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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 12 Marzo 2021 20:54

IL ROSSO E' SERVITO

Come ampiamente previsto da lunedì prossimo (e fino al 6 aprile!)  la nostra Regione sarà zona rossa, peraltro in buona compagnia visto che lo stesso colore lo “vestiranno”  anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, Basilicata (probabile), Campania e Molise.

In attesa che escano le solite FAQ a chiarimento (indispensabili per capire fino in fondo cosa si può e cosa non può fare), vediamo in sintesi cosa ci attende.

In zona rossa - prima di tutto - è vitato qualsiasi spostamento, salvo che nei casi di lavoro, salute o necessità. Aldifuori di questi casi si deve restare in casa.

Per la precisione non ci si può muovere non solo all’interno della regione ma anche in ambito comunale: per farlo è necessaria la pochissimo amata autocertificazione.

Irraggiungibili anche le seconde case, tranne per motivi di urgenza (tipo un guasto elettrico o una perdita d'acqua).

Saranno aperti solo i negozi che vendono beni essenziali e si potrà uscire per fare la spesa o per una passeggiata nei dintorni di casa o per recarsi in chiesa.

Anche in questo caso sarebbero da evitare le visite multiple allo stesso negozio nella stessa giornata, fenomeno molto comune ai tempi del primo lockdown.

Le visite ad amici o parenti sono vietate. Ci sarà una deroga dal 3 al 5 aprile (con delle regole precise), ma solo in quei giorni (sabato santo, domenica di Pasqua e lunedì dell'Angelo).

Come già scritto gli unici negozi che possono aprire sono quelli che forniscono un servizio considerato essenziale. Parrucchieri e barbieri saranno chiusi.

Insomma, un perfetto deja vu di quanto abbiamo vissuto l’anno scorso di questi tempi.

Una delle domande più frequenti riguarda l’attività motoria: in zona rossa si può fare una passeggiata ma vicino a casa, quindi niente attività fisica di qualsiasi tipo lontano dall’abitazione.

Cosa succede a bar e ristoranti? Anche qui un film già visto. Devono restare chiusi ma possono lavorare con l’asporto e consegne a domicilio. Per l’asporto i bar chiudono alle 18 e i ristoranti alle 22. Per le consegne a domicilio non ci sono orari.

Tutte le scuole restano chiuse e l’attività proseguirà a distanza salvo la possibilità di presenza per studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.

Per il momento - in attesa delle FAQ - è tutto. 

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Venerdì, 12 Marzo 2021 17:44

SECONDO IL DIRETTORE GENERALE DELL'ASSESSORATO AL WELFARE ASTRAZENECA E' SICURO

“Il vaccino AstraZeneca è sicuro”. Lo ha ribadito venerdì 12 marzo il direttore generale dell’Assessorato al Welfare di Regione LombardiaGiovanni Pavesi, in un’intervista a Lombardia Notizie Online.
“In Lombardia – ha spiegato il direttore – abbiamo quindi raggiunto il milione di dosi inoculate e in nessun caso. Né con l’utilizzo di AstraZeneca, né con la somministrazione di altri vaccini, abbiamo registrato eventi avversi importanti. Quindi la campagna vaccinale prosegue”.

I vaccini sono sicuri

“I vaccini che utilizziamo, a partire da AstraZeneca – ha aggiunto Giovanni Pavesi – sono sicuri. Si registra l’utilizzo in milioni di dosi sia in Italia, sia nel resto del mondo. E senza aver mai registrato situazioni di particolare pericolo. Quindi non c’è motivo per i nostri cittadini di dubitare sulla sicurezza e sulla continuità della campagna vaccinale”.

Lotto precauzionalmente isolato

“Abbiamo quindi precauzionalmente isolato il lotto che ci è stato segnalato da Aifa e da quel lotto – ha proseguito – in questo momento, non sono risultate situazioni di preoccupazione. Oppure di eventi avversi sui cittadini che lo hanno ricevuto. Ovviamente se qualcuno, che è stato vaccinato, avesse qualunque tipo di sintomo, può contattare il medico di riferimento. Oppure il centro in cui si è vaccinato. E verrà prontamente preso in carico in assoluta sicurezza”.

