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Martedì, 19 Ottobre 2021 17:16

Effetti del coronavirus sulle MPI: le imprese lecchesi recuperano il fatturato pre-Covid

Dinamica del fatturato rispetto ai livelli pre-crisi, capacità di recupero delle imprese, fattori di incertezza e di rischio, difficoltà di reperimento e mancanza di competenze, effetto digitalizzazione, investimenti e misure di supporto per la loro realizzazione.

Sono le tematiche al centro della rilevazione di Confartigianato Lombardia svolta durante il mese di settembre 2021 con oltre 1.800 interviste a micro-piccole imprese e imprese.  Nella nostra provincia hanno risposto alla survey 204 imprese. Nel confronto con le altre realtà territoriali, a Lecco si osserva una più alta quota di imprese resilienti che nei primi nove mesi del 2021 hanno pareggiato i livelli di fatturato pre-crisi (32,6% vs 26,5% media regionale) se non addirittura aumentato (32,8% vs 29,5% media regionale). Siamo anche tra i territori con una minor quota di imprenditori incerti rispetto all’andamento futuro del mercato (30,2% vs 39,7% media regionale). Per 1 MPI su 4 della provincia il digitale ha determinato e/o comporterà l’automazione dell’attività d’impresa (25,5% vs 21,9% media regionale).

I dati principali

Nei primi 9 mesi del 2021 per MPI e imprese artigiane lecchesi il fatturato in media resta ancora sotto del -3,4% rispetto allo stesso periodo 2019. Il 34,6% delle MPI raggiunge livelli di ricavi ancora inferiori a quelli pre-pandemia, mentre il 32,8% li supera e il 32,6% pareggia l’ammontare.

Per caratteristica d’impresa si osserva una maggior difficoltà di recupero, dei livelli di fatturato pre Covid-19, per: imprese non esposte sui mercati esteri, imprese potenzialmente coinvolte da domanda turistica, imprese capitanate da over 40, imprese femminili (-13,4%) e imprese di micro dimensioni con meno di 9 addetti.

A livello settoriale, nel dettaglio, in risalita troviamo: imprese di pulizie, fabbricazione macchinari, servizio riparazione beni uso personale, installatori impianti, edilizia e prodotti in metallo. Restano invece in forte ritardo: moda e trasporto persone.

Il 37,2% delle MPI lecchesi prevedono il recupero dei ricavi pre Covid entro il 2021. Coloro che vedono come traguardo di recupero il 2022 sono il 32,6% delle MPI intervistate. L’incertezza rispetto all’andamento futuro del mercato rappresenta ancora un sentimento diffuso tra gli imprenditori (30,2%).

Quest’ultimo risultato è anche conseguenza della presenza di fattori che attualmente stanno avendo un certo impatto sulle imprese mettendone anche a rischio la loro capacità di recupero. Si tratta in particolare dell’elevato prezzo materie prime (76,8%), scarsità di materiale necessario per produzione (54,3%) e difficoltà nel reperire il personale (37,1%). L’ultimo fattore elencato, in particolar modo, scaturisce dal ritorno ad una certa vivacità della domanda di lavoro attivatasi per rispondere al risveglio dell’economia dopo il lungo periodo di letargo causato dalla pandemia.

Il settore che ne risente di più è quello delle Costruzioni, comparto per cui si rileva anche una quota maggiore di imprese alla ricerca di personale. Oltre l’80% delle MPI identifica la mancanza di competenze adeguate come principale causa alla base della difficoltà riscontrata, in secondo luogo viene indicato il ridotto numero di candidati che si offrono sul mercato.

Sempre sul fronte mercato del lavoro si rileva un’ampia quota di MPI, pari al 95,5%, che non prevede di ridurre il personale dell’impresa a seguito dello sblocco dei licenziamenti. Mentre si rileva che hanno fatto ricorso ad ammortizzatori sociali nel corso del 2021 il 18,3% delle imprese artigiane e di piccole dimensioni.

In questa fase, caratterizzata dal rimbalzo produttivo, si rileva anche un incremento degli investimenti indirizzati in prevalenza a rafforzare strumenti e azioni correlate ai due pilastri della ripresa: digitale e green.

