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Mercoledì, 17 Novembre 2021 08:44

UN CONFRONTO IMPIETOSO TRA VILLA LEOPARDI E VILLA MANZONI

in Cultura

MUSEI VILLA MANZONI E CASA LEOPARDI: PER IL CENTRO MANZONIANO C’E’ ANCORA MOLTO DA LAVORARE

Giacomo Leopardi è ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano ed anche una fra le più importanti figure della letteratura mondiale. Leopardi è altresì ritenuto uno dei principali esponenti del romanticismo letterario.

Alessandro Manzoni, grazie al romanzo I Promessi Sposi, è uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi, vero e proprio caposaldo della letteratura italiana. Il Manzoni ebbe anche il principale merito di aver gettato le fondamenta che costituiscono il romanzo moderno e di aver posto le basi per l'unità linguistica italiana.

Queste pochissime righe dedicate a due fra i nostri più grandi autori non fanno da introduzione ad un trattato su di loro. Non basterebbe un’intera biblioteca.

Villa Manzoni a Lecco era la Casa di vacanza per il piccolo Alessandro Manzoni, è appartenuta alla famiglia Manzoni dal 1615 (la acquistò Pompeo Manzoni, che proveniva da Barzio)  fino al 1818, quando lo stesso Alessandro Manzoni la vendette alla famiglia Scola; oggi è diventato museo manzoniano con il nuovo percorso inaugurato nell’ottobre 2019.

Per Alessandro Manzoni la villa è stata la casa dove ha trascorso la sua infanzia e giovinezza, prima di andare a Parigi dalla madre Giulia Beccaria. Proprio da queste stanze poteva ammirare la splendida cornice delle montagne lecchesi e godere del dolce fluire delle acque del fiume Adda e del lago di Como: un territorio che ha ispirato lo scrittore diventando scenario di una delle storie d’amore più conosciuta al mondo, raccontata nei Promessi Sposi.

Il nuovo percorso espositivo del Museo Manzoniano, intende valorizzare in modo armonico i molteplici contenuti di cui è ricco il Polo museale di Villa Manzoni: una classica “casa museo”, bene architettonico e “luogo della memoria” di chi ha percorso le sue stanze e “museo letterario”, legato alla vita e alle opere del più importante scrittore italiano del 1800. Il nuovo Museo Manzoniano, consente al visitatore di immergersi nelle stanze in cui ha vissuto Alessandro Manzoni, tra mobilio originale, oggetti personali, statue, quadri, disegni, cartoline ed immagini.

La villa è costruita attorno a un cortile porticato, presenta una struttura tipicamente neoclassica, con una facciata scandita da modanature in arenaria. Sul lato a destra si trova un parco, molto più piccolo dell’originale. Dal cortile si accede alla Cappella dell’Assunta, dove è sepolto il padre dello scrittore, Pietro Manzoni. Sull’altare primeggia la pala rappresentante Maria Assunta, opera di Carlo Preda (Milano 1654-1729).

I Promessi Sposi vengono rivisitati in tanti modi diversi anche grazie alle nuove tecnologie come il film muto di Mario Bonnard del 1922, che conclude la visita alla Villa.

Dalla culla dello scrittore, ai suoi manoscritti, alle raffigurazioni delle scene dei Promessi Sposi ad opera di diversi artisti, agli originali della Ventisettana e Quarantana, l’ultima edizione dei Promessi Sposi illustrata dal Gonin, questo nuovo percorso museale valorizza la figura di Manzoni e rende il doveroso omaggio allo scrittore che ha reso celebre la città di Lecco in tutto il mondo.

Al primo piano della villa vi è la Galleria Comunale d'Arte – Sezione d'Arte Moderna, che offre al pubblico una selezione di opere che fanno parte del patrimonio storico-artistico del Si.M.U.L. (Sistema Museale Urbano Lecchese). L'allestimento delle varie sale, strutturato per ambiti tematici e periodi cronologici, mette in luce la carriera di importanti artisti che hanno operato nel territorio lecchese e che si sono distinti in ambito pittorico per le loro opere.

