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Domenica, 17 Ottobre 2021 18:04

INTROBIO: IL "RINGRAZIAMENTO" HA DATO SPETTACOLO

Il cuore agricolo della Valsassina ha pulsato oggi per le strade di Introbio.

La Festa del Ringraziamento organizzata dal Comune in collaborazione con numerose associazioni e grazie al lavoro straordinario di molti volontari, alla fine si è rivelata un successo andato "oltre le aspettative" come ha commentato il Sindaco Adriano Airoldi, visibilmente soddisfatto.

E in effetti non si poteva chiedere di più a questa splendida giornata valsassinese di metà autunno.

Sotto un cielo incredibilmente terso decine di trattori, molti attacchi, centocinquanta cavalli e relativi cavalieri hanno sfilato per le vie del paese accompagnati dalla banda di Cortabbio tra due ali di folla offrendo un grande spettacolo rurale e contadino che ha costituito una vera sorpresa per molti turisti.

Apprezzatissimi gli abbigliamenti dei vari gruppi che quest'anno hanno curato in modo particolare la loro presentazione, sfidandosi in una simpatica gara di estetica, eleganza e simpatia.

Il corteo è poi confluito al Prà Baster dove, dopo la benedizione impartita da Don Marco, si è passati alle premiazioni che hanno coinvolto in prima battuta giovani e giovanissimi alpeggiatori della Val Biandino e dei Piani di Bobbio.

E così il Sindaco ha consegnato una pergamena ricordo e un omaggio a Manuel Tognoni, Sofia Parolini, Giovanni Invernizzi, Simone Colombo, Mauro Brumana, Simone Plati, Elisa Bergamini e Riccardo Rupani.

Poi è stata la volta dei riconoscimenti ai gruppi presenti.

Quello de "La Pistolina" sè è aggiudicato il premio "eleganza"; quelli del Serafino la targa riservata al gruppo più numeroso; il Pina (dalla Brianza) si è imposto nell'attacco tradizionale con la giovanissima driver Chiara Usuelli; la piccola Sofia ha ricevuto il premio per l'attacco più simpatico. Nella categoria "trattori" un solo premio destinato al mezzo più "folk" e lo ha portato a casa il Natalino "Martinai".

Nel pomeriggio la festa si è conclusa con l'incanto di diversi prodotti, una bella e simpaticissima sfilata di cani e i balli country dei 700 metri Sopra il Cielo.

Soddisfattissimo, come già scritto, il Sindaco che da agricoltore (oltre che amministratore) si è speso moltissimo - assieme a tanti volontari - per l'organizzazione della manifestazione.

"Sono veramente felice - ha detto - perchè abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi nonostante la festa fosse stata rinviata lo scorso 26 settembre per il maltempo. La sfilata è stata magnifica e voglio ringraziare indistintamente tutti i partecipanti. Penso che il  momento più significativo, però, sia stata la consegna delle pergamene ai giovanissimi alpeggiatori, ragazze e ragazzi che hanno scelto liberamente di restarsene in Biandino e a Bobbio non per giocare ma per lavorare, con tutti i sacrifici che ciò ha comportato. Un bell'esempio per tanti loro coetanei che spesso trascorrono il tempo in modo certamente meno proficuo".

"Ringrazio di cuore chi ha pensato alla cucina e gestito le molte persone che hanno scelto di consumare il pranzo all'aperto al Prà Baster che, ancora una volta, si è rivelato essere un luogo fondamentale per poter proporre iniziative di un certo spessore" ha concluso Adriano Airoldi dando a tutti l'appuntamento per l'edizione del 2022.
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Domenica, 17 Ottobre 2021 09:13

ANDAMENTO VACCINAZIONI IN VALLE: IL 92,62% HA RICEVUTO LA PRIMA DOSE

Il green pass obbligatorio entrato in vigore venerdì scorso non ha influito sui dati delle vaccinazioni in Valle, visto che già le percentuali sono elevatissime. In settimana SKY ha dedicato un servizio a Premana per il suo 100% di prime dosi. Qualche settimana prima, come ricorderete, il traguardo lo avevano raggiunto, primi in Lombardia, a Parlasco. Per il resto segnaliamo che sotto il 90% rimangono solo Barzio e Pagnona. La provincia di Lecco con il 93,08% è sempre prima fra le provincie lombarde.

