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Venerdì, 02 Settembre 2022 07:49

RIPARTITO IL MINIBASKET, A INTROBIO E PASTURO

in Sport

IL 30 AGOSTO SI RIPARTE: QUESTA STAGIONE ANCHE A PASTURO !

Martedì 30 agosto riprendono gli allenamenti in palestra ad Introbio. I primi a tornare al campo delle scuole medie introbiesi saranno gli Under 14 (ragazzi nati negli anni 2009 e 2010) che inizieranno la loro stagione con allenamenti i martedì e giovedì dalle 19.30 alle 20.30

Martedì 6 settembre invece sarà il turno delle categorie Under 10 (bambini e bambine nate negli anni 2014-2015 e 2016) che faranno lezione il martedì e giovedì dalle 17.30 alle 18.30 e gli Under 12 che inizierano sempre il 6 settembre ma nell'orario che va dalle 18.30 alle 19.30 (fascia di età per la categoria Under 12 2013-2012-2011).

La novità per questa stagione è la partenza del corso di Minibasket a Pasturo che averrà venerdì 16 settembre alle 18.30 ed è un corso riservato alle bambini e ai bambini di quarta, quinta elementare e prima media.

Lunedì 19 settembre invece sarà il turno dei piccoli del Microbasket(anni 2017 e 2016) che faranno lezione tutti i lunedì dalle 17.15 alle 18.15

Per informazioni e iscrizioni potete chiamare o scrivere un messaggio Whatsapp al numero 3294938099

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Venerdì, 02 Settembre 2022 07:33

SFASCIATE LE VETRINE DI UN NEGOZIO DI PARRUCCHIERE A LECCO

Un nordafricano con una mazza enorme ieri sera, 31 agosto, alle 11 di sera sfasciava la bella vetrata di un negozio di acconciature in via Digione a Lecco. Il referente provinciale della Lega, Daniele Butti, transitava proprio in quei momenti di violentissimo vandalismo e ha avvisato le forze dell’ordine. Si è allontanato con una pronta inversione di marcia prima di ricevere una mazzata sull’auto, ma cosa sarebbe successo se fosse ci fosse stato qualcuno o qualcuna a piedi ?
Una scena che abbiamo già visto nei film o letto nei casi di degrado delle metropoli, ma un conto è prenderne atto comodamente seduti sul divano di casa un altro esser presenti di persona al fatto: momenti di vera paura.
Pare che questo soggetto, forse non era solo, abbia sfogato il suo furore distruttore anche sulle auto parcheggiate in un cortile.

E’ ancora presto per conoscere un rapporto preciso dei fatti di ieri sera, ma non è presto per constatare che qualora fosse uno straniero irregolare sarebbe l’ennesimo episodio figlio di una politica della sinistra che spalanca le porte dell’Italia. Un’ondata migratoria subita senza regole non è solidarietà ma incapacità e causa di un danno permanente alla civile convivenza.
Se le indagini individuassero l’autore degli atti violenti fra gli “ospiti” dell’area della Piccola il numero dei colpevoli aumenterebbe e fra questi metterei il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e i suoi assessori che non provvedono a rendere quell’area dignitosa nonostante da mesi siano sollecitati a farlo. C’è un’ordinanza comunale che vieta la permanenza all’interno dell’area denominata “stecche magazzino”, ma non è stata ancora applicata. Tipica grida manzoniana.

Cinzia Bettega capogruppo consiliare comune di Lecco
Lega Lombarda per Salvini premier

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Giovedì, 01 Settembre 2022 08:38

ANCHE CLAUDIO BARUFFALDI POCO CONVINTO DEI LAVORI A BOBBIO

Valsassina - Appalti pubblici & Commercio - Lo sci di casa nostra, confidando negli inverni di una volta ma utilizzando ancora e soltanto i soldi dei cittadini?
A causa di una fastidiosa e persistente tendinite non sono ancora salito con le mie gambe ad ammirare il paesaggio dei Piani di Bobbio dopo le cosiddette e decantate valorizzazioni turistiche e migliorie dell'Ambiente a monte dell'abitato di Barzio considerato il paese più a vocazione turistica del nostro territorio, tanto da meritarsi a torto o a ragione l'etichetta di "Milano della Valsassina".
Molti sono i commenti negativi registrati al riguardo di tali interventi e a quelli di contorno che forse verranno - leggi nuova viabilità nel poco verde rimasto attorno alla stazione a valle della locale funivia - ma anche in considerazione dell'indimenticata e mancata realizzazione dell'impianto di arroccamento che avrebbero potuto risolvere il problema dell'accesso all'impianto barziese partendo dal fondovalle. Opera che, invece, qualche anno fa, venne bocciata da un referendum popolare. Più di qualcuno, vedendo come sta "evolvendo" la situazione vorrebbe poter tornare indietro per salvaguardare, per davvero, quello che rimane dei Piani di Bobbio.