Passiamo ora alla casa Leopardi a Recanati, la dimora natale di Giacomo e antica residenza della sua famiglia. Un luogo ancora vivo, anzi vivissimo, i cui muri e arredi parlano ancora dello scrittore, abitato tuttora dai suoi discendenti. Dal 21 marzo 2020 sono stati aperti al pubblico per la prima volta parte del piano nobile e gli appartamenti dove Giacomo Leopardi abitò assieme ai suoi fratelli. Un accurato restauro, eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza alle Belle Arti, ha riportato questi spazi all'antico splendore.

Ove abitai fanciullo” è il titolo del percorso di visita, il nuovo itinerario di visita di Casa Leopardi. Questo consente ai visitatori l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo; alla galleria dove sono esposte le collezioni d’arte; al giardino che ispirò gli immortali versi de Le ricordanze; al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alla camera privata di Giacomo Leopardi, dalla cui finestra, il Poeta osservava l’amata luna e le vaghe stelle dell’Orsa.

“Dopo duecento anni la nostra famiglia apre spazi che, fino ad oggi, erano a nostro uso esclusivo e, soprattutto, la serie di ambienti che sono stati per lungo tempo il “desiderio proibito” di ogni appassionato di Giacomo Leopardi – le Brecce – ovvero i suoi appartamenti. Spero che questo nuovo itinerario di visita possa essere un traino per il turismo, tutta l’Italia ne ha bisogno.” Con queste parole, il 18 giugno 2020, la contessa Olimpia Leopardi ha inaugurato l’itinerario di visita che accompagna il pubblico nel cuore di Casa Leopardi.


Dal 9 novembre del 2020 Casa Leopardi ha aperto alle scuole le visite in streaming dove Giacomo Leopardi viaggia nel web con la didattica a distanza.

Inoltre dal 5 gennaio di quest’anno “Casa Leopardi” ha inaugurato le visite in streaming anche al pubblico. Dopo l’apertura delle visite didattiche digitali alle scuole, Casa Leopardi apre ai singoli visitatori, la possibilità di effettuare le visite guidate in streaming nei luoghi dove il Poeta è cresciuto e ha sviluppato il suo genio. Questa modalità di visita virtuale, altrettanto accattivante di quella in presenza.

Accompagnati dalle guide di Casa Leopardi, si possono esplorare in diretta streaming, le sale della Biblioteca in cui il Poeta ha studiato che contengono oltre 20 mila volumi. Si mostrano al pubblico diversi preziosi testi, attraverso i quali il genio recanatese ha potuto approfondire le materie che più lo appassionavano.

Due “CASE MUSEO” di rilevanza nazionale che vedono la presenza di migliaia di visitatori. Tuttavia a Recanati sono molte di più le presenze. Infatti a Villa Manzoni si sono registrate 27.644 presenze nel 2019, mentre l’anno successivo 5096. Quest’ultimo non è una dato significativo in quanto gravato dalle chiusure generalizzate a causa della pandemia da COVID.

Per quanto riguarda Casa Leopardi, in occasione dei 200 anni dalla scrittura de L'infinito, dal 20 dicembre 2018, fino al 6 gennaio sono stati 3.300 i visitatori che hanno visitato i luoghi leopardiani. Mentre nel periodo giugno-dicembre 2018 sono state quasi 69 mila presenze fra transiti nel circuito culturale leopardiano, ufficio di informazioni turistiche e biglietti staccati.

Occorre, inoltre rilevare, la rilevante differenza di costo dei biglietti in quanto si va dai due euro per Villa Manzoni ai 20 euro per la visita guidata per l’abitazione, la biblioteca ed il museo. Per 8 euro, il costo del biglietto più ridotto, è per la visita dell’abitazione e del museo.

Al momento dell’acquisto del biglietto per Casa Leopardi viene fornito un bell’opuscolo ricco di illustrazioni e testi che introducono e spiegano la visita dei luoghi, non previsto, invece, per Villa Manzoni.

Non è possibile visitare lo splendido parco di Villa Manzoni in quanto le condizioni degli alberi non lo permettono, in quanto non sono in sicurezza. La pavimentazione del cortile, posto all’interno della Villa, necessiterebbe una sistemazione, visto che è composto da un ciotolato molto irregolare, impossibile da percorrere per i disabili, ma anche per i normodotati non è di facile percorrenza.

