IL SALUTO AI LECCHESI DEL PREFETTO DE ROSA
Il Consiglio dei Ministri di ieri mi ha destinato ad un nuovo incarico, quello di Prefetto della Provincia di Ravenna.
Per questo lascerò nei prossimi giorni una città ed una provincia straordinarie come Lecco per una città ed una provincia altrettanto straordinarie come Ravenna.
Mi appresto a concludere dopo 15 mesi un'esperienza in un territorio di cui sono stato un convinto ed appassionato promoter, dove identità comunitaria, disponibilità, capacità di fare squadra, si declinano in atti concreti, quello che ho definito il Modello Lecco, ammirato e analizzato da tanti osservatori.
Onorato di aver lavorato qui a fianco e a supporto dei Sindaci, e lo farò fino all'ultimo giorno, e gratificato dall' affetto che sto ricevendo in queste ore.
Stamattina sarò a Calolziocorte in una scuola con Libera e la Fondazione Comunitaria del Lecchese per parlare del Premio Cereda e di contrasto alla criminalità organizzata.
Lecco per sempre nel cuore.
Castrese De Rosa
SITUAZIONE CONTAGI COVID
158 CASI IN PIÙ DI CONTAGIATI COVID in provincia di Lecco, dati di Giovedi 24 Febbraio 2022, 6,8% la percentuale sui tamponi in Lombardia
PUTIN, UN UOMO FALSO E INAFFIDABILE
Come tanti osservatori della situazione internazionale anche io sono abbastanza esterrefatto dalla piega che sta prendendo la nuova guerra in Ucraina.
Un conto infatti è che i Russi volessero riprendersi i territori a loro vicini e a loro favorevoli, cioè le Repubbliche del Donbass e Lugansk, un conto invece mirare direttamente a Kiev e voler mettere in ginocchio tutta l'Ucraina.
Sono evoluzioni abbastanza imprevedibili, che avranno sicuramente conseguenze importanti.
Mi si lasci però sottolineare due aspetti:
1) Personalmente non credo nell'efficacia delle Sanzioni, tantomeno come deterrente. Queste forse andranno a colpire gli interessi economici degli oligarchi vicini a Putin, e di Putin stesso, che qualcuno sospetta di essere "l'uomo più ricco del mondo", che hanno un capitale miliardario, in dollari, presente in varie Banche internazionali.
E' probabile però, che in previsione dell'attacco , tutti costoro abbiano già preso le loro contromisure, per esempio spostare i capitali nelle Banche cinesi o di Hong Kong, non certo in quelle americane !
2) Le sanzioni colpiscono più i paesi che le praticano , come l'Italia, che non la Russia: sia per la nostra nota dipendenza dal Gas russo-Ucraino, sia per i commerci con essa (ad esempio gli oligarchi frequentano molto spesso Via della Spiga a Milano).
Sottolineerei poi un altro fattore importante: il popolo russo è abituato a soffrire, ha uno stile di vita da sempre più basso di quello occidentale. Fino al 1861 era abituato a una condizione di vita praticamente medievale (solo allora fu abolita la "Servitù della Gleba") nel 1922, il passaggio da un sistema privatistico a quello comunista portò a una carestia devastante, con milioni di morti, che avrebbe suscitato sollevazioni e rivolte in qualsiasi altro paese, ma non in Russia. Nella I Guerra Mondiale fu devastato da Hitler: sintomatico tra l'altro che sia Putin che il Presidente Ucraino Zelenskyj si diano oggi entrambi del "Nazista", con il particolare che il secondo è persino Ebreo, e non può certo accettare questo insulto personale !
Il popolo russo è abituato storicamente a soffrire, ripeto : fino al 1989 i negozi erano vuoti e pochissime automobili (Lada o Fiat 124 prodotte a Togliattigrad) viaggiavano per Mosca. La Russia ha un Prodotto Interno Lordo pari o inferiore a quello della Spagna , che ha molto meno estensione e molti meno abitanti. Non saranno le Sanzioni a preoccuparla particolarmente.
3) Le conseguenze più importanti invece riguarderanno proprio Putin: chi mai più oserà incontrarlo o tanto meno stringergli la mano, se mai parteciperà ai prossimi G7 ( o G8) ? L'"operazione simpatia" , iniziata con la celebre intervista (in verità secondo me un po' appiattita) di Oliver Stone nel 2015, rimandata in onda da La7 proprio alla vigilia dell'invasione, è ormai definitivamente archiviata. Putin si è definitivamente rivelato per quello che è, e lo ha chiarito molto bene ieri sera Stefano Massini, a "Piazza Pulita": un autocrate falso e ambiguo (pochi giorni fa aveva detto che stava ritirando le truppe), da non tenere per niente in considerazione per quanto riguarda la veridicità delle sue parole.