Sulle nostre montagne si stanno facendo i conti senza l'oste e senza considerare che per produrre "neve programmata" in sostituzione di quella naturale, oltre all'acqua, in inverno, servono le ormai quasi assenti basse temperature: non basteranno, infatti, bacini di raccolta e opere finanziate anno dopo anno solo con i soldi pubblici, per tamponare la situazione. In più. Se si sono persi dei treni nel recente passato vuol dire che c'é stata poca attenzione e nessuno, in proprio, si é preso il minimo rischio.
Capisco che fare "intrapresa", così, non deve essere molto difficile: si tengono i guadagni, lasciando i costi degli investimenti e i rischi degli eventuali insuccessi, tutti a carico del contribuente. Nessuno abbia a risentirsi per la mia valligiana franchezza ma, questa, altro non é che la sacrosanta Verità e mi si creda, é un'opinione diffusa non soltanto in Valsassina. Non é infatti obbligatorio fare l'imprenditore dello sci a tutti costi, soprattutto a basse quote: certamente non lo ha ordinato il Dottore. Si può fare anche altro nella vita! Si sappia che esiste la possibilità, come del resto esisteva in passato, che ognuno finanzi con mezzi propri gli investimenti della personale attività privata, affrontando coerentemente i rischi che si presentano durante gli appalti e nella successiva gestione del lavoro che, ognuno, si é liberamente scelto.
Nei momenti di difficoltà é giusto che il "Pubblico" intervenga a sostegno delle attività imprenditoriali e commerciali ma la fiscalità generale non può continuare ad essere considerata l'unica vacca da mungere, sempre e comunque. PNRR... docet.
Claudio Baruffaldi
Post scriptum
Le foto le ho avute da un caro amico che si è occupato per lunghi anni di Turismo in provincia di Lecco: Essendo tornato in Valsassina per un breve periodo di vacanza e dopo aver constatato "i risultati del suo lavoro" ha commentato, amaramente e con una sola parola: "Scempio!!".

(FOTO E TESTO DA FACEBOOK)

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Giovedì, 01 Settembre 2022 06:41

UN DEFIBRILLATORE SULLA CICLABILE

Siamo felici e orgogliosi di annunciarvi questo nuovo progetto, che si realizza solo grazie al contributo del 5x1000 della popolazione che ringraziamo!
Nel territorio della Valsassina abbiamo una bellissima pista ciclopedonale molto frequentata soprattutto nel periodo estivo.
Abbiamo deciso di renderla cardioprotetta, installando dei defibrillatori lungo il percorso.
Il primo defibrillatore sarà posizionato a Pasturo, presso il parcheggio prima del sottopasso, zona Cademartori.

L'inaugurazione avverrà sabato 10 settembre alle ore 16.00, la popolazione è invitata alla breve cerimonia con un piccolo rinfresco.
Ringraziamo il Comune di Pasturo per la collaborazione e la realizzazione di tale progetto.
Il defibrillatore però senza qualcuno che lo sappia utilizzare insieme a corrette manovre rianimatorie, è poco utile; ecco perché raccoglieremo le adesioni per un corso sull'utilizzo del dae.
Scrivici se sei interessato, è importante!

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Giovedì, 01 Settembre 2022 06:32

DEGRADO AL MERCATO COMUNALE DI LECCO

FRATELLI D’ITALIA CIRCOLO DI LECCO MANIFESTA AL MERCATO COMUNALE DELLA PICCOLA CONTRO IL DEGRADO

Primi giorni di campagna elettorale per le Elezioni Politiche nazionali, che si terranno il prossimo 25 settembre, e Fratelli d’Italia di Lecco si è già presentata in città con il proprio gazebo, per manifestare la propria vicinanza ai lecchesi.

