VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 11 Gennaio 2022 07:13

ANCORA RINVIATO IL CONTRATTO PER LE COOPERATIVE SOCIALI

ENNESIMA FUMATA NERA AL TAVOLO DEL COMITATO MISTO PARITETICO PROVINCIALE DI LECCO

A 8 anni di distanza dalla sottoscrizione dell’ultimo Contratto Integrativo Collettivo Provinciale, le lavoratrici e i lavoratori delle Cooperative Sociali presenti sul territorio lecchese sono ancora in attesa di un rinnovo.

I tavoli organizzati dal mese di febbraio 2021 hanno dimostrato il costante impegno delle OO.SS. Territoriali per raggiungere nel più breve tempo possibile un’intesa con le controparti rappresentative del settore, al fine di garantire i dovuti riconoscimenti alle lavoratrici e ai lavoratori che operano quotidianamente nell’erogazione di servizi socio-sanitari assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

A dispetto dell’importante ruolo assunto durante la pandemia dalle figure professionali che operano quotidianamente in questo comparto, più volte decantato dalla politica locale come un fiore all’occhiello, insostituibile per le nostre comunità, negli ultimi anni alle lavoratrici e ai lavoratori che lavorano sul territorio lecchese alle dipendenze delle Cooperative Sociali, garantendo un’efficiente rete di servizi alla persona, non è stata riconosciuta alcuna forma di valorizzazione: nessuna premialità compensativa è stata loro attribuita per l’operato svolto!

Appellandosi ad un principio di sostenibilità, la parte datoriale vuole scaricare su chi lavora in questo settore la necessità di contenimento dei costi, bocciando le proposte dei sindacati finalizzate, tra l’altro:
• alla revisione dell’inquadramento professionale di alcune categorie (addetti alle pulizie/sanificazione ed educatori a supporto dell’attività scolastica), in funzione della professionalità acquisita;
• all’individuazione di un tempo congruo da attribuire al personale operante nei servizi per i quali è previsto l’uso di una divisa, a titolo di “tempo di vestizione”;
• alla definizione di un’indennità UNA TANTUM, da attribuire alle lavoratrici e ai lavoratori che operano nel settore, ai fini di un riconoscimento economico minimo di fronte alla mancata erogazione di elementi premiali nelle ultime annualità, fortemente caratterizzate dal vigente quadro pandemico.

Sorda alle nostre richieste, Confcooperative ha, dal canto suo, formalizzato la proposta alla parte sindacale:
a) di introdurre una regolamentazione del lavoro intermittente (a chiamata), prevedendo l’ampliamento della durata dei contratti a termine rivolti ai soggetti svantaggiati;
b) di subordinare il riconoscimento di una premialità compensativa all’applicazione di regole rigide, che rischiano di compromettere per la maggior parte delle cooperative del territorio la possibilità di erogare alle lavoratrici e ai lavoratori un elemento premiale per i prossimi tre anni .

Pur comprendendo le criticità più volte sottolineate al tavolo in relazione alla crisi economica e sanitaria in atto, le scriventi OO.SS., non intendono derogare le regole che disciplinano il mercato del lavoro in materia di lavoro intermittente e di lavoro a tempo determinato, che rischierebbero di accrescere la precarietà, elemento di forte criticità nel settore.

Non condividendo le proposte avanzate da Confcooperative rispetto alla quantificazione e ai criteri di assegnazione delle risorse economiche da erogare alle/ai lavoratrici/lavoratori che operano nel settore a titolo di elemento premiale, riteniamo che quanto sta accadendo rischia di accentuare ulteriormente il forte divario economico già esistente tra i contratti pubblici e privati.

Facendo appello agli Amministratori Locali e ai Responsabili delle Aziende committenti affinchè operino con un maggiore senso di responsabilità in tal senso, chiediamo la definizione del Contratto Integrativo Provinciale in tempi celeri, non più rinviabili, dichiarando che, in assenza di riscontri concreti da parte di Confcooperative, le scriventi Organizzazioni Sindacali dichiareranno LO STATO DI AGITAZIONE di tutto il personale operante nel settore.

Per le Segreterie FP CGIL FISASCAT CISL MBL UILFPL DEL LARIO UILTUCS
Teresa Elmo Tina Coviello Italo Bonacina Roberto Pennati

Lecco, 10 gennaio 2022

Leggi tutto...
Martedì, 11 Gennaio 2022 07:08

RIGETTATO IL RICORSO SINDACALE CONTRO L'ASST

Rigettato integralmente dal Giudice il ricorso, per condotta antisindacale, promosso dalle sigle F.P. CGIL e USB P.I. contro l’ASST di Lecco e confermata la legittimità dell’operato aziendale.