COMUNE N° prime dosi 1^ dose su popolazione target N° seconde dosi 2^ dose su popolazione target Popolazione target
PREMANA 1888 100,43% 1644 87,45% 1.880
PARLASCO 122 100,83% 103 85,12% 121
CORTENOVA 978 96,35% 859 84,63% 1.015
CRANDOLA 220 95,65% 194 84,35% 230
CASARGO 675 94,01% 594 82,73% 718
CASSINA 402 93,06% 350 81,02% 432
TACENO 423 92,97% 366 80,44% 455
PRIMALUNA 1732 90,63% 1530 80,06% 1.911
CREMENO 1256 90,04% 1114 79,86% 1.395
INTROBIO 1560 91,33% 1361 79,68% 1.708
MARGNO 295 92,77% 252 79,25% 318
MOGGIO 360 92,07% 309 79,03% 391
PASTURO 1492 90,70% 1288 78,30% 1.645
BARZIO 972 87,88% 855 77,31% 1.106
PAGNONA 257 81,85% 220 70,06% 314
TOTALI 12.632 92,62% 11.039 80,94% 13.639
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Domenica, 17 Ottobre 2021 08:21

SCIVOLATO UN RAGAZZO SUI SENTIERI DI INTROBIO

INTROBIO (LC) - Un ragazzo di circa 20 anni è precipitato Sabato pomeriggio in località Serra, nei pressi di Introbio. Era in montagna con il padre quando è scivolato dal sentiero per oltre un centinaio di metri, finendo in un punto molto stretto. La centrale ha mandato sul posto l’elisoccorso di Milano di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza e le squadre territoriali della Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana; una decina i tecnici impegnati per le operazioni di recupero, effettuate mediante la tecnica del contrappeso. Il giovane, che nella caduta ha riportato diversi traumi, è stato portato in un punto più sicuro e poi il tecnico di elisoccorso del Cnsas, sempre a bordo del mezzo, lo ha recuperato con il verricello. L’intervento è finito intorno alle 19:30.

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Domenica, 17 Ottobre 2021 08:08

Como-Lecco, i giovani agricoltori resistono al Covid

E in Lombardia +2% imprese under 35 in 5 anni
COMO-LECCO - Nell’anno della pandemia i giovani agricoltori resistono alla crisi, con il numero delle aziende under 35 che in Lombardia non registra flessioni a livello tendenziale, ma anzi cresce del 2% negli ultimi cinque anni. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti regionale su dati registro imprese al secondo trimestre 2021 in occasione della consegna a Cremona degli Oscar Green, i premi all’innovazione per le imprese agricole che creano sviluppo e lavoro con l’impegno concreto dei giovani per combattere i cambiamenti climatici e salvaguardare l’ambiente.

Presente a Cremona anche una delegazione di Coldiretti Como Lecco guidata dalla Delegata di Coldiretti Giovani Impresa Chiara Canclini.

Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria – spiega la Coldiretti – il settore agricolo in Italia è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, tanto che nell’ultimo anno a livello nazionale sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno, secondo l’analisi Coldiretti-Divulga. Al lavoro nelle campagne italiane c’è un esercito di 55mila imprese giovani, di cui oltre tremila in Lombardia, che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Nel periodo della pandemia – precisa la Coldiretti – le aziende condotte da giovani nel Belpaese si sono dimostrate anche le più resilienti, con un aumento medio dei redditi del 5,9% nel 2020 rispetto all’anno precedente, mentre quelli delle aziende over 35 sono diminuiti dell’1,3%. “L’emergenza provocata dal Covid – commenta Canclini – ha fatto emergere la centralità del cibo e il ruolo fondamentale svolto dagli agricoltori. Occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale della nostra generazione che vuole investire nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso ci troviamo di fronte”.

Le nuove generazioni di agricoltori – conclude la Coldiretti – sono in prima fila anche nella rivoluzione digitale nelle campagne italiane con un’impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di uno su tre (37%) usa i social network, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

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Domenica, 17 Ottobre 2021 07:51

Anche il Sindaco di Primaluna per una lista di Centro alle Elezioni Provinciali

Consiglieri e assessori (compreso il neo-assessore di Morterone Claudio Baruffaldi) di tutti i Comuni della Provincia di Lecco andranno alle urne il prossimo 18 dicembre, per il rinnovo dell`ente di Villa Locatelli. Alcuni di questi, simpatizzanti o iscritti a Italia Viva, hanno inviato una lunga lettera ai giornali per promuovere la nascita di un polo di centro alle elezioni, invito prontamente raccolto da Appello per Lecco , dai calendiani di XAgire, e da altre Liste Civiche.