Si tratta di investimenti in software, in strumenti immateriali e in macchinari, spinti dal credito d’imposta di cui ha usufruito, o intendono usufruire, il 26,4% delle MPI lecchesi. Interrogando le imprese rispetto alle tipologie di investimento che hanno necessità di realizzare per incrementare la loro capacità competitiva si evince una maggior propensione nel voler investire in macchinari, apparecchiature e arredi di nuova fabbricazione funzionali per la produzione (38,7%), in interventi di efficientemente di impianti e macchinari di proprietà dell’impresa (34,5%) e in comunicazione e marketing (27%%). L’incentivo risulta principale propulsore degli investimenti in: mobilità green (62,8% investono/intenzionati ad investire con incentivo) e in macchinari/apparecchiature per la produzione (69,2% investono/intenzionati ad investire con incentivo).

La transizione digitale, accelerata dalla crisi Covid-19, ha determinato nel 68,2% dei casi un cambiamento nel modo di produrre, comunicare e distribuire il prodotto/servizio; nel 68,6% dei casi l’aggiornamento delle competenze del personale; nel 56,9% dei casi una crescita delle opportunità di business dell’impresa e nel 63,2% dei casi la necessità di consulenze dedicate.

“Dati puntuali uniti a previsioni che ci fanno ben sperare per la tenuta e la ripresa della nostra economia – commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco – Ancora una volta, l’indagine di Confartigianato mette in mostra la voglia di reagire del nostro territorio, la capacità di farlo e i risultati ottenuto grazie al saper fare artigiano. I nostri imprenditori non si sono fermati durante la crisi, anzi, hanno investito e stanno investendo in digitale, formazione e ammodernamento di macchinari e processi produttivi. Sulle MPI lecchesi e lombarde incombono tuttavia due spade di Damocle da ormai troppo tempo: il miss-match tra domanda e offerta e il prezzo delle materie prime. Il Governo e le Istituzioni ci aiutino a lavorare su questi due punti per noi focali”.

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Martedì, 19 Ottobre 2021 15:42

IL PREFETTO CASTRESE DE ROSA EMETTE UNA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA A CARATTERE INTERDITTIVO

Il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha emesso una comunicazione antimafia, a contenuto interdittivo, nei confronti della R.M.BUSINESS Società a Responsabilità Limitata Semplificata con sede legale a Galbiate ed un’unità locale a Lecco (bar con insegna Dream Caffè).
Nei confronti di MINERBA Riccardo, amministratore unico della predetta società, già indagato e condannato per vari reati, tra cui furto, porto di armi, estorsione, accesso abusivo in un sistema informatico o telematico, rivelazione di segreti di ufficio, detenzione illegale di armi, sono emerse le condizioni ostative previste dal codice antimafia che determinano l’adozione di un provvedimento interdittivo, poiché il predetto è stato condannato per il reato di cui all’art. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti), oltre che per il reato di cui all’art. 256, D. Lgs. n. 152/2006 (attività di gestione di rifiuti non autorizzata in concorso) e art. 423 c.p. (incendio in concorso).
L’informazione interdittiva costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata.
Si tratta di un provvedimento adottato dopo puntuale istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia, coordinato dalla Prefettura e del quale fanno parte Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia, con la comune volontà di salvaguardare l’economia legale.
“Con il provvedimento adottato oggi, salgono a 23 le interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Lecco negli ultimi due anni. E’ il segnale di un importante lavoro portato avanti con determinazione a salvaguardia dell'ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento dell'amministrazione pubblica” - ha commentato il Prefetto De Rosa.
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Martedì, 19 Ottobre 2021 10:58

CORSA SU STRADA, CAMPIONATO ITALIANO CSI: CORTENOVA SFIORA IL POKER

in Sport

CERNUSCO SUL NAVIGLIO – Dopo aver dominato il campionato regionale di corsa su strada il Cs Cortenova si presentava con tutte le carte in regola per la conquista del titolo di campione nazionale, il suo sarebbe stato il 4° consecutivo, ma sulla strada dei valsassinesi ci sono i temuti trentini del Us 5 stelle Seregnano.

