loro e ci siamo messe in gioco per loro, abbiamo inventato e ricostruito giochi, ci siamo improvvisate cuoche organizzando dei laboratori di cucina con i bambini, ci siamo riscoperte persino imbianchine e artiste pitturando una parete della loro biblioteca, ad esempio; lavoretti vari al centro non sono mai mancati: ciò che c’era bisogno di fare, facevamo.
Ma la missione non è stata solo bambini: è stato anche visitare, conoscere e vedere luoghi, famosi e meno famosi (siamo state ad esempio al confine con il Myanmar, che è davvero poco distante da dove eravamo noi, e che è tutt’oggi ancora chiuso. Missione è stata l’incontro con altre culture, con un altro mondo, con un altro modo di vivere e vedere la vita, non solo con quello thailandese e Akha ma anche con il mondo buddista e persino cinese; E dato che gli ospiti sono molto importanti per loro, alla fine di ogni celebrazione venivamo invitati a cena da una famiglia: così potevamo assaporare il loro modo di vivere e le loro tradizioni più autentiche.

La missione però è stata tanto anche confronto, dialogo, riflessione, convivenza, e mettersi a nudo per quello che si è: questi momenti tra noi compagne di missione e con Padre Paolo sono stati una vera ricchezza.

Alla fine di questo mese, che cosa è stata per me la Thailandia? È stata incontro, è stata avventura (perché di avventure ne abbiamo vissute tante), è stata scoperta, è stata bellezza e stupore, è stata mettersi in gioco.

Grazie alla Thailandia, grazie a Padre Paolo e a Thoet Thai che ci hanno accolte, grazie al cammino di Giovani e Missione e grazie al Pime per averci e avermi dato questa opportunità.”

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Lunedì, 05 Settembre 2022 08:56

QUANDO ALBINO LUCIANI VISITO' PREMANA

Il 3 settembre 1978 veniva celebrata la Messa per l’inizio del ministero petrino di Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani. Domenica 4 settembre, a 44 anni di distanza, lo stesso Pontefice viene beatificato in Piazza San Pietro, sigillando una fama di santità già presente nel popolo di Dio e accentuatasi ancor più al termine del Pontificato, durato appena 33 giorni.

Non è noto a tutti il fatto che lui, il quale già aveva assunto l’Humilitas di San Carlo Borromeo come motto episcopale e ancor più come stile di vita, sia passato anche per le terre ambrosiane, pochissimo tempo prima di venire eletto al soglio di Pietro.

 

Alla fine del luglio 1978, infatti, approfittando di un periodo di vacanza, l’allora cardinale e Patriarca di Venezia visitò Premana, in Valsassina. L’occasione era il terzo centenario della traslazione di Sant’Ilario, un “corpo santo” delle catacombe di san Callisto, nella chiesa parrocchiale di San Dionigi. Le reliquie erano state donate a due fratelli premanesi, Francesco e don Giacomo Gianola, residenti a Venezia, che avevano ottenuto di poterle traslare nella loro parrocchia natale. Come Luciani stesso sapeva, l’emigrazione da Premana ebbe come meta la laguna veneta almeno fino al 1800: i valligiani, esperti fabbri, erano impiegati per la lavorazione dei “ferri”, elemento caratteristico delle gondole veneziane.

Il cardinale Luciani a Premana davanti al monumento con il leone di San Marco

 

Il Cardinale arrivò in automobile, accompagnato dal segretario don Diego Lorenzi. Dopo una breve sosta nella canonica di Margno, nella quale rispose a un’intervista radiofonica, si diresse in quella che definì «isola veneziana» sui monti citati da Manzoni, autore a lui caro.

Il 29 luglio, al termine del pranzo giubilare in onore di Sant’Ilario, Luciani pronunciò un breve discorso, riecheggiato quasi trent’anni dopo, il 27 luglio 2008, sempre nei festeggiamenti per sant’Ilario, dal cardinale Angelo Scola, al tempo Patriarca di Venezia.

Lasciò anche un pensiero, scritto nel Cronicus parrocchiale: «Devoto pellegrino all’urna di Sant’Ilario a Premana, auspico che, con l’aiuto del Signore e l’intercessione del Santo, questa popolazione conservi la splendida fede che la onora – Premana 30 luglio 1978».

La mattina dello stesso giorno, durante la processione con il “corpo santo”, che attraversava le vie del paese addobbate a festa, un bambino, affacciato alla finestra di casa, indicò alla madre il Vescovo in abiti pontificali, esclamando: «È il Papa!». Il Patriarca se ne accorse e gli rispose: «No, è un altro». Si trattava di Nicola Codega, sei anni, a Premana per le vacanze; suo padre Fedele, nativo del paese, era emigrato a Massa Carrara per lavoro.

 

Nel corso della vacanza, trascorsa per il resto dei giorni al Lido di Venezia, Luciani si tenne informato sulle condizioni di papa Paolo VI. Rientrò il 5 agosto; la sera successiva ebbe la notizia della sua morte. L’elezione di Giovanni Paolo I, avvenuta il 26 agosto, fu salutata a Premana con due ore di campane a festa, mentre sui monti si accendevano i falò delle grandi occasioni.

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