No elementi per sospendere le vaccinazioni

“Non abbiamo elementi – ha concluso Pavesi – che si inducano a sospendere le vaccinazioni. Ricordiamo sempre che il vaccino, infatti, è l’unico strumento forte che abbiamo attualmente a disposizione per liberarci dalla pandemia”.

Su 31.722 dosi somministrate nessuna segnalazione

Sono 31.722 le dosi di vaccino AstraZeneca del lotto ABV2856 somministrate nei diversi Centri vaccinali attivi in Regione Lombardia e, come detto, a oggi non sono state registrate particolari segnalazioni da parte dei pazienti inoculati.

Il dettaglio delle sommistrazioni

In particolare, ecco le somministrazioni:

  • 3.516 tramite l’Ats Bergamo
  • 3.409 tramite l’Ats Brescia
  • 4.102 tramite l’Ats Brianza
  • 12.325 tramite Ats Milano
  • 2.697 tramite Ats Insubria
  • 1.476 tramite Ats Montagna
  • 376 tramite Ats Pavia
  • 3.871 tramite Ats Val Padana.
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Venerdì, 12 Marzo 2021 17:25

FORMENTI (LEGA) IN VISITA IN VALSASSINA. VIABILITA' E SCUOLA AL CENTRO DELL'ATTENZIONE.

Nella giornata di ieri, 11.03.2021 il consigliere regionale Antonello Formenti ha incontrato alcuni amministratori della Valsassina, in particolare il Sindaco di Introbio Airoldi, il Sindaco di Primaluna Artusi, il Sindaco di Parlasco Busi, il Sindaco di Taceno Nogara, il Sindaco di Sueglio Cariboni e l’assessore del Comune di Cortenova Benedetti.

Molti i temi trattati con il consigliere regionale, tra i quali la viabilità, alla luce anche del progetto della nuova variante sulla provinciale a Primaluna e Introbio, ma anche e soprattutto la scuola.

È emersa, infatti, da parte dei Comuni la necessità di promuovere, con un accordo di partenariato di ampio respiro, la realizzazione del nuovo polo scolastico secondario di primo grado a Introbio.

I Comuni hanno rappresentato alla Regione nella persona di Formenti, in modo unitario, una scelta condivisa per una scuola “media” sulla quale graviterebbe un bacino di utenza di circa 15 mila abitanti.

Il consigliere, con il suo staff, ha assicurato il massimo sostegno per l’iniziativa che dovrà necessariamente essere preceduta dalla formalizzazione dell’accordo tra i Comuni e l’individuazione dell’area.

“È un momento storico, ha commentato Formenti, con difficoltà grandi e inaspettate, ma al tempo stesso un momento per essere coraggiosi e guardare con fiducia al futuro, pensando ad un polo scolastico moderno e condiviso”.

Anche sulle attività agricole e sulla formazione professionale nel campo caseario sono state fatte ottime valutazioni, che saranno sviluppate in un prossimo incontro".

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Venerdì, 12 Marzo 2021 14:50

IL PD LECCHESE: RIDEFINIRE L`IDENTITA` DEL PARTITO DEMOCRATICO

L`Assemblea provinciale del Partito Democratico lecchese discutera` questa sera di una petizione da inviare alla Segreteria nazionale affinche`, dopo le traumatiche dimissioni da Segretario di Nicola Zingaretti, si apra una "profonda discussione al proprio interno sulle prospettive future del Partito".

L`obiettivo quindi e` quello di non limitare il dibattito interno, in vista del prossimo Congresso, a schermaglie personali o tra correnti diverse, ma " data la natura peculiare della fase sociale, politica ed economica in cui ci troviamo e
i cambiamenti in essa intercorsi negli ultimi tempi" si apra un vero dibattito..Le criticità davanti a noi - emergenza sanitaria e crisi economica – richiedono un Partito Democratico unito e forte per concentrarsi fino in fondo sulla delicata attività di Governo".