Un uomo che incarcera e uccide i suoi oppositori e i giornalisti scomodi, un uomo che aveva già massacrato la Cecenia, che ha osato scatenare una guerra contro ogni diritto diplomatico internazionale: un uomo assolutamente da evitare d'ora in poi, come un appestato.
L'Europa e l'Occidente potranno ristabilire relazioni normali con la Russia solo quando Putin se ne sarà definitivamente andato, e si spera il prima possibile (anche ieri le manifestazioni in Russia contro la guerra sono state diperse con la violenza dalla Polizia).
La sua immagine è ora completamente rovinata, e questo secondo me sarà la conseguenza più importante !
MEDAGLIE D'ONORE AI DEPORTATI DI PRIMALUNA E TACENO
GIORNO DELLA MEMORIA – MEDAGLIE D’ONORE
Giovedì 24 febbraio il Prefetto Castrese De Rosa si è recato a Primaluna ed a Taceno per recapitare le ultime 3 Medaglie d’Onore delle 20 conferite a cittadini lecchesi che nell'ultimo conflitto mondiale sono stati deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra.
Alle ore 10:00, a Primaluna, presso la Sala Consiliare del Municipio, con il Sindaco Mauro Artusi, consegnerà la Medaglia d’Onore per il signor Giuseppe Manzoni – classe 1919 – ai figli Celestina ed Adolfo; per il signor Francesco Selva – classe 1923 – alla nipote Costanza Selva.
Infine, alle ore 11:00, presso la Sala Consiliare del Comune di Taceno, con il Sindaco Alberto Nogara, consegnerà la Medaglia d’Onore per il signor Antonio Aldè – classe 1924 – ai figli Augusta e Felice.
ASST Lecco: nuovi orari centri vaccinali
L’ASST di Lecco, vista l’ulteriore riduzione dell’attività vaccinale registrata nelle ultime due settimane, rimodula il proprio servizio a partire dal primo marzo.
Di seguito le specifiche:
MERATE
• Centro vaccinale presso “Distretto Merate” dedicato esclusivamente ai bambini dai 5 agli 11 anni, resterà aperto solo il sabato dalle 8.00 alle 20.00.
• Centro vaccinale presso “Area Cazzaniga” sarà aperto da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 18.00; sabato dalle 8.00 alle 20.00, e domenica dalle 8.00 alle 14.00.
LECCO
• Centro vaccinale presso “Ospedale Alessandro Manzoni” dedicato esclusivamente ai bambini dai 5 agli 11 anni, sarà aperto da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 20.00; e sabato dalle 8.00 alle 20.00 (domenica chiuso).
• Centro vaccinale presso “Ospedale Alessandro Manzoni” sarà aperto da lunedì a domenica dalle 8.00 alle 20.00.
Con l’occasione ricordiamo che per ricevere la vaccinazione è necessario presentarsi con documento di identità e tessera sanitaria. Nel caso di minori è indispensabile la presenza di un genitore/tutore legale.
Per prenotarsi è necessario utilizzare il portale della Regione Lombardia all’indirizzo https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/
IL COVID SBIADISCE
Con lenta ma significativa e costante progressione la curva che indica l’andamento della pandemia da SARS-Cov-2 si sta appiattendo. Ciò significa che la diffusione dei contagi da coronavirus nella sua ultima e più infettiva variante omicron è in fase di regressione. Non solo su scala nazionale. Anche i dati pubblicati quotidianamente dalla Regione Lombardia suonano a conferma. Mercoledì 23 febbraio, l’indice di contagio nella regione (indicato dal rapporto fra numero dei prelievi e infezioni rilevate), era del 7,5%, identico a quello di otto giorni prima. Con poche e poco significative variazioni intermedie dell’ordine di qualche punto decimale. La situazione di progressivo anche se lento miglioramento della cosiddetta “curva epidemica” è ben evidente ed immediatamente rilevabile dal confronto “cromatico” presente in uno dei grafici contenuti nel report settimanale dell’ATS Brianza, riprodotto di seguito, del quale abbiamo ignorato i dati più lontani nel tempo risalenti all’inizio della pandemia (dunque meno significativi per i nostri scopi) per esigenze di formato, di spazio e leggibilità.
