Trasporto Studenti: nuove corse tra Lecco e Colico
TRASPORTO STUDENTI: DAL 15 FEBBRAIO OPERATIVE LE CORSE AGGIUNTIVE SULLA TRATTA COLICO – LECCO SENZA ULTERIORI ESBORSI PER LE FAMIGLIE
Nel pomeriggio di Mercoledi 10 febbraio, si è nuovamente riunito, presieduto dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, il Tavolo di coordinamento prefettizio per il raccordo degli orari scolastici e di quelli del servizio di trasporto pubblico locale.
All’esame la risoluzione delle criticità riscontrate, rispetto all’orario di ingresso delle 9:40, per gli studenti provenienti dall’area dell’Alto Lago.
Le soluzioni individuate, operative dal prossimo 15 febbraio, prevedono i seguenti servizi aggiuntivi realizzati con autobus lungo la predetta direttrice:
a) N. 1 autobus con partenza da Colico e fermate unicamente a Dorio e Dervio ed arrivo a Lecco (Colico ore 8:40; Dorio ore 8:51; Dervio ore 8:57; arrivo a Lecco alle ore 9:25);
b) N. 1 autobus Bellano-Lecco (Bellano ore 9:00, arrivo a Lecco alle ore 9:25);
c) N. 1 autobus Varenna-Lierna-Lecco (Varenna ore 8:51; Lierna ore 9:03, arrivo a Lecco alle ore 9:25);
d) N. 2 autobus Mandello-Lecco (Mandello ore 9:05; arrivo a Lecco alle ore 9:20);
e) N. 1 autobus Abbadia-Lecco (Abbadia ore 9:12; arrivo a Lecco alle ore 9:20).
La soluzione individuata, frutto di uno sforzo corale e di un lavoro collettivo, ha il vantaggio di soddisfare le esigenze di tutti gli studenti della zona rivierasca e non comporta la necessità di acquistare un ulteriore abbonamento rispetto a quello ferroviario già pagato.
Si farà fronte ai costi necessari con le risorse messe a disposizione dal Governo per il potenziamento dei Trasporti in vista della ripresa delle attività didattiche.
“Non mi stancherò di ripetere che la ripresa della didattica in presenza dei nostri studenti, che in sé contiene molto di più del solo apprendimento, costituisce una priorità.
Ringrazio tutti i componenti del Tavolo per l’impegno responsabile nel ricercare ed individuare soluzioni di affinamento del sistema trasporto e continuiamo a lavorare anche sulla fascia oraria dell’uscita da scuola. Puntiamo tra una settimana a far rientrare in classe il 75% degli studenti” ha commentato il Prefetto.
Il Prefetto De Rosa in visita a Morterone
IL PREFETTO CASTRESE DE ROSA IN VISITA A MORTERONE, IL COMUNE PIÙ PICCOLO D’ITALIA PER NUMERO DI ABITANTI
“Alla Sindaca Antonella Invernizzi e ai suoi 2 Assessori manifestato il mio plauso per il loro impegno che costituisce una vera e propria mission, in una cornice paesaggistica da fiaba. La Prefettura a supporto delle piccole comunità” - ha dichiarato il Prefetto De Rosa.
"La visita del Sig. Prefetto - ha dichiarato il Sindaco Invernizzi - è stata un segno importante di vicinanza alla comunità morteronese. Aver fatto conoscere in loco gli aspetti piacevoli e le difficoltà che si vivono ogni giorno, aiuta gli amministratori ad affrontare il loro impegno con rinnovato entusiasmo. Grazie di nuovo."
Anche la CGIL contraria al prolungamento dell`anno scolastico
Scuola: la soluzione non è il prolungamento, servono programmi mirati per il recupero degli apprendimenti
Di fronte alle ventilate ipotesi di allungare la durata dell’anno scolastico a tutto giugno, Francesco Sinopoli, Segretario generale della FLC CGIL, dichiara: “Partiamo da un dato di fatto, tra le mille difficoltà prodotte dalla pandemia e le inefficienze che abbiamo denunciato, una cosa è innegabile: la scuola ha retto e ha fatto la sua parte, nonostante scelte sbagliate a livello ministeriale e nonostante l’inefficienza delle Regioni nella gestione dei presìdi sanitari e dei trasporti”.