Lecco, 10 gennaio 2022 - Lo scorso mese di dicembre alcune testate giornalistiche e svariati siti di informazione on line locali hanno dato ampio risalto alla notizia di un procedimento per condotta antisindacale, ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, promosso dalla CGIL contro l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lecco.

La CGIL aveva infatti lamentato “..di avere subito condotte dell’ASST volte a pregiudicare il pieno esercizio della libertà ed attività sindacale nelle sue diverse manifestazioni”.

Al ricorso si era successivamente associata anche la sigla sindacale USB P.I.

Nella mattinata di oggi il Giudice del lavoro di Lecco ha depositato il provvedimento con cui ha integralmente rigettato il ricorso, ponendo fine, si auspica, alla stagione della conflittualità pretestuosa.

Secondo la narrazione delle parti ricorrenti, l’azienda avrebbe adottato nel corso degli ultimi due anni provvedimenti illegittimi (quali le delibere istitutive degli incarichi di funzione o il regolamento sui tempi di vestizione degli infermieri) in spregio all’istituto della contrattazione sindacale e in danno degli stessi dipendenti, che si sarebbero visti depauperare di fondi destinati a pagare straordinari e altre indennità.

Inoltre l’ASST era stata accusata da CGIL e USB di aver sottoscritto accordi illegittimi, con minoranze non adeguatamente rappresentative dei lavoratori (ossia CISL, UIL e Nursing Up), avvalendosi di (presunte) firme apocrife (molto si è parlato di una “manina fantasma” che avrebbe firmato l’accordo sindacale dello scorso 16.11.21) e di essere prossima, persino, a un (inesistente) dissesto finanziario.

Con un corposo e articolato decreto, il Tribunale di Lecco - ripercorrendo puntualmente due anni di trattative, di corrispondenza tra la delegazione trattante aziendale e le OOSS, di verbali di incontri sindacali e di tavoli tecnici - ha stabilito che “ [..] nessuna condotta antisindacale risulta essere stata perpetrata” in nessuna delle “ [..] condotte dell’ASST oggetto delle doglianze attoree” e che non è mai stato “[..] in alcun modo leso il diritto di informazione, di consultazione e di partecipazione del Sindacato ricorrente” del quale, il Giudice, ha invece evidenziato i toni talvolta perentori ed “ [..] eloquenti, nel senso di escludere [..] qualsiasi possibilità di trattativa da parte della stessa organizzazione sindacale”.

Paolo Favini, Direttore Generale ASST di Lecco
“Sono particolarmente soddisfatto del decreto emanato oggi dal Giudice del Lavoro di Lecco che mette in luce il corretto operato della Direzione Strategica e della delegazione trattante. In questi due mesi ho preferito non commentare la vicenda, attendendo, in un fiducioso e rispettoso silenzio, l’esito del giudizio, certo che l’evidenza documentale dei fatti avrebbe reso giustizia all’azienda e sancito la validità degli accordi sindacali sottoscritti. In ogni caso il Giudice ha disposto l’affissione del provvedimento nella bacheca aziendale; dopo tante falsità, i dipendenti potranno leggere quale è stata la realtà dei fatti”.

Leggi tutto...
Martedì, 11 Gennaio 2022 06:56

ANTONIO ALBANESE AL NUOVO AQUILONE DI LECCO

Antonio Albanese, attore, regista e olginatese di nascita, torna a Lecco. Albanese è stato ospite martedì 11 gennaio, del cinema Nuovo Aquilone in occasione della proiezione alle ore 21 del film Come un gatto in tangenziale, ritorno a coccia di morto. Il film con la regia di Riccardo Milani fa parte del ciclo “Sorridere” del cineforum del Nuovo Aquilone.

Per Antonio Albanese si tratta di un ritorno al Nuovo Aquilone che lo aveva ospitato prima dell’inaugurazione della sala in estate, in occasione del Lecco film fest: «È un segnale fantastico quando in un periodo di chiusure un luogo, per di più, di cultura riapre, con le forze della sua comunità e dei volontari che partecipano attivamente», aveva detto entrando emozionato nella sala e lascando l’autografo sulla porta della sala di proiezione del Nuovo Aquilone a indelebile memoria.