Un documento programmatico per annunciare che Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, Giuseppe Conti, sindaco di Garlate, Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate, Stefano Motta, sindaco di Calco, e Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, faranno squadra al prossimo rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco, anche se non hanno espresso per ora il nome dii un candidato unico alla successione di Claudio Usuelli.

Il documento comune “intende cercare di porre alcuni punti programmatici che riteniamo decisivi quali riferimento per il confronto che si è aperto in vista del rinnovo del Consiglio Provinciale del prossimo 18 dicembre. Non prefiguriamo liste o candidature, ma ci sembra importante come amministratori locali lecchesi richiamare alla necessità che il nuovo Consiglio Provinciale abbia chiara la necessità di porre quale obiettivo irrinunciabile il rafforzamento dell'identità del nostro territorio attraverso il perseguimento di punti programmatici concreti che possano essere gli assi portanti del suo futuro”.
Premessa

Siamo un gruppo di amministratori locali che si riconoscono in sensibilità/esperienze politiche e provenienze territoriali diverse, ma crediamo convintamente che le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco che si terranno il prossimo 18 dicembre, dopo la recente tornata delle elezioni comunali di inizio ottobre, siano un’occasione preziosa da non perdere per rafforzare il nostro territorio nelle sfide che lo attendono, soprattutto in questa fase post-pandemica.

Francamente non ci appassionano analisi di “nuovi pesi” di questo e quest’altro schieramento dopo le elezioni, che hanno confermato spesso amalgama di provenienze diverse che però condividono un progetto territoriale specifico. Semmai deve interpellare tutti l’arretramento partecipativo dei cittadini e anche l’ente Provincia, al di là del venir meno dell’elezione diretta, è chiamata a rinnovare il suo ruolo. Veniamo da anni nei quali in nome di un efficientamento della spesa e dell’esasperazione di alleanze “a prescindere” sono state fatte aggregazioni forzate, a volte innaturali: la gestione dei trasporti pubblici con Varese e Como, la sanità con Monza (così come l’UTR l’ufficio territoriale di Regione), la gestione del patrimonio edilizio pubblico e le tematiche della casa con Bergamo e Sondrio, la Camera di commercio con Como. Non da meno associazioni sindacali ed imprenditoriali, in questa sorta di “liberi tutti”, hanno in parte seguito questa strada dando vita a vaste aggregazioni che hanno potenziato la loro capacità di lobby a livello regionale e nazionale, ma hanno oggettivamente indebolito la capacità del nostro territorio di fare squadra.

Oltre alla istituzione Provincia fanno eccezione a questa deriva di aggregazioni, almeno per ora, gli organismi territoriali dello Stato e dell’amministrazione della Giustizia, così come, per il decisivo impegno trasversale dei Comuni, le due società totalmente pubbliche SILEA e LRH che curano beni comuni essenziali quali la gestione del ciclo dei rifiuti e del servizio idrico. E altresì l’associazione UNIVERLECCO, che raduna enti pubblici e privati a sostegno della ricerca nel nostro territorio, mentre nel no profit si registra come fattore positivo e dinamico, tra le altre, l’attività della Fondazione Comunitaria, che ha da sempre affiancato azioni di coesione sociale ai progetti istituzionali della nuova Provincia ed ha negli ultimi anni ulteriormente rafforzato dialogo e progettualità condivise con i Comuni.
Il ruolo della Provincia

In questo scenario il rinnovo dei vertici provinciali è una importante occasione per ridare slancio ad un ente che, pur con elezioni di secondo livello, ha un rapporto diretto con le comunità territoriali: il fatto stesso che ogni consigliere comunale nel momento in cui vota porta in ”dote”, cioè rappresenta, una percentuale di cittadini del suo comune ( in relazione al numero di abitanti e dei voti presi alle elezioni comunali ha un “peso” ) dovrebbe stimolare la più ampia partecipazione al voto ed è questo un primo appello che vorremmo fare ai nostri colleghi: l’astensione significa anche privare i cittadini di rappresentatività, perché si è eletti in Comune anche per concorrere a governare la Provincia.

In secondo luogo, dopo la riforma incompiuta che ha tagliato fondi e confuso competenze, recentemente, oltre all’abbandono di progetti di aggregazione di Province, c’è stata una maggiore chiarezza di ruolo ed il ripristino parziale di finanziamenti. Occorre non sprecare allora questa opportunità di avere fondi specifici legati alla nuova programmazione 2021/2027 dell’UE, al Piano nazionale ripartenza e resilienza ,ai fondi nazionali e regionali post pandemia e legati alle Olimpiadi invernali 2026 e non ultimo valorizzare e mettere a sistema le risorse (economiche, progettuali, di capitale umano) generate nei nostri territori da istituzioni, imprenditori, mondi associativi, enti formativi e di ricerca ( basti pensare alle eccellenze, in questo ultimo campo, rappresentate da Politecnico e CNR di Lecco, IRCCS La nostra Famiglia di Bosisio Parini e Valduce di Costamasnaga, INRCA di Casatenovo e Osservatorio astronomico di Merate ).

Ma c’è una ulteriore condizione che secondo noi occorre garantire come contesto alle elezioni e cioè che le forze politiche(in particolare) e le liste comunali (in gran parte civiche) non vedano queste come occasione di potere ( agganciarsi a questo o a quest’altro filotto partitico per qualche ritorno…) o di “regolamento di conti “ tra di esse ma concorrano, nella ovvia competizione elettorale, a rafforzare competenze ed operatività dell’ente : da riconoscere, quest’ultimo, sempre più come “Casa dei Comuni” in una dimensione concreta, non come vuota retorica. Casa nella quale tutti si riconoscano, anche elaborando un’idea di sviluppo territoriale quanto mai urgente, per evitare di essere compressi tra il capoluogo metropolitano diffuso ed il rischio di autoreferenzialità della Valtellina.

Crediamo infatti ci sia ancora una sfida da vincere per la nostra come altre fasce pedemontane contigue della nostra Regione, che hanno grandi opportunità di sviluppo da conseguire con un nuovo e più deciso equilibrio ambientale non solo aggiornando la propria tradizione manifatturiera ma aprendosi agli spazi offerti da terziario, turismo, agricoltura, tutela e promozione fruibilità percorsi naturalistici.

La riaffermazione della necessità di autonomia e di identità specifica della provincia di Lecco è ancora più marcata al pari di quelle di altre Province giovani come la nostra, che hanno inopinatamente visto essere messo in discussione il proprio ruolo a pochi anni dall’istituzione.
Qualche punto programmatico

Non può esserci una rinnovata voglia di autonomia e di identità specifica della Provincia di Lecco senza individuare qualche profilo programmatico, per fare in modo che l’ente non sia percepito come “sopportato” se non “abusivo” ma un partner essenziale dei comuni e dei soggetti territoriali per obiettivi di larga scala. Cerchiamo qui di individuare alcuni dei nodi programmatici che vorremmo condividere e sui quali confrontarci nei mesi di avvicinamento alle elezioni.

Il completamento delle infrastrutture, sia di competenza diretta che di altri livelli istituzioni e operativi (ANAS e Gruppo Ferrovie in primis) resta una priorità ,a partire dalla Lecco-Bergamo ,dalla riqualificazione della SS36 e una rinnovata attenzione alle infrastrutture Ferroviarie .

Ma assieme alle "grandi" opere, legate ai finanziamenti e/o al traino degli eventi nazionali (Olimpiadi, opere iniziate) è necessario riprendere la manutenzione ordinaria programmate delle arterie di competenza e orientare il ruolo della Provincia anche a sostegno di quelle opere individuate dai Comuni, o che sono dentro il PTCP e che spesso possono fare la differenza. Ad esempio, il potenziamento del Ponte Manzoni tra Lecco e Pescate, le opere individuate dai Comuni quali miglioramento delle aste viabili più trafficate, la priorità del traffico ferroviario e della riqualificazione delle strutture di sostegno dello stesso in particolare delle stazioni (parcheggi, collegamenti via terra, interventi edilizi, investimenti decisi sulla tratta del Besanino quale dorsale briantea su ferro). Riprendere con forza il progetto di ciclabile da NORD a sud cd “Brezza”, con le connessioni con le diramazioni locali.

E’ essenziale ridare centralità alla manutenzione delle strade, anche tornando a ricostruire una organizzazione che veda il ritorno degli "operatori manutentivi " provinciali su base circondariale e rendendo definitivo il raccordo con Silea per gli interventi contro l'abbandono dei rifiuti e per un migliore decoro di quei "non luoghi" che sono le strade, sulle quali però trascorriamo un bel po' della nostra vita.

Occorre rilanciare il ruolo della Provincia quale Ente programmatore e regolatore: il PTCP, oltre che aggiornato alle nuove disposizioni normative e alle sensibilità orientate marcatamente alla sostenibilità va completato da piani di settore sulle questioni nodali e in particolare dal PTCP "verde" come componente essenziale e qualificante del territorio sulle tematiche delle infrastrutture verdi, della pedemontana ciclopedonale, dei "cammini" e del turismo lento legato alle bellezze ed ai luoghi da valorizzare e quindi da difendere come motori dell'economia "verde" individuando anche le necessarie connessioni ed infrastrutture che uniscano i cammini collinari e di montagna con quelli fluviali e lacustri. In questo senso uno degli obiettivi da perseguire è quella di un parco regionale "lecchese" che unisca Curone e Barro attraverso la dorsale di San Genesio e del Monte di Brianza che ora è in una fase confusa e dispersiva.

In questo senso si delinea per la Provincia un ruolo propulsore e coordinatore per l'economia legata all'ambiente e quindi al turismo di prossimità e sulla quale dovrebbero andare molti investimenti in futuro.

Ancora, sul tema dell’edilizia scolastica è fondamentale dare attuazione al piano straordinario di manutenzione e miglioramento qualitativo degli ambienti anche attingendo alle risorse straordinarie dei piani nazionali e regionali, a partire dal PNRR, con attenzione anche all’efficientamento energetico ed alla digitalizzazione degli edifici.

Sul tema offerta formativa occorre consolidare il rapporto con il nostro tessuto produttivo, e rilanciare la scuola di Casargo, attivando anche corsi di studio dell’obbligo e di qualifica per dotare il circondario della Valsassina di una opportunità di formazione qualificata.

Sarà poi da valutare inoltre l’attivazione in Brianza di un corso di studi specificatamente dedicato all’agricoltura (sia estensiva che di montagna), alle manutenzioni e promozione di piste ciclabili, sentieri di montagna e trekking, percorsi naturalistici, al turismo ambientale in particolare.

Vanno rafforzate infine le competenze ed i servizi a sostegno tecnico dei comuni, sia per appalti, assunzioni, servizio europeo per bandi e finanziamenti UE ecc.

I servizi all’impiego andranno ripensati, abbandonando se possibile il modello “navigator” a favore di quello Lecchese e Lombardo, fortemente ancorato ad un rapporto con le scuole ed i centri di formazione professionale e Universitaria.

Per lavorare in questa direzione la Provincia andrà "ristrutturata" perché ora ha sì una serie di uffici e competenze ma scoordinate tra loro, che invece andranno riaccorpate per progetti e obiettivi.
Conclusioni

Queste sono alcune nostre considerazioni che poniamo all’attenzione degli amministratori comunali e delle forze politiche del territorio. Sono gradite adesioni di coloro che si riconoscono in questo documento, così come saranno gradite anche osservazioni, proposte di integrazioni, critiche.

I sottoscrittori, quelli attuali e quelli che si vorranno aggiungere, decideranno insieme le azioni da programmare perché queste proposte possano venir attuate dal prossimo Consiglio Provinciale.

13 ottobre 2021

Mauro Artusi, sindaco di Primaluna
Giuseppe Conti, sindaco di Garlate
Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate
Stefano Motta, sindaco di Calco,
Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera

 

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Domenica, 17 Ottobre 2021 07:19

UN RICORDO DEI RASTRELLAMENTI NAZI FASCISTI A INTROBIO

77° ANNIVERSARIO DEL RASTRELLAMENTO
NAZI-FASCISTA DEL 1944
Venerdi 15 ottobre 2021 ALLE ORE 11.00
PRESSO IL CIMITERO DI INTROBIO
una delegazione dell’ ANPI Provinciale di Lecco e della Valsassina unitamente alle rappresentanze istituzionali e sociali del territorio hanno ricordato il sacrifico dei partigiani fucilati il 15 ottobre 1944 e degli altri caduti durante quel drammatico autunno.

La stele situata davanti al cimitero di Introbio si trova nel luogo dove sono stati fucilati sei partigiani nell’ ottobre 1944, sulla lapide sono riportati anche i caduti sulla Grigna e in Biandino sempre nel 1944.
Fu un periodo durissimo per Introbio, occupato presso l`antica Villa Serena da un forte presidio di Ss italiane e tedesche.
Il 5 ottobre 1944 Introbio veniva dichiarata “zona di guerra” sottoposta alla legge marziale.

Scattavano le azioni di rastrellamento della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) e dei Tedeschi sui monti, con l’incendio dei fienili, baite, rifugi e della stessa chiesetta della Madonna di Biandino. Sei partigiani venivano fucilati nel pomeriggio del 15 ottobre presso il cimitero di Introbio.
Fra i fucilati c’era Carlo Besana classe 1920, di Barzanò.

Era il fratello di Guerino Besana, classe 1918, catturato qualche giorno prima nella zona di Biandino, quando i reparti nazifascisti sono saliti sui sentieri per snidare i nuclei partigiani della Brigata 55 Rosselli, successivamente riuscita a fuggire in Svizzera grazie a una faticosa fuga dalla Val Gerola e Morbegno.

La cerimonia, alla presenza di alcune classi della Scuola Elementare di Introbio, ha visto gli interventi di Giuseppe Amanti, segretario Anpi Valsassina, che ha ricordato i valsassinesi deceduti nei campi di concentramento nazisti, di Enrico Avagnina, segretario Anpi di Lecco, e del Sindaco di Introbio Adriano Airoldi.

(immagine d`archivio)

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Sabato, 16 Ottobre 2021 18:51

INAUGURATO OGGI IL SINTETICO DI CORTENOVA

in Sport

Si è tornati finalmente a giocare questo pomeriggio a Cortenova ed è stata disputata la prima partita sul nuovo campo sintetico messo a disposizione della società gialloblù dall'amministrazione comunale che ha investito nel progetto oltre 500.000 euro.

I lavori di contorno non sono ancora terminati, ma il terreno di gioco ha ricevuto l'omologazione provvisoria e quindi ha potuto ospitare la prima partita che, per la cronaca, ha visto la Bellagina juniores sconfiggere i pari età valsassinesi per 2 -1. 

Nelle prossime settimane verrà spostata una panchina e posato il tappeto verde sulle aree perimetrali. I lavori riguarderanno anche la zona spogliatoi dove verranno posati degli autobloccanti.

Domani appuntamento con la Prima Categoria: i ragazzi guidati da Antonio Selva se la vedranno con l'Albosaggia Ponchiera (inizio ore 15.30).

Qui sotto altre due immagini scattate oggi pomeriggio al "Todeschini".

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Sabato, 16 Ottobre 2021 18:12

INAUGURATA LA RASSEGNA ORIENTALAMENTE

Inaugurata Sabato mattina la manifestazione dedicata alle scuole di tutta la Provincia "Orientalamente", una iniziativa che negli anni scorsi, prima del Covid , si teneva normalmente presso il Monastero del Lavello di Calolziocorte, mentre quest`anno, come ha detto il Presidente della Confindustria Lorenzo Riva, " si e` preferito valorizzare questo bellissimo paesaggio della Valsassina".

La rassegna si estende per buona parte del pianoro occupato dalla Comunita` Montana: dagli interni di Villa Merlo, dove sono posizionati gli stand dedicati alle singole aree tematica (Linguistico, Economia Aziendale, industriale, Grafico e Artistico, in tutto 14 aree) , che proseguono in quello che tradizionalmente e` lo spazio Ristorante della Sagra (e dove si sono svolte le vaccinazioni fino a Luglio) piu` ampi tendoni all`esterno dedicati al buffet, preparato dal CPIA di Casargo, e utilizzati dalle organizzazioni aziendali che hanno partecipato (Confindustria, Confartigianato, CNA ecc.).

Mentre moltissimi alunni di Terza Media frequentavano i padiglioni, in cui erano posizionati insegnanti delle Superiori (tra i fotografati la Vice Preside del "Parini", Ambrogina Maggi, e il Vice Preside del "Fiocchi" di Lecco, Andrea Rondinelli) pronti a illustrare le proprie scuole ai ragazzi, con anche molti genitori venuti a curiosare, si e` tenuta in Comunita` Montana una breve presentazione della rassegna.

"La iniziativa di Orientalamente era rimasta ferma da alcuni anni - ha detto il consigliere provinciale delegato alla Scuola Felice Rocca - non solo a causa del Covid, ma quest`anno abbiamo pensato di ripartire anche per ridare un`opportunita` agli studenti che hanno molto sofferto a causa della Didattica a Distanza. Abbiamo visto poi un entusiasmo davvero contagioso: hanno aderito all`iniziativa circa l`80% delle Scuole Medie della Provincia, che si sono organizzate con i Pullman per inviare qui i loro studenti, e la quasi totalita` delle Scuole Superiori".

Molti i ragazzi a fare da ciceroni "accoglitori": utilizzati per i controlli del green pass all`ingresso, per dare informazioni ai visitatori o anche, come gli studenti dell`ICS di Cremeno, per guidare le visite al Museo della Fornace accanto alla Comunita` Montana.