Come è semplice notare le curve delle aree colorate in blu Città di Monza) e arancione (città di Lecco) tendono ad appiattirsi fino alla settimana dal 14 al 21 febbraio scorso. Andamento pressoché identico mostrano nel grafico le linee riferite alle due province. La “curva epidemica” rappresenta l’andamento dei casi di una malattia nel tempo riferiti ad una specifica popolazione. Interessanti anche i dati riferiti dal report per quanto riguarda i tassi di positività relativi ai tamponi effettuati nel territorio di competenza dell’ATS Brianza. Come si può osservare nella tabella gli indici percentuali sono in diminuzione in tutto il territorio considerato, pur con alcune oscillazioni e differenze fra aree.
In particolare fra i Comuni di Merate e Lecco c’è uno scarto di oltre due punti percentuali mentre nella provincia lariana il tasso di positività supera di un punto quello rilevato a Lecco città. La tendenza evidente punta verso una diminuzione dei casi. Anche per quanto riguarda gli istituti scolastici, il numero delle classi in quarantena, al rilevamento del 20 febbraio scorso, è del tutto residuale. A proposito di scuola, dalla Gran Bretagna arriva una notizia in una certa misura positiva. Pare infatti che l’isolamento scolastico e domestico prodotto dal lockdown nel 2020 potrebbe aver indotto in molti casi effetti psicologici benefici sugli adolescenti. Almeno queste sarebbero le conclusioni emerse da uno studio condotto su più di 17mila studenti fra gli 8 e i 18 anni, da alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge. I risultati della ricerca, guidata da Emma Soneson e pubblicati ieri sulla rivista European Child & Adolescent Psychiatry, (https://www.springer.com/journal/787/?gclid=CjwKCAiA9tyQBhAIEiwA6tdCrOAaZG6j5ycaxny593p8jhmZ9UeDfbulbnI1fqi_V3jI4mJWDASvJhoC6Q8QAvD_BwE) smentiscono in parte la convinzione comune che l’assenza dei giovani dai banchi scolastici e l’isolamento sociale in genere abbiano sortito effetti deleteri sul loro equilibrio psicologico, affettivo ed emotivo: ma non per tutti è così. Spiega lo studio, dal titolo “Effetti longitudinali della consapevolezza e della regolazione delle emozioni sui sintomi della salute mentale negli adolescenti con e senza perdita dell'udito” che uno studente su tre della platea esaminata, ha conosciuto un miglioramento della qualità della vita con un deciso miglioramento della propria capacità di rilassamento e anche nella qualità del sonno. Inoltre i giovani avrebbero riportato benefici anche per quanto riguarda sintomi di ansia e depressione legati a lungo periodo di isolamento. Un altro effetto positivo delle restrizioni dovute alla pandemia su bambini e adolescenti riguarda gli episodi di bullismo, ovviamente pressoché scomparsi per tutto il periodo dell’isolamento. Il lockdown avrebbe inoltre influito positivamente sui rapporti familiari poiché i ragazzi hanno trascorso molto più tempo con i genitori godendo in tal modo di più diffuse opportunità di dialogo.
Va comunque precisato che dalla ricerca è emerso che anche un giovane su tre ha dichiarato di aver subito un deterioramento in termini di benessere psicofisico per non poter frequentare la scuola e i propri amici.
IL PREFETTO DE ROSA SI TRASFERISCE A RAVENNA
E' di questo pomeriggio la notizia del trasferimento del Prefetto di Lecco Castrese De Rosa a Ravenna.
Al momento non si conosce il nome del sostituto.
Il Prefetto De Rosa, giunto a Lecco nell'ottobre del 2020, si è distinto per la costante presenza sul territorio al quale ha dedicato grandissima attenzione e per la vicinanza a tutte le amministrazioni comunali.
GALBIATI CONFERMATO PRESIDENTE APAF. GESTISCE IL CFPA DI CASARGO
Martedì scorso Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann ha firmato il decreto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia provinciale per le attività formative – Apaf.
L’Agenzia ha per oggetto della propria attività la gestione dei servizi affidati dalla Provincia che rientrino nella propria competenza nell’ambito dei sistemi di formazione, istruzione, nonché del sistema turistico alberghiero quale integrazione delle attività formative.
Sono stati nominati Marco Galbiati (presidente), Luisa Ongaro e Bruno Zerbin (componenti).
