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Domenica, 01 Agosto 2021 11:25

LE COMUNITA' MONTANE COMPIONO 50 ANNI. MA CON QUALI PROSPETTIVE?

Le Comunità montane del Belpaese compiono 50anni: anche a livello locale quali sono le prospettive per questi Enti dimenticati e vilipesi?
Nel dicembre 1971 nascevano le Comunità montane con la dichiarata finalità di rappresentare e tutelare le specificità della montagna favorendone lo sviluppo, eccetera eccetera. Da allora é passato ormai mezzo secolo e la vita di questi Enti continua ad essere molto travagliata. Alcune Regioni le hanno ridotte di numero o già archiviate da tempo trasformandole in Unioni di comuni mentre altre dopo averle abolite le hanno riesumate, reintrodotte e nuovamente affossate, più volte: in alcuni casi sono state soppresse definitivamente affidando a un Commissario liquidatore il relativo iter di chiusura ma a distanza di anni molte continuano in realtà a esistere e dunque a costare alle tasche dei contribuenti. Un percorso tutto in salita...

Qualche Regione, invece, gli ha delegato alcune funzioni da svolgere e pertanto ne legittimano l'esistenza anche se in vista del 50esimo compleanno si continuano a registrare discussioni sull'opportunità di mantenerle in vita, visto che altri Enti locali territoriali potrebbero tranquillamente subentrare nello svolgimento delle stesse funzioni. Mi riferisco alle Province sempre in cerca di "lavoro da fare" per rafforzare a loro volta il Diritto ad esistere nel modo più dignitoso possibile, dopo le incertezze degli ultimi anni: la lenta agonia della Comunità montane, infatti, assomiglia molto alla infinita e mai conclusa "procedura" sulla abolizione delle Province.
Alla fine, all'italiana, si salveranno tutte e due?

Per quanto riguarda l'accennata delega di funzioni, per cercare di garantire la sopravvivenza delle Comunità montane, anche fra gli attuali amministratori locali serpeggia però un malcelato malcontento perché a fronte del loro indiscusso impegno personale i risultati non si vedono: del resto essendo le Risorse saldamente accentrate a livello nazionale o regionale ben si comprende come debba essere frustrante dover sempre andare a battere cassa "più in alto" per poter salvare la faccia e garantire il dovuto sostegno alle proprie esigenze territoriali.
Quella che anche dall'esterno appare come una pietosa "partita di giro" onestamente potrebbe e dovrebbe essere evitata.

Avendo tolto alle CM la possibilità di pianificare autonomamente il futuro del proprio territorio e senza che le stesse dispongano di adeguate e proprie risorse, le si sta condannando all'anossia e a un lento sfinimento che non fa presagire nulla di buono: se ogni volta che l'Ente montano vuole compartecipare alla realizzazione di una infrastruttura deve aspettare che altri facciano pervenire qualche quattrino alle loro casse dissanguate, ben si comprende quanto l'Immagine ne soffra e il Ruolo ancor di più risulti irrimediabilmente appannato. Va detto che la pietosa sceneggiata funziona solo in presenza di una sintona politica con l'Ente superiore: diversamente e ancor peggio, non si racimola nulla.

Se per dare qualche decina di migliaia di euro a questa o a quella iniziativa territoriale promossa in proprio o da altri Enti pubblici la CM deve sempre e comunque aspettare che qualcuno, politicamente vicino, gentilmente gli "regali" un contributo pur di far figurare una minima parvenza di partecipazione all'evento, credo proprio che siamo alla frutta e la cosa mi dispiace per davvero perché ho dato il mio onesto contributo alla causa negli anni buoni di questi Enti territoriali che ormai sono purtroppo solo un lontano ricordo.

Allora si voleva investire sulle CM mentre al giorno d'oggi, tuttalpiù, si attendono annunciate novità legislative che dovrebbero ridisegnare e pertanto rafforzare le competenze di chi, almeno nelle intenzioni, deve valorizzare le potenzialità delle nostre Montagne in ogni loro aspetto e non solo vivere di poco dignitose Elemosine, come purtroppo succede da troppi anni con una ordinaria amministrazione che non serve a nessuno. Cinquant'anni non sono proprio serviti a niente?
Continuando a subire questa imbarazzante situazione gli anni buoni e un ruolo forte non torneranno di certo, ciò a discapito delle attese delle popolazioni delle Terre alte che tante speranze avevano riposto nella nascita delle nostre Comunità montane.
E la Grigna sta a guardare...
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Domenica, 01 Agosto 2021 11:05

NUOVA STRADA CRANDOLA - ORTIGHERA. LE PAROLE DEL SINDACO MATTEO MANZONI

Nei racconti dei nostri genitori e nonni, c’erano distese verdi, prati curati, alpeggi fioriti. I boschi hanno coperto tutto e la montagna ha cambiato un pochino la fisionomia.

