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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 15 Marzo 2021 15:09

DALLA REGIONE 17,5 MILIONI PER INDENNITA' COMPENSATIVE ALL'AGRICOLTURA DI MONTAGNA

Regione Lombardia aprirà mercoledì 17 marzo un bando da 17,5 milioni di euro dedicato alle indennità compensative per gli agricoltori che operano nelle aree svantaggiate di montagna. L’iniziativa prevede l’erogazione di un’indennità annua commisurata ai maggiori costi di produzione e ai minori ricavi delle imprese agricole di montagna, causati dagli svantaggi naturali e strutturali cui sono soggette. Un premio annuale per ettaro di superficie il cui importo è commisurato infatti alla tipologia colturale. E, nel caso delle superfici pascolive e dei prati, all’altimetria e alla pendenza.

Contrasto all’abbandono delle superfici agricole

“Vogliamo contrastare – ha detto Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – l’abbandono delle superfici agricole di montagna che, solo se utilizzate e governate, possono concorrere a garantire un reale presìdio del territorio, la salvaguardia della biodiversità, la prevenzione del rischio idrogeologico e dell’erosione dei suoli”.

Quando presentare la domanda

La domanda potrà quindi essere presentata dal 17 marzo fino al 17 maggio 2021.

Valorizzazione agricoltura di montagna

“Il mantenimento e la valorizzazione dell’agricoltura di montagna – ha aggiunto l’assessore – contribuiscono alla protezione dell’ambiente e contrastano lo spopolamento di queste zone. Lo scorso anno abbiamo investito 4,6 milioni di euro per finanziare 366 opere di terrazzamento e muretti a secco, infrastrutture necessarie per chi coltiva la terra in alta quota. È chiaro che il sostegno va accompagnato alla promozione dei prodotti. E su questo stiamo lavorando con le associazioni agricole. Per fornire agli agricoltori strumenti efficaci e innovativi”.

Realizzare nella Programmazione agricola sezione per la montagna

“L’obiettivo per la prossima Programmazione agricola – ha concluso Rolfi – è quello di realizzare una sezione specifica per la montagna. Ciò al fine di integrare le attuali misure e dare continuità e organicità agli interventi. La necessità principale oggi è, infatti, quella delle infrastrutture, fisiche e digitali. Ciò per mettere i produttori nelle condizioni di lavorare abbattendo gli svantaggi logistici”.

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Lunedì, 15 Marzo 2021 06:45

POLIZIA: FAKE NEWS SU ASTRAZENECA E REVISIONE AUTOMEZZI

Due comunicati della Polizia di Stato:

1)Non cadere nella Rete delle #fakenews sul #Covid19 e sulle relative vaccinazioni. Si sta diffondendo la falsa notizia sul blocco precauzionale di diversi lotti di vaccini #AstraZeneca attraverso un comunicato contraffatto AIFA Agenzia Italiana del Farmaco - pagina ufficiale
. L'Agenzia ha ribadito che solo un unico lotto, contraddistinto dalla sigla ABV2856, è stato bloccato per motivi precauzionali.
Ricorda che puoi sempre verificare l’attendibilità delle informazioni consultando le pagine ufficiali dell’Aifa www.aifa.gov.it e, in caso di dubbi, puoi segnalare la notizia alla Polizia postale e delle comunicazioni sul sito www.commissariatodips.it.

2) Consultate sul nostro sitoweb i recenti aggiornamenti sulle proroghe per le scadenze di revisione automezzi, patente di guida e carta di qualificazione del conducente #CQC.
Info disponibili al link https://www.poliziadistato.it/.../165e7c7af6ba0f7624234128

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Lunedì, 15 Marzo 2021 06:23

LE NUOVE FAQ DEL GOVERNO SUL COVID

COVID-19 – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo

Il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il dpcm 2 marzo 2021 hanno disposto l’applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19.

Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30). Questa sezione “faq” è stata quindi aggiornata come previsto dal decreto-legge e riporta, per le zone gialle e arancioni, le medesime risposte.
Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.

Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle Ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, del 12 marzo 2021, del 13 marzo 2021 e del 27 febbraio 2021, sono ricomprese:

nell'area bianca: Sardegna;
nell'area gialla: Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta;
nell'area arancione: Abruzzo, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria;
nell'area rossa: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.