Ridefinire l`identita` e ritrovare una unita` d`intenti , coinvolgendo "tutti gli iscritti e tutti i livelli
territoriali del partito in un percorso programmatico di ridefinizione dell’identità, del posizionamento
politico e delle prospettive future del Partito Democratico in relazione al contesto sociale, politico ed
economico attuale, senza che tutto ciò si trasformi nell’ennesima conta utile solo a pesare le aree politiche
interne al partito".

Queste le priorita` individuate dalla Segreteria lecchese composta da Marinella Maldini
Michele Bianco Vittorio Campione Michele Castelnovoe Mauro Colombo

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Venerdì, 12 Marzo 2021 12:12

PROSSIMA STAGIONE ESTIVA: TAVOLO DI MONITORAGGIO IN PREFETTURA

Un Tavolo permanente per il monitoraggio delle criticità e per l’adozione di misure correttive, presenza di steward e del volontariato di protezione civile per il contingentamento degli accessi alle spiagge; vigilanza specificamente dedicata al rispetto delle norme anticontagio, servizi mirati delle Forze di polizia e delle Polizie locali.
Queste, in sintesi, le decisioni assunte dal Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto Castrese De Rosa a Varenna, nella splendida cornice di Villa Cipressi, con tutti i Sindaci della costa orientale del Lario, per far sì che l’accesso alle località lacuali maggiormente attrattive della provincia, nell’imminente stagione primaverile/estiva, si svolga con il minor disagio viabilistico possibile e nel rispetto delle prescrizioni per il contenimento del contagio da coronavirus.
Il dispositivo vedrà dunque impegnate le Polizie locali con l'ausilio del volontariato e degli steward per il contingentamento degli ingressi alle spiagge il cui accesso sarà conseguentemente vietato una volta raggiunta la capienza prevista.
Le Forze di polizia opereranno nell'ambito del collaudato piano di controllo del territorio, in ausilio, al profilarsi di eventuali criticità, delle Polizie locali e degli addetti al controllo.
Anche l’Autorità di Bacino ha assicurato al Prefetto il massimo coinvolgimento e sostegno ai Sindaci, mentre la Provincia di Lecco ha garantito la consueta disponibilità, tramite la Polizia provinciale ed il coordinamento degli altri Comuni, a sostenere gli sforzi delle località rivierasche.
Per coniugare il legittimo desiderio di svago dei cittadini con l’irrinunciabile esigenza di tutela della salute pubblica si renderà necessario un impianto caratterizzato da flessibilità e gradualità, che coinvolgerà tutti gli attori istituzionali, volontariato e steward. Si è trattato del secondo Comitato svoltosi su tali problematiche dopo quello tenutosi la settimana scorsa ad Oliveto Lario con i Sindaci della sponda occidentale del lago (Oliveto Lario, Malgrate e Valmadrera).
«E’ fondamentale fare sistema nell’affrontare i problemi correlati al maggior afflusso viabilistico e agli assembramenti sulle spiagge legati alla prossima stagione primaverile/estiva. E’ in corso un’emergenza sanitaria in relazione alla quale è imprescindibile programmare per tempo le misure più appropriate e proseguire scrupolosamente nell’azione di rispetto di regole e comportamenti responsabili.
Ringrazio tutti i Sindaci rivieraschi, che hanno dimostrato grande sensibilità, attenzione e impegno, anche nel mettere a punto fin da ora mirate iniziative tese ad evitare affollamenti di persone e a mitigare i disagi derivanti da spostamenti consistenti e di difficile gestione, pandemia permettendo. Approfondiremo settimanalmente insieme ai Sindaci le problematiche specifiche dei singoli comuni» - ha commentato il Prefetto De Rosa.
Al Comitato hanno preso parte il Questore Alfredo D’Agostino, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Igor Infante, il Vicecomandante provinciale della Guardia di Finanza Damiano Manzari, il Consigliere provinciale Matteo Manzoni, il Vicesindaco di Lecco Simona Piazza, i Sindaci di Abbadia Lariana Roberto Azzoni, Bellano Antonio Rusconi, Colico Monica Gilardi, Dervio Stefano Cassinelli, Dorio Massimo Vergani, Lierna Silvano Stefanoni, Mandello del Lario Riccardo Fasoli e Varenna Mauro Manzoni, che ha ospitato il Comitato.
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Venerdì, 12 Marzo 2021 12:09

PROVINCIA: TAVOLO DI NETWORKING SU FORMAZIONE E LAVORO

E’ stato siglato il nuovo protocollo d’intesa tra la Provincia di Lecco e 36 operatori accreditati e autorizzati da Regione Lombardia a operare nell’ambito del mercato del lavoro provinciale.