Infatti oggi 31 agosto, presso il mercato cittadino, sito nell’area della Piccola, l’europarlamentare Pietro Fiocchi, il consigliere del comune di Lecco Giacomo Zamperini, il presidente ed il vice del Circolo Fratelli d’Italia di Lecco Alessandra Rota e Alfredo Rusconi, insieme ad altri militanti del Partito, hanno incontrato i cittadini per raccogliere le opinioni e fornire riscontro sui programmi che impegneranno Fratelli d’Italia alle elezioni.

Non sono mancate le proteste dei lecchesi per il profondo stato di degrado in cui versa tutta la zona del mercato, con bivacchi permanenti, tende, sacchi a pelo, sporcizia, posizionati permanentemente dietro le transenne oltre le quali non si vi si può accedere per un problema di sicurezza.

Ad aggravare la situazione vi è anche la recente ordinanza di fine agosto del Comune di Lecco che recita testualmente “Considerato che le aree esterne, nonostante la recinzione, sono luoghi di bivacco e ritrovo di persone, si rende necessario dichiarare l’inagibilità della stessa vietando al contempo il transito e stazionamento di persone all’interno dell’area delimitata”, che fino ad ora non ha mai trovato applicazione, ovvero i bivacchi persistono e detta ordinanza rimane disattesa.

“Il nostro partito – spiega il consigliere comunale del comune di Lecco Giacomo Zamperini -, con il presidio di oggi dimostra di stare in mezzo alla gente, soprattutto qui al mercato di Lecco dove si sta consumando una situazione inaccettabile e di prepotenza nei confronti dei cittadini. Gli ambulanti che devono lavorare e gli stessi utenti che frequentano il mercato, si lamentano sempre più frequentemente di questa situazione diventata ormai insopportabile. Da circa una settimana il Comune di Lecco ha emesso un’ordinanza che vieta di stazionare sotto i portici eppure niente è cambiato, anzi è peggiorato. C’è un grande degrado, sporcizia di ogni genere con bottiglie di alcol abbandonate. Sottolineo che se il Comune emette un’ordinanza questa deve essere poi attuata. Noi di Fratelli d’Italia con il gazebo di oggi, che inaugura tra l’altro la campagna per le elezioni politiche nazionali del prossimo 25 settembre, che si è tenuto non a caso proprio nell’area della Piccola dove si svolge il mercato cittadino, chiediamo solo il rispetto delle regole. Chi pensa di fare quel che vuole si sbaglia, le regole vanno fatte rispettare, altrimenti si crea un pericoloso precedente”.

Fratelli d’Italia
Circolo di Lecco
Presidente GIACOMO ZAMPERINI

 

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Giovedì, 01 Settembre 2022 06:28

DISASTRO SULLA METROPOLITANA MILANESE

in Video

Durante dei lavori una gru si è abbattuta sulla linea M2 alla stazione di Bussero del capoluogo tranciando la rete aerea. Nel video di Sindacato Tv il momento del crollo. Enrico Vizza, segretario generale UIL Milano e Lombardia: “”Gravissimo, cosa sarebbe successo se il treno appena passato fosse stato colpito?”

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Giovedì, 01 Settembre 2022 06:11

GORBACEV E PUTIN, I DUE OPPOSTI

La figura di Gorbacev e quella di Putin hanno qualche elemento di comunanza, soprattutto nell'opinione pubblica russa. Sono esattamente l'uno il contrario dell'altro, e da qui la freddezza del Cremlino per eventuali funerali di Stato dell'ultimo leader sovietico.

Gorbacev ha portato nel 1991 alla disintegrazione del sistema sovietico senza però controllarne le conseguenze, a dire il vero anche per il tentativo di colpo di Stato di militari e l'intromissione di un alcolizzato corrotto come Eltsin. In un colpo solo la Russia, già abituata da anni ai negozi vuoti e ai viveri razionati, raggiunse però il punto più basso della sua economia e del vivere civile : collasso totale dell'economia, nel passaggio dalla statalizzazione alla proprietà privata, stipendi e pensioni non pagate, default totale del sistema, di cui si sono avvantaggiati solo i famosi oligarchi, che hanno comprato per poche migliaia di rubli le immense ricchezze minerarie ed energetiche, comprese fabbriche e industrie, che prima appartenevano allo Stato Sovietico.
Oltre alla disintegrazione e all'allontanaento di quei territori che gli Czar avevano annesso all'Impero Russo già da secoli: non solo le repubbliche baltiche, ma Kazakistan, Turkmenistan, Georgia (ricca di giacimenti minerari, era la patria di Stalin), Armenia, Moldavia e molti altri, compresa l'Ucraina.

