Calendario gare squadra Ragazzi (under 14)
Calendario gare squadra Ragazzi Basket (under 14).
Pontida e Chiavenna le trasferte più impegnative per i ragazzi valsassinesi.
Sabato a Introbio la partita contro il Chiavenna.
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Indagine congiunturale III trimestre pmi lombarde: rallentamento per ordini, fatturato e produzione
Il terzo trimestre per le pmi lombarde segna un rallentamento rispetto ai mesi precedenti. E’ quello che emerge dall’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre del 2022 condotta dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia su un campione di 300 aziende iscritte al sistema Confapi, prevalentemente del settore metalmeccanico.
Se i primi tre mesi dell’anno avevano presentato segnali positivi riguardo gli indicatori di congiuntura, nei successivi tre già si evidenziava un rallentamento vistoso degli ordini (in aumento per il 47% degli associati, in calo per 3 su 10), fatturato e produzione. Ora nel terzo trimestre si segnala un ulteriore rallentamento nella distribuzione delle frequenze sui tre indicatori. Gli ordini crescono per 3 su 10: in calo nel 42% dei casi. Rimane stabile l’allarme tra gli imprenditori per i costi della produzione con aumenti marcati riguardo l’energia per il 75% degli intervistati.
Segnali preoccupanti, se non di allarme, anche riguardo l’utilizzo degli impianti produttivi. Situazione di forte stabilità che qualifica le realtà più forti, con tassi di utilizzo superiori all’85%. Preoccupano le aziende più fragili, qualificate da percentuali di utilizzo sensibilmente inferiori alla soglia del 70%.
Rimangono stabili gli indicatori su prezzi e tempi di consegna, che tendono a ricalcare le rilevazioni già espresse nel secondo trimestre del 2022. Sembrano migliorare i tempi di consegna sia delle materie prime sia degli altri materiali indagati (semilavorati e materiale di consumo).
Il costo e la disponibilità della componente energia sono problemi di forte impatto sulle imprese: il 46% evidenzia una erosione ormai totale delle proprie marginalità, assorbite dai rincari. La situazione emersa ha il vantaggio di aver stimolato un fiorente, ampiamente condiviso movimento nelle imprese, che si mostrano fortemente proattive alla ricerca e alla messa in campo di soluzioni alternative in questo ambito.
“Il quadro che emerge da questa congiuntura non è di certo positivo e non ci fa stare tranquilli – commenta Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardia -. Il vistoso rallentamento negli ordini, l’incremento marcato dei costi dell’energia e delle materie prime, ma soprattutto il basso utilizzo degli impianti da parte delle nostre pmi desta enorme preoccupazione. Inoltre, i forti aumenti dell’energia hanno eroso la totale marginalità per mantenere la produzione economica e si è esaurita anche la possibilità di scaricare a valle i costi subiti. Anche il miglioramento nei tempi di consegna non mi sembra un segnale positivo, significa solo che sono diminuiti gli ordini. Stiamo procedendo a passi veloci verso la recessione”.
IN ALLEGATO L'INDAGINE COMPLETA
Promossa dal CAI Sezione di Lecco con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia,
l’esposizione proseguirà fino al 27 novembre con ingresso libero.
Saranno i suggestivi paesaggi alpini di Valtellina e Valchiavenna, le loro cime innevate, i loro ghiacciai e i laghetti delle loro valli i protagonisti dell’esposizione “Paolo Punzo. Montagne di Lombardia”, che si inaugura a Lariofiere di Erba in coincidenza con la 49esima edizione della Mostra dell’Artigianato il prossimo 29 Ottobre.