Cliccando sulla mappa è possibile visualizzare le FAQ, relative alle disposizioni settoriali delle aree (area bianca, area gialla, area arancione, area rossa).

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Domenica, 14 Marzo 2021 17:03

ZONA ROSSA E DUBBI AMLETICI

Ci risiamo. Tutto già visto ma non tutto già risolto. I dubbi, come sempre, rimangono e affollano l’Italia pandemicamente rossa ma politicamente policroma. Il decreto legge emanato dal governo Draghi ha ridipinto di carminio l’intero settentrione. O quasi. Ricominciano così a farsi avanti dubbi e perplessità sull’applicazione pratica di norme vissute da alcuni come necessarie e inevitabili per bloccare la diffusione dei contagi, come insopportabili restrizioni delle libertà individuali da altri.

E l’albionico, orrendo acronimo FAQ torna a far parte della nostra vita quotidiana. Comprensibile, quindi che le “frequently asked questions” si ripresentino invariate nella forma e nella sostanza e che qualcuno, molto opportunamente, tenti di diradare le nebbie fitte che immancabilmente offuscano i testi prodotti con kafkiana pervicacia dai nostrani e mai estinti burosauri. Ma qualche precisazione e sottolineatura non guasta. Ad esempio per quanto riguarda gli spostamenti. È vero che il Dl pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, (come si spiega nella sezione FAQ del sito https://www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638#zone) vieta qualsiasi spostamento, anche nel Comune di residenza se non per motivi di lavoro, salute o necessità.

Ma da questo punto di vista i valsassinesi sono, in un certo senso, dei privilegiati poiché il dispositivo pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, prevede alcune, fondamentali deroghe. Infatti, per chi risiede in Comuni la cui popolazione non supera i 5000 abitanti (dunque tutti i Comuni della valle) gli spostamenti “sono consentiti per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia”. Nulla di nuovo, insomma, rispetto al lock-down dello scorso inverno.

Dunque, secondo le delucidazioni governative, chi risiede in Valsassina, purché munito di apposita autocertificazione, potrà spostarsi dovunque, per lavoro, salute o necessità, entro i 30 km dal Comune di residenza ma non potrà raggiungere Lecco, colpito da interdizione in quanto capoluogo di Provincia. Nelle risposte governative alle FAQ si specifica anche che “La valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente”. Insomma, in caso di controllo sarà l’agente che rileva lo spostamento a decidere se si tratti o meno di violazione delle norme. Ma questo è vero sempre, anche in assenza di particolari restrizioni.

Tutto chiaro dunque? Non proprio visto che in teoria chi periodicamente scende a Lecco per rifornirsi di generi vari in qualche Ipermercato, non potrebbe più farlo, dato che Lecco è capoluogo di Provincia. Ma “Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”. Parola di FAQ. Ma Lecco, oltre che capoluogo di Provincia, può essere considerato “contiguo” a Primaluna o Pasturo?

Terminiamo il nostro viaggio nel dubbio pandemico trattando il tema: attività motoria e/o sportiva. Per quanto riguarda le passeggiate sembra non ci siano dubbi: “sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione”. Ferme restando le abituali precauzioni. Insomma si può girare intorno alla propria casa, ma non a quella del vicino. Chiaro. Per quanto riguarda l’attività sportiva le cose si complicano. Infatti “Nell’area rossa è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri.” Però è anche vero che è possibile “nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.”

È esclusa, quindi, la possibilità di usare automobile o motocicletta per spostarsi in altro Comune nel quale esercitare, o dal quale far partire, l’attività sportiva. Su come si possa accertare nei fatti quando si tratti di passeggiata, attività motoria o attività sportiva, le FAQ tacciono. Nel caso di un ciclista forse tutto dipende dal tipo di veicolo, (da passeggio o da corsa, oppure mountain bike). Nel primo caso pedalare è consentito esclusivamente “nella prossimità di casa propria”. Se si tratta di un pedone la differenza la potrebbe fare il tipo di calzature (da runner, da jogging, da tennis)? O la presenza o assenza di zaino, marsupio o bastoncini da sci e così via? L’area del dubbio, come si vede, continua ad allargarsi. Conclusioni: spostatevi il meno possibile e sempre con distanziamento interpersonale adeguato e mascherina.