 

Al termine delle gare e delle premiazioni individuali, si inizia con le premiazioni societarie, prima quelle giovanili che andavano a premiare la società che, sommando i migliori punteggi in tre categorie differenti da Esordienti a Cadetti, con un massimo di tre atleti per società da sommare in ogni categoria. Il Cs Cortenova parte col piede giusto e si aggiudica questa prima classifica forte dei 159 punti ottenuti, dietro minacciosi i trentini che di punti ne totalizzano solo 29 in meno con 130, al terzo posto i giovani del Team Pasturo che vede il proprio punteggio sommare 127 punti.

La classifica Assoluta con 5 categorie a essere sommate, tra quelle che vanno dagli Allievi sino ai Veterani B, sempre un massimo di tre atleti per società ad essere conteggiati, partendo dalla terza posizione viene chiamata sul podio l’Atl Alto Lario con 205 punti, al secondo posto il CSC Cortenova con 295, attimi di suspense quando a salire sul podio vengono chiamati i rappresentanti del 5 Stelle Seregnano, si aspetta con trepidazione il punteggio e quando lo speaker annuncia i 329 punti dei trentini, un rapido conteggio lascia i valsassinesi con l’amaro in bocca, il titolo è lì a soli soli 5 punti in più. Passata l’amarezza per la mancata riconferma, subito gli applausi per i vincitori e l’abbraccio di Gianni Selva, responsabile della sezione atletica del blasonato sodalizio valsassinese, ai dirigenti del sodalizio trentino che prendono il testimone dopo tre anni di successi giallo blu.

Dunque, 5 Stelle Seregnano campione italiano Csi 2021 con 459 punti, al secondo posto con 454 i campioni uscenti del CSC Cortenova, sul gradino più basso del podio l’Atletica Alto Lario con 319, Team Pasturo inaspettatamente fa suo il 4° posto con 246 punti. Le altre lecchesi chiudono al 10° posto la Pol Bernate con 139 punti e che precede di una posizione e di un solo punto la Virtus Calco 11^ con 138 punti, la Polisportiva Bellano con 62 punti conclude al 28° posto, seguita al 33° dal Gs Rogeno con 44 punti, per Premana presente con un unico atleta 19 punti e 53^ posizione.

56 società partecipanti di 19 comitati provinciali di sette regioni

Sette le regioni rappresentate in questi campionati, la Lombardia con 10 comitati provinciali ovviamente giocando in casa è stata la più rappresentata, le altre regioni sono state il Trentino, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Liguria. Hanno superato i 400 partecipanti gli atleti suddivisi nelle 20 categorie in gara che partendo dagli Esordienti hanno concluso con i Veterani B.

Silvia Invernizzi e Anna Angrisani vincono il titolo nazionale

Non sono mancate le soddisfazioni individuali per i nostri atleti anche se, per il primo titolo, si è dovuto aspettare sino all’ultima gara femminile che comprendeva tutte le categorie dalle Juniores sino alle Veterane B. Silvia Invernizzi (CSC Cortenova) indossa la canotta tricolore tra le Amatori A, mentre Anna Angrisani (Pol. Bellano) fa sua quelle delle Veterane B.

 

Sei volte sul podio gli atleti del Cs Cortenova, una volta quelli del Team Pasturo

Ci hanno sperato sin dalla prima gara con Sofia Piazza (Cs Cortenova) a vincere tra le Esordienti, ma la strada della campionessa regionale è sbarrata dalla trentina Elisa Zucchelli e per la lecchese arriva comunque un meritato argento. Stesso metallo per i compagni di club, Giulio Mascheri tra gli Allievi e tra gli Juniores Lorenzo Pepe. Bronzi individuale per il Cs Cortenova con Alessia Bergamini tra le Seniores, Sabrina Invernizzi tra le Amatori A ed Elena Rusconi tra le Amatori B. Per il Team Pasturo riesce a salire sul terzo gradino del podio tra i Cadetti Lorenzo Forni.