Promossa dal CAI Sezione di Lecco “Riccardo Cassin” e nata da un’idea dell’agenzia di comunicazione Welcome, la mostra presenta un ricco corpus di opere di Paolo Punzo, pittore bergamasco del Novecento (Bergamo 1906 -1979), divenuto celebre a partire dagli anni Trenta per le sue tele e le sue tavole che ritraggono scorci di vette, ghiacciai, pascoli e profonde vedute delle vallate alpine soprattutto della Valtellina e della Valchiavenna, di cui era assiduo frequentatore. Definito dalla critica il “pittore della montagna”, Paolo Punzo in effetti riuscì a fondere nei suoi quadri – moltissimi dei quali realizzati “en plein air” – la sua duplice passione di alpinista e di pittore. Lontano dalla retorica fascista di cui anche il CAI sotto il regime si faceva portatore, con il mito dell’uomo che si misura con la selvaggia e aspra natura della montagna e della conquista delle vette, in realtà nei suoi dipinti Punzo celebra la bellezza e il fascino delle cime e delle vallate a lui care, che ha scalato spesso portando con sé nello zaino tavolozza, pennelli e tavole per dipingere. Cresciuto all’ombra del CAI ed esploso grazie alle mostre che proprio il Club Alpino organizzò a più riprese per celebrarne la bravura, Punzo seppe conquistare critici e scrittori di rilievo, come Leonardo Borgese, Vittorio G. Rossi, Fulvio Campiotti, Salvator Gotta e Dino Buzzati, anch’egli pittore alpinista, che lo consacrò nel dopoguerra sulle colonne del “Corriere della Sera”.
L’esposizione – già proposta con successo nell’aprile scorso alla Torre Viscontea di Lecco nell’ambito della rassegna “Monti Sorgenti” – ha il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia e presenta oltre cinquanta opere di Paolo Punzo provenienti da collezioni private: tra le opere più interessanti in mostra, i quadri della collezione della Banca Popolare di Sondrio, Main Partner dell’iniziativa. Partner tecnico è Assiteca.
“L’immagine scelta per il visual concept, e che sovrappone diverse cime ritratte nelle opere di Punzo, mostra la capacità di questo pittore di misurarsi con moltissime montagne a noi care e la sua straordinaria tavolozza di colori. – sottolinea Giorgio Cortella, dell’agenzia Welcome - Punzo è stato un alpinista, cresciuto nel CAI, oltre che un pittore con una capacità espressiva straordinaria, che amava dipingere dal vero, in alta quota”.
“È un’occasione di grande fascino ed emozione per rileggere, attraverso la visione un grande artista ed appassionato alpinista, alcuni dei paesaggi delle nostre montagne lombarde a cui siamo maggiormente legati” afferma Adriana Baruffini, presidente del CAI di Lecco.
Oltre ai dipinti di Punzo, la mostra ospiterà alcuni pannelli che mettono a confronto immagini fotografiche odierne di Alberto Locatelli con gli stessi scorci dipinti da Punzo diversi decenni fa: “Vogliamo con questo contributo offrire un momento di riflessione sul tema del climate change, con riferimento in particolare al fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzarsi della linea nevosa”. Non a caso la mostra ha il patrocinio di Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
La mostra, che proseguirà fino al 27 novembre ad ingresso libero, seguirà i seguenti orari di apertura:
da Sabato 29 ottobre a Mercoledì 2 novembre: ore 10 | 20
Venerdì 4, Sabato 5 e Domenica 6 novembre: ore 10 | 12 e 16 | 18
Sabato 12, 19 e 26 novembre: ore 10 | 12 e 16 | 18
Domenica 13, 20 e 27 novembre: ore 10 | 12 e 16 | 18
Dopo le quattro serate tenutesi a Casargo tra Settembre e Ottobre, l'insegnante della locale Scuola Elementare Valentina Marcias è stata invitata presso l'Istituto Parini di Lecco, corso serale, a esporre le sue ricerche sulla stregoneria in Italia e in Valsassina (argomento su cui si sta specializzando per la sua tesi di laurea) dal prof. Enrico Baroncelli.
Ne è emersa una "Lectio Magistralis" di tre ore molto interessante e apprezzata dagli studenti del triennio pariniano.
"Chi erano le streghe ?" ha cominciato a domandarsi la Marcias. "Il fenomeno della stregoneria arriva da molto lontano, addirittura dal Paleolitico (quindi dall'ultima fase della Preistoria) per assestarsi stabilmente nella storia della Grecia e di Roma, nel periodo pre-Cristiano".
"Erano per lo più donne esperte nella gestione delle erbe, erbe salutari ma anche erbe poco salutari (i cosiddetti malefici). Stavano di solito in disparte rispetto alle altre case e ai concittadini, spesso vicino o dentro a un bosco, perchè erano molto amanti della Natura".
"Le streghe - ha confermato Baroncelli - molte volte fungevano da mediche o da ostetriche: aiutavano le donne a partorire (nei secoli scorsi spesso le donne avevano molti figli, da 10 a 20, non tutti nati vivi e molti morivano entro i primi due anni). Queste loro conoscenze mediche le rendevano a volte sospette, soprattutto se i bambini nascevano deformi o morivano subito, come succedeva spesso date le precarie condizioni igieniche di una volta".
