OLTRE 4.000 VISITATORI A VILLA MONASTERO LO SCORSO FINE SETTIMANA
Anche il secondo fine settimana dell’iniziativa Ville aperte in Brianza ha fatto registrare numeri da record a Villa Monastero di Varenna con ben 4.169 visitatori; nel dettaglio 2.073 sabato 21 settembre, 2.096 domenica 22 settembre.
Ville aperte in Brianza prosegue a Villa Monastero anche sabato 28 e domenica 29 settembre (accesso con biglietto ridotto).
In occasione delle Giornate europee del patrimonio sarà presentata la nuova area del parco, il Giardino delle Monache, realizzato grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
AL VIA VENERDI' LA 97^ EDIZIONE DELLE MANIFESTAZIONI ZOOTECNICHE VALSASSINESI
Prenderanno il via ufficialmente venerdì prossimo, 27 settembre, con la consueta cena dell'allevatore a Pratobuiscante le Manifestazioni Zootecniche Valsassinesi, giunte alla 97^ edizione, un'edizione che verrà forzatamente proposta in forma ridotta per via dell'assenza dei bovini (e quindi dei principali protagonisti) dovuta all'epidemia di blue tongue.
Ciononostante gli organizzatori hanno comunque predisposto un ricco programma in grado di supplire alla pesante assenza e dare al pubblico molte occasioni per una visita.
E così sabato prenderà il via la prima edizione del concorso formaggi “La forma del latte” - Concorso Lilli Bergamini” presso la Sala Valsassina al primo piano della sede della Comunità Montana. Sempre in Comunità Motnana, ma nella Sala Pensa, alle 10.30 interessante convegno dal titolo “Greencommunities un’opportunità per il territorio”.
Le vacche, grandi assenti (con gli ovini) a causa della blue tongue alle Manifestazioni 2024
Nel pomeriggio, alle 15, altro convegno, stavolta dedicato a “Lilli Bergamini, una montagna di vita impegno e passione per l’umanità, la natura e la montagna”.
In serata alle 21 si svolgerà una gara di tiro alla fune che sarà seguito dal concerto deli Scrmbale&TheCats.
Fitto il programma anche di comenica 28 che partità alle 9 con la celebrazione della S. Messa e proseguirà con la sfilata dei trattori. Alle 10.30 incontro sui “Vini lariani: un’eccellenza del nostro territorio” a cura di Coldiretti, alle 12.30 Show cooking presso il padiglione espositori.
Nel pomeriggio alle 15 una gara di sfalcio e alle 17 tiro alla fune per i più piccoli.
Per tutta la durata della manifestazione sarà presente un mercato di prodotti tipici ed aperto al pubblico il Museo La Fornace. Inoltre chi vorrà potrà sperimentare il battesimo della sella, assistere a dimostrazioni di macchine agricole e forestali nonchè di tree climbing.
Previste anche dimostrazioni di caseificazione, animali (quelli permessi) in mostra e, grazie alle testimonianze di associazioni e degli agricoltori, ci sarà l'opportunità di saperne di più delle attività presenti sul territorio della Comunità Montana.
CORDOGLIO A INTROBIO PER LA SCOMPARSA DI LORI BUZZONI
Si celebreranno oggi pomeriggio alle 14.30 nella parrocchiale di Introbio i funerali di Lory Buzzoni che per molti anni ha lavorato presso l'Asilo Venini.
Lory ha combattuto a lungo con la malattia che l'aveva colpita e che purtroppo se l'è portata via.
Lascia il marito Francesco, le figlie Eleonora e Chiara e il nipotino Francesco.
FINALE DI STAGIONE TRIONFANTE PER IL TEAM HONDA DOWNHILLHER SCOTT. L'INTROBIESE MARTINA FUMAGALLI SI AGGIUDICA LA COPPA ITALIA
Val Di Sole, una location che non necessita di presentazioni, i cui numeri parlano da soli: da quasi 20 anni tappa fissa delle massime competizioni internazionali, tra Coppa del Mondo e Mondiali assoluti, è la località che ospita la tappa di chiusura di Coppa Italia DH, sintomo dell’alto livello del campionato e dell’ottima visibilità di tutto il circus di DH italiano.
Il tracciato prescelto per la chiusura della stagione agonistica DH e, di conseguenza, dell’assegnazione dei titoli di Coppa Italia, è il perfetto mix tra Black Snake (la leggendaria pista della Coppa del Mondo) e Wild Grizzly, di lunghezza totale di 1700m e dislivello di 400m.