In quel terribile 1991 la gente comune a Mosca faceva letteralmente la fame, e molte donne non avevano altra scelta che prostituirsi. Potrei per fare un esempio citare una molto singolare email che mi era arrivata da Internet (all'epoca ero tra i non molti italiani che se ne occupavano) che devo ancora avere da qualche parte, e che diceva più o meno così:" Caro signore, siamo i Generali dell'Armata Rossa Dimitrj ecc. ...( i nomi non li ricordo) , da mesi non riceviamo più lo stipendio nè la pensione, abbiamo deciso perciò di vendere i pezzi pregiati del nostro già glorioso esercito". Non si trattava di armamenti, cosa che sarebbe stata illegalissima : la CIA, i Servizi Segreti Americani, era già giustamente preoccupatissima che qualche Generale russo vendesse a qualche Governo interessato le numerose bombe atomiche di cui l'URSS disponeva, in particolare a Gheddafi o a qualche altro dittatore in Africa.
Non è molto noto, ma il mondo all'epoca registrò una soglia di pericolo altissimo, soprattutto riguardo alla possibile e incontrollata proliferazione nucleare.

Quello che i Generali volevano vendere, anche a me se possibile, erano soprattutto mezzi di trasporto e caccia aerei: i famosi MIG 21 e MIG 23 (venduti per solo 200.000 dollari circa, un vero affare) gli altrettanto famosi e giganteschi Elicotteri da trasporto Antonov, che avevano partecipato alla guerra in Afghanistan (mi sembra 80.000 dollari, anche se di seconda mano un affarone !) oltre a una lunga lista di mezzi minori (anche camions).

Questo i Generali: gli altri cercavano di arrangiarsi come potevano. Poi, nel 2000, la svolta con Putin. Putin è diventato popolarissimo in questi ultimi 20 anni, fino a questo tragico 24 Febbraio 2022, proprio perchè ha saputo risollevare l'economia e il popolo russo. Il suo livello di consenso era (e forse è ancora) altissimo : ho avuto ad esempio degli alunni e anche una collega insegnante a cui non si poteva rivolgere nessuna critica su Putin, "siete voi occidentali che non lo capite".

Le condizioni della società russa si sono molto sollevate, dal punto di vista economico, in questi ultimi anni, anche se gli effetti delle Sanzioni potrebbero riportare indietro il tenore di vita dei Russi (ma mai al livello del 1991).

I Russi sono abituati a soffrire, e a sopportare anche delle autorità dittatoriali: fu così nella grande crisi del 1922, in quella di dieci anni dopo (l'Holodomor) , nella II Guerra mondiale ecc.
Ma hanno un forte senso di patriottismo. Gorbacev ha distrutto il grande Impero Russo-Sovietico, cominciatosi a creare con lo Czar Ivan IV il terribile alla metà del Cinquecento.
Putin ha rafforzato quello che ne è rimasto, cioè la Russia, e per difendersi oggi punta sul vittimismo, sulla strana teoria propagandistica che "gli Occidentali vogliono distruggere la Russia". Sarà difficile scalzarlo, e sarà difficile che siano gli stessi Russi a farlo fuori, almeno politicamente !