Alla fine del Medioevo l'Inquisizione, gestita soprattutto dai Domenicani, come il famoso Torquemada, ebbe un ruolo primario nella "Caccia alle Streghe", elaborata ideologicamente dal noto "Malleus Maleficarum" (il Martello delle Streghe) pubblicato nel 1487 dal frate domenicano Heinrich Kramer con la collaborazione del confratello Jacob Sprenger.
Spesso il processo partiva con una denuncia a volte anche ridicola o qualche sogno di bambini/e, che dichiaravano di aver visto una certa signora "volare in cielo con una scopa", per andare magari a qualche Sabba (incontro col Diavolo).
Sul corpo delle poverine si cercava allora qualche segno fisico di questi incontri: bastava un neo sul collo o sulla schiena, qualche verruca o escrescenza da qualche parte del corpo, per avere la certezza che fosse stata contagiata o baciata dal Diavolo.
Allora partiva la fase della tortura, per cercare di far loro confessare la "verità" : a Introbio nel 1600 vennero processate due donne di Premana, che però se la cavarono e vennero rilasciate con la promessa però di non rimettere più piede nel loro paese.
Era difficile tuttavia resistere a lungo alle torture, spesso molto dolorose: legate con le mani dietro e sollevate sulla corda, chiuse nella "Vergine di Norimberga", un armadio con chiodi dentro, stirate sulla "Tavola" e tirate con corde attaccate a braccia e piedi.
Dopo un po' confessavano qualsiasi cosa, e la pena era subito pronta: rogo o impiccagione.
La Marcias si è poi soffermata sulla figura storica della "Pulzella di Orleans", Giovanna d'Arco, e il suo ruolo nelle battaglie contro gli Inglesi, prima di essere catturata e condannata perchè "sentiva le voci degli Arcangeli".
Baroncelli invece ha parlato della "Caccia alle Streghe nell'America puritana", nella seconda metà del Seicento (compreso il famoso processo di Salem), citando verbali e situazioni ben descritte nei Processi dell'epoca.
"La particolarità della "caccia alle streghe - ha sottolineato il prof. - è che non si è limitata a un territorio specifico, ma si è verificata a livello internazionale, sia nei paesi Cattolici (Italia, Francia, Spagna) che in quelli Protestanti (Germania, Inghilterra, America del Nord), soprattutto lungo il corso del Cinquecento e del Seicento, nel pieno delle guerre di Religione.
A chiudere questa fase però ci ha pensato un medico italiano, Girolamo Tartarotti, con un suo libro meno noto di quanto meriterebbe, cioè "Del Congresso notturno delle Lammie", pubblicato a Rovereto nel 1749.
Tartarotti scrisse, in periodo illuminista, che le donne considerate streghe erano probabilmente e semplicemente in preda ad erbe allucinogene, oppure malate di malattie mentali o nervose, che straparlavano di cose inesistenti.
Dopo Tartarotti la "Caccia alle Streghe" si chiuse per fortuna definitivamente.
Tre giorni di vero autunno: e chi si ricordava più cosa volesse dire "pioggia"? Beh, teniamolo a mente, perchè da oggi in poi (e stando alle previsioni per almeno una decina di giorni) il cielo sereno tornerà ad incombere sulle nostre teste con temperature che ci consentiranno (per fortuna) di risparmiare sul riscaldamento.
Qualche dato? Ci viene in soccorso il solito importantissimo Meteobarzio, registratore dei fenomeni meteorologici sul nostro territorio, per farci sapere che in questo ottobre 2022 sono caduti 147 mm di pioggia, record annuale (sul podio settembre con 135 e giugno con 133).
Se si pensa che i trenta giorni con più precipitazioni del 2021 sommarono 364 millimetri (luglio), i 147 rappresentano ben poca cosa anche se in un anno così secco dobbiamo prendere atto che tra il niente e il piuttosto è sempre meglio il piuttosto, attendendo quel che ci riserveranno novembre e dicembre.
Già, perchè il consuntivo annuo sino ad ora ammonta a miseri 832 millimetri, esattamente la metà del dato 2021 che si concluse con un totale di 1.827 millimetri. Morale: per recuperare il deficit servirebbe un metro d'acqua ma, e crediamo che tutti siano d'accordo, sarebbe opportuno che ciò non avvenisse.