Dal 15 ottobre al 6 novembre si è tenuta la manifestazione “LECCO LA CITTA’ DEI PROMESSI SPOSI”. Una rassegna ricca di eventi ed incontri culturali aventi, appunto, al centro il romanzo del Manzoni, dove accanto ad eventi più “leggeri” come La cioccolata di Don Lisander Degustazione di prelibatezze al cacao, in collaborazione con CFPA Enaip Lecco, ve ne sono stati altri più impegnativi, forse un po' troppo, probabilmente riservati a pochi intenditori.

Il confronto fra i due siti internet dedicati a Villa Manzoni (Sistema Museale Urbano Lecchese) e Casa Leopardi è impietoso. Grafica, velocità di consultazione, dettagli, informazioni, impatto visivo depongono tutti a favore del sito recanatese. Sempre per quanto riguarda siti internet dedicati alle residenze del Manzoni, come Villa Manzoni a Brusuglio e quello di Via Gerolamo Morone 1 a Milano, sono sicuramente più strutturati rispetto a quello lecchese.

In conclusione, senza entrare nel merito sull’importanza delle opere del Manzoni e del Leopardi, i contesti in cui inseriti, le proprietà, la prima pubblica la seconda privata, il sistema museale leopardiano risulta più brillante, meglio organizzato, capace di maggior attrattiva ed innovazione come le visite in streaming e più reclamizzato dagli enti preposti.

Villa Manzoni può, anzi ha l’obbligo, recuperare questa distanza, che non è siderale, ma occorre investire denaro, nuove idee, modernizzarlo, collegarlo e renderlo attrattivo per le scuole di diverso ordine e genere, inserirlo maggiormente nel contesto turistico lecchese. Ho visitato entrambi i musei e personalmente, al termine della visita di Casa Leopardi mi è sembrato che l’alone del Leopardi aleggiasse ancora su tutti gli ambienti, lasciandomi una sensazione di stupore misto a piacevoli ricordi degli studi passati.

Durante la visita di Villa Manzoni, pur essendo lecchese e sostenitore di tutti i luoghi manzoniani e quindi anche “viziato” da un certo tocco di partigianeria, sono rimasto colpito dal valore degli scritti e delle opere presenti, ma, stante gli ambienti forse un poco scialbi e bui, la mancanza di ariosità e dall’impossibilità di visitare il parco, un pieghevole che desse un ordine alla visita, magari un’ audio-guida che accompagnasse la visita, quando sono uscito, sono rimasto con una sensazione di povertà di contenuti, come se mancasse qualcosa che mi poter fa esclamare “veramente bello, ne valeva la pena”.

Nelle foto la Casa di Leopardi e la sua Biblioteca

 

 

 

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Mercoledì, 17 Novembre 2021 08:39

NUOVI ORIZZONTI PER GLI OCCHI DELLA STELLA MARGHERITA

Natale è ancora relativamente lontano, ma una stella continua a brillare nel cielo sopra la Valsassina.
 
E' la stella Margherita, destinata ad accompagnarci per sempre, giorno e notte non fa differenza. 
 
Lei c'è, e da qualche giorno i suoi occhi risplendono su altri orizzonti, lontani dalle nostre montagne ma pur sempre straordinari.
 
Lo annunciano i genitori: "Abbiamo ricevuto la bellissima notizia che aspettavamo! Le cornee di Margherita ora permettono a due persone di vedere. Una ammirerà la città eterna, Roma, e una Pisa, con le sue meraviglie".
 
E la lettera con cui hanno ricevuto la splendida notizia è questa.
 
"Gentilissima famiglia Baruffaldi, con la presente vi ringrazio per il gesto di altruismo di Margherita, reso possibile da voi genitori, senza il quale il nostro lavoro sarebbe vano.
La Donazione è un gesto di immensa solidarietà condiviso da tutti noi, e per questo continuiamo ad impegnarci perché la cultura del Dono si diffonda nella nostra società in modo da poter aiutare altre persone nel momento della loro scelta, dando la possibilità di salvare nuove vite.
Al momento attuale, i pazienti che, grazie al vostro gesto, hanno beneficiato della donazione di Margherita sono in benessere e hanno potuto migliorare la qualità della loro vita. Le cornee di vostra figlia sono state trapiantate con successo entrambe, una a Pisa e l'altra a Roma.
Vi salutiamo con affetto e profonda vicinanza".
 