 

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Mercoledì, 31 Agosto 2022 18:29

FLORIDINGSCHOOL E ILLUMINA DI BLU: CONNUBIO VINCENTE

Si sono conclusi così i tre giorni dello Special Camp #ancheioposso
Un ringraziamento particolare va a Morena Fazzini e alla sua Illumina di blu - Valsassina che ha regalato una delle nostre giornate ai ragazzi che hanno partecipato al campus e che oggi è venuta a trovarci portandoci un carico pieno di doni!
È stato tutto così emozionante che a parole è difficile descriverlo!
Ringrazio Leti e Alice e Sara per avermi affiancata, le ragazze della mia scuola che hanno fatto da aiutanti, i ragazzi che hanno partecipato al campus con tanta voglia di mettersi in gioco, i loro genitori, l’azienda agricola f.lli Tantardini per farci da casa e i nostri cavalli che con immensa pazienza e amorevolezza ci hanno accompagnato in questo percorso.
Ci rivedremo presto!
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Mercoledì, 31 Agosto 2022 17:25

COLDIRETTI DENUNCIA: CERVO SI SCONTRA CONTRO AMBULANZA A GRANDOLA

“Cervo contro l’ambulanza, episodio sconcertante e vergognoso. Sicurezza a rischio”

Trezzi (Coldiretti): “Sicurezza di cittadini è prioritaria rispetto ai tempi lunghi della burocrazia. Occorre trovare una soluzione e adottare misure di tutela”.

COMO-LECCO – “Un episodio sconcertante e vergognoso, che non fa che confermare le ripetute denunce di Coldiretti. La fauna selvatica sta mettendo seriamente a rischio la sicurezza dei nostri territori, è un problema di interesse pubblico che non può essere ulteriormente lasciato al caso. Basta trincerarsi dietro le difficoltà burocratiche, l’agricoltura – ma anche i cittadini – ora chiedono di poter operare e vivere in sicurezza, nei campi come sulle strade”. Così il presidente e il direttore di Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi e Rodolfo Mazzucotelli, a commento dell’incredibile episodio che ha visto, all’alba dell’altro ieri, l’incidente tra un cervo e un’ambulanza nel comune di Grandola e Uniti, poco a Nord di Menaggio , mentre quest’ultima stava espletando un servizio di soccorso.

Tutto bene, per fortuna, sia per l’equipaggio che per il paziente poi soccorso da un altro mezzo, ma è palese che il rischio è stato evidente: è evidente che, in un’operazione simile, un ritardo nei soccorsi può avere conseguenze facilmente immaginabili. “Innanzitutto un abbraccio solidale ai volontari e agli operatori della Croce Rossa che, purtroppo, si trovano a dover aggiungere una nuova fonte di pericolo ai rischi che già il loro lavoro. E’ un fatto che lascia senza parole e che segue di poche settimane l’episodio del cervo vagante nella galleria di Menaggio. Rischi che si sarebbero potuti evitare? Assolutamente sì: sarebbe bastato dare la dovuta attenzione alle nostre segnalazioni sul tema della fauna selvatica e intervenire per tempo con adeguate operazioni di contenimento della fauna selvatica”.

Le arterie stradali delle nostre valli, o quelle limitrofe a boschi e brughiere, sono caratterizzate da un intenso volume di traffico, particolarmente in estate, e la presenza dei selvatici comporta rischi ancora maggiori.

Il presidente di Coldiretti Como-Lecco ricordando come “peraltro i numeri dei sinistri registrati siano inferiori a quelli reali, dato che molti incidenti non vengono nemmeno denunciati dagli automobilisti, ben consci delle difficoltà di ottenere un risarcimento. Denunce che, invece, andrebbero sempre fatte”.

Al centro di tutto, le dimensioni di un fenomeno “che anziché attenuarsi, non fa altro che peggiorare: quello di cervi e cinghiali è un problema che non riguarda solo la Val Menaggio o l’Alto Lago, ma l’intero comprensorio lariano: la proliferazione incontrollata di questi animali comporta un progressivo aumento dei fattori di rischio, specie quando si avvicinano ai centri urbani e alle aziende agricole. Va ricordato che cervi e caprioli, così come i cinghiali, non sono affatto animali domestici: le loro abitudini sono, quindi, molto diverse e, purtroppo, l’assenza di un monitoraggio adeguato li rende anche veicolo di potenziali malattie dalle quali occorre proteggere i nostri allevamenti”.

Coldiretti Como Lecco invita “imprese e cittadini a segnalare la presenza degli ungulati, come pure ogni incidente che dovesse verificarsi. E’ importante anche per evidenziare le dimensioni assunte dal problema” conclude il direttore Rodolfo Mazzucotelli, evidenziando come “sia impensabile continuare a vivere in un clima da allerta massima e con il pericolo di incidenti o “invasioni di campo” pressochè continuo”.

 

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