Le radici e i sassi la fanno da padrone sulla pista di Daolasa, e le atlete Honda DownhillHer Scott hanno saputo domarle alla perfezione.
Sofia Priori Viale incoronata campionessa del titolo di Coppa Italia DH nella categoria Elite e Assoluta femminile. Dove dominano sassi e radici, Sofia rimane imbattibile e così ha fatto anche in questa occasione, infliggendo distacchi considerevoli alle avversarie, che nulla hanno potuto contro le capacità tecniche dell’atleta ligure sui terreni difficili!
Performance eccellente per Lisa Gava che ritorna con il sorriso ad affrontare le gare importanti! A seguito di una qualifica che non l’ha convinta troppo per alcuni errori commessi, l’atleta veneta Domenica cambia il ritmo e centra una run di gara ottima e si posiziona al secondo posto. Con questo risultato ottiene il preziosissimo secondo posto della classifica generale Elite, completando la doppietta DownhillHer.
Martina Fumagalli, senza prendere il via in gara, grazie ai preziosi punti accumulati durante la stagione viene incoronata vincitrice della Coppa Italia 2024!
Martina Fumagalli
Tiziana Finocchio non si fa di certo intimorire dalla Val Di Sole e, con la motivazione che la contraddistingue, vince le qualifiche del Sabato e centra un secondo posto nella gara di Domenica, molto vicina alla sua avversaria, molto più giovane. In classifica generale ottiene il bronzo della categoria Master Donne, titolo da aggiungere al suo già ricchissimo palmares.
SOFIA PRIORI VIALE: “La stagione 2024 si è conclusa in un posto magico...Val di Sole! Mi sono sentita bene tutto il week end mantenendo la giusta calma al cancelletto di partenza. Mi ero posta l’obiettivo di vincere l'ultima gara di stagione, segnando con il gradino più alto del podio questa prima stagione con le Downhillher! Ho dato il tutto per tutto credendoci fino all'ultimo per la vittoria di questo titolo e ci sono riuscita, guidando bene e divertendomi al massimo! Ho apprezzato ogni momento di questo weekend, ogni presenza e ogni parola, vorrei ringraziare gli sponsor, tutto il mio team, le ragazze che mi sostengono e tutte le persone che ci credono insieme a me! Grazie!”
LISA GAVA: “Chiudere la stagione in Val Di Sole è stato entusiasmante! Finalmente sono riuscita a trovare il mio ritmo gara e un feeling ottimo con la pista, con la bici e la concentrazione giusta per affrontare la meglio sia la qualifica del sabato e fare ancora meglio nella gara della domenica! Finire seconda alla spalle della mia compagna di squadra che questo weekend era indiavolata è stato davvero una grande soddisfazione.
Sono veramente felice di questo risultato, riparto carica per affrontare la preparazione invernale, finalmente integra fisicamente! Complimenti a tutte le Downhillher e a tutto il team per aver centrato una stagione 2024 di altissimo livello!”
MARTINA FUMAGALLI: “Sono contenta per la vittoria della coppa italia downhill, l’impegno e la costanza che ci ho messo durante tutta la stagione mi ha permesso di avere abbastanza punti di vantaggio per conquistare il titolo, nonostante io non abbia partecipato alla gara in Val di Sole. È stata una stagione meravigliosa che per me non si è conclusa nel migliore dei modi, ma che comunque mi ha portato tantissime soddisfazioni. Sto già lavorando per tornare più in forma di prima! Complimenti alle mie compagne di squadra per i brillanti risultati ottenuti!”
TIZIANA FINOCCHIO: “L‘ultima tappa di Coppa Italia sul tracciato mitico di Val di Sole: è stato emozionante fare almeno in parte la pista della coppa del mondo! Ho avuto subito un buon feeling e sono riuscita a mettere insieme una buona qualifica con qualche piccola sbavatura che mi ha permesso di fare il miglior tempo del sabato. Purtroppo la finale la chiudo con l‘argento ma con poco distacco dalla prima e non posso far altro che dirmi soddisfatta della mia prestazione.
A questo punto voglio fare anche i complimenti alle mie compagne Sofia, Lisa e Martina e ringraziarle perché senza di loro non avrei fatto i progressi che ho fatto e soprattutto non sarebbe così divertente andare bici. Grazie anche alla team manager Beatrice che organizza tutto alla perfezione e ai meccanici per mettere sempre la bici al top. Infine ma non meno importante un grande GRAZIE va a tutti gli sponsor senza il loro supporto non saremmo dove siamo.”