Di seguito tutti gli altri risultati dei lecchesi presenti

  • Esordienti f: 19^ Francesca Fazzini (Cortenova), 26^ Giulia Campisi (Bernate), 28^ Chiara Magni (Cortenova).
  • Esordienti m: 8° Federico Pelizzaro (Cortenova), 10° Filippo Mandelli (Pasturo), 16° Nicola Spano (Cortenova), 25° Giorgio Cavalli (Bellano), 31° Matteo Orlandi (Pasturo), 38° Alessandro Rocca (Pasturo), 41° Riccardo Ghezzi (Calco), 44° Diego Sala (Bernate).
  • Ragazze: 4^ Denise Mascheri (Cortenova), 7^ Caterina Ciacci (Cortenova), 9^ Carolina Fazzini (Premana), 10^ Serena Mascheri (Cortenova), 14^ Arianna Buzzoni (Cortenova), 15^ Irene Tarzia (Calco), 17^ Greta Piras (Cortenova), 21^ Alessia De Felice (Calco), 30^ Marta Bosisio (Calco), 31^ Alessia Mancin (Pasturo), 36^ Chiara Guerci (Bellano), 39^ Maria Costanza Monti (Calco), 40^ Giulia Gnech (Bernate).
  • Ragazzi: 6° Andrea Benedetti (Cortenova), 10° Federico Orlandi (Pasturo), 17° Leonardo Milesi (Pasturo), 21° Federico Forni (Pasturo), 24° Andrea Colombo (Pasturo).
  • Cadette: 4^ Alessia Acquistapace (Cortenova), 8^ Aurora Combi (Cortenova), 15^ Cristina Mascheri (Cortenova), 28^ Aurora Negrini (Pasturo), 29^ Delia Polito (Bernate), 31^ Nytia Longhi (Calco).
  • Cadetti: 4° Lorenzo Milesi (Pasturo), 10° Simone Invernizzi (Pasturo), 12° Ambrogio Michele Combi (Cortenova), 27° Francesco Limosani (Bernate), 33° Leonardo Sartini (Bernate), 34° Andrea Vitali (Cortenova).
  • Allieve: 4^ Michela Gritti (Pasturo), 6^ Rebecca Balbiani (Pasturo), 13^ Carlotta Isabella Maiocchi (Bernate), 14^ Ginevra Brognoli (Calco), 15^ Beatrice Magni (Bernate), 16^ Francesca Gennaro Selvaggio (Bernate).
  • Allievi: 9° Nicolò Motta (Cortenova), 14° Davide Prandi (Cortenova), 15° Simone Monzardo (Bernate).
  • Juniores m: 6° Matteo Paroli (Cortenova).
  • Seniores f: 4^ Paola Ravasi (Calco), 7^ Chiara Gennaro Selvaggio (Bernate).
  • Seniores m: 8° Stefano Villa (Calco), 11° Matteo Pozzi (Pasturo), 13° Gianni Codega (Cortenova), 20° Marco Gennaro Selvaggio (Bernate).
  • Amatori A f: 4^ Maria Chiara Martinelli (Bernate), 6^ Nadia Acquistapace (Cortenova), 7° Elisabetta Arrigoni (Cortenova).
  • Amatori A m: 5° Fabio Boffelli (Calco), 6° Ernesto Paolo Ratti (Rogeno), 8° Ambrogio Bernasconi (Bellano), 14° Maurizio Perego (Bernate).
  • Amatori B f: 5^ Nicoletta Invernizzi (Cortenova), 9^ Milena Benedetti (Cortenova), 11^ Silvia Nogara (Cortenova), 13^ Simona Colombo (Pasturo), 15^ Sara Prataviera (Calco), 16^ Giuseppina Sandrini (Calco), 18^ Elena Maria Angela Corno (Bernate).
  • Amatori B m: 4° Oscar Balbiani (Pasturo), 10° Massimiliano Esposito (Bernate), 11° Giovanni Acquistapace (Cortenova), 13° Carlo Benedetti (Cortenova), 20° Umberto Lai (Cortenova), 22° Massimiliano Pesce (Rogeno), 28° Alessandro Vitali (Bellano), 30° Massimiliano Spano (Cortenova), 34° Paolo Colombo (Pasturo), 36° Michele Benedetti (Cortenova), 39° Alessio Guerci (Bellano).
  • Veterani A m: 5° Attilio Castagna (Cortenova), 11° Walter Andreotti (Calco), 12° Lino Marelli (Rogeno), 13° Luca Agostino Ettore Scarsi (Cortenova), 14° Davide Forni (Pasturo), 16° Saverio Gennaro Selvaggio (Bernate).
  • Veterani B m: 4° Giuseppe Beniamino Mauri (Bernate).
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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:47

A LECCO MANCA LA MANUTENZIONE DEI TORRENTI

A Lecco, i torrenti Caldone, Gerenzone e Bione, soprattutto nella parte alta sono di una bellezza unica, vi scorrono acque limpide, siamo ormai lontano dagli anni in cui la Lecco industriale vi riversava ogni tipo di liquame.

Tuttavia occorre sempre vigilare, ma soprattutto prestare la dovuta manutenzione, perché nei periodi di forti piogge questi docili torrenti possono diventare impetuosi e un fiume in piena.

Già lo scorso mese di settembre 2020 avevo segnalato che le vasche di contenimento, che servono appunto a contenere e ridurre le piene, dovevano essere ripulite da tutti i detriti e ghiaia che i torrenti portano a valle.

Ebbene è passato più di un anno, ma non è ancora stato fatto nulla, anzi nelle vasche di Bonacina i sedimenti ghiaiosi sono aumentati, così come più a valle nel rione di Acquate.

Ma cosa si aspetta ad intervenire, quando sarà troppo tardi?

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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:39

Cimitero di Laorca a Lecco e le sue pietose condizioni

Il Cimitero di Laorca, a Lecco, comprendente anche la Cappella di San Giovanni Battista, è un cimitero cattolico romano sito in una grotta sotto il Monte Carmelo. Per la sua rilevanza storico-paesaggistica, è considerato monumento nazionale, inserito nella Cemeteries Routes of Europe.

Per arrivarci occorre percorrere, per un centinaio di metri circa, un vialetto pieno di buche, con piccoli sassi caduti dal muro, asfalto divelto, per cui occorre prestare molta attenzione a non cadere. Ciò è aggravato dal fatto che questi luoghi sono sovente frequentati da persone anziane, per cui rendere agevole il suo accesso è un obbligo.

Inoltre un sito così importante sia dal punto di vista storico che paesaggistico versa in condizioni pessime. Chi ha modo di entrare, sia per far visita ai cari defunti o per ammirare tale bellezza si trova di fronte un sito mal curato, degradato, sottoposto all’incuria del tempo.

Al suo interno ci sono paratie che segnalano un muro pericolante, cavalletti abbandonati, alberi semi-cadenti, cancellate cadute.

Insomma chi di competenza dovrebbe intervenire quanto prima per dare un aspetto più decente ad un sito così importante.

Qui di seguito un piccolo cenno storico tratto da Wikipedia:
“l sito originariamente ospitava una serie di cappelle che ricostruiscono ancora oggi la Via Crucis, realizzate nel 1765, simili a quelle trovate presso i vari Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Già nel 1649 venne realizzato un ossario per ospitare i resti delle vittime della peste portata in Italia dai Lanzichenecchi; dopo la prima guerra mondiale, al sito vennero aggiunti un deposito ed un memoriale per i caduti nel conflitto.

Nel 1930, l'ingegner Giosuè Todeschini, realizzò un terrazzamento inferiore per ospitare otto cappelle private.

A partire dal 1933, durante gli anni del regime fascista, il cimitero venne dichiarato "Luogo che non dovrebbe esistere": difatti, con la costruzione del nuovo camposanto di Malgrate, ne fu disposta la chiusura e la traslazione delle salme sia a Malgrate che nel cimitero monumentale della città, comportando così la soppressione dei cimiteri locali. Tutta la popolazione locale insorse ed il cimitero di Laorca rimase immutato.

Il sito è stato ristrutturato nel corso dei secoli XIX e XX; al pittore Luigi Tagliaferri venne affidato il compito di restaurare la Via Crucis. Nel 1985-1989, il pittore Paolo Gerosa dipinse immagini moderne per la cappella ristrutturata in stile neoromanico, sulle precedenti fondamenta. La grotta ospita cappelle dedicate alla Madonna di Lourdes ed a San Giovanni Battista (chiamata anche Chiesa ai Morti); quest'ultima cappella ha una struttura risalente al 1289, eretta per venerare un eremita di nome Giovanni che abitava nella grotta nel medioevo.