Non che non sia mai successo, ma quando capitò furono guai seri, anzi, tragici, visto che si trattò del novembre 2002 quando sulla nostra beneamata Valle scesero 855 millimetri di acqua e tutti sappiamo come andò a finire.
C'è un bellissimo libro di Marguerite Yourcenar, "Memorie di Adriano", pubblicato dalla scrittrice belga nel 1951, di cui un capitolo mi è sempre rimasto in mente (cito a memoria, al momento non l'ho sottomano).
Si tratta di quando i Senatori e il Pontifex Romanus (siamo intorno al 130 dopo Cristo, il Pontifex era il capo della religione di Giove, Minerva e soprattutto Marte, il Dio della Guerra) discutono allarmati della proliferazione del Cristianesimo nella capitale dell'Impero.
"Dove andremo a finire ? " dichiara uno di loro . "I Cristiani stanno diventando sempre più numerosi e potenti. Tra un po' prenderanno il posto di noi Pagani, e del nostro Pontifex, con la loro strana Religione. Tra un po' non ci sarà più posto per i nostri Templi dedicati ai nostri antichi Dei".
"Tranquillo" gli risponde un altro Senatore. "Non ti preoccupare: anche se per assurdo un domani il Pontifex cristiano prendesse il posto del nostro Pontifex, sarà costretto a fare le stesse cose che faceva quello di prima, non cambierà quasi nulla !".
Questa storia mi è venuta in mente, a dire il vero da parecchio, appena si è affacciata l'ipotesi, data già probabile mesi fa dai sondaggi, di un prossimo Governo Meloni.
Quella che era l'incendiaria, la principale oppositrice del Governo Draghi, per un anno e mezzo, ma anche di quelli precedenti, negli ultimi undici anni, è diventata giocoforza pompiere e ha dovuto fare più che repentinamente una veloce inversione a U su quasi tutto quello che aveva affermato in passato .
L'"Agenda Draghi" ora la tiene lei in mano, anche fisicamente, visto che ieri Draghi le ha passato la cartelletta con i dossier più importanti.
Inoltre sta chiamando come consulenti gli ex Ministri di Draghi, come Cingolani, oppure li rimette al loro posto, come Giorgetti.
E non sarà certo finita qui, Berlusconi o Salvini permettendo, che con tutta evidenza stanno facendo di tutto per metterle i bastoni tra le ruote.
Finita la campagna elettorale, le promesse e gli annunci per le allodole, ora c'è da gestire il Potere. E il Potere ha le sue regole (in sintesi Atlantismo, gestione del Deficit, del PNRR, la questione energetica, NATO, alleanze Europee e tanto altro). Non ci si può distrarre: ci sarà spazio per qualche nota di folclore (visto alcuni personaggi squallidi che la circondano, che vorranno far vedere che è un Governo "di Destra") ma le cose importanti non possono cambiare.
L'aveva già capito il Pontifex di Adriano: speriamo solo non ci siano sbandamenti, altrimenti dovremo trovare un altro Pontifex !
Tornano gli Open Day per conoscere la nostra scuola
Saranno 3 le giornate dedicate a presentare l’offerta formativa del CFPA per l’anno scolastico 2023/2024: il 4 e il 25 novembre e il 16 dicembre.
Dalle ore 14.30 sarà possibile registrarsi per iniziare il tour della scuola alle 15.00. Alle 16.00 ci sarà un momento di incontro in Aula Magna per poi concludere la giornata entro le 17.30 con un aperitivo preparato dagli studenti del CFPA servito al tavolo.
E' richiesta la prenotazione entro il mercoledì precedente tramite la piattaforma online sul sito www.cfpacasargo.it/open-day.
Nei nostri boschi prosperano numerosi e possenti castagni che ricoprono di ricci e foglie di intenso color ruggine, bordi delle strade, mulattiere e sentieri. Sono ottime in cucina sotto forma di primi e secondi piatti e come contorno per arrosti. Squisite nelle preparazioni dolciarie e nella “pasticceria da forno”, fanno anche bene alla salute grazie al contenuto di vitamine, sali minerali, proteine vegetali e carboidrati. Insomma, le castagne che tutti conoscono e apprezzano, possono rappresentare un elemento interessante nella nostra dieta quotidiana in quasi tutte le stagioni data la facilità di conservazione. Stiamo ovviamente parlando della castagna, un frutto antichissimo nato molti milioni di anni prima della comparsa dei nostri antenati. Ne sono stati scoperti fossili risalenti al Terziario (più o meno 10 milioni di anni fa).