Nuova luce, insomma, per la Stella Margherita.
E se non potrà mai compensare il dolore che ci accomuna tutti, quantomeno ci rincuora la gioia di sapere che attraverso un suo fantastico dono altri potranno ammirare quel che Lei oggi vede da un'altra divina e scintillante prospettiva.
 
 
 
 
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Martedì, 16 Novembre 2021 18:04

CARREFOUR LICENZIA 769 LAVORATORI IN ITALIA

Carrefour Italia formalizza la procedura di licenziamento collettivo con 769 esuberi. Nel Piano Aziendale 2022 prevista la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta

Dell’Orefice: «Strada non percorribile. Necessari investimenti sulla rete commerciale, il rilancio del canale iper e la definizione di un protocollo per il ramo franchising e appalti»

La multinazionale francese della grande distribuzione organizzata Carrefour Italia, che è presente anche in Valsassina a Primaluna e a Casargo,  ha formalizzato ai sindacati la procedura di licenziamento collettivo annunciata nelle scorse settimane nell’ambito del confronto attivato tra le Parti sul Piano Aziendale 2022.

Sono 769 i lavoratori coinvolti dalla procedura di riduzione del personale in 9 Regioni: Valle D’Aosta, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna. Sono 261 gli esuberi in 27 Ipermercati, 313 in 67 market, 168 in 10 cash&carry e 168 posti di lavoro presso le sedi amministrative di Milano, Nichelino, Roma, Airola, Gruliasco, Napoli, Rivalta e Moncalieri.

“I motivi alla base della situazione di eccedenza - si legge nella nota aziendale - sono da individuarsi nella grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l’incidenza del costo del lavoro dall’altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato”.

Nel Piano prospettato dalla direzione aziendale anche la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta, di cui 82 Express e 24 Market, con il trasferimento a terzi imprenditori della rete in franchising.

«La Fisascat Cisl - ha dichiarato il segretario generale aggiunto della federazione cislina Vincenzo Dell’Orefice - ritiene non percorribile la strada di un confronto finalizzato unicamente a consentire licenziamenti e cessioni di negozi a terzi».

Il sindacalista sollecita «Carrefour Italia ad integrare il proprio piano d’azione con delle parti relative alla prospettiva futura della rete a gestione diretta in Italia».

A cominciare da «un dettagliato piano di investimenti sulla rete commerciale fisica, che presenta, in moltissimi casi, difetti strutturali che rendono sempre meno fruibili i punti di vendita e che, sovente, finiscono per allontanare la clientela dal marchio».

Per poi intervenire con «un focus sull’ipermercato, format che nell’ambito dell’organizzazione aziendale della multinazionale francese in Italia riveste un ruolo significativo, anche in termini di occupati, e che, pertanto, va necessariamente rilanciato, se effettivamente Carrefour vuole restare nel nostro Paese». E quindi «dalla definizione di un protocollo sulle condizioni di lavoro e di trattamento del personale dipendente impiegato nel ramo franchising e nelle attività terziarizzate».

«Affrontare un negoziato solo per consentire alla Società di arrivare al breakeven point nel 2022, senza che questa assuma precisi impegni sul rilancio della sua attività e sulla conservazione dell’occupazione – ha chiosato Dell’Orefice - non è proponibile».

«La Fisascat Cisl – ha concluso il sindacalista - ritiene di fondamentale importanza che il negoziato intrapreso con la direzione di Carrefour Italia sia finalizzato a stabilire soluzioni che vadano anche oltre il 2022, per verificare concretamente se gli interlocutori di parte aziendale abbiano realmente l’intenzione di operare fattivamente per la creazione di un equilibrio gestionale di medio periodo».

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Martedì, 16 Novembre 2021 17:28

CALENDARIO DEI CARABINIERI 2022

Carlo Lucarelli e il Maestro Sandro Chia per il Calendario Storico dell’Arma 2022
Presentato il prezioso calendario da collezione insieme all’Agenda 2022 e ad altri prodotti editoriali dei Carabinieri

Questa mattina  presso il Comando Provinciale Carabinieri di Lecco è stato presentato il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri che celebra i duecento anni del primo Regolamento Generale dell’Arma.