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Domenica, 14 Marzo 2021 09:17

DA DOMANI SI CAMBIA COLORE. SI' ALLE SECONDE CASE. INTROBIO: AUMENTANO ANCORA I RICOVERI. PIU' NESSUNO IN INTENSIVA

Ultimo giorno in arancione (sia pure "rafforzato") e poi ci si tufferà nel rosso. Ad accompagnarci in questa transizione un vento fortissimo: spazzasse via anche il virus ci farebbe un grandissimo piacere.

Ma quali sono le regole che dovranno essere rispettate? Immaginiamo le conosciate tutti (quasi) a memoria. Per i più distratti facciamo un breve riassunto, così, per promemoria.

Ovviamente resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 e questo non deve essere stato molto chiaro ai giovani pescati dai Carabinieri in Centro Valle in orari non consentiti, per cui, si sa mai, ribadiamolo.

Le scuole, come noto, resteranno aperte alla presenza solo di studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.

Loro malgrado (ed anche dei numerosi clienti) saranno chiusi bar e ristoranti che potranno funzionare solo con l'asporto in orari ben definiti.

Anche in questo caso è indispensabile una sottolineatura: asporto significa che prendi il tuo caffè, la tua brioche o il tuo bicchiere e te ne vai. Non significa che devi radunarti con altri che hanno preso il loro caffè, la loro brioche e il loro bicchiere attorno, per esempio, a un monumento o nascosti dietro un angolo buio. Già che siamo in tema: i residui dell'asporto non vanno lasciati per strada. 

Molti negozi resteranno chiusi perchè trattano generi (esempio abbigliamento, gioiellerie, calzature) "non indispensabili" anche se sono tali per la vita dei loro proprietari e tutti speriamo che vengano "ristorati" adeguatamente e, possibilmente, nel minor tempo possibile.

Un argomento che riguarda la nostra Valle da vicino è quello delle seconde case. L'interpretazione ministeriale dice che si possono raggiungere, basta avere in mano un titolo di proprietà o un contratto d'affitto stipulato prima di metà gennaio e che la "seconda casa" non sia abitata da persone non appartenenti al proprio nucleo familiare. Il pensiero va alle vacanze pasquali quando potenzialmente potrebbero salire tutte le migliaia di proprietari di seconde case in Valsassina. Con i negozi accessibili solo col contagocce, i bar e ristoranti aperti solo per l'asporto e considerate le dimensioni delle vie e delle piazze dei nostri comuni, vedremo come saranno evitate le possibilità di assembramento.

Tra sabato 3 e lunedì 5 aprile, nonostante la zona rossa, tutti potranno andare a trovare parenti o amici. Bisogna essere al massimo in due con minori di 14 anni al seguito e dirigersi verso una sola abitazione privata, una volta al giorno e rispettando gli orari del coprifuoco.

Infine la regola generale: in zona rossa non su può uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e urgenza ed occorre avere con sè il modulo di autocertificazione. Quindi, per esemplificare, si può uscire per fare la spesa o comprare il giornale, ma non per andare a bere l'aperitivo o trovarsi con gli amici o i parenti.

Altra questione molto dibattuta è la possibilità di svolgere "attività motoria". Ebbene, lo si può fare solo all'interno del proprio comune, in forma individuale all'aperto mantenendo la distanza di due metri e restando nei pressi della propria abitazione. Una passeggiata, tanto per capirci, è classificata come "attività motoria".

E la cosiddetta "attività sportiva"? Se volete correre o andare in bici potete farlo uscendo anche dai confini comunali, ma la vostra destinazione finale deve essere il comune di partenza. In pratica, uscite da casa per farvi ritorno.

Altra chiusura molto sentita quella dei parrucchieri, barbieri e centri estetici. Come l'anno scorso di questi tempi, perciò, largo al fai da te e buona fortuna a tutti per i risultati.

Ultimo capitolo chiusure riguarda i mercati dove troveremo solo generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.

Una raccomandazione a chi porta a spasso il cane (attività consentita): lasci le vie e le piazze pulite!