“Abbiamo ritenuto di dare un segnale di continuità, confermando i tre componenti del Cda nominato nel 2018 dall’allora Presidente della Provincia Flavio Polano e confermato dal suo successore Claudio Usuelli, in un metodo di condivisione tra tutte le parti presenti in Consiglio provinciale – commentano la Presidente Hofmann e il Vicepresidente vicario e Consigliere delegato ai Rapporti con Apaf Mattia Micheli – In un recente incontro con i Capigruppo consiliari il Cda uscente ha illustrato il lavoro svolto con passione e gratuità in questi anni e ha esposto i programmi e i progetti per il futuro. La Provincia di Lecco sarà ancor più presente nel suo ruolo di indirizzo, controllo e supporto al Cda per rilanciare il Cfpa di Casargo dopo due anni molto difficili per la pandemia che ha colpito duramente il settore alberghiero e della ristorazione. Oggi finalmente intravediamo la possibilità di lasciarci alle spalle questo brutto periodo: dobbiamo lavorare tutti insieme per investire e rilanciare la scuola, a favore dei ragazzi e di tutto il territorio; le attività professionali legate al turismo, alla ristorazione e all’alberghiero sono strategiche e potranno essere una futura vocazione del nostro territorio. Siamo certi che i fatti e gli atti del riconfermato Cda andranno in questa direzione”.
Ercole Castelnovo: manca personale sanitario
"Io non ho nulla in contrario se a Introbio volete fare delle cerimonie su qualcosa di molto indefinito e incerto". Abbiamo sentito Ercole Castelnovo, storico e molto combattivo rappresentante sindacale della RSU dell'ASST di Lecco , cioè degli Ospedali (suo il merito di avere avuto riconosciuto il "tempo di vestizione" degli infermieri lecchesi all'interno dell' orario di lavoro).
Castelnovo (a sinistra nella foto, insieme a Nichi Vendola) lavora da ormai molti anni nel Reparto Psicologia dell'Ospedale di Bellano, conosce molto bene lo stato della Sanità in provincia di Lecco, ed è molto critico sulla sua gestione..
"Forse sarebbe stato meglio - aggiunge - che i valsassinesi avessero guardato a Bellano, il cui Ospedale può garantire più di una quarantina di posti letto, che alcuni anni fa ha rischiato di essere chiuso, e che oggi anch'esso viene riscoperto come "Ospedale di Comunità", un ruolo abbastanza impreciso e poco chiaro".
Rilanciare l'Ospedale di Bellano è da sempre un suo obiettivo: in questi ultimi due anni è stato gestito come luogo di degenza post-covid per chi era uscito dalla malattia grave e aveva bisogno di riabilitazione.
"Quindi se il Sindaco di Introbio vuole fare una cerimonia con Prefetto, dirigenti ASST e quant'altro, su un progetto che non si sa nemmeno se sarà realmente finanziato oppure rimarrà sulla carta, e che con la burocrazia esistente se va bene comincerà a veder la luce forse tra una decina di anni, ora che saranno stati varati gli appalti ecc., a me non interessa niente."
"Il problema è che non ci si faccia illusioni su come deve essere gestito anche un piccolo "Ospedale di Comunità": non si può fare affidamento, come ho sentito dire, sui "Medici di Medicina generale" (cioè quelli generici della Mutua) nè tantomeno sui volontari.
Con tutto il rispetto per i "Medici generici" non ne hanno la preparazione: un Ospedale è una cosa seria, deve essere gestito da Medici specialistici, purtroppo sempre più rari nel Lecchese" . Questi invece scappano per altri lidi, più remunerativi e che danno più soddisfazioni: chiedere per esempio a Ivano Donato, un bravissimo medico che lavorava al Pronto Soccorso ( e che è stato anche Assessore Comunale di Lecco).
"Abbiamo nel territorio un problema ormai drammatico di gestione del personale: quello che c'è è poco, mi riferisco sia ai Medici che agli Infermieri, generalmente super-sfruttato ai limiti delle possibilità".
Pochi giorni fa ha fatto scalpore il caso della giovanissima inferimiera di Brindisi, Sara Sorge, che uscita "stanca morta" dal suo turno di lavoro ha avuto un colpo di sonno mentre tornava a casa in auto e si è schiantata contro un palo.
Insomma, la gestione di un Ospedale, se si farà, non può essere affrontata con superficialità e leggerezza: "bisogna garantire turni di 24 ore, una assistenza specialistica, tutta una serie di problematiche che dovranno essere affrontate, altrimenti è solo pura propaganda".
Vedremo.