Il Calendario realizzato dal Maestro Sandro Chia e lo scrittore Carlo Lucarelli, prosegue il cammino intrapreso due anni fa continuando ad arricchire racconti di narrativa contemporanea con pregiate tavole di maestri della “transavanguardia”. Il talento dello scrittore Carlo Lucarelli accompagna i lettori, mese dopo mese, con narrazioni ispirate dall’evoluzione dello storico Regolamento, che risale al 1822, e da allora immutato nei valori ma sempre aggiornato con integrazioni susseguitesi in questi due secoli. La penna del celebre giallista si sofferma di volta in volta su episodi ambientati lungo il corso degli ultimi 200 anni nei quali il Regolamento si manifesta come chiave di volta non solo per l’organizzazione dell’Arma ma per la sua perfetta integrazione nella società. Storie di vivere comune assurgono a riferimenti valoriali mostrando come i concetti espressi nello storico documento si incarnano nel quotidiano agire dei Carabinieri. È da questo paradigma che si declinano gli avvincenti racconti di Carlo Lucarelli che si fondono in un unicum quasi inscindibile con le straordinarie opere del Maestro Sandro Chia.

Ne scaturisce un percorso narrativo che si snoda tra i doveri e le responsabilità dell’essere Carabiniere, dove il militare è presenza tra e per le persone, attraverso immagini che generano un racconto fatto di luce, di colori tenui, di ritmi grafici soavi.

Colori e sagome differenti di volti, disegnano l’espressione moderna, multiforme, multiculturale e multietnica della società con tutto il carico emotivo di passione, dolore, di gioie, di delusioni, di ambizioni e di speranze.

Anche quest’anno con questo esclusivo Calendario Storico, l’Istituzione offre un insieme di emozioni coinvolgenti e appassionanti da donare al lettore in ciascuna singola pagina, ove ogni carabiniere rappresentato esalta e racchiude quelli del passato, del presente e del futuro.
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di quasi 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in nove altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, giapponese, cinese e arabo, nonché in lingua sarda), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.

Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 89^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2022 dell’Agenda, che attraversa le espressioni pittoriche delle maggiori tradizioni stilistiche sino al fumetto. Un viaggio di due secoli che raffigura l’Arma, ma al tempo stesso l’Italia, perché il metro condiviso è sempre quello di leggere il Carabiniere presente nel territorio. All’interno l’elaborato è stato arricchito con cinque contributi, che descrivono il rapporto tra i Carabinieri e la loro rappresentazione.

Ogni singolo autore si è dedicato a tratteggiare differenti aspetti: lo storico d’arte Prof. Claudio Strinati ha voluto raccontare i diversi stili con cui è stato ritratto il militare dell’Arma negli ultimi due secoli; il Gen.C.A. Carmelo Burgio ha descritto il protagonismo dei Carabinieri all’interno del fumetto, partendo dalla diffusione in Italia di quest’ultimo; l’intellettuale Luca Crovi ha ideato un racconto di fantasia collegando tra loro le rappresentazioni di appartenenti alla Benemerita presenti su alcune opere artistiche di differenti stili; l’artista Michelangelo Pistoletto ha interpretato la propria opera “Carabinieri”, di cui nell’Agenda appare un prezioso dettaglio; nel cuore del taccuino i lettori troveranno anche una interessante sintesi dei capolavori raccolti all’interno del Museo Storico dell’Arma.

Altre due opere completano l’offerta editoriale:
- Il Calendario da tavolo, dedicato al tema Carabinieri... persone e territorio, racconta in
simboliche fotografie il cambiamento del tessuto sociale nelle aree interne del Paese e del loro lento ma inesorabile spopolamento. Territori in cui spesso gli unici presidi di prossimità dello Stato sono la Stazione Carabinieri e il Municipio. A questa narrazione iconografica si affiancano immagini di alberi monumentali presenti nel nostro territorio, silenziosi testimoni dellemutazioni storiche. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.