Concludiamo con gli ultimi dati che ci arrivano da Introbio (comune per il quale abbiamo aggiornamenti quasi quotidiani).

Oggi in paese si contano 22 persone positive e 9 a contatto stretto. Dei positivi ben 5 sono ricoverati (uno in più rispetto al precedente bollettino. La buona notizia (ottima!) è che l'unica persona in terapia intensiva ne è finalmente uscita.

 

 

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Domenica, 14 Marzo 2021 07:33

OGGI CHE BELLISSIMA GIORNATA..

Negli anni Trenta del secolo scorso, quando non c`era ancora il Festival di Sanremo, c`era pero` una canzoncina abbastanza famosa, oltre a "Giovinezza" o "Faccetta Nera", e che mia madre, che l` aveva appresa da bambina, aveva insegnato anche a me.

Diceva letteralmente cosi` (anche la musica e` molto carina, la trovate su Youtube):" Oggi che bellissima giornata, giorno di gran felicita`, la mia bella donna se n`e` andata, e m`ha promesso che mai piu` ritornera` !".

Scrivo questo perche` sono veramente colpito, e anche veramente stufo, a distanza di pochi giorni dall`8 Marzo, della lunga sequela di femminicidi che ogni giorno ci sciorinano i telegiornali.

Adesso, oltre agli Italiani, ci si sono messi pure gli Inglesi che, grande ideona, invitano le donne a non uscire da sole alla sera, dopo la manifestazione di ieri causata dall`uccisione di una donna in un parco di Londra, manifestazione tra l`altro repressa brutalmente.

Una parlamentare Laburista ha calcolato il numero di femminicidi commessi in un anno nella "perfida Albione" (a proposito di Anni `30). Ma gli Inglesi non erano queli del "self control", o addirittura del "niente sesso siamo inglesi" ?
Ben centoventi femminicidi in un anno solo: in Italia andiamo un po` meglio, "solo" 91 nel 2020 (di cui 81 in ambito famigliare, cioe` uccise dal marito/convivente).

Non sarebbe l`ora di piantarla ?

Oggi una canzone come quella che ho ricordato cosi` sarebbe di gran lunga Futurista (il Futurismo era una corrente letteraria dell`epoca) a dimostrazione che forse non tutto di quegli anni sia da buttare via.

La reazione dell`uomo abbandonato da una donna (il classico "caro, non ti amo piu`") oggi e` troppo spesso causa di violenza, di cui il femminicidio e` solo l`ultima fase , piu` spesso si tramuta in "stalking", come si dice oggi, o in ripicche personali anche pesanti.

Guardiamo invece all`ironia, all`intelligenza, alla leggerezza, pure in quegli anni di imperante "machismo" in cui il Fascismo esaltava il culto della virilita`, con cui il maschio abbandonato reagisce all`annuncio della (ex) amata : "Oggi che magnifica giornata , io non ho piu` rancore e ringrazio chi me l`ha portata via ", in realta` l`uomo non ne vedeva l`ora !

Futurista proprio , ma nel senso che appartiene piu` a uno sperabile futuro che alla realta` del presente.
Se la reazione degli uomini abbandonati fosse sempre questa il mondo sarebbe molto migliore !
Io riproporrei questa canzone ancora oggi al prossimo Sanremo !

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Sabato, 13 Marzo 2021 17:12

INFRASTRUTTURE: LA PROVINCIA CHIEDE DI FARE LOBBY

Nel pomeriggio di ieri, in Camera di Commercio Como-Lecco, il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e il Presidente della Camera di Commercio Como-Lecco Marco Galimberti hanno promosso un incontro con il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa e con i rappresentanti politici lecchesi in Europa, Parlamento e Regione in merito alle necessità e alle richieste relative alle infrastrutture per la mobilità sul territorio provinciale.

All’incontro hanno partecipato il parlamentare europeo Pietro Fiocchi, il Senatore Paolo Arrigoni, gli Onorevoli Roberto FerrariGian Mario Fragomeli e Alessio Butti, il Sottosegretario regionale Antonio Rossi, i Consiglieri regionali Mauro PiazzaAntonello Formenti e Raffaele Straniero.