“Le scuole dell’infanzia e del I ciclo hanno ripreso le attività in presenza dal mese di settembre più o meno regolarmente in tutto il Paese e le scuole secondarie di secondo grado hanno proseguito l’attività didattica, pur in buona parte a distanza, con impegno, dedizione e senza risparmio di energie da parte di docenti e alunni. In tutti i casi - ribadisce Sinopoli - l’offerta formativa è stata garantita nel corso dei mesi dalla fatica quotidiana di tutto il personale scolastico che si è cimentato, con modalità innovative, nella riconversione immediata della garanzia del diritto all’istruzione”.
“Il tema del recupero degli apprendimenti esiste e siamo pronti a discuterne, ma la soluzione non può essere il prolungamento generalizzato del calendario, che appare una soluzione semplice ad una situazione invece complessa e variegata. Ci sono scuole che hanno la necessità del recupero e altre che non ce l'hanno. La risposta non può che essere la valorizzazione dell’autonomia delle singole unità scolastiche, che potranno fare le scelte più giuste ai fini del recupero di eventuali deficit formativi, commisurandole alle reali necessità dei propri istituti. I Collegi dei docenti e i Consigli di classe sapranno rimodulare le attività di lezione e di recupero in modo mirato rispetto ai bisogni formativi dei loro alunni”.
“Ma per fare questo, le scuole dovranno avere le giuste risorse, non solo finanziarie. Non possiamo dimenticare - conclude il segretario della FLC - che le cattedre scoperte quest’anno sono state più di 200 mila e che il 13 giugno scadranno i contratti dell’organico Covid che vanno assolutamente rinnovati, serve una procedura semplificata per l'assunzione dei precari e un investimento sulla loro formazione, abbiamo da tempo proposte chiare e articolate per la scuola del Paese che siamo pronti ad avanzare al premier incaricato”.
IMPIANTI SCIISTICI: SI APRE IL 15 FEBBRAIO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE HA FIRMATO IERI L'ORDINANZA
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato l’ordinanza con cui, a decorrere da lunedì 15 febbraio e fino a mercoledì 31 marzo, con esclusione dei giorni in cui alla Regione Lombardia si dovessero applicare le misure di cui all’articolo 2 o 3 del Dpcm 14 gennaio 2021, si regola l’apertura degli impianti nelle stazioni e nei comprensori sciistici anche agli sciatori amatoriali.
L’utilizzo degli impianti di risalita deve avvenire secondo quanto previsto nelle ‘Linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali’, approvato dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 8 febbraio.
Apertura impianti sciistici, numero massimo presenze 30% della portata complessiva
In base al testo dell’ordinanza “in ogni comprensorio sciistico, o stazione sciistica non ricompresa in un comprensorio sciistico, il numero massimo di presenze giornaliere è determinato nella misura del 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti a fune (cabinovie, funivie, seggiovie, skilift) presenti nel comprensorio sciistico o nella stazione sciistica non ricompresa in un comprensorio. Per le stazioni con al massimo due impianti complessivi si sale al 50% della portata oraria complessiva. Nel caso di aperture in notturna, il calcolo delle persone ammesse dovrà essere riferito alla sola portata oraria dell’impianto o degli impianti aperti in notturna. Agli abbonati plurigiornalieri, settimanali e stagionali dovrà essere garantito il posto, nel limite del contingente giornaliero, anche attraverso appositi sistemi di prenotazione”.
Monitoraggio adeguato
L’ordinanza prevede inoltre che “al fine di assicurare un adeguato monitoraggio delle misure adottate, i gestori di ogni comprensorio sciistico, o stazione sciistica non ricompresa in un comprensorio sciistico dovranno comunicare sia a Regione Lombardia che alle Agenzie di Tutela della Salute competenti per territorio, entro la data di apertura degli impianti, gli impianti aperti, la portata oraria dei singoli impianti e complessiva del comprensorio sciistico o della stazione sciistica, le presenze giornaliere ammissibili nel comprensorio sciistico o nella stazione sciistica, determinate in applicazione del criterio di cui al presente articolo”.