Il film

Il secondo capitolo di inizia con Monika (Paola Cortellesi) è appena stata arrestata perché le sue sorelle gemelle cleptomani hanno nascosto la loro ultima refurtiva in un locale di sua proprietà. L'unica persona che può aiutarla è Giovanni (Antonio Albanese), l'intellettuale progressista con cui ha avuto tre anni prima una breve relazione. Giovanni riesce ad ottenere per lei una conversione di pena, dal carcere ad una parrocchia di periferia molto impegnata nel sociale, ma la parrocchia sorge proprio accanto al nuovo polo culturale che Giovanni sta contribuendo a lanciare, e la presenza costante di una "coatta della borgata Bastogi" come Monika risulta oltremodo imbarazzante per il politico radical chic con nuova fidanzata cacciatrice di sponsor.

Per ulteriori informazioni invitiamo a consultare il sito https://www.aquilonelecco.it/ e lì ad iscriversi alla Newsletter settimanale

Leggi tutto...
Lunedì, 10 Gennaio 2022 20:37

APPELLO PER LE ADOZIONI A DISTANZA IN MYANMAR

La nostra Comunità Pastorale, sin dal 1995, sostiene   l’orfanotrofio di Nuang Shwe, (Myanmar), costruito a ricordo del nostro compaesano “Brother Felice Tantardini” - Missionario del P.I.M.E.

A partire dal 2020, su proposta di New Humanity, associazione promossa dal P.I.M.E, si inizia a sostenere anche altre quattro strutture situate nella provincia di Taunggyi

  • Il Centro di Paya Phyu (dove è sepolto Fratel Felice) gestito dalle Suore di Maria Bambina, che ospita n. 120 disabili, bambini e adulti, e anche numerosi orfani abbandonati;
  • Il centro di Daw Gyi Daw Nge, gestito dalla Diocesi di Taunggyi, come il centro Brother Felice, che accoglie ogni anno 130 bambini sia orfani o abbandonati, sia bambini provenienti da famiglie povere, che frequentano il centro solo durante il periodo scolastico;
  • Il centro St. Martin, un centro residenziale nel villaggio di Taung Ni, che si prende cura di bambini orfani o abbandonati dai genitori; attualmente ospita 30 bambini
  • la scuola monastica Mibba Metta Monastic School che, in Myanmar, come tutte le scuole di questo tipo, hanno un importante ruolo nel garantire l’accesso all’educazione ai bambini provenienti da famiglie bisognose. Questa scuola è molto povera e la nostra collaborazione è un importante segno di dialogo tra culture e religioni, nella condivisione degli stessi valori fondamentali.

New Humanity propone di inserire, nel progetto 2022/23, altre due nuove realtà di Kyaing Tong:

  • La Leper Colony, lebbrosario sito nel villaggio di Naung Kan, nella provincia di Kyaing Tong. Il lebbrosario era un tempo un centro dove i lebbrosi venivano isolati dal resto della società. Fu Padre Cesare Colombo, originario di Lecco, medico, insieme alle Suore di Maria Bambina a trasformarlo facendone un centro all’avanguardia e riportando i lebbrosi a vivere nella società. Il centro è attualmente gestito dalle Suore di Maria Bambina, sotto la direzione della Diocesi di Kyaing TongIl lebbrosario oggi ospita 36 famiglie, con un totale di 12 bambini sotto i 10 anni di età. Si tratta per lo più di persone che hanno contratto la lebbra anni fa e che, pur essendo guarite, sono rimaste storpie o con la salute gravemente compromessa, e che nel centro hanno trovato rifugio. Il centro è anche diventato un punto di riferimento per il territorio, per chi ha bisogno di cure mediche. In questo momento il lebbrosario si trova in gravi difficoltà economiche, per cui proponiamo di supportarlo attraverso la fornitura di medicinali, alimenti e l’avvio di una piccola attività di allevamento per gli ospiti.
  • Il centro Mary, anch’esso gestito dalle suore di Maria Bambina, è un centro residenziale che ospita persone con gravi disabilità. Oggi risiedono nel centro 30 persone, 25 adulti e 5 bambini. Grazie al sostegno a distanza potremo garantire cure mediche e beni di prima necessità agli ospiti del centro, oltre che visite periodiche di una fisioterapista.

È nota a tutti la grave situazione politica ed economica che sta vivendo il Myanmar dopo il colpo di stato del 1 febbraio 2020, desideriamo vivamente continuare ad aiutare gli orfanotrofi e centri sopra elencati i e proponiamo per il prossimo biennio 2022/2023, il sostegno a distanza, secondo le indicazioni del modulo di adesione, qui allegato.