BEATRICE GREPPI- Team Manager: “Ogni parola è superflua in questo caso, i risultati parlano da sé; doppietta nella categoria Elitè e primo e terzo posto nella categoria Master sono la riconferma del valore delle atlete, dell’impegno e del lavoro profuso in un anno lungo ed impegnativo. Chiudiamo questa stagione agonistica del Downhill in bellezza che ci galvanizza e ci dà fiducia per i prossimi appuntamenti nella e-enduro. Stiamo nel frattempo già programmando il 2025 con grande entusiasmo!”
SE NE E' ANDATO IL CELSO
Si è spento ieri sera all'età di ottantesette anni in Villa Serena a Introbio Celso Fazzini, notissimo imprenditore premanese che con il fratello Biagio (prematuramente scomparso nel 1981) aveva contribuito al successo delle Coltellerie Montana. Dopo aver ceduto l'azienda alla finlandese Fiskars, Fazzini aveva creato una nuova ditta, la Fazzini Technology con sede a Introbio, specializzata nella costruzione di macchine affilatrici (un suo progetto), che da tempo è gestita dai figli Patrizio e Sabrina.
Celso è uno di quegli uomini che resteranno sempre nella storia della nostra Valle e spiegarlo a chi non l'ha conosciuto è impresa ardua vista la caratura del personaggio.
Personalmente sono stato onorato di aver potuto condividere con lui un bel pezzo di strada, e non mi riferisco solo alla sua ultracinquantennale presenza alla Sagra delle Sagre (fu presente ininterrottamente dalla prima edizione e per le cinquanta successive), manifestazione alla quale teneva tantissimo e che gli portò anche fortuna e successo commerciale, visto che fu proprio la Sagra a decretare il successo prima del suo "Affilatutto" e poi delle forbicine tascabili. La foto qui sotto si riferisce proprio all'inaugurazione della cinquantesima edizione e lo ritrare mentre osserva lo svolgersi delrituale del taglio del nastro con sullo sfondo, a sinistra, il suo amico Renato Corbetta.
Ma Celso è stato un grande Socio e Presidente del Lions Club Valsassina promuovendo, nello spirito del Club, tante proposte di solidarietà. Mi piace ricordarne una in particolare, peraltro sempre legata alla Sagra: la lotteria (organizzata appunto dal Lions Valsassina) che permise di rifare il tetto alla chiesetta di S. Margherita a Casargo, iniziativa cui era molto legato e che ricordava spesso con orgoglio.
Un altro ricordo che ho è di quando, all'indomani della cessione della Montana alla Fiskars, iniziò a lavorare al progetto della macchina affilatrice avvalendosi del genio del casarghese Pio Acerboni: non fu semplice realizzarla ma il Celso era fermamente convinto che potesse essere un grande successo e, in effetti, ancora oggi quella macchina affilatrice (declinata in varie versioni) rappresenta il core business della Fazzini Technology dei figli.
Ma c'è un altro aneddoto che voglio raccontare del Celso, ed è sempre, guardacaso, collegato alla Sagra.
Ci parlarono di un tizio della Brianza che andava in giro a fare il sosia di Andrea Bocelli e così decidemmo di creare un piccolo evento e farlo salire a sorpresa sul palco, dove, una sera verso le 22, arrivò direttamente in auto "scortato" da un paio di finte guardie del corpo.
Mantenendo una opportuna penombra, il tizio (che veramente da lontano poteva essere scambiato per il tenore) si avvicinò al microfono e sulle note di "Con te partirò" si lanciò a capofitto nella sua esibizione.
Quel che successe ebbe dell'incredibile: tutti, ma proprio tutti (espositori compresi), accorsero al palco tra incredulità e sorpresa per assistere allo "show" che avevamo messo goliardicamente in piedi.
Tra questi, naturalmente, c'era il Celso che ricordo benissimo mentre si scioglieva in lacrime dall'emozione (ma la sua sensibilità era ben nota a tutti) mentre il sosia risaliva sull'auto scura accompagnato dai due giannizzeri e se ne tornava a casa.
Poi (ma non subito) chiarimmo il mistero e me ne disse, bonariamente e amichevolmente, quattro, sempre però accompagnate da quel suo sorriso contagioso e quel modo di fare che ti faceva cambiare umore anche se magari eri stanco o nervoso.