"L`obiettivo della manifestazione pero` - ci ha detto il Dirigente provinciale Roberto Panzeri - non e` quello di presentare le singole scuole a chi prosegua dopo la Terza Media , cosa per la quale esistono gli "Open Days" organizzati singolarmente da ogni Scuola, ma quello di presentare le "aree tematiche" , cioe` i vari settori in cui le nostre scuole eccellono, e che danno serie prospettive di lavoro e di carriera."

Si spera infatti che, quando a Gennaio si apriranno i termini per le iscrizioni, i genitori non si ricordino soltanto dell`esistenza del Liceo Classico o Scientifico (che in realta` oggi non danno tante garanzie di trovare un posto di lavoro adeguato agli studi fatti) ma anche di tanti Istituti Tecnici del territorio che sono di ottimo livello, come ha ricordato lo stesso Rocca.

"Il mondo del lavoro vi aspetta a braccia aperte, ragazzi - ha concluso Lorenzo Riva - l`importante e` avere sempre curiosita` e voglia di apprendere !"
La rassegna rimarra` aperta fino a Sabato prossimo 23 Ottobre

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Sabato, 16 Ottobre 2021 12:10

BUONE NOTIZIE DAL B.I.M.: 7.850.000 EURO SUBITO E 1.090.000 DAL 2022

Nel Direttivo BIM Lago di Como del 13 ottobre è stato preso atto dell’accordo raggiunto la settimana scorsa con il BIM Bergamo in relazione alla suddivisione dei sovracanoni che fanno riferimento alla Legge 228/2012.

L’accordo prevede che, al momento della sottoscrizione della convenzione tra i due Consorzi, il BIM Lago di Como beneficerà di 7.850.000 Euro che verranno poi messi a disposizione dei Comuni che fanno parte del Consorzio.

Le modalità di distribuzione dei fondi verranno decise nel Direttivo in programma sabato 23 ottobre, così da portare la proposta nell’Assemblea Generale prevista per mercoledì 27 ottobre alle 19 a Palazzo Gallio.

Inoltre l’accordo tra il BIM Como e il BIM Bergamo prevede che dal 2022 il BIM Como beneficerà di ulteriori 1.090.000 Euro all’anno da ridistribuire poi al territorio.

Grazie ai membri del Consiglio Direttivo Carlo Signorelli (vice Presidente-Perledo), Cristina Bartesaghi (Abbadia Lariana) Giovanni Botta (Tremezzina), Gianni Redenti (Tavernerio) che hanno lavorato con me in questi mesi per raggiungere questo importantissimo risultato.

Un grazie particolare al Segretario del Consorzio, Dott. Giovanni De Lorenzi, e alla responsabile di segreteria Alessandra Poncia, per la professionalità, l’impegno e l’attenzione che ogni giorno mettono al servizio del nostro Consorzio e del territorio.

Michele Spaggiari, presidente del BIM Lago di Como, Brembo e Serio.

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Sabato, 16 Ottobre 2021 07:31

PFIZER, GULISANO E IL VACCINO DEI MIRACOLI

Il 27 settembre scorso, una nota di Pfizer, produttore del famoso vaccino mRNA Comirnaty, annunciava che la scadenza del preparato, se correttamente conservato, viene prorogata da 6 a 9 mesi. E tra i più attenti esponenti del complottismo nostrano è nato subito il sospetto (ovviamente cristallizzato in certezza) che si tratti di un “trucco” di Pfizer per impedire che finiscano nella spazzatura decine di migliaia di dosi di vaccino giunte a scadenza. Anche il dottor Paolo Gulisano, medico specialista lecchese piuttosto noto negli ambienti no vax e nelle frange più oltranziste dell’integralismo catto-cattolico, ne è graniticamente convinto.

E lo dice. E lo scrive a chiare lettere consentendo ai lettori di assistere al tanto miracoloso quanto paradossale evento in base al quale un’affermazione indubitabilmente vera è anche contestualmente e clamorosamente falsa. Gulisano però, grande esperto di miracoli e magia come dimostrano i suoi famosi saggi sull’universo tolkienano e sul mondo fantasy di Narnia, non si tira indietro e spara a zero su Pfizer e (ma solo implicitamente) Big pharma. Riportiamo fedelmente dal blog del dott. Gulisano e dal sito la Nuova Bussola quotidiana: “È la prima volta che a un farmaco viene allungata di tre mesi la data di scadenza. Ma è successo col vaccino Pfizer. Eppure la data di scadenza dei medicinali è proposta dalla ditta ed è autorizzata da AIFA o EMA in base a studi di stabilità condotti su ogni farmaco.”