Per tante attività ritornano prospettive rosa
“Finalmente – sottolinea Antonio Rossi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega allo Sport, alle Olimpiadi 2026 e ai Grandi eventi – riparte anche lo sport amatoriale di montagna. Un’opportunità in più per fare attività fisica che è anche una vera boccata d’ossigeno per gli operatori del settore e per l’economia delle nostre montagne. La riapertura delle stazioni sciistiche, infatti, permetterà agli alberghi di tornare a riempirsi. Centinaia di ristoranti ricominceranno a lavorare e migliaia di negozi ritroveranno una clientela forestiera, disposta a spendere. Ci sarà lavoro per i maestri di sci e per le attività di noleggio. Per tanti lavoratori stagionali, poi, si apre la speranza di ricominciare a guadagnarsi il pane e di riuscire a mantenere la propria famiglia”
Un semaforo verde che fa bene allo sport e alla gente
“Questa apertura sarà anche uno sfogo importante – sottolinea Rossi – per tante persone. Tutti quelli costretti in casa per mesi dalle restrizioni imposte dai provvedimenti per contenere l’epidemia di Covid. Tornare a sciare all’aria aperta porterà a grandi e piccini grandi benefici a livello fisico e psicologico. L’accortezza di mantenere la mascherina, evitare code agli impianti di risalita e assembramenti nelle baite permetterà loro di divertirsi e praticare attività in piena sicurezza”.
Torna a splendere il sole sulle montagne lombarde
“Con il via libera a seggiovie, cabinovie e skilift – sottolinea Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni – torna a splendere il sole sulle montagne lombarde. Questo provvedimento permetterà agli operatori del settore e a migliaia di esercenti e a tutta l’economia montana di ricominciare a guardare al futuro con speranza. Oltre che agli operatori del settore, penso per esempio alle migliaia di attività montane che vivono intorno all’accoglienza generata dallo sci, da quelle alberghiere alla ristorazione, a quelle commerciali”.
Numero di presenze limitato e tetto massimo per skipass
Nel caso la situazione sanitaria dovesse mantenersi stabile, gli impianti di risalita rimarranno aperti sino al 31 marzo. Le linee guide approvate prevedono la riduzione della loro capacità e un numero massimo di presenze giornaliere. Ciò vale per le piste. Ed è calcolabile mediante l’introduzione di un tetto alla vendita di skipass giornalieri. Viene calcolato tenendo conto non solo delle quote giornaliere ma anche di quelle settimanali e stagionali. Ed è determinato in base alle caratteristiche della stazione o del comprensorio sciistico. Il numero massimo è del 30% della portata oraria complessiva per gli impianti a fune (cabinovie, funivie, seggiovie, skilift) presenti nel comprensorio sciistico o nella stazione sciistica non ricompresa in un comprensorio. Per le stazioni con al massimo due impianti complessivi si sale al 50% della portata oraria complessiva.
UNA RICERCA SUI BILANCI DI ALCUNI COMUNI VALSASSINESI DAL 1993 AL 2019
I COMUNI PRESI IN ESAME SONO: CORTENOVA,INTROBIO, PARLASCO, PASTURO, PRIMALUNA
Per capire come si è sviluppata l’autonomia in questi ultimi trent’anni è stato presi in considerazione un piccolo campione di enti comunali valsassinesi che non hanno mai presentato problemi di equilibrio gestionale e quindi possono rappresentare in modo significativo la maggior parte dei comuni.
Questi numeri possono servire almeno per fare delle considerazioni ed i numeri sono veritieri solo come le parole.
Vengono evidenziate in modo molto rimarcato alcune anomalie quali
• l’andamento delle entrate tra prima del 2001 e dopo;
• la perdita della capacità di spesa;
• la riduzione del risultato dell’equilibrio gestionale;
A questo punto si possono fare alcune valutazioni preliminari in funzione del cosiddetto bene comune inteso come benessere individuale e sociale da realizzarsi in modo autonomo.