- Il Planning da tavolo dedicato allo Squadrone Eliportato Cacciatori raccoglie le peculiarità di questo importante Reparto e la storia delle loro origini nelle differenti regioni ove tutt’oggi sono presenti. Per la prima volta l’opera rivolge la propria attenzione anche ai più piccoli con un breve racconto di fantasia al suo interno ideato e scritto dal Magg. Margherita Lamesta. L’intero ricavato della vendita di questo planning verrà devoluto all’ospedale pediatrico “G. Di Cristina” di Palermo, un punto di riferimento per le cure dei bambini di tutto il Sud Italia e non solo.

Nell’occasione è stato presentato il nuovo sito dell’Arma dei Carabinieri www.carabinieri.it profondamente rinnovato grazie alla nuova interfaccia interattiva di tipo responsive, indispensabile per una corretta fruizione dei contenuti anche su dispositivi mobile, oggi principali canali di consultazione dei siti web. Il progetto ha inteso così definire un nuovo concept, aderente ai moderni strumenti di comunicazione e che migliora gli obiettivi di comunicazione dell’Istituzione. Grazie al nuovo sito, l’Arma intende posizionarsi ancora di più a fianco dei cittadini, grazie ad una nuova e più accogliente homepage, dotata di nuovi menù completamente riorganizzati secondo un nuovo stile, frutto di un’attenta e accurata analisi delle esigenze di comunicazione e delle preferenze di ricerca degli utenti. Cambia il sito www.carabinieri.it, ma non cambia il nostro obiettivo: #PossiamoAiutarvi

Tavole e testi del calendario scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-6CJHRoEpMK
Immagini e testi dell’Agenda scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-bVNDqjTUt3
Immagini e testi del Calendarietto da tavolo e del Planning scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-8glyhvuxMr
Video della manifestazione visibile sul canale YouTube dell’Arma dei Carabinieri al seguente link:
https://youtu.be/e2JlJwlcDgw

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Martedì, 16 Novembre 2021 16:17

PROTEZIONE CIVILE: LA CERIMONIA DI RINGRAZIAMENTO DEI VOLONTARI

Lunedì 15 novembre la Consigliera provinciale delegata alla Protezione Elena Zambetti ha partecipato a Milano, in piazza Città di Lombardia, alla cerimonia di ringraziamento ai volontari della Protezione civile che hanno prestato servizio durante l’emergenza pandemica da Covid-19 in Lombardia.

Alla cerimonia, organizzata da Regione Lombardia, hanno partecipato una rappresentanza dei volontari lecchesi di Protezione civile e il personale del Servizio Protezione civile della Provincia di Lecco.

Per la Lombardia, al momento, risultano impiegati nell’emergenza 15.000 volontari.

Riguardo a Lecco l’unico centro vaccinale ancora aperto inserito nel piano regionale è il PalaTaurus, dove concorrono nell’attività tutte le organizzazioni di volontariato della provincia, anche quelle che in precedenza operavano a Barzio e a Cernusco Lombardone.

 
Cerimonia ringraziamento volontari protezione civile
 
 
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Martedì, 16 Novembre 2021 08:17

MOTOCLUB VALSASSINA: UNA STAGIONE SPETTACOLARE. IL BILANCIO DEL PRESIDENTE MUTTONI

in Sport

Tempo di bilanci un po' per tutti e così è anche per il Moto Club Valsassina Vittorio Ciresa attraverso le parole del presidente Arnaldo Muttoni.

"L'anno 2021 - afferma - per il nostro motoclub ha segnato sicuramente una grande svolta a livello organizzativo: abbiamo iniziato con il regionale di trial con un numero di iscritti che da tempo non si vedeva".

"Ci hanno poi chiamato dalla Federmoto dieci giorni prima dell' evento Campionato Europeo Trial per sostituire il motoclub assegnatario che ha avuto problemi burocratici. Molti ci hanno dato degli incoscienti ad accettare questa sfida cosi’ grande, ma ero convinto che quando c'e' da lavorare il gruppo a testa bassa lavora e cosi’ e’ stato e con l'aiuto dell'amministrazione comunale di Cortenova, in particolare al sindaco Sergio Galperti ce l’abbiamo fatta e abbiamo vinto".

trial

"In seguito - racconta - ci siamo dedicati al Campionato italiano indoor che in Valsassina non si era mai svolto. In questa manifestazione abbiamo profuso un grande dispendio di energie per allestire al meglio le 6 zone al campo di calcio di Cortenova e anche qui complimenti a tutti".