L'interno della chiesa principale presenta affreschi del 1578 ed un arco in stucco nell'abside del 1648. Il cimitero ha monumenti in stile Liberty dedicati a Falck (1922), Redaelli (1903-1908) e Bolis (1914).”

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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:37

AL LECCO SFUGGE LA VITTORIA, BEFFA ALL’84’

in Sport

 Mantova - Calcio Lecco 1912: 1 -1
Mantova (4-3-3): Tosi; Esposito (dal 39′ s.t. Panizzi), Checchi, Milillo, Darrel; Zilbert (dal 28′ s.t. Pinton), Messori, Gerbaudo; Guccione, Paudice (dal 16′ s.t. De Cenco), Bertini (dal 1′ s.t. Zappa) (Marone, Bianchi, Silvestro, Bucolo, Rihai, Pilati, Vaccaro, Piovanello). All. Maurizio Lauro.
Lecco (3-4-3): Pissardo; Merli Sala, Marzorati, Enrici; Celjak (dal 16′ s.t. Giudici), Masini, Kraja (dal 16′ s.t. Lora), Zambataro (dal 33′ s.t. Galli); Tordini (dal 33′ s.t. Ganz), Mastroianni (dal 33′ s.t. Morosini), Iocolano (Ndiaye, Lakti, Petrovic, Di Munno, Reda, Bia, Buso). All. Mauro Zironelli.

Marcatori: Ganz (L) al 32′ s.t.; Guccione (M) al 40′ s.t.
Arbitro: Francesco Luciani di Roma 1, ass. Alex Cavallina e Veronica Vettorel, IV uomo Andrea Bordini.
Note: spettatori 500 circa. Ammoniti Masini, Milillo, Gerbaudo, Esposito, Giudici. Angoli 4-8.
Ancora una volta il Lecco non riesce a gestire il finale di tempo e viene beffato dal Mantova che pareggia a pochi minuti dal termine, dopo una mischia sotto porta dalla quale il pallone finisce nella porta bluceleste, senza riuscire a capire se trattasi di autogol di Marzorati o rete di Guccione.
Al 4’ il Lecco va vicino alla marcatura con Kraja che prima calcia a rete, un difensore devia la palla sul palo, il centrocampista Bluceleste ci crede corre incontro alla sfera che era ritornata in campo, ma incredibilmente non riesce a colpire la palla. Minuto 11, cross sul secondo palo per Celjak che la mette dentro rasoterra, la palla danza sulla linea ma Mastroianni e Tordini non riescono a spingerla in rete, la difesa virgiliana allontana. Al 19′, da angolo, Mastroianni di testa non inquadra la porta.
A fare la partita è il Lecco, mentre il Mantova si fa vivo solo al 24’ quando Bertini dai quaranta metri cerca di sorprendere Pissardo fuori dalla porta, ma l’estremo difensore lecchese. Non ha problemi a parare. I padroni di casa giocano duro ed a farne le spese è il povero Tordini, tartassato dagli avversari fin dall’inizio, e l’attaccante Bluceleste è costretto ad uscire lasciando il posto a Ganz. Sul finale di tempo Mastroianni è lanciato a rete con un’azione fotocopia come per la rete contro il Padova, ma questa volta l’attaccante sbaglia il controllo e l’azione sfuma.

Ad inizio ripresa è il Mantova a cambiare indirizzo alla partita rendendosi più aggressivo con un pressing alto, ma il Lecco è bravo a far sfuriare i padroni di casa senza correre pericoli. Si arriva così al 52’ quando Iocolano con una stupenda punizione prende un altro palo.
Il Mantova ci riprova al 64′ con un’azione insistita con Gerbaudo, che prova da fuori, ma la difesa del Lecco devia in angolo. Sulla battuta Pissardo respinge di pugno con Messori che batte a rete per due volte, prima respinge Marzorati e poi Masini salva di testa sulla linea.
Al 74’ arriva la rete del Lecco, Mastroianni fa passare la palla tra i due centrali del Mantova per l’accorrente Ganz che di sinistro batte forte a rete ed è 1 a 0.
Ma, come dicevamo, all’84’, quando la vittoria sembrava ampiamente alla portata del Lecco, De Cenco dalla destra riesce a buttare la palla in mezzo all’area piccola, ne segue una gran mischia, con la palla che finisce in rete, senza che sia chiaro se trattasi di autorete di Marzorati o rete di Guccione.
Sfugge così una vittoria che sarebbe stata importantissima alla luce dei non certo brillanti risultati della altre squadre di alta classifica.