Ma le prime tracce di utilizzo del “pane dei poveri” risalgono a circa 10mila anni or sono e coincidono con la nascita delle più antiche forme di civiltà umana. Pare se ne cibassero i primi cacciatori - raccoglitori di bacche e radici. Già IPPOCRATE (, padre fondatore della medicina occidentale, nel IV secolo prima di Cristo, scriveva di “noci piatte” magnificandone le proprietà nutritive e lassative. Anche SENOFONTE, nello stesso periodo, chiama la castagna “noce piatta priva di fessure” e spiega che essa costituiva una fonte di cibo per alcuni popoli anatolici, mentre il contemporaneo TEOFRASTOla definisce “ghianda di Zeus”. Coridone, personaggio della VI Ecloga di VIRGILIO (I secolo a.C.) descrive un paesaggio nel quale “Stan ritti i ginepri ed i castagni irti di ricci, giacciono sparsi qua e là i frutti ciascuno sotto il suo albero...”. Insomma il frutto ben custodito dal riccio che lo custodisce ha accompagnato la storia dell’uomo fin dalle origini contribuendo a sfamarlo nei periodi di carestia.
Infatti la castagna contiene acqua, fibre, carboidrati, proteine “nobili”, grassi (3 grammi ogni etto), vitamine del gruppo B, PP e C, magnesio, fosforo, calcio, zinco, ferro e soprattutto potassio, elemento fondamentale per l’attività mioelettrica e, quindi, cardiaca. Inoltre questo frutto contiene buone quantità di acido linoleico e oleico al quale vengono ascritte le proprietà salutari dell’olio di oliva extravergine., In cucina e pasticceria gli utilizzi della castagna sono innumerevoli come componente fondamentale di alcune minestre, come contorno per arrosti e, sotto forma di farina, nella preparazione di pane, polenta, dolci (castagnaccio, marmellata, Monte Bianco e così via). In passato la castagna veniva impiegata anche in funzione terapeutica contro una lunga serie di patologie che qui sarebbe lungo e inutile elencare anche perché la medicina moderna ne ha smentito quasi totalmente l’efficacia. Ma qualche utilizzo, per così dire medicinale, può essere accettato: un infuso di foglie verdi di castagno sembra funzioni per lenire tosse e infiammazioni delle prime vie respiratorie. Ma se la tosse vi infastidisce davvero lasciate perdere la fitoterapia e rivolgetevi al medico. In chiusura suggeriamo una ricetta “povera” per la quale potere usare la castagne che avrete certamente raccolto nei giorni scorsi.
CASTAGNACCIO - (per 8 persone): 400 g di farina di castagne, 1/4 di latte, 50 g di zucchero, 20 g di pinoli, rosmarino, olio, sale.
Passate al setaccio la farina in una scodella. Aggiungete latte e 2 bicchieri d’acqua mescolando con una frusta, per produrre un impasto della consistenza di una besciamella. Sempre mescolandolo aggiungete lo zucchero, 3 cucchiai di olio EVO e una presina di sale. Versate il composto in una teglia preventivamente “sporcata” di olio, per ottenere un impasto spesso due o 3 centimetri. Aggiungete una manciata di pinoli e cospargete il tutto con aghi di rosmarino. Rifinite con un sottile filo d’olio. In forno preriscaldato a 180° cuocere per 40 minuti. Il castagnaccio va portato in tavola freddo.
L’oratorio di Lecco Centro, venerdì sera, ha ospitato le premiazioni dei campionati provinciali di atletica leggera e gran combinata. Carlo Isacchi, coordinatore della commissione provinciale per l’atletica, e Ennio Airoldi, presidente provinciale, consegnato le medaglie ai vincitori.