L’accordo è finalizzato a rafforzare la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per rendere più efficace ed efficiente la gestione del mercato del lavoro nel territorio, in un periodo di emergenza sanitaria ed economica che continua a mettere a dura prova anche il sistema occupazionale locale.

L’intesa, in continuità con analoghi protocolli stipulati dal 2011, è valida fino al 31 dicembre 2023 e vede protagonisti i principali enti accreditati che erogano servizi al lavoro e di istruzione e formazione professionale e un buon numero di operatori autorizzati a sottoscrivere i patti di servizio personalizzati con le persone che devono accedere ai percorsi di politiche attive del lavoro per la ricerca di un impiego.

Tra gli impegni assunti dai firmatari, rivestono particolare importanza la condivisione di conoscenze, esperienze e buone prassi per l’attuazione delle politiche del lavoro a livello territoriale secondo le finalità previste dalla normativa nazionale e regionale, anche in riferimento alle persone svantaggiate, e la definizione di linee comportamento comuni per l’erogazione dei servizi.

Altrettanto rilevanti l’impegno a favorire l’accesso alle banche dati come il portale Sintesi del Centro per l’impiego, la condivisione di informazioni sull’erogazione dei servizi ai lavoratori disoccupati o sospesi dal lavoro, e la possibilità di pubblicare sul portale Leccolavoro le ricerche di lavoro aperte e i corsi di formazione finalizzati ad aumentare l’occupabilità delle persone alla ricerca di un impiego.

Il Consigliere provinciale delegato ai Centri per l’impiego Giuseppe Scaccabarozzi dichiara: “Grazie a questa intesa vogliamo dare continuità e consolidare la collaborazione con gli operatori privati del mercato del lavoro, perché è necessario creare nuove sinergie per sostenere le persone in cerca di un’occupazione in questo periodo critico di pandemia. Al contempo, è fondamentale offrire un adeguato servizio a quella parte del sistema produttivo lecchese che fortunatamente sta reagendo alle difficoltà investendo anche sull’assunzione di personale”.

Il Presidente Claudio Usuelli aggiunge: “Sottolineo il ruolo importante della Provincia e del Tavolo di condividere i progetti delle azioni di rete a supporto delle crisi aziendali. Nella speranza che i settori più colpiti, come commercio e turismo, tornino a riprendersi presto anche grazie alla campagna vaccinale, è di primaria importanza sfruttare questo periodo per orientare, formare e accompagnare alla ricerca di un impiego le persone disoccupate e coloro che rischiano di perdere il posto di lavoro quando sarà eliminato il blocco dei licenziamenti, affinché possano cogliere le opportunità professionali che si presenteranno”.

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Venerdì, 12 Marzo 2021 07:32

L`arcivescovo Delpini in visita alla Casa sul Pozzo.