Ed è così che voglio salutarlo, con una nota di allegria, come quella che si portava sempre appresso e distribuiva a chi gli stava intorno, e sono sicuro che anche lui avrebbe apprezzato.
Nell'abbracciare affettuosamente la moglie Maria e i figli Patrizio e Sabrina, ricordo che il funerale sarà a Premana giovedì alle ore 15.
IL VERDERIO VINCE A CORTENOVA. INFORTUNIO PER RIPAMONTI, E DOMENICA C'E' LA ROVINATA
Che il Verderio rientrasse tra le favorite per la vittoria in campionato era risaputo e così il Cortenova, dopo aver regolato l'Aurora San Francesco, ha dovuto inchinarsi ai brianzoli. Una sconfitta che al momento non fa male, visto che la classifica risente ancora dei rinvii per maltempo della prima giornata e finora evidenzia solamente che l'Aurora San Franceso e l'OSGB Merate sono a zero punti.
In vetta un'altra delle favorite, il Lomagna, non perde colpi e fa tre su tre regolando per 2 - 1 la Polisportiva 2001.
Nonostante lo 0 - 2 Mister Tantardini è comunque soddisfatto della prestazione della sua squadra.
"Devo fare complimenti a tutti per la prestazione - afferma - perchè abbiamo tenuto testa alla favorita del campionato. Peccato per alcune decisioni arbitrali ma purtroppo nel calcio vale solo una regola fondamentale: vince chi segna e quindi non posso che fare i complimenti al Verderio per la vittoria".
La brutta notizia riguarda Ripamonti che si è infortunato.
"L'unico vero dispiacere è il serio infortunio subito al ginocchio sinistro dal nostro bomber: dobbiamo incrociare le dita e augurarci che sia qualcosa di poco conto perché perderlo vuol dire cancellare il nostro progetto dove lui era un protagonista certo. In caso contrario ritengo comunque di avere giocatori validissimi che sapranno farsi valere in campo".
In attesa di notizie, diamo uno sguardo al prossimo turno che vedrà i gialloblù andare a far visita ad un'altra squadra in forma, la Rovinata, mentre spicca lo scontro al vertice fra Verderio e Lomagna che dirà qualcosa in più circa le gerarchie del girone.
IL DISCORSO DI COMMIATO DI GUIDO AGOSTONI DAL SUO INCARICO DI PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI
La scorsa settimana sono state rinnovate le cariche all'interno della conferenza dei sindaci della provincia di Lecco, organismo che, molto in sintesi, esercita la sorveglianza sul sistema sanitario locale. E dopo tanti anni di presidenza Guido Agostoni ha passato la mano a Emanuele Manzoni, assessore in comune di Lecco.
Ecco il discorso integrale che Agostoni ha pronunciato in assemblea dove ripercorre la sua esperienza e rimarca la poca considerazione di cui i comuni godono in campo sanitario. Un intervento che merita di essere letto e sul quale sarebbe opportuno che chi ricopre responsabilità pubbliche avviasse una seria riflessione.
Un saluto a tutti
Un saluto che vuole essere prima di tutto un ringraziamento ai Colleghi del Consiglio di Rappresentanza (mi permetto però di richiamare l’importanza di una partecipazione attiva che non c’è sempre stata…)
Grazie ai Presidenti delle Assemblee Distrettuali (Gabriella, Sabina e Paolo) e ai coordinatori degli Uffici di Piano (Federica, Michela e Donatella) e al Coordinatore Ruggero Plebani che è quello che più di tutti mi ha supportato ed anche sopportato…
Devo poi ringraziare i Direttori Generali di ASST e di ATS Trivelli e Brait e in particolare i rispettivi i DSS Peschi e Colaianni.
Non posso dimenticare i diversi operatori degli ambiti territoriali e delle aziende sanitarie, del terzo Settore e del Volontariato, la Fondazione Comunitaria, e i MMG e i loro Rappresentanti come pure i referenti degli infermieri e dei farmacisti.
Mi fermo qui perché altrimenti diventa una “litania” ma ringrazio comunque anche quelli che non ho citato.
Volevo però chiudere con una riflessione.
L’esperienza vissuta non è stata sempre facile, con alti e bassi, ma certamente positiva e coinvolgente; è un’esperienza per me lunga che mi ha visto coinvolto in ruoli diversi ma sempre sui temi della Salute, dei Servizi, dell’attenzione alle persone, soprattutto a quelle più fragili.