E’ innegabile che vi sia una riscoperta della stessa anche da parte dei giovani e che ci sia voglia di investire per dare nuova linfa alle attività montane.

La nuova strada che collega tutti gli alpeggi nel territorio di Crandola, realizzata grazie a un contributo regionale di 100.000 euro (sommati a circa 50.000 impegnati direttamente dall’amministrazione comunale) risponde ad una volontà espressa già a inizio mandato di voler provare ad unire i quasi 10 km quadrati del territorio crandolese.onclude il Sindaco -

E’ lo stesso Sindaco Matteo Manzoni ad illustrare nel dettaglio l’intervento, ormai a lavori pressoché conclusi.

“In Primis diamo un’alternativa per raggiungere Ortighera e Alpe Oro senza transitare per il Pian delle Betulle, soprattutto nelle stagione di maggior afflusso, riducendo anche le problematiche di parcheggio presso l’Alpe di Paglio e offrendo un persorso nuovo, strutturato e percorribile anche dalle e-bike e dalle mountain bike”.

Ancor prima viene quello che è l’obiettivo più nascosto, ma primario, della difesa del suolo.

“Nelle alluvioni del 2019 - spiega Manzoni - parte del nostro territorio montano è stata uno dei catini da cui poi si sono generati i problemi sulla diga di Pagnona ad esempio. Qualcuno si è preoccupato che la costruzione della strada potesse essere un pericolo: niente di più sbagliato”.

La strada, consentirà di raggiungere Ortighera con ogni tipo di mezzo, intervenendo più velocemente sui guasti alla rete idrica (l'acquedotto che serve Crandola arriva dalla sorgente dei Fontanoon situata aldilà della testata della Val Marcia, n.d.r.) e contribuendo alla fruibilità degli alpeggi, facendogli riacquistare visibilità.

“I risvolti positivi - conclude il Sindaco - sono molteplici, basti pensare alla cura boschiva e al taglio dei boschi, con una possibilità di trarre vantaggi agricoli, economici e idrogeologici diretti e indiretti. Ma provate ad immaginare anche un momento in cui si lavora sulla strada da Paglio al Pian delle Betulle e magari a causa della nebbia l’elicottero si trovi impossibilitato a volare nel caso di un malore può essere un punto d’appoggio importante e di riferimento anche per i comuni limitrofi”.

Durante i lavori effettuati da un’impresa locale, è stato possibile oltretutto di andare a tracciare il percorso preciso dell’acquedotto, come ulteriore beneficio indotto. Sostenibilità, turismo, economia, cura del territorio, sono tutte sinergie attivate grazie a questa preziosa iniziativa, ma sono anche le parole chiave per pensare ad un rilancio meditato e sostenibile di tutti i territori montani.

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Domenica, 01 Agosto 2021 10:31

TORNEO DI TENNIS A PRIMALUNA: ISCRIZIONI ENTRO IL 4 AGOSTO

in Sport

Tornano i tornei di tennis in Valle e, precisamente, al Centro Tennis Primaluna la cui gestione è seguita da un paio di anni da Katia Maroni.

Il torneo, un singolare maschile, prenderà il via il 6 agosto con il tabellone sorteggiato il giorno prima. Per le iscrizioni c'è tempo fino a mercoledì 4 agosto. Altre info sulla locandina.

 

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Domenica, 01 Agosto 2021 07:16

150 PALLINE DI GELATO SU UN SOLO CONO

Tra tante notizie tristi, una sola oggi ci solleva il cuore: un gelataio di Val Zoldo (Belluno) e` riuscito a impilare ben 150 palline di gelato alla fragola su un solo cono. Sara` un po` difficile da maneggiare (e da mangiare) , ma certamente farebbe  la felicita` di qualche bambino. Si potrebbe fare un concorso per inventarsi dei records un po` strani (magari suggeritene qualcuno nei commenti) ma ne potrebbe valere la pena. Bravo Dimitri Panciera (gelataio gia` emigrato in Germania) !

