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Venerdì, 29 Gennaio 2021 08:50

LA CISL SULLA VOSS DI OSNAGO

VERTENZA VOSS DI OSNAGO

La Segreteria UST Cisl Monza Brianza Lecco, a fronte del passo decisivo compiuto dalla vertenza della VOSS di Osnago, con la firma di un accordo quadro che assicura a lavoratrici e lavoratori garanzie inimmaginabili solo una decina di giorni fa, date le fortissime rigidità aziendali, ritiene doveroso rivolgere un vivo ringraziamento a tutte le lavoratrici e ai lavoratori, che con assoluta civiltà e dignità, senza mai rispondere alle provocazioni, assieme alle operatrici e agli operatori della Fim hanno dimostrato concretamente abnegazione e impegno continui con il presidio ai cancelli dell’azienda per 45 giorni e ai tavoli di confronto per la difesa del lavoro.

Con tenacia si è raggiunto l’obiettivo primario legato al presidio, ovvero evitare che ci fosse il licenziamento entro la fine dell’anno di tutti i 70 lavoratori, oltreché garantire l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali conservativi, funzionali ad accompagnare i lavoratori in un percorso di politiche attive per consentire la loro ricollocazione, anche nell’ipotesi di valutare e implementare un percorso di reindustrializzazione, qualora vi fossero imprenditori interessati. Altresì definito un incentivo all’esodo per chi vorrà uscire volontariamente, con la particolarità di garantire maggiori risorse alle figure più deboli, quante rimarranno in cigs più a lungo, generalmente le figure professionali meno ricollocabili nel mondo del lavoro.

Assieme a lavoratrici e lavoratori si ringraziano l’USR Cisl Lombardia, la FIM nazionale, quella regionale e quelle territoriali assieme alle RSU, le UST lombarde, tutte le Categorie territoriali, la FIM e l’USR campane, l’UST di Napoli e i delegati della Whirlpool, le istituzioni lecchesi, in particolare la Prefettura, la Provincia e il Comune di Osnago, i tantissimi associati Cisl nonché associazioni cittadine e cittadini del territorio, per il sostegno e la solidarietà profuse.
La valenza nazionale assunta dalla vertenza VOSS e il suo positivo epilogo, legittimano ancor più quanto da sempre sostenuto dalla Cisl, ovvero la necessità sempre più impellente, in considerazione dei profondi cambiamenti produttivi intervenuti e in continua evoluzione, di strumenti normativi di portata internazionale sia sul piano del contrasto ai comportamenti irresponsabili delle imprese multinazionali, sia in difesa del diritto di associazione sindacale e di contrattazione collettiva.

Per la Segreteria UST Cisl Monza Brianza Lecco
Il Segretario generale
Mirco Scaccabarozzi

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 14:09

INTROBIO: NUOVA ORDINANZA E NUOVE SANZIONI PER CHI NON RIMUOVE LE DEIEZIONI DEI CANI

La situazione nelle ultime settimane è diventata insostenibile e le segnalazioni da parte dei cittadini praticamente quotidiane, così l'Amministrazione Comunale di Introbio ha deciso di intervenire con una nuova ordinanza ed avviare l'ennesima campagna di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari di cani.

L'avevamo segnalato qualche giorno fa: a Introbio (che, a quanto pare, non è l'unico comune a soffrire di questo problema) la presenza di escrementi dei cani su strade e marciapiedi ha decisamente superato tutti i livelli di decenza. Basta aggirarsi per le vie del paese per accorgersene. Alcuni tratti sono più colpiti di altri: via alla Cascata, ad esempio, ma anche viale della Vittoria, o il marciapiede che costeggia la Provinciale, oppure ancora il bel viottolo che porta a Santa Caterina, e via Maria Tantardini, dintorni del lavatoio compreso, ma nel complesso tutto il paese risente della maleducazione di alcuni.

Cosa ha fatto il Comune? Innanzitutto ha definito in 150 euro la sanzione per chi venisse "colto sul fatto"; inoltre, a breve compariranno numerosi cartelli contenenti le norme di comportamento che il proprietario del cane deve seguire (vedi sotto).

Non è difficile: bisogna avere sempre con sè un attrezzo per la raccolta ed un apposito sacchetto, dopodichè si potrà depositare il tutto in uno dei cestini di raccolta rifiuti già presenti (e ne arriveranno altri).

Le norme in vigore, lo ricordiamo, prevedono l'obbligo di portare i cani al guinzaglio, anche questo spesso disatteso.

"Chiediamo - dicono dal Comune - un maggior senso civico che si traduce poi nel rispetto per gli altri cittadini. Effettueremo controlli, ma il nostro auspicio è che i proprietari di cani seguano alcune semplici regole e contribuiscano a tenere il paese pulito".

Raccolta

 

 

 

 

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 10:56

Didattica a Distanza ? Ci sentivamo piu` tutelati !

Due alunne del Parini serale di Lecco, corso per lavoratori-studenti, hanno scritto alla Preside Raffaella Crimella per esprimere alcune considerazioni condivise da molti alunni non solo della loro classe.
Ne riportiamo  i passi piu` significativi .


