La notizia tanto attesa alla fine è arrivata. E, dobbiamo ammetterlo, in modo del tutto sorprendente.
Sì, perchè il passaggio nel giro di una settimana dall'arancione al giallo almeno fino a ieri sembrava cosa impossibile.
Invece a Roma, in un impeto di inaspettata generosità verso il Nord, hanno tenuto conto del casino combinato ancora non si sa precisamente da chi (Milano accusa Roma e Roma accusa Milano in un duello che Checco Zalone e Cetto Laqualunque potrebbero interpretare da par loro sul piazzale dell'autogrill di Roncobilaccio) e per cui eccoci qui.
Bene. Anzi, benissimo. Con un però.
E il però è un'affermazione: adesso tocca a noi.
Tocca noi dimostrare senso di responsabilità. Tocca a noi non riversarci come mandrie di bisonti in bar e ristoranti. Tocca a noi non migrare in massa verso mari e montagne. Tocca a noi continuare ad avere rispetto per sè stessi e per gli altri. Tocca a noi mantenere quei comportamenti che ci permetteranno di non fare passi indietro.
Voi cosa dite? Ne saremo capaci?
Noi, se ce lo consentite, qualche dubbio l'abbiamo, fondato su quel che abbiamo visto la primavera scorsa e poi anche in altre occasioni, ma non vogliamo rovinare la festa di stasera o mandare per traverso i festeggiamenti segreti di chi sta già pensando agli spritz e alle birre in compagnia.
Solo, molto sommessamente e senza pretese alcune, ricordare che il Coronavirus non è sparito dalla faccia della Terra, che anche oggi ci sono stati 77 morti in Lombardia, che la percentuale dei positivi sui tamponi è del 5,5%, che in terapia intensiva ci sono ancora 379 persone, che negli ospedali vengono curati 3.490 pazienti covid e che anche qui da noi, nella nostra Valle, si registrano decine di casi.
Per cui viva il giallo e abbasso il rosso e l'arancione, ma con buon senso e (ancora) tanta pazienza, fino a quando, speriamo al più presto, quest'incubo ci abbandonerà.
Per finire, ecco cosa si potrà fare da lunedì (nel weekend siamo ancora arancioni, ricordatelo!).
- E' possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5.00 alle 18.00. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
- Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.
- È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli.
- È consentito spostarsi tra le ore 5.00 e le ore 22.00, all’interno della propria Regione o Provincia autonoma, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate (descritte in questa stessa FAQ, più avanti). Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l'eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative). Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l'esclusione delle cd. seconde case ubicate fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Fino al 5 marzo 2021, resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22.00 alle 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
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