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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:28

UN AGO DA MAGLIA PER IL BRODO

Un’infiorescenza rigonfia di piccoli petali fucsia simile a un pon pon da cipria. Lo stelo è cavo e verde. Ha il diametro di un grosso ago da maglia. Cresce bene anche nei nostri orti durante la tarda primavera. Forma piccoli cespugli alti non più di 40/50 centimetri i cui gambi, tagliuzzati in piccoli anelli, compaiono spesso sulle nostre tavole.

In particolare in Veneto e Alto Adige dove non manca mai nei brodi e nelle minestre. I botanici chiamano questa essenza vegetale Allium schoenoprasum ma noi la conosciamo col più prosaico ma simpatico appellativo di erba cipollina. Viene utilizzata per insaporire primi piatti e pietanze che, grazie al suo delicato aroma, acquistano un lieve sentore di cipolla. Ma non è soltanto gustosa. L’erba cipollina, infatti, contiene numerosi nutrienti che ne fanno una specie di toccasana grazie anche alla presenza di vitamina C, gruppo B, E, K, calcio, magnesio, potassio,fosforo, ferro, zinco e fibre. Ha proprietà ipotensive, cardiotoniche, antiossidanti e genericamente depurative.

Un tempo veniva usata come vermifugo. Va bene anche per il colesterolo dato che ne contiene una quantità pari a zero. I suoi oli essenziali vengono usati in erboristeria per liberare i bronchi dal catarro. Ma fate attenzione. Quest’erba stimola anche la produzione degli acidi gastrici. Quindi se soffrite di reflusso gastroesofageo, ulcera o gastrite statene alla larga.

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Domenica, 17 Ottobre 2021 21:26

L'AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO IN VISITA ALL'ORRIDO CHE INTANTO SUPERA I 122.000 VISITATORI IN UN ANNO

Antonio Rusconi, recentemente confermato alla carica di Sindaco di Bellano è raggiante.
Parlando dell'Orrido ha infatti scritto sul suo profilo facebook che "Oggi il nostro gioiello ha superato i 122.000 visitatori in un solo anno!"
Non solo.
"Tanto è stato fatto per arrivare a questi risultati… ma nn ci fermiamo e anche ieri, dopo il consiglio d’insediamento e dopo aver incontrato Filippo Magnini e Giorgia Palmas sul nostro lungolago…
…Abbiamo accolto all’Orrido una speciale e qualificata delegazione di professionisti dell’Enit, l’agenzia nazionale del turismo, che lavorano nelle sedi estere e che grazie ad una lungimirante azione della camera di commercio di como-lecco, erano in visita per un educational tour sul Lago di Como negli scorsi giorni.
Sono esperti di turismo e marketing che si occupano di promuovere l’Italia nel Mondo, lavorano a Los Angeles, New York, Parigi, Londra, Vienna, Monaco, Mosca, Stoccolma, Zurigo, Madrid…
Tutti i referenti conoscevano il Lago di Como come destinazione turistica, ma nessuno aveva mai sentito parlare dell’Orrido di Bellano…"
"Il risultato? - afferma Rusconi - Tutti vogliono materiale video, foto, info e proposte per inserire il nostro gioiello 💎 nelle loro strategie di comunicazione e promozione! L’Orrido ha fatto centro anche ai loro esperti occhi quale esperienza da proporre nelle newsletter, alle fiere, ai tour operator…
E conclude con un ringraziamento al presidente della camera di commercio Marco Galbiati e a Giuseppe Rasella per l’opportunità di promozione offerta.
 
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