Gentile Dirigente,
i sottoscritti ... in qualità di rappresentanti della classe .... Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione una urgente problematica.
Riteniamo inopportuno rientrare a scuola in presenza, soprattutto per la situazione che stiamo vivendo al giorno d'oggi.
In quanto rappresentanti, abbiamo sentito il parere della classe e la maggior parte è diffidente nel ritornare a scuola per i seguenti motivi:

- Problematica contagio: noi come alunni non siamo pienamente tutelati in quanto la scuola, essendo ambiente chiuso, non può contenere del tutto il rischio di contagio, nonostante si sia fatto il possibile per mantenere in sicurezza l'edificio da contaminazioni.
Il riciclo d'aria tra una lezione e l'altra di 5 minuti, con le temperature rigide di questo periodo, può portare ad ammalarsi di semplice influenza e pregiudicare l'andamento scolastico perché costretti a rimanere a casa saltando lezioni.

- Problematica lavoro: alcuni alunni, qualora dovessero accusare sintomi, sarebbero costretti a non presentarsi sul luogo di lavoro per precauzione, causando la perdita di remunerazione per almeno due settimane. Infatti molti datori di lavoro, per fronteggiare la carenza di fatturato, sono costretti a non pagare le malattie ai dipendenti a cui fa carico il costo del tampone. Un probabile contagio nella scuola e/o classe porterebbe automaticamente alla quarantena della stessa e, con l'aggiunta della problematica sopracitata, verrebbe solamente arrecato un danno economico agli studenti (essendo adulti e lavoratori).

- Trasporti: alcuni compagni, sprovvisti di auto propria o della patente, hanno difficoltà a rientrare a casa visto che le lezioni terminano oltre le ore 22. Il coprifuoco ha ridimensionato le corse dei mezzi pubblici e oltre tale orario risultano essere completamente assenti.

- DAD: la didattica a distanza, durante questi mesi di lockdown, si è mostrata un ottimo strumento per l'apprendimento. I professori sono riusciti comunque ad adoperarsi nel migliore dei modi per riuscire a portare avanti i programmi. L'unico problema riguarda lo svolgimento delle verifiche; alcune prove somministrate non hanno potuto constatare pienamente il nostro livello di apprendimento.

Pertanto, per questi motivi, riteniamo più opportuno ritornare alla Didattica a Distanza al 100%, per tutelare la nostra salute e quella dei nostri professori. Come compromesso, per aiutare i docenti a stabilire le giuste votazioni, siamo disponibili a presenziare per effettuare verifiche scritte.

Con la presente Le chiediamo, inoltre, di provvedere presto alla risoluzione di questo problema, al fine di proseguire l’attività scolastica nel migliore dei modi e in sicurezza.

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 08:36

CSI LECCO: NUOVO CONSIGLIO PER NUOVE SFIDE

“Generare futuro”. Non solo uno slogan per la stagione elettiva Csi ma un impegno concreto in favore della realtà sportiva territoriale. Così la nuova squadra del Consiglio Csi Lecco sabato scorso in occasione dell’Assemblea territoriale. “Pronti comunque” per essere “causa del futuro”, come ha ricordato il Presidente Nazionale Vittorio Bosio nel corso del suo intervento. Pronti ad “avere cura” ed a “regalare tempo” ai diversi protagonisti della dimensione sportiva Csi, le società sportive ed i loro atleti. 

Un patto che i 20 candidati al Consiglio Territoriale Csi Lecco 2021-2024 hanno sancito insieme alle società sportive intervenute ai lavori, che hanno apprezzato lo spirito di servizio testimoniato, esprimendo nel voto preferenze per ciascuno di loro. 

Voto che ha poi assegnato il ruolo di Consigliere a Marco Monti (Pol. Csi Lecco), Davide Valsecchi (Pol. Oratorio Suello), Samantha Colombo (Ginnastica Bernate 2016), Stefano Lanfranchi (Pol. Csi Lecco), Luca Colombo (Gso Valgreghentino), Cinzia Mascheri (Csc Cortenova), Michele Mezzera (Virtus e Pol. Bellano) e Giuseppe Vetrano (Pol. Csi Lecco).

In qualità di Revisore dei conti l'Assemblea ha confermato il dott. Daniele Pezzini.

Tutta la squadra che si è candidata farà parte di quel “tavolo permanente di confronto e di ascolto” con le società sportive che sarà il nuovo Consiglio Territoriale.

Una sfida che sono davvero contento di poter favorire, nel mio confermato impegno di servizio, in cabina di regia della bellissima squadra del Comitato.

Nel Consiglio di insediamento, che convocheremo al più presto, coinvolgeremo in questo rinnovato servizio la nuova Presidenza. Con gli amici che la comporranno, a partire dal VicePresidente e dai Direttori di Area, proveremo ad esplorare quei “cammini” sportivi, formativi ed associativi che abbiamo condiviso sabato in Assemblea.

Lo faremo in grande continuità con il mandato appena concluso e con un altrettanto grande desiderio di innovazione e rinnovamento. Affiancando all’asse portante della proposta sportiva che conosciamo, e che tanto ci sta mancando, tutte quelle nuove forme ed occasioni di sport che, da  “sentinelle che scrutano l’orizzonte”, ci sembreranno importanti per aiutare le società sportive a “portare il bene “ nelle loro comunità ed ai loro atleti. Ce la metteremo tutta.

Ennio Airoldi

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 06:59

E` cambiata la percezione del tempo

Tempo…se c’è una cosa che questa pandemia ha cambiato è la mia percezione del tempo…
Oggi è trascorso un anno esatto dall’ultima volta in cui un volo mi ha riportato dall’Italia, mia terra natia, all’Inghilterra, mia terra d’adozione. Così oggi vorrei provare a raccontarvi questo mio tempo.

Era il mese di Febbraio 2020 quando abbiamo percepito che le cose cominciavano a cambiare, anche se ancora non potevamