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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Domenica, 16 Gennaio 2022 07:12

Dati Covid a Venerdi 14 Gennaio

in Covid

I dati di Venerdi in Regione:

i tamponi effettuati: 214.163, totale complessivo: 27.463.252
i nuovi casi positivi: 33.856
in terapia intensiva: 262 (+5)
i ricoverati non in terapia intensiva: 3.469 (+17)
i decessi, totale complessivo: 35.777 (+115)


I nuovi casi per provincia:

Milano: 10.450 di cui 4.188 a Milano città;
Bergamo: 2.999;
Como: 1.998;
Lecco: 897;
Monza e Brianza: 2.709;

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Domenica, 16 Gennaio 2022 06:57

55 CASI COVID A Pasturo, Poste a orario ridotto

AGGIORNAMENTO CASI COVID-19
Il Sindaco informa la popolazione che alla data del 14 Gennaio vi sono ufficialmente 55 casi di persone positive al Covid-19 nel nostro Comune e 28 persone in quarantena, dovuta a contatto stretto con un positivo.
Ricordiamo a tutti di mantenere alta l'attenzione e di osservare con scrupolo le regole.

Si informa che, a causa del peggioramento della situazione pandemica, Poste Italiane ha deciso di ridurre temporaneamente l'orario di apertura dell'ufficio postale nel Comune di Pasturo.

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Domenica, 16 Gennaio 2022 06:46

LA RISERVA

Sinceramente non capisco quale "riserva" gli esponenti di centrodestra (Salvini e Meloni) chiedano di sciogliere a Berlusconi.
Da almeno due mesi il Cavaliere è di nuovo "sceso in campo" per far capire che l'unico candidato possibile del centrodestra alla Presidenza della Repubblica è solo lui. Da due mesi manda quadri donati dalla sua pinacoteca personale a deputati e senatori per ingraziarsi il loro voto, fa centinaia di telefonate tramite il "centralinista" Sgarbi persino a membri del PD e soprattutto del gruppo Misto ex 5 Stelle. Insomma, è immerso in una campagna elettorale ampiamente dispiegata: Paolo Mieli ieri sera ha detto che probabilmente ha già la maggioranza dei 505 voti in tasca, e la cosa non è affatto improbabile.
Quale "riserva" dovrebbe sciogliere (a meno che non si riferissero alla sua enoteca) ?
Dall'altra parte mi sembra molto strana questa reticenza a dichiarare dei nomi. Se io mi candido a Sindaco di un paese di 500 anime lo devo dire con parecchi mesi di anticipo. Ma se mi candido a Presidente della Repubblica devo stare zitto altrimenti "ogni nome dichiarato è bruciato". E' una pseudo-regola molto strana: gli Italiani avrebbero diritto a maggiore chiarezza. Si facciano subito i nomi di chi ha un passato luminoso e lineare, degno di ambire alla maggiore carica dello Stato, da contrappore al "Caimano". Subito però: già adesso è molto tardi !

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Sabato, 15 Gennaio 2022 07:16

INFODEMIA

La marea epidemica è ancora in fase ascendente. Ma c’è un’altra ondata che da tempo sommerge la Penisola. È lo tsunami provocato da una galoppante infodemia, l’incontrollata e onnipresente tempesta massmediatica che ci travolge quotidianamente sospinta da giornali, telegiornali e dall’ormai incontrollabile nubifragio di notizie (vere o presunte) prodotto dai social internettiani. Grazie ai quali l’intera società rischia un irrimediabile naufragio informativo. Il bombardamento a tappeto proveniente da piccoli, medi e grandi schermi (ormai gli smart tv da 60 pollici sono la norma) non risparmia nessuno. Supportato da nuove star mediatiche che la pandemia ha sospinto ai vertici dell’attenzione in un interminabile botta e risposta fra virologi, epidemiologi, infettivologi, divulgatori, microbiologi del bar Sport, ricercatori operanti su Facebook.