Grazie di cuore a chi sosterrà questo importante Progetto in Myanmar!

Il parroco

don Marco Mauri

 

Il centro di Phayar Phyu

Adozione a distanza

ragazzi br. Felice Tantardini – Myanmar

Biennio 2022/2023

La proposta è la seguente:

  • durata dell’impegno: 2 anni - quota annua: € 300

da versare in quattro rate di € 150

1° RATA              Gennaio 2022 (Epifania)

2° RATA              Agosto 2022   (Giornata missionaria estiva a Introbio)

3° RATA             Gennaio 2023 (Epifania)

4° RATA             Agosto 2023 (Giornata missionaria estiva a Introbio)

La quota potrà essere versata

  1. Con bonifico diretto sul conto di New Humanity, usufruendo delle detrazioni fiscali

BANCA CONSULIA

IBAN: IT84C0315901600000012121703

Conto intestato: “Fondazione New Humanity International Onlus

Causale: Progetto Adozione a distanza Ragazzi Br. Felice Tantardini Myanmar

Oppure in contanti alla Parrocchia di Introbio (referente Ester Sala)

Per maggiori informazioni rivolgersi al Parroco don Marco o al gruppo missionario di Introbio.

Leggi tutto...
Lunedì, 10 Gennaio 2022 13:37

GREEN PASS RAFFORZATO ANCHE PER I PIANI DI BOBBIO

ATTENZIONE: da Lunedi 10.01.2022 per accedere a tutto il Comprensorio dei Piani di Bobbio&Valtorta è necessario essere in possesso del Green Pass "RAFFORZATO".
Inoltre occorre Green pass rafforzato per Funivia Moggio-Piani di Artavaggio, Funivia Margno-Pian delle Betulle e Funivia Lecco-Piani d’Erna (no a bimbi sotto 12 anni). L’uso della mascherina FFP2 continua ad essere obbligatorio (no a bimbi sotto 6 anni).

Avviso per i bimbi 5-11 anni 😀😀
Dal 10 gennaio al 10 febbraio skipass gratuito per i bambini 5-11 anni che effettuano vaccino anti Covid-19
Basta presentare in biglietteria il certificato vaccinale e riceverete uno skipass da usare nella stessa giornata ⛷🎿
Tutte le info dettagliate su pianidibobbio.com

Leggi tutto...
Lunedì, 10 Gennaio 2022 13:26

RIAPERTA LA FUNIVIA DI ARTAVAGGIO

Nei giorni scorsi è stata riaperta la funivia Moggio-Piani di Artavaggio a seguito del
completamento dei lavori di ammodernamento e del rilascio del nulla osta alla riapertura da
parte dell'USTIF (Ministero dei Trasporti).

I lavori di ammodernamento, per un importo di circa 1,3 milioni, sono stati realizzati con il
contributo di Regione Lombardia a cui va il nostro ringraziamento, in particolare al
consigliere regionale Mauro Piazza e a Umberto Locatelli per il supporto e il sostegno. Un
grazie particolare va poi all’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale delle province di Como,
Lecco e Varese, al presidente Angelo Colzani ed a tutto il CDA.

Un sentito ringraziamento anche al progettista dell’intervento ing. Enzo Barbera, agli uffici
comunali, alla ditta CCM Finotello di Torino che ha eseguito i lavori, a ITB e al Direttore
d’esercizio ing. Riccardo Riva che hanno messo a disposizione la loro conoscenza
dell’impianto.

Questo è un importante risultato per lo sviluppo sociale e turistico di Moggio e
dell’Altopiano in generale e testimonia ancora una volta l’attenzione di Regione Lombardia
ai territori montani.
Vi aspettiamo dunque ai Piani di Artavaggio per trascorrere i vostri momenti di relax sui
nostri monti!

 

IL SINDACO di Moggio
Andrea Corti

Leggi tutto...
Domenica, 09 Gennaio 2022 20:37

CONTRORDINE: SULLO SCUOLABUS FINO AL 10 FEBBRAIO NON CI VUOLE IL GREEN PASS

Se avete avuto la fortuna di aver fatto il militare vi ricorderete sicuramente un motto che circolava in caserma.