Un incontro inaspettato

Mercoledì 10 marzo, a metà mattino, è venuto alla Casa sul Pozzo mons Mario Delpini, arcivescovo di Milano. È sceso dalla macchina con la mascherina, senza alcuna insegna vescovile; ci ha salutato riconoscendo don Flavio, dando la mano a P. Elia, salutando padre Angelo.
La visita era desiderata dal Vescovo per conoscere la realtà (ne aveva sentito parlare come di un “mito”) ed ora finalmente aveva la possibilità di farne conoscenza da vicino. La visita è stata contrassegnata da una sincera ed essenziale convivialità.
L'ospite è stato accompagnato a conoscere la casa, nella funzione di abitazione per un piccolo nucleo di persone, e di accoglienza e cura di adolescenti di nuova immigrazione e di seconda generazione, per la maggior parte musulmani.
L'arcivescovo si è mostrato molto attento e argutamente ha chiesto dove fosse il pozzo; Angelo glielo ha mostrato dall'alto spiegandone il significato.
Dopo una visita breve alla struttura ci siamo trovati nel salone per uno scambio di saluti in un clima di reciproco ascolto e di riconoscenza reciproca
Angelo ha ringraziato l'ospite, accompagnato dal vicario episcopale mons Maurizio Rolla, per la gradita visita e ha richiamato la comunicazione dell'arcivescovo di qualche settimana fa dal titolo: Posso chiedervi di condividere lo strazio dell’impotenza? Questa domanda era stata vissuta intensamente dagli abitanti la casa. Ha poi messo in rilievo il dialogo avviato con la comunità musulmana, che ha il suo centro proprio di fronte alla casa sul pozzo. Indicando con questa scelta una sfida perché questo territorio esprima una dimensione di pace e di prassi interculturale di riconciliazione e di confronto e non di contrapposizione tra chi vive pur in maniera diversa il riferimento al Libro come parola di Dio per l'uomo.
Le parole di Delpini sono state di riconoscimento della forte creatività del gruppo e di gratitudine per quello che svolge sul territorio.
L'arcivescovo ci ha tenuto a dire che quella sua lettera è nata dall'ascolto di tante comunità e famiglie e che oggi hanno bisogno di sostegno e di una parola che sia salvatrice.
C’è stato un dialogo tra le persone e il vescovo.
Renata Menaballi ha presentato l’esperienza con alcuni giovani di Crossing (e di ex) per ripensare una riflessione a partire dalle parole di p. dell'Oglio, che invitava a riscoprire la comune umanità. Purtroppo, la pandemia sta misurando questa esperienza, ma c’è possibilità di sviluppo.
Giuseppe Colombo chiede quale riverbero e quale ripresa in diocesi del viaggio di papa Francesco alla radice della fede nella terra di Abramo.
Provocatoriamente mons. Delpini ha rilanciato: “se avete voi qualche idea da propormi …!” ma poi ha assicurato che la diocesi di Milano guarda molto ad oriente ed è attenta alle vicende di quei popoli.
Valentina Nocita ha presentato all'ospite il lavoro educativo nei confronti dei ragazzi di Crossing, che in questo momento sono impossibilitati a venire; ma proprio per questo viene garantito loro un contatto e una presenza costante on-line.
La risposta dell'arcivescovo è stata di richiamo alla libertà dei soggetti, di cui noi ci prendiamo cura educativamente; per questo possiamo soffrire anche dei fallimenti. Ma proprio in questo contesto ha voluto puntualizzare una dinamica di non invadenza nei confronti dei giovani; di non far trovare tutto pronto, ma lasciare loro la possibilità di esprimersi. In questo senso si augura che queste giovani generazioni sappiano essere in un certo qual modo “rivoluzionari”! Nel senso di lottare per il cambiamento e non adagiarsi in quello che il mondo li costringe ad essere: bravi consumatori. C'è un bisogno di ripartire, di riguadagnare senso e non mollare.

Alla fine di questo breve dialogo abbiamo chiesto la sua benedizione e l'arcivescovo ha declinato in maniera semplice ma intensa la discesa della benedizione sugli ospiti, sui volontari, sulla casa, sulle famiglie e sulla città.
Lo scambio di alcuni doni ha segnato il termine dell'incontro. All'arcivescovo la comunità ha donato la colomba in ceramica e due testi: il libro di Sara Favre su Mino Cerezo, di cui l'ospite ha potuto ammirare le opere, e la guida per comprendere il fenomeno migratorio nel nostro territorio; non da ultimo alcune confezioni di marmellate prodotte dalla casa sul pozzo.

In un momento finale di commiato, in cui ha sorpreso la sua attenzione gentile con cui ha voluto salutare P. Elia, ha avuto modo di percorrere i nomi sul Muro della memoria, la fontana della pace e la Carta di Peters.