Per l’atletica leggera, Gs Virtus Calco vince con 120 punti davanti al Team Alto Lambro con 102 punti e al Team Pasturo con 100 punti. Seguono al 4° posto Polisportiva Bernate con 88 punti, al 5° Csc Cortenova con 78 punti, al 6° con Pol Bellano con 76 punti, al 7° con Pol Oratorio 2B con 56 punti, all’8° con Polisportiva 2001 con 54 punti, al 9° con Gso San Giorgio con 48 punti, al 10° con Gs Rogeno con 42 punti e all’11° Pol Castello Brianza con 38 punti. Non classificate (partecipazione a due sole giornate) Pol Valvarrone e con Gso V Unite.
Per la Gran Combinata, vince ancora Gs Virtus Calco con 165 punti, seconda Csc Cortenova con 156 punti, al terzo Team Pasturo con gli stessi punti (156). Al 4° la Polisportiva Bernate con 133 punti, al 5° Pol Bellano con 108 punti, al 6° Rogeno con 78 punti, al 7° Pol Valvarrone con 72 punti, all’8° As Premana con 64 punti, al 9° Pol Pagnona con 52 punti, al 10° Us Derviese con 48 punti, all’11° Gso V Unite a 42 punti, al 12° Team Alto Lambro con 40 punti, al 13° Polisportiva 2001 con 36 punti, al 14° con Pol Oratorio 2B con 36 punti, al 15° Gso San Giorgio con 30 punti e chiude Pol castello Brianza con 22 punti.
Il Gs Calco, con 8 titoli, è quello che ha ottenuto più allori, segue Alto Lambro nella atletica con 6 titoli. Nella combinata ancora con 6 titoli per il Gs Calco, 5 per il Team Pasturo e 4 per la Pol Bernatese.
Venerdì 21 ottobre il Caaf CGIL Lecco ha organizzato un momento di incontro con i propri collaboratori dei 17 presidi fiscali provinciali, aperto ai sindacalisti delle categorie CGIL, per analizzare i risultati della campagna fiscale 2022 chiusasi il 30 settembre. All’iniziativa hanno partecipato, oltre al direttore del Caaf provinciale Massimo Cannella, anche Marco Pedretti, Amministratore Delegato del Caaf Lombardia, e Diego Riva, Segretario generale della CGIL Lecco.
Cannella ha mostrato i dati relativi ai modelli 730 compilati quest’anno nelle sedi provinciali del Caaf CGIL Lecco, in leggero aumento rispetto ai numeri del 2021 (+1,2%); una tendenza che si riscontra anche a livello regionale, come rilevato da Pedretti, visto che il Caaf CGIL lombardo si posiziona al primo posto nazionale per numero di pratiche effettuate (circa 2 milioni e mezzo). La grande maggioranza delle persone che si sono rivolte alle sedi provinciali del Caaf CGIL Lecco per la compilazione del modello 730 è composta da utenti “di ritorno”, ossia coloro che già lo scorso anno avevano usufruito dello stesso servizio fiscale: è, questo, un segno importante dell’alto livello di professionalità di operatrici e operatori, che con la loro competenza sanno offrire un servizio efficiente ai cittadini e sono in grado così di fidelizzarli. Particolarmente significativi sono i dati relativi alla distribuzione del reddito per fasce d’età, perché da essi emerge con chiarezza come le retribuzioni medie dei giovani non siano sufficienti a garantire loro una prospettiva di stabilità e indipendenza economica. “Per avere un salario dignitoso, sufficiente a costruirsi un futuro” – dichiara Cannella – “bisogna aspettare di aver compiuto almeno 30 anni”.
Diego Riva sottolinea l’importanza per la CGIL, di avere dati fiscali così puntuali e aggiornati, essenziali per definire le strategie politiche dell’organizzazione. Il valore aggiunto dei numeri forniti dal Caaf, così come di quelli che fanno riferimento agli altri servizi interni alla CGIL (Patronato INCA, l’Ufficio Vertenze) e alle associazioni collegate (Sunia, Federconsumatori), sta nel fatto che essi consentono al sindacato di aumentare la propria capacità negoziale ai tavoli territoriali: secondo Riva, “un’organizzazione efficiente non lavora per compartimenti stagni ma è in grado di creare sinergie tra le diverse strutture interne, tra le categorie sindacali e i servizi, perché i bisogni delle persone sono sempre più complessi e la tutela collettiva deve accompagnarsi a quella individuale.” Un processo che nella CGIL Lecco funziona a dovere, considerato l’alto tasso di sindacalizzazione della provincia, dove 1 cittadino su 3 è iscritto ai tre sindacati confederali.