Siamo diventati tutti grandi esperti di proteine Spike, RNA messaggeri, anticorpi monoclonali, varianti virali grazie alla cui onomastica conosciamo ormai a memoria l’intero alfabeto greco dalla A alla Z. Pardon: dall’Alfa all’Omega. Vabbé, si dice omicron, con l’iniziale minuscola, ma va bene uguale. Tanto tutti parlano e sparlano di tutto e su tutto dall’alto di pulpiti domestici o mediatici, sociali o conviviali senza pudore, senza pensarci troppo. Pensarci, appunto. Pensare è un esercizio complesso e spesso faticoso costellato di insidie. Il rischio più grande è scoprire di aver espresso concetti errati e di doversi autocriticare davanti ai nostri followers. Non lo fa proprio nessuno. Tanto il giorno dopo, o un’ora dopo, nessuno se ne ricorda più grazie all’accavallarsi di notizie, pareri, opinioni, certezze, convinzioni, atti di fede. Una fake scaccia l’altra in un accelerato e ubiquo moto browniano massmediatico. Dice: “Ma allora a chi dobbiamo dar retta? Al virologo, o al politico? Al giornalista o a superMario Draghi che oltretutto la pensa e la fa da banchiere?” Dice quell’altro: “Basta attenersi ai dati, alle cifre; i numeri dicono sempre la verità”.

E allora giù grafici, istogrammi, tabelle fitte di numeri, sofisticati diagrammi statistici. C’è un tizio su un social molto frequentato anche da ricercatori e studiosi di ottimo livello, che pubblica ogni giorno tonnellate di diagrammi e grafici a torta, a barre, a linee, ad area e così via commentando immancabilmente con interminabili vaniloqui. Non è uno scienziato né un epidemiologo né uno statistico però grazie alla sua compulsiva e quotidiana presenza raccoglie migliaia di like, Ma i dati, anche i più precisi, senza l’inserimento in un contesto, spesso mutevole e incerto, non servono proprio a nulla. Sapere quanti sono stati i soggetti positivi rilevati ieri non mi dice quasi niente di statisticamente significativo nemmeno se conosco il numero dei prelievi effettuati. E anche se ne fossi a conoscenza non basterebbe perché ciò che conta è la percentuale, il rapporto fra numero di tamponi e contagi. E anche in questo caso ci si accontenta di approssimare all’intera popolazione nazionale l’estensione della stima sulla base del cosiddetto “intervallo di confidenza” che ti indica il margine di errore della valutazione. Margine che ovviamente si riduce con l’aumentare dei test validi che estende la platea dei soggetti tamponati.

Chi si occupa di statistica ha studiato e faticato molti anni per poter leggere grafici la cui interpretazione in un contesto pandemico risulta molto più delicata e complessa rispetto ad altre realtà anche a causa del numero di variabili in gioco. Il coronavirus non ti avverte per tempo che produrrà una variante pericolosa: la scopriamo quando è già attiva. È una sfibrante rincorsa con handicap nella quale sono impegnati da due anni gli scienziati di tutto il mondo. Per questi ed altri motivi è opportuno non sdraiarsi su qualche numerino se si affronta anche estemporaneamente un tema così incredibilmente complicato come quello provocato dalla diffusione del Sars cov-2.

In realtà, noi “uomini della strada”, come diceva un tempo Mike Buongiorno, siamo costretti a muoverci “a naso” pendendo oggi dalle labbra del prof. Bassetti, domani dalle parole del prof. Crisanti, dopodomani dai post dei Ferragnez o dai tweet sommersi di like di qualche “esperto” a caccia di clickbait e noto solo a quelli che lo frequentano. Però forse una soluzione, certo non definitiva, esiste. Basterebbe navigare attraverso i siti internet della Fondazione Gimbe e di Epicentro o dell’Istituto superiore di Sanità oppure, meglio ancora, di Our world in data, (in lingua inglese) punto di riferimento imprescindibile per ottenere un quadro esauriente e scientificamente attendibile della presente pandemia. Ma fate attenzione: potreste imbattervi in qualche grafico. Come il seguente, prodotto dal CSSE della statunitense Johns Hopkins University

O come questo della Fondazione Gimbe che riguarda i casi di contagio fra gli operatori sanitari in Italia, alla data dell’undici gennaio 2022. L’anno scorso medici e infermieri erano invocati come eroi. Oggi nessuno o quasi ne parla più ma loro sono ancora lì a lottare rischiando più di tutti noi sapendo perfettamente di che pericoli si tratta.

 

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Venerdì, 14 Gennaio 2022 20:26

LOMBARDIA IN "GIALLO" ANCHE LA PROSSIMA SETTIMANA

“La Lombardia resta in zona gialla anche la settimana che comincia lunedì prossimo 17 gennaio”. Lo ha annunciato il presidente della Regione LombardiaAttilio Fontana, nel giorno in cui si riunisce la cabina di regia di Ministero e Iss per monitorare i dati settimanali dell’andamento epidemiologico del Covid-19.

Lombardia resta in zona gialla

“Uno dei tre parametri previsti per il passaggio di zona (quello delle terapie intensive, ndr) è ancora sotto la soglia di allarme. Stiamo assistendo da giorni a una riduzione del numero dei contagiati e questo ci fa ben sperare. La variante Omicron è nuova e ancora in fase di studio, vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi giorni”.