Giuseppe Colombo

Un grande dono la visita dell’arcivescovo Delpini alla Casa sul Pozzo.
È entrato in silenzio e senza cerimonie, con molta semplicità, ma con la forza di chi ha la libertà profonda di dire ciò che pensa.
E così il dialogo con il gruppo dei presenti (una trentina di persone!) è stato subito sciolto, familiare.
Punto di partenza è stato l’invito proposto da Delpini stesso tre settimane fa per una condivisione dello “strazio dell’impotenza” e che la Casa sul Pozzo ha vissuto con una serata intensa di preghiera e contemplazione. Da lì la conversazione ha toccato il dialogo con l’Islam: l’arcivescovo ha subito colto la sfida di un incontro che vuole andare al di là del buon vicinato e cerca l’ascolto dell’altro, la condivisione di un cammino nella fede, l’attenzione alla concretezza del quotidiano.
E poi Crossing con la fatica e la tenacia corali della Comunità e degli educatori in questo tempo di pandemia. Da Delpini una nota preziosa: aiutare i ragazzi a prendere coscienza delle proprie risorse e del “fuoco di cambiamento” che è dentro di loro, anche nella difficoltà.
Infine, il comune affetto per papa Francesco e il desiderio che i segni forti che quest’uomo sta compiendo nel mondo possano essere energia di trasformazione per le nostre comunità.
Un incontro breve, ma non formale: uno di quei piccoli grandi momenti che lasciano traccia e donano speranza.

Renata Menaballi

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Giovedì, 11 Marzo 2021 20:43

LOMBARDIA DI CORSA VERSO IL ROSSO. A INTROBIO AUMENTANO I RICOVERATI.

Numeri che parlano chiarissimo quelli di oggi. 25.673 nuovi casi in Italia, 373 persone decedute, 32 terapie intensive e 365 ricoveri nei reparti in più. 

La Lombardia (undici milioni di abitanti, teniamolo sempre presente) conta 5.849 nuovi positivi (208 nella provincia di Lecco), 81 sono i decessi, ben 28 gli incrementi in terapia intenvia e più 134 i ricoveri nei reparti.

Stando ai conteggi che circolavano oggi siamo a 311 casi ogni 100.000 abitanti: sopra i 250 si finisce in zona rossa senza nemmeno poterne discutere, quindi la strada appare già molto in salita.

Freddi numeri che misurano la febbre di un contagio ancora lungi dall'essere domato, nonostante la campagna vaccinale stia finalmente (e facciamo tutti gli scongiuri possibili e immaginabili) prendendo forma ed organizzazione. Ma ci vorrà tempo: dai 7 ai 15 mesi per coprire quasi tutta la popolazione e tornare ad una normalità che oggi è ancora un miraggio.

Altri dati: nella nostra regione la percentuale di letti di terapie intensive occupate da persone colpite dal virus è ben sopra il 40% quando la soglia critica è fissata al 30%. Anche l'occupazione dei reparti di malati di Covid è cresciuta ed oggi si attestava anch'essa sopra il 40% stabilito come livello di guardia.

Decine di casi si registrano anche in Valsassina.

Abbiamo sottomano i dati di Introbio che oggi raccontano di 23 positivi, due persone a stretto contatto e 4 ricoverati di cui uno in terapia intensiva. Rispetto al bollettino precedente, quindi, si conta una persona in più all'ospedale.

Domani dovremmo conoscere il nostro futuro prossimo che potrebbe già prevedere un weekend di lockdown, mentre da lunedì, numeri alla mano, sarebbe un miracolo restare ancora in arancione scuro.

Sul fronte delle vaccinazioni proseguono quelle degli over 80 ed anche il personale scolastico sta affluendo nei siti dedicati per ricevere la propria dose, segnali importanti e positivi che però non devono distoglerci dal rispettare le solite regole.

 

 

 

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Giovedì, 11 Marzo 2021 17:53

A Lecco “Piazza Lega Lombarda” torna “Piazza Stazione”, ma la Lega protesta

L’Amministrazione comunale del Comune di Lecco ha deliberato che “Piazza Lega Lombarda” torni al suo vecchio nome di “Piazza Stazione”, dando attuazione al voto del Consiglio comunale dell’aprile 2015 che aveva stabilito il cambio di nome.

“L’Amministrazione, con una semplice delibera, ha dato esecuzione a una Deliberazione del Consiglio comunale del 14 aprile 2015, anche perché noi siamo abituati a dare attuazione a quanto deciso democraticamente dal Consiglio comunale - spiega l’Assessore ai Servizi Istituzionali generali Roberto Pietrobelli -. Il Consiglio comunale di allora, infatti, aveva deliberato il cambio di nome con 21 voti favorevoli (su 30 Consiglieri presenti) ma non si era mai dato seguito al voto.”

Il cambio di nome non arrecherà disagi per i cittadini in quanto in Piazza Stazione non vi sono residenti. Alle poche attività presenti verrà, invece, data formale comunicazione.

La Lega risponde per voce di Cinzia Bettega, che ha diramato il seguente comunicato:

"Superba iniziativa anti crisi di Gattinoni e dei suoi assessori che, incapaci di distinguere la storia dall’ideologia, non hanno il polso della situazione e dimostrano la loro totale lontananza dalle esigenze e dalle preoccupazioni dei lecchesi. Il sindaco e la giunta annaspano su temi rilevanti quali l’iter del teleriscaldamento, la gestione del centro sportivo del Bione, tanto per citarne due, e pensano bastino cerimonie e comunicati stampa per coprire battute d’arresto che mal si conciliano con le promesse di fare più cose, in modo innovativo e più rapidamente rispetto alla precedente amministrazione, il tanto strombazzato

“cambiamopasso”. Serve politica, non propaganda e giochi di parole; gli elettori vogliono programmazione specifica, atti concreti e il rilancio della città. La luna di miele è finita.

Emanuele Mauri segretario cittadino Cinzia Bettega capogruppo consiliare comune di Lecco
Lega Lombarda per Salvini premier

 

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Giovedì, 11 Marzo 2021 08:22

CALCIO DILETTANTI: STAGIONE FINITA PER IL CORTENOVA

in Sport

Campionato finito per il Cortenova? E' quello che emerge dal comunicato che il Comitato Regionale Lombardo della FIGC ha emesso ieri dopo la riunione del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti che riportiamo per intero.  

 

Si è svolta ieri a Roma, la riunione del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti. All’ordine del giorno, l’atteso indirizzo sulla ripresa dei campionati della stagione sportiva 2020-2021 di Eccellenza maschile e femminile di calcio a 11 e i campionati maschili e femminili di Serie C-C1 di calcio a 5.
Recepite prioritariamente le indicazioni del Consiglio Federale, il massimo organismo della LND, trasferirà alla FIGC i format elaborati dai Comitati Regionali e dai Comitati Provinciali Autonomi di Trento e Bolzano. Spetterà ora al Presidente Federale, che ha ricevuto la delega apposita unitamente ai vice presidenti della FIGC, valutare e successivamente ratificare le proposte ricevute e la loro congruità al fine di consentire l’auspicata ripresa dell’attività organizzata dai singoli Comitati Regionali.
Nella stessa seduta il Consiglio Direttivo della LND ha altresì concordato sull’opportunità di non procedere alle retrocessioni nei campionati oggetto della ripresa, così come di stabilire il blocco dei ripescaggi per le prossime due stagioni sportive per quelle società che decideranno di non proseguire l’attività come autorizzata dalla FIGC. Rispetto alla ripresa degli allenamenti collettivi, gli stessi potranno essere effettuati solo quando l’iter di riconoscimento da parte del CONI del preminente interesse nazionale non sarà completato e saranno consentiti solo a chi deciderà di riprendere a giocare.
Il Consiglio Direttivo ha anche stabilito di comunicare alla FIGC che non vi sono le condizioni per la ripresa delle attività in ambito regionale non di rilievo nazionale, risultando di competenza federale ogni decisione relativa all’attività giovanile.
“Trasferiremo immediatamente alla FIGC le proposte dei singoli Comitati con l’intento di accelerare il più possibile la ripresa dei campionati regionali di vertice – ha commentato il presidente della LND Cosimo Sibilia – confidando che possano essere fornite a tutte le Società interessate risposte rapide al fine di favorire il completamento di questa martoriata stagione sportiva”.

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