Diceva più o meno "Mai eseguire un ordine senza prima aver atteso il contrordine", perchè tra caporali, sergenti, maggiori, tenenti, capitani, colonnelli e generali poteva capitare (e capitava, eccome se capitava!) che quel che c'era da fare non fosse ben chiaro a tutti e, quindi, passibile di revoca.

E proprio oggi, mentre ci accingiamo ad entrare nell'anno secondo dell'Era Covidiana, dai nostri generali di stanza nella capitale giunge un clamoroso dietrofront.

Sintetizzando, sino al 10 febbraio per utilizzare gli scuolabus o servizi a tale scopo dedicati non sarà necessario, come stabilito solo qualche giorno fa, avere il green pass rafforzato.

E qui inizia il caos.

Per esempio: i bus di Lineelecco che portano i nostri ragazzi alle medie sono trasporto pubblico locale (ci vuole il green pass + mascherina FFP2) o servizio dedicato (tutto come prima ma è indispensable la mascherina FFP2)?  

A noi questo aspetto non è ancora del tutto chiaro e francamente facciamo fatica a trovare risposte precise che, quindi, non possiamo fornire. Qui sotto trovare il provvedimento domenicale che vi invitiamo a leggere.

In questo marasma qualcosa di preciso, però, c'è.

1) Se prendi la corriera per andare a Lecco (scuola o lavoro è lo stesso) devi avere il green pass rafforzato + la mascherina FFP2.

2) Domani la materna di taceno e un gruppo della materna di Primaluna se ne staranno a casa. Così come una classe di Introbio. Ci sono notizie che riguardano anche la primaria di Cassina e classi a Cremeno.

3) Nei primi due giorni di scuola si sono registrate numerose assenze: la prova del nove la avremo domani mattina e non bisognerà aspettare l'ora di matematica per scoprire se il pericolo DAD generalizzata potrà essere schivato o meno.

Poi, forse, ci diranno cosa fare. In attesa di un altro contrordine.

 

 

Leggi tutto...
Domenica, 09 Gennaio 2022 07:32

UNA NUOVA MINACCIA, LA PESTE SUINA

Peste suina, Coldiretti: minaccia grave, subito azione sinergica su tutti i fronti

Trezzi: “Vanno tutelati i nostri allevamenti, non c’è più tempo.

Nel territorio delle province lariane la presenza dei cinghiali è fuori controllo”

COMO-LECCO – “Serve subito un’azione sinergica su tutti i fronti per tutelare e difendere i nostri allevamenti da questa grave minaccia, ancor più preoccupante in un territorio, le nostre due province lariane, dove la presenza dei cinghiali è sempre più pressante”. Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, ribadisce la richiesta Coldiretti Lombardia in riferimento al primo caso di Peste Suina Africana in Piemonte riscontrata nelle analisi sulla carcassa di un cinghiale trovato morto in provincia di Alessandria.

“Più volte abbiamo denunciato i pericoli della proliferazione e diffusione senza freni dei cinghiali” continua Trezzi. “Ora non c’è più tempo, vanno messi in campo interventi concreti e incisivi per riportare sotto controllo la gestione numerica di questi animali con modifiche alla norma nazionale e il rafforzamento delle misure a livello regionale”.

In questa direzione va riconosciuto l’impegno annunciato dall’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi di istituire la figura del delegato dell’imprenditore agricolo, che potrà intervenire nelle attività di contenimento del cinghiale sui fondi di sua proprietà. Importante è anche l’impegno di Regione Lombardia a sburocratizzare le pratiche per gli interventi dei controllori.

Il virus della Peste Suina Africana – continua Coldiretti Como Lecco – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagioso e spesso letale per gli animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. Un possibile veicolo di contagio possono essere proprio i cinghiali, il cui numero negli ultimi anni si è moltiplicato in tutta Italia fino a superare i due milioni di esemplari secondo le ultime stime.

“Questi ungulati provocano danni ingenti ai nostri agricoltori devastando campagne e raccolti, e costituiscono un grave rischio per la sicurezza dei cittadini avvicinandosi sempre più ai centri abitati e provocando incidenti stradali anche mortali”.

Il rischio che il contagio possa estendersi ai nostri allevamenti “rappresenterebbe un gravissimo danno economico per le imprese soprattutto in un territorio come quello della Lombardia, prima regione in Italia per numero di maiali allevati. La situazione che ci troviamo ad affrontare impone un attento monitoraggio anche per evitare che si possano generare strumentalizzazioni e speculazioni ai danni dei nostri imprenditori agricoli”.

Leggi tutto...
Pagina 495 di 723