Ho seguito in questo territorio la nascita del servizio sanitario nazionale con la legge 833 e con le prime normative regionali che vedevano la Lombardia come punta avanzata dell’integrazione sociosanitaria, Lombardia alla quale anche le altre Regioni guardavano come modello. Io stesso sono stato chiamato più volte proprio in altre regioni a presentare il modello lombardo.
Ho assistito poi alla discussione circa la competenza della sanità da mantenere in capo ai Comuni oppure passarla alle Regioni, come pure l’altra profonda discussione in merito alla aziendalizzazione del Servizio Sanitario.
Sappiamo tutti come è andata: la competenza è passata alle Regioni e si è andati verso una aziendalizzazione sempre più spinta.
Non voglio esprimere giudizi in questa sede, voglio solo dire che – nonostante l’introduzione in diversi documenti del termine “comunità” - gradualmente i Comuni sono stati messi al margine per quanto attiene il mondo sanitario.
Eppure il sindaco rimane l’autorità sanitaria locale; eppure se i servizi sanitari non funzionano, se le liste d’attesa sono troppo lunghe, se i MMG non ci sono, se il Pronto Soccorso fa attendere a volte giornate intere, il primo destinatario delle lamentele, della rabbia, delle fatiche dei cittadini è sempre il Sindaco.
Gli Amministratori dei Comuni hanno una netta percezione dei bisogni e dei problemi, attraverso un fitto dialogo quotidiano con la popolazione, una reale rappresentazione delle criticità del sistema ma, paradossalmente, pur essendo i primi responsabili della salute dei cittadini, hanno un livello quasi nullo di intervento.
L’Aziendalizzazione della sanità pubblica, di cui ho accennato prima, ha prodotto quasi una lacerazione fra i bisogni dei cittadini, le loro aspettative, e l’organizzazione della sanità. I criteri di razionalizzazione della spesa, l’impostazione dei piani organizzativi, degli organici, della collocazione dei servizi e dei presìdi danno l’impressione che il sistema a volte lavori non per e insieme alla “Comunità” ma per se stesso, nascondendosi magari dietro pretesti di scientificità (a volte esistenti e a volte meno) ma allontandosi sempre più dalla vita reale dei cittadini.
Questa distanza è ormai evidente a tutti ed ha, a mio giudizio, un’origine proprio nello svuotamento e svilimento del ruolo degli enti locali come rappresentanti ed interpreti delle proprie comunità.
Anche a livello regionale pian piano si è dovuto prendere atto di questa situazione e si è proceduto con una serie di “manovre correttive”. Non a caso tutte le riforme di questi ultimi anni esplicitano come premessa l’importanza della integrazione delle politiche sanitarie con quelle sociosanitarie e socioassistenziali, sottolineando sempre l’imprescindibilità del rapporto con gli enti locali.
Del resto l’abbiamo sperimentato in modo evidente durante il periodo pandemico. E tuttavia rimane ancora molto da fare perché quelle premesse che la stessa normativa richiama e cerca di declinare divengano sul territorio prassi comune e orientamento dell’agire anche da parte della dirigenza delle Aziende sanitarie. Ne ha parlato in questi giorni anche il dr. Marco Magri su un giornale online con un proprio contributo che personalmente condivido.
Oggi le premesse per proseguire, superare questa situazione e recuperare ancora meglio il rapporto fra Comuni e Aziende Sanitarie ci sono: anche gli organismi che questa sera si vanno a rinnovare lo testimoniano.
Per questo l’augurio che voglio fare a Emanuele Manzoni, e con lui a tutti gli eletti nei vari organismi di Rappresentanza, è quello di poter sperimentare una rinnovata possibilità di lavoro comune e di dialogo. Servirà qualcosa di più delle belle parole e della cortesia, servirà accettare che si possano condividere orientamenti, scelte e responsabilità, certamente nel rispetto dei ruoli ma nella convinzione che è bene per tutti se si lavora insieme, se si pensano insieme le soluzioni, se si cercano i punti di equilibrio e convergenza che possono cambiare realmente le risposte ai cittadini facendo sì che la Comunità divenga protagonista della propria salute e del proprio benessere.
Quanto la Regione indica rispetto ai nuovi Piani di Zona dei Comuni e ai Piani di Sviluppo dei Poli Territoriali di ASST, che devono procedere affiancati e per certi aspetti sovrapposti, è la prima sfida che attende gli organismi di Rappresentanza che oggi riprendono la loro piena operatività. Come sistema dei Comuni ci siamo, spero altrettanto da parte di ASST.