Ma non solo.

"Con l’estate, per non farci mancare nulla, è arrivato il Campionato regionale di enduro moderno e anche qui malgrado il tempo non ci abbia favorito ( il 1 agosto ci si aspetta caldo e polvere invece quel weekend ci ha riservato solo temporali e grandine il sabato e la domenica mattina), abbiamo portato a termine anche questa gara".

trial ondoor

E poi la Mulatrial.

"Anche in questo caso il tempo non ci ha favorito con temporali incessanti che hanno scoraggiato moltissimi piloti a venire, ma abbiamo ricevuto comunque qualche temerario che ringrazio".

E, infine, il Trial delle Regioni.

"E' stata la ciliegina sulla torta e per fortuna stavolta il meteo e’ stato clemente con due giorni di sole, 136 piloti e 10 regioni. Alcune purtroppo hanno rinunciato a causa l’introduzione del green pass obbligatorio per tutti, altrimenti avrebbero partecipato ancora più piloti".

trofeo regioni

"Anche in questa occasione - tiene a sottolineare Muttoni - il gruppo di lavoro non si è fatto pregare e così, a mio avviso, è stato centrato in pieno l’obiettivo. Devo ringraziare per questa due giorni il Motoclub Lazzate per l’appoggio: sono soddisfatto perchè tutto è andato bene e tutti erano contenti. Sono anche molto orgoglioso perchè la nostra regione si è riconfermata con un componente del nostro motoclub, Cristian Fomasi, ed inoltre perchè tra i membri dei Vari club, i nostri Matteo Arrigoni e Mauro Donghi sono arrivati secondi a pari merito con i primi".

Insomma, una stagione veramente spettacolare!

"Certo - conferma il presidente - è stato un anno all’insegna degli eventi e dello sport più vero!"

Tempo anche di bilancio al termine del triennio.

"Facendo un piccolo bilancio del mio mandato 2018-2021 - riassume Arnaldo Muttoni - posso dire che tutto è iniziato in sordina ma anno dopo anno abbiamo incrementato le manifestazioni tanto che, in federazione oggi possiamo dire la nostra come Motoclub e veniamo considerati".

"Voglio innanzitutto ringraziare i nostri sponsor che ci hanno sempre sostenuto, le amministrazioni comunali del territorio, la Comunità Montana, il Corpo Forestale, la Prefettura di Lecco, la Polizia Locale di Cortenova, Marco Maggio sempre disponibile, la Protezione Civile, il Soccorso Centro Valsassina sempre presente alle nostre manifestazioni, grazie a Denti Daniel per le richieste burocratiche".

"Un grazie - continua - soprattutto ai nostri piloti che nelle varie discipline hanno portato il nome del Motoclub sui campi di gara di trial, enduro, cross, velocita’ e gruppo 2. E grazie a tutti i nostri tesserati e anche alle nostre famiglie che ci hanno supportato ma soprattutto sopportato".

Al termine di questa annata specialissima, non potevano mancare dei ringraziamenti personali.

"A Gianni Maroni che malgrado i suoi impegni quando c’era ha dato il suo supporto e contributo; a Claudio Gustinetti: anche lui malgrado i suoi impegni familiari ha sempre dato la sua disponibilita’. E poi Fabrizio Tarsia anche se ha un po’ un carattere esuberante c'è sempre stato in tutto e per tutto. Roberto Miano, il nuovo segretario che ha dato un grandissimo supporto ( anche se da dietro le quinte) nell’espletamento delle pratiche burocratiche e richieste agli enti che, come si sa, sono diventate sempre più complesse. Daniele Gilardi, sicuramente il trascinatore del gruppo, grazie alla sua caparbietà abbiamo fatto tutte queste manifestazioni in modo eccellente".

"E, infine, grazie al gruppo di lavoro che ha pulito, fettucciato, fatto e disfatto: impagabili!"

Il presidente, però, non dimentica il "presidente".  

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"Certamente poi ci sono io, Arnaldo Muttoni il presidente del Motoclub Valsassina Asd Vittorio Ciresa: non aggiungo altro, se non che se per caso qualcuno non è stato soddisfatto del lavoro svolto mi dispiace : a breve, in ogni caso, ci saranno le votazioni per il quadriennio 2021-2025".