1 – Le realtà comunali devono essere territorialmente ottimizzate;
2 – I servizi generali degli enti territoriali devono migliorare in qualità;
3 – I servizi a valenza economica degli enti territoriali devono essere controllati in modo più capillare al fine di evitare distorsioni economiche individuali e sociali;
4 – L’autonomia si misura concretamente sulla gestione corrente degli enti territoriali ed in particolare sui primi tre titoli delle entrate ed il primo della spesa bi un bilancio:
5 – Per un amministratore cristiano la dottrina sociale della Chiesa deve essere un riferimento scontato, la capacità di amministrare nel suo rispetto, invece, è una qualità da conseguire ed applicare work in progress.
Dino Manzolini, originario di Casargo, e` titolare di un avviato Studio da Commercialista a Lecco
IN ALLEGATO: LA RICERCA DI DINO MANZOLINI
VILLA SERENA: TUTTI VACCINATI!
I dati sulla pandemia da Coronavirus relativi alla nostra regione mostrano una sostanziale stabilità per quanto riguarda la percentuale dei positivi che, in ogni caso, rappresentano sempre un numero piuttosto elevato se pensiamo che ancora ieri sommavano a circa 1.900 persone. Da un paio di giorni, sia pur lievemente, aumentano i ricoveri sia in terapia intensiva sia in altri reparti, a testimoniare che il Covid continua a circolare e non è poi così vero che non fà danni (qualcosa, purtroppo, ne sanno alcune famiglie della Valle che proprio in questi giorni stanno piangendo i loro cari strappati alla vita dalle conseguenze del virus).
La situazione generale della Valsassina, peraltro, se si esclude il "caso Premana" e rientrato in parte l'allarme (costato anche in questo caso diverse vittime) a Barzio - dovuto anche alla presenza della RSA - la si può in via generale definire sotto controllo. Sarà interessante verificare da qui a qualche giorno gli effetti - sempre che ve ne siano - del passaggio a zona gialla, mentre attendiamo con una certa curiosità il prossimo weekend che sarà caratterizzato da cieli sereni (seppure con temperature annunciate molto rigide) in quanto si tratterà del primo fine settimana post arancione.
Già domenica scorsa nonostante il maltempo di gente non ne è mancata, ma saranno sabato e domenica prossima i due giorni da monitorare, in attesa che poi, da lunedì, riaprano agli sciatori i Piani di Bobbio, altra situazione che sarà interessante seguire.
Intanto anche a Introbio si registrano, come in altri Comuni, solo alcuni casi: per la precisione vi sono tre persone in sorveglianza attiva e due segnalate come "casi dubbi".
Ma la notizia più importante che arriva dal Centro Valle è che a Villa Serena (duramente colpita dalla prima ondata della pandemia) tutti gli ospiti e gli operatori sono stati vaccinati completamente, cioè hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose di Pfizer.
La messa in sicurezza di uno dei nuclei più deboli ed esposti del territorio se da una parte è motivo di soddisfazione, dall'altra consente di guardare al futuro con più ottimismo.
La raccomandazione dei Sindaci e delle autorità sanitarie rimane comunque sempre la stessa: seguire le regole che conosciamo a memoria, il che significa lavarsi spesso le mani, evitare assembramenti e portare la mascherina dove necessario. La strada che ci porterà fuori da questo incubo è ancora lunga per cui evitiamo tutti assieme di creare incidenti di percorso che potrebbero originare pericolose marce indietro.
Lo stiamo scrivendo sin dal primo giorno della pandemia: la responsabilità personale costituisce il primo e più valido antidoto al Coronavirus. Non costa nulla ed è efficace, quindi mettiamola in pratica.
PREMANA E BELLANO - DALLE ALPI OROBICHE AL LAGO DI COMO
Soddisfazione per l`operazione “Cardine-Metalmoney”
L’APPREZZAMENTO DEL PREFETTO CASTRESE DE ROSA ALLA QUESTURA E AL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Il Prefetto Castrese De Rosa ha espresso al Questore di Lecco Alfredo D’Agostino e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Paolo Cussotto grande apprezzamento per la brillante congiunta operazione, denominata “Cardine-Metalmoney”, con la quale è stato inferto un duro colpo alla criminalità organizzata che opera in questo territorio, con ben 17 arresti eseguiti, in base ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Milano.