Chiudo con una frase che mi è sempre piaciuta di don Milani: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica”. Una buona politica, aggiungo io.
Un saluto a tutti e grazie.
COLICO, REGIONE LOMBARDIA ACQUISISCE IL FORTE MONTECCHIO NORD E STANZIA OLTRE UN MILIONE DI EURO PER LA SUA VALORIZZAZIONE. ZAMPERINI (FDI): PRESTO UNA VISITA DELLE COMMISSIONI MONTAGNA-CULTURA.
Regione Lombardia acquisisce dal Demanio Pubblico dello Stato, il complesso monumentale di Forte Montecchio Nord di Colico. L’obiettivo principale del Programma per il quale sono stati stanziati 1.020.000 euro, è la valorizzazione del forte all’interno di una più ampia strategia volta alla conservazione ottimale del bene e alla sua fruibilità, inserendo contestualmente il Forte in un sistema diffuso di musei e luoghi della cultura in genere, siti di interesse storico artistico e ambientale, itinerari culturali e naturalistici, circuiti culturali e turistici sul tema della Grande Guerra in Lombardia.
“Forte Montecchio – commenta il Consigliere Regionale lecchese Giacomo Zamperini - con la sua opera fortificata meglio conservata in Europa, rappresenta un unicum a livello mondiale per la memoria culturale e materiale della Grande Guerra. La sua tutela e valorizzazione, dunque, è di fondamentale importanza non solo per la salvaguardia del patrimonio materiale e della memoria culturale che porta con sé, ma anche perché esso costituisce una risorsa per l’attrattività di un vasto territorio a vantaggio delle comunità”.
“La valorizzazione del Forte Montecchio - continua Zamperini - non prevederà soltanto la tutela del monumento in sé, cosa di interesse primario, inderogabile e necessaria, ma anche la promozione di una serie di attività, che dovranno trovare nel forte un polo di riferimento attivo tutto l’anno come esposizioni, incontri e convegni. Un’offerta di qualità rivolta quindi non solo al turista, ma agli stessi residenti, agli studenti, alle scuole, ai cittadini, così da valorizzare al massimo il potenziale di questo luogo. Per il lungo termine, invece, l’intenzione è quella di avviare una collaborazione con le altre Regioni e le Province autonome, propedeutica alla candidatura del Forte alla lista UNESCO del Patrimonio Mondiale, insieme ad altri beni e itinerari legati al tema in Lombardia.”
“Presto – prosegue Zamperini – la Commissione Montagna, da me presieduta, congiuntamente alla Commissione Cultura, presieduta dalla collega Consigliere Regionale Anna Dotti, si recherà in visita al Forte Montecchio. È estremamente importante che le risorse investite per questo bene, vengano utilizzate al meglio, così da rendere il miglior servizio possibile al territorio ed ai cittadini”.
“Infine – conclude Zamperini – è doveroso un ringraziamento a tutti coloro che si sono sempre spesi per la gestione e valorizzazione di questa struttura, in particolare al Direttore del Forte, Stefano Cassinelli ed a Walter Belotti, Presidente del Consiglio Direttivo del Museo della Guerra Bianca”
A VILLA MONASTERO LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2024
Sabato 28 e domenica 29 settembre tornano le Giornate europee del patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Ministero della Cultura e coordinata territorialmente dalle Direzioni regionali Musei.
Il tema di quest’anno in Italia, Patrimonio in cammino, riprende lo slogan europeo Routes, Networks and Connections, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, che invita a scoprire e riscoprire cammini, vie di comunicazione, connessioni e reti che, oggi o in passato, hanno reso possibili relazioni e scambi fra i popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità. Il tema offre l’opportunità di esplorare secondo molteplici prospettive l’evoluzione della nostra cultura e di come questa condizioni oggi il modo di vivere, lavorare, studiare, passare il tempo libero.
Villa Monastero aderisce come sempre a questa iniziativa, offrendo la mostra Botanica dei sentimenti: erbari, ritratti, paesaggi di lago nell’età di Manzoni programmata in occasione delle Giornate europee del patrimonio, nasce in relazione al progetto di valorizzazione del Giardino botanico di Villa Monastero, sostenuto grazie al finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’evento si svolge in concomitanza con l’iniziativa Ville aperte in Brianza – Edizione Autunno, che prevede l’ingresso a Villa Monastero a tariffa ridotta: 7 euro ingresso al Giardino botanico; 9 euro ingresso al Giardino botanico e alla Casa Museo.