Ma con un gruppo così, chi avrà il coraggio di cambiare?

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Martedì, 16 Novembre 2021 08:11

LE RADICI DI CRISTO

Verso la fine dell’estate e il primo autunno se ne incontrano folte popolazioni svettanti, baroccamente adornate di fiori gialli, non lontano dai bordi delle strade e nei pressi dei torrenti. Perfettamente diritti, sottili e alti fino a quasi due metri accompagnano spesso ciclisti e camminatori lungo il percorso della pista ciclopedonale della Valsassina, ornando di esili architetture goticheggianti i prati che costeggiano le rive del Pioverna. È Il Verbascum densiflorum (o phlomoides), detto anche tasso barbasso oppure, biblicamente, “radice di Iesse”. Ne parla infatti la Bibbia riferendolo simbolicamente alla genealogia di Cristo e in particolare a un antenato di Gesù, Iesse, padre di David dal cui lignaggio discende appunto il Nazareno: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.” (Isaia, 11,1). E ancora: “La radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli.” (ibid. 11,10).

Proprio per questo motivo il Verbasco è stato ritratto in alcuni dipinti di argomento religioso da artisti famosi. La pianta compare infatti in quadri di Caravaggio quali il “Sangiovannino”, la «Deposizione», la «Fuga in Egitto» e altre opere. Anche Rembrandt ha inserito un esemplare di verbasco nel dipinto “Fuga in Egitto.

Storia dell’arte ed esegesi biblica a parte, il nome verbasco pare assuma l’etimo dall’indoeuropeo “vir” (proprio come la Verbena, dalla struttura molto simile anche se minuscola) con significato di “verga”. Interessante notare l’identità fra il lemma indoeuropeo e il vocabolo latino “vir” che indica l’uomo nel suo aspetto virile a sottolinearne la caratteristica itifallica. L’appellativo phlomoides invece, trae origine dal greco phlomos, “lucente” oppure “brillante”.

Infatti nel Medioevo il verbasco veniva utilizzato come stoppino per le lampade a olio. Nella medicina tradizionale e in erboristeria il tasso barbasso viene utilizzato come diuretico, sedativo e rimedio per combattere i sintomi di tosse, faringite, tracheite, bronchite, infiammazione. A ogni modo, in questi casi, è molto meglio non preparare decotti o pozioni ma rivolgersi al medico.

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Lunedì, 15 Novembre 2021 18:08

BOLLETTINO COVID DEL 15 NOVEMBRE: 7 NUOVI CASI A LECCO

A fronte di 36.806 tamponi effettuati, sono 506 i nuovi positivi (1,3%).

I dati di oggi:

  • i tamponi effettuati: 36.806, totale complessivo: 18.823.622
  •  i nuovi casi positivi: 506
  • in terapia intensiva: 50 (=)
  • i ricoverati non in terapia intensiva: 460 (+19)
  • i decessi, totale complessivo: 34.243 (+3)

I nuovi casi per provincia:

  • Milano: 167 di cui 74 a Milano città
  • Bergamo: 27
  • Brescia: 75
  • Como: 15
  • Cremona: 6
  • Lecco: 7
  • Lodi: 3
  • Mantova: 26
  • Monza e Brianza: 40
  • Pavia: 17
  • Sondrio: 24
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Lunedì, 15 Novembre 2021 08:09

EDO BALBIANI "ALPINO DELL'ANNO"

Un bel riconoscimento ad un valsassinese quello consegnato ieri dall'A..N.A. Lecco in occasione della Festa di Protezione Civile.
Dopo l'alzabandiera e la Santa Messa presieduta da Mons. Rolla, è stato assegnato il premio "Alpino dell'anno" (intitolato alla memoria dello storico e indimenticato presidente Raffaele Ripamonti) al capogruppo di Casargo Edo Balbiani per il suo impegno a fare memoria con l'apertura della Chiesetta del Btg Morbegno alle Betulle.
È stata anche occasione di consegna degli attestati ai volontari che hanno raggiunto i limiti di età per lo svolgimento di attività di Protezione Civile.
Complimenti a Edo, che oltre ad essere un grande Alpino è anche una grande persona!
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