Si tratta dell’ennesima conferma della straordinaria professionalità, dello spirito di servizio e della capacità investigativa delle Forze dell’Ordine.
Il grande risultato conseguito testimonia la bontà del lavoro di coordinamento e di guida svolto dai Vertici delle Forze di polizia.
Tutto ciò risulta particolarmente gratificante per chi opera con notevoli sacrifici e impegno quotidiano, in un contesto oggettivamente complicato come quello lecchese, alle prese con una pervasività della criminalità organizzata che, in forme silenti, cerca di inquinare l'apparato legale, in ogni settore produttivo.
Il Prefetto, nel complimentarsi per la brillante operazione che esalta il lavoro di squadra e gli sforzi quotidiani del personale, dei funzionari e dei dirigenti, ha chiesto al Questore D’Agostino e al Colonnello Cussotto di estendere le espressioni di gratitudine ed apprezzamento a quanti hanno concorso, a vario titolo, al successo di questa operazione, facendo loro pervenire il suo sincero plauso e la riconoscenza in un momento particolarmente delicato contrassegnato dalla pandemia da Covid-19.
I dati 2020 del Patronato Inca Cgil Lecco
Sono oltre 27mila le pratiche svolte dal Patronato Inca Cgil Lecco in tutto il 2020. Un dato importante che dimostra come gli uffici abbiano sempre lavorato, anche durante i momenti più duri della pandemia. Nelle 17 sedi in provincia il patronato ha evaso 27.213 pratiche. Di queste, 10.027 hanno riguardato il sostegno al reddito, di cui 3.350 disoccupazioni, 5.048 assegni familiari e 824 altri bonus. Non solo, sono state eseguite anche 3.242 pratiche di pensioni, 805 di congedi parentali, 180 di congedi parentali per Covid, 883 di pratiche per migranti, 390 di bonus Covid e 540 di reddito di emergenza. Inoltre, da ottobre a dicembre, sono state evase 213 domande di reddito di cittadinanza.
“Si tratta di numeri molto importanti, perché dietro ogni pratica c’è una persona con un bisogno – afferma il direttore del Patronato lecchese Antonio Galli –. Noi abbiamo continuato a dare assistenza a chiunque e non ci fermiamo”. Un punto centrale riguarda le pensioni. “La legge di Bilancio 2021 ha prorogato due misure importanti per anticipare il pensionamento – prosegue –: Ape Sociale e Opzione donna. Chiunque fosse interessato può venire nei nostri uffici per la verifica della posizione contributiva”.
Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco sottolinea che “nel periodo di emergenza sanitaria, l’Inca è stato un punto di riferimento per le persone che avevano bisogno”. E parlando di pensioni spiega come non ci sia solo il tema di Quota 100, “che è stata solo una piccola modifica alla riforma Fornero del 2011, ma serve modificarla proprio nel suo cuore, perché non ha dato risposte a nessuno, ne ai giovani, ne alle donne ne ai precari. A livello nazionale, insieme a Cisl e Uil, abbiamo presentato dei percorsi di revisione complessiva del sistema pensionistico”.
Riva parla anche della complicata situazione politica attuale: “Nei prossimi mesi ci sarà una situazione complicata e non ci stancheremo mai di dimenticare che serve una riforma degli ammortizzatori sociali. Il nuovo governo dovrà affrontare fin da subito questi argomenti perché il 31 marzo termina il blocco dei licenziamenti e c’è la necessità oggettiva di prorogarlo fino a quando il nostro Paese non sarà in grado di avere uno strumento universale per tutelare le persone in difficoltà. È necessario creare lavoro, bisogna riformare le politiche attive, potenziando la formazione per restare al passo con i tempi. Inoltre è necessario fin da subito mettere risorse importanti a sostegno dei percorsi di riqualificazione. In futuro cambieranno i processi e i prodotti e quindi sarà necessario investire sulla formazione continua e soggettiva. Questo ci viene imposto anche dalla scienza che dice che il pianeta non regge più e quindi entro il 2030 dovremmo ridurre del 55% l’anidride carbonica”.