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Sabato, 31 Luglio 2021 18:48

PIANO DI EMERGENZA INTERCOMUNALE: PRESENTAZIONE A INTROBIO IL 3 AGOSTO

Il Piano di Emergenza Intercomunale della Provincia di Lecco sarà presentato martedì 3 agosto alle 20.00 presso il comune di Introbio nella sala consiliare con il seguente programma: 

  • Presentazione Piano di emergenza intercomunale
  • Dibattito con le Amministrazioni
  • Consultazione a scopo conoscitivo
  • Presentazione delle attività di Protezione civile svolte nell’ultimo anno dal volontariato.

La cittadinanza è inviata a partecipare.

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Sabato, 31 Luglio 2021 17:55

COME RICOMINCERA' L'ANNO SCOLASTICO? ECCO LE DIRETTIVE DELL'ICS DI CREMENO E LE DATE DI INIZIO

Mentre la variante Delta dilaga e colpisce soprattutto i più giovani, a poco più di un mese di distanza dalla ripresa delle lezioni ci si chiede cosa è lecito attendersi.

Da parte governativa, come noto, si sta facendo di tutto per fare in modo che il personale scolastico si ripresenti tutto vaccinato. Compito difficilissimo visto che sussistono forti sacche di resistenza nel corpo insegnante e del personale ATA, le persone, insomma, più a contatto con gli studenti. Quanti sono? Circa 220.000 che rappresentano il 15% del totale. Dalle nostre parti la situazione dovrebbe essere migliore visto che in Lombardia si  è vaccinato il 91% del eprsonale in questione (vedi tabella).

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Verrà introdotto l'obbligo? Se ne parla da settimane e una decisione dovrà per forza essere presa a brevissimo. Si parla anche di allestire punti di vaccinazione proprio nelle scuole per favorire anche gli studenti. Tutte ipotesi che dovranno trasformarsi prestissimo in atti concreti per poter far partire con il piede giusto il nuovo anno scolastico.

E da noi in Valle? La Direzione Scolastica dell'ICS di Cremeno ha comunicato ai sindaci  che "verranno mantenute le misure di protezione relative al distanziamento, all'utilizzo delle mascherine, alla sanificazione degli spazi, agli ingressi differenziati, alla misurazione della temperatura in ingresso ad alunni, personale ed esterni, ma non verrà attivata la suddivisione delle classi in gruppi".

Traducendo: le classi non saranno più suddivise come lo scorso anno e quindi niente più trasferte alla Fornace nè lezioni asincrone, nè, soprattutto e incrociando le dita, didattica a distanza.

Ciò non significa che il pericolo sia scampato del tutto.

"Nel caso - precisa la Direzione Scolastica - le autorità sanitarie o il referente per la sicurezza dovessero dare indicazioni specifiche limitate ad alcuni gruppi classe sarà nostra premura darne immediata comunicazione".

Per cui, è ben chiaro che nella malaugurata ipotesi dovessero verificarsi casi di contagio saranno adottate misure contenitive e precauzionali sulla falsariga di quelle che già abbiamo imparato a conoscere.

Sul tavolo resta sempre aperta la questione trasporti, vero punto debole e difficile da gestire di tutta la catena. Anche qui non ci resta che attendere l'evoluzione della pandemia e le decisioni conseguenti.

Infine, ecco quando inizieranno le scuole in Valsassina.

Quelle d'infanzia prenderanno il via il 6 settembre e sino al 10 settembre l'orario sarà solo antimeridiano dalle 8.00 alle 13.00.

Elementari e medie (o primarie e secondarie di primo grado, vedete voi) suoneranno la prima campanella lunedì 13 settembre. 

 

 

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Sabato, 31 Luglio 2021 17:37

STRADA PIANCA - DAGGIO: APPALTATI I LAVORI

Assegnati dalla Comunità Montana all'Impresa Bianchi Costruzioni di Ballabio i lavori per la realzizazione della strada agro-silvo-pastorale dalla località Pianca alla località Daggio nel comune di Introbio. L'importo contrattuale è di circa 193.000 euro.

La strada servirà a raggiungere con i mezzi autorizzati la zona di daggio dove è prevista, sempre a cura della Comunità Montana, io posizionamento di una vasca raccolta acque disponibile per eventuali casi di incendio boschivo. Si tratta di una localizzazione strategica posta al centro di un territorio ricco di boschi che vanno da una parte tutelati e dall'altra anche correttamente mantenuti.

La conclusione dei lavori è prevista in dodici mesi.

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