Covid, conteggio dei positivi

Sulla possibilità di non inserire i positivi asintomatici nel computo dei ricoverati il presidente Fontana ha precisato: “La richiesta è stata avanzata per una questione di correttezza e trasparenza”.

“Un’informazione – ha sottolineato il governatore – che deve giungere ai nostri cittadini nel modo più corretto possibile. È evidente che esiste una differenza tra chi entra in ospedale per una patologia che dipende dal Covid e chi entra per un’altra patologia, magari perché ha subito un incidente stradale e, sottoposto al tampone pre-ricovero, risulta positivo. Sono due fattispecie che, per questione di correttezza, devono essere distinte”.

“Sappiamo che a breve si riunirà il Cts nazionale per esaminare la proposta – ha concluso Fontana – e attendiamo di sapere cosa deciderà”.

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Venerdì, 14 Gennaio 2022 07:06

RIMOSSA UNA BOMBA TEDESCA NEL LAGO AD ABBADIA LARIANA

RINVENIMENTO ORDIGNO BELLICO NELL’AREA LACUSTRE IN LOCALITA’ PRADELLO DI ABBADIA LARIANA. PIANIFICATE IN PREFETTURA LE OPERAZIONI DI RIMOZIONE E DI BRILLAMENTO
Il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha presieduto una riunione di coordinamento delle operazioni di bonifica dell’ordigno bellico rinvenuto nello specchio di lago antistante la località Pradello nel Comune di Abbadia Lariana.
All’incontro hanno partecipato il Sindaco del Comune di Abbadia Lariana, l’Assessore ed il Responsabile della Protezione Civile della Provincia di Lecco, i Vertici delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, del Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare, della Società Navigazione del Lago, dell’Autorità di Bacino del Lario, della Croce Rossa Italiana e di Areu 118.

L’ordigno, residuato bellico, della lunghezza di cm. 50 circa, è stato rinvenuto da parte di personale dei Vigili del Fuoco del Nucleo Sommozzatori, durante un’attività addestrativa, alla profondità di 7 metri circa.
Nella riunione sono stati esaminati tutti gli aspetti operativi e procedurali, secondo le competenze di ciascun Ente coinvolto, al fine di garantire che le attività di prelevamento e successivo brillamento dell’ordigno bellico avvengano in assoluta sicurezza a tutela della pubblica incolumità.
Le operazioni preliminari che riguarderanno la ricerca, la localizzazione e l’identificazione dell’ordigno saranno svolte il 12 e 13 gennaio prossimi. L’ordigno verrà rimosso, trasportato e messo in sicurezza, sempre in acqua, in località Moregallo del Comune di Mandello del Lario e, successivamente, trasportato in cava ove si valuterà se effettuare in loco le operazioni di brillamento, che sono state già pianificate per il prossimo 18 gennaio.
L’Autorità di Bacino del Lario e dei laghi minori ha già predisposto in data odierna un’ordinanza di interdizione della navigazione da mercoledì 12 a giovedì 13 gennaio p.v., con sospensione di tutte le attività subacquee di balneazione e pesca entro lo specchio d’acqua antistante il Comune di Abbadia Lariana.

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Venerdì, 14 Gennaio 2022 07:03

DIECI ANNI DAL NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA

Sono passati dieci anni dal naufragio della Costa Concordia: era la sera del 13 gennaio 2012 quando la nave finì contro gli scogli davanti all’Isola del Giglio e cominciò ad affondare. Le persone salvate furono circa 4200, 32 persero la vita. Il Cnsas era presente con una delle componenti più specializzate, quella speleo subacquea: tecnici capaci di portare il soccorso medicalizzato anche in grotte e ambienti allagati, compresi quelli marini.

Durante le operazioni di salvataggio della Costa Concordia, il coordinatore nazionale per il Cnsas era il lombardo Corrado Camerini, medico bresciano, attuale responsabile della IX Delegazione Speleologica e già direttore della SnaDos (Scuola nazionale direttori delle operazioni di soccorso del Cnsas). “La nostra missione, allora come adesso, era quella di salvare vite”, ricorda Camerini. “I nostri speleosub, erano 19 quelli operativi all’isola del Giglio, effettuarono immersioni senza interruzione per una settimana, in un ambiente buio e in condizioni davvero inusuali”. La Commissione speleosub del Cnsas, nata nel 1984, conta una quarantina di tecnici specializzati.

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