Così, con questa clamorosa rivelazione, peraltro incontestabile, il dott. Gulisano grida allo scandalo. E riesce nell’impresa di trasformare una serie di affermazioni assolutamente vere in una mezza verità. Anzi, in una bugia. Un vero miracolo facilitato forse dalla assidua e pluriennale frequentazione dei microfoni di Radio Mater, che contende il primato dell’iperconfessionalità a Radio Maria, le cui frequenze celesti diffondono, urbi et orbi, il pensiero (?) di padre Livio Vanzaga. Ma il medico lecchese esperto di cultura celtica (sì, Gulisano scrive anche saggi su questo tema) non si ferma e si chiede se esistano “nuove evidenze scientifiche” che giustifichino l’allungamento della vita del vaccino. Decisione definita “inaudita nella storia della farmacologia.”

Dettata forse da abietti motivi tesi ad evitare “al Generale Figliuolo e al Ministro Speranza la situazione imbarazzante di chi dovrebbe giustificare ai contribuenti italiani perché sono state sprecate ingenti risorse per dosi in eccedenza e per vaccini della cui scadenza non si è tenuto debitamente conto nella programmazione della campagna.” Gulisano dixit. Ovviamente noi, da coscienziosi miscredenti, abbiamo tentato di portare a termine un’operazione di fact checking e abbiamo scoperto il segreto del paradosso di cui abbiamo parlato all’inizio: una verità che, rivelata in modo incompleto, si trasforma da mezza verità in bugia.

La verità (sacrosanta) consiste nel fatto che la proroga sulla scadenza del vaccino è reale. Su questo non ci sono dubbi. Ma, come si vedrà, Speranza e l’alpino gen. Figliuolo non hanno alcun ruolo nella “proroga”. È accaduto che nel giugno scorso I medici israeliani avevano chiesto a Pfizer l’autorizzazione ad utilizzare il vaccino oltre i tempi previsti. E la casa statunitense aveva pronunciato un categorico no perché non disponeva di sufficienti informazioni sulla stabilità del prodotto dopo la data di scadenza. Si tratta di un evento davvero miracoloso e altrettanto miracolosamente sfuggito all’occhiuta attenzione del dott. Gulisano: un membro influente di Big pharma che rinuncia volontariamente a prolungare d’ufficio la vita del suo prodotto e a un guadagno sicuro.

Ma dopo due mesi di ulteriori osservazioni quei dati sono stati raccolti ed è stata appurata la stabilità del prodotto vaccinale dopo la durata prevista, purché si rispettino le corrette procedure di conservazione. In tal modo è oggi possibile stabilire, sulla base di dati concreti, la validità del vaccino che può essere impiegato per ulteriori tre mesi dopo la prima data di scadenza fissata sulla base di stime prudenziali relative, anche, alle caratteristiche di altri vaccini.

Tant’è vero che già il 23 agosto la Food and drug administration americana aveva dato il via libera all’aggiornamento dei termini di scadenza per Comirnaty. Via libera accolto in seguito (23 settembre) anche dall’Agenzia europea del farmaco e formalmente inserito nella sezione 6.3 del foglietto illustrativo del vaccino. (https://www.ema.europa.eu/en/documents/procedural-steps-after/comirnaty-epar-procedural-steps-taken-scientific-information-after-authorisation_en.pdf

Il 27 settembre Pfizer ha diffuso l’informazione ai Paesi europei e l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha accolto l’indicazione https://www.aifa.gov.it/-/estensione-del-periodo-di-validit%C3%A0-di-comirnaty-flaconcino-chiuso-
Le disposizioni aggiornate verranno inserite nel foglietto illustrativo delle nuove produzioni di Comirnaty. Ad ogni modo, qualunque sia la data di produzione e di scadenza riportata sulle confezioni del vaccino di Pfizer, la vita utile del prodotto viene spostata in avanti di 3 mesi.

Le osservazioni riguardanti la stabilità del vaccino si sono comunque protratte per 9 mesi dalla data di commercializzazione e, come lo stesso dott. Gulisano correttamente spiega, sono regolate “da linee guida internazionali” e impiegano metodologie standard e protocolli rigorosi. E durante il tempo di osservazione cui è stato sottoposto il farmaco, nessuna alterazione nella stabilità del composto è stata rilevata. La decisione di prolungarne la scadenza è dunque basata su dati reali non su ipotesi stratte o asservite a qualche oscuro interesse di bottega. A dimostrazione che le bugie (come le mezze verità) hanno le gambe corte. Cortissime.

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