Il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli ha illustrato ai presenti i dettagli delle infrastrutture e degli interventi individuati come prioritari.

“L’incontro di oggi segue quello dello scorso 11 febbraio con i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. La Provincia di Lecco ha voluto chiamare le forze politiche di qualsiasi colore per ribadire la necessità di fare lobby per il territorio; c’è un treno veloce che sta passando e sul quale dobbiamo salire a tutti i costi. Ognuno nel proprio ambito dovrà seguire l’iter di queste opere strategiche e lavorare insieme per la loro realizzazione.

Abbiamo posto le fondamenta al piano di finanziamenti che prevede sul territorio provinciale investimenti per centinaia di milioni di euro nel quinquennio 2021-2025: un piano strategico che non si vedeva da anni e che consentirà di disporre delle risorse necessarie per attuare importanti interventi richiesti dal territorio e non più rinviabili. Un’occasione per rafforzare strategicamente le infrastrutture esistenti, ma anche per programmare il futuro offrendo nuova linfa e prospettive all’intera Provincia di Lecco e alla città capoluogo, liberando il lungolago dai mezzi pesanti che non possono transitare nell’attraversamento.

Una significativa parte degli stanziamenti è destinata alla strada statale 36, collegamento viabilistico fondamentale che sostiene volumi di traffico tra i più intensi d’Italia. Una parte dei fondi andrà alla manutenzione e alla messa in sicurezza della galleria Monte Piazzo, del tratto tra Giussano e Civate, del ponte Manzoni tra Pescate e Lecco; sono in programma anche miglioramenti della rete esistente come le opere sugli svincoli di DervioPiona/ColicoBione/Lecco. Una parte degli investimenti è destinata al completamento della ciclopedonale tra Lecco e Abbadia Lariana, intervento necessario per la sicurezza stradale e di impulso verso la mobilità green e le potenzialità turistiche della sponda orientale del Lago di Como.

Un’altra area di intervento è rappresentata dal collegamento con la provincia di Bergamo, che per la presenza di aziende, autostrade e di un aeroporto da un decennio in continua espansione rappresenta uno snodo cruciale che storicamente soffre di una inadeguatezza strutturale: è il momento di concentrare le risorse per adeguare e potenziare la rete viaria esistente.

Infine dobbiamo prendere in considerazione la necessità del prolungamento della Tangenziale Est in provincia di Lecco con un progetto che riesca a interpretare le esigenze di mobilità e di accessibilità verso l’area metropolitana e i vari snodi autostradali, esigenza che va a potenziare l’attrattività di un territorio dinamico come il nostro, tenendo conto anche dell’ambiente, dello sviluppo sociale e la qualità della vita dell’area meratese.

Parte delle risorse economiche andrà anche alla messa in sicurezza del territorio, aspetto non più sottovalutabile, ma necessario e doveroso, da rendere ordinario e costante, da attuare tenendo conto delle peculiarità del territorio, in larga parte pedemontano e montano. Si tratta di un ambito da implementare e che potrebbe rappresentare uno sbocco economico di interesse per molte imprese operanti sul territorio”.

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Sabato, 13 Marzo 2021 07:13

DA LUNEDI 15 MARZO NUOVO CALL CENTER PER COVID

TEL. 039 2369000

Questo il numero dedicato a tutte le problematiche covid, con operatori specifici per le diverse linee di intervento per tutti i cittadini di ATS Brianza (cioe` tutta la Provincia di Lecco)

Il numero è  strutturato con queste sezioni relative alle problematiche indicate:

selezionare 1  per chiusura periodo sorveglianza e per rientro al lavoro o in comunità

selezionare 2  se sei positivo al tampone e hai bisogno di informazioni

selezionare 3  se sei contatto di un positivo e hai bisogno di informazioni

selezionare per sintomi riconducibili a COVID 19 ed effettuazione primo tampone

selezionare 5   per AZIENDE e LUOGHI LAVORO

selezionare 6   per SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO

selezionare 7   RIENTRO ESTERO

selezionare 8   per informazioni su VACCINAZIONE COVID

Il numero 039 2369000 sarà attivo da lunedì 15 marzo e, almeno in questa prima fase di attivazione, sarà attivo dalle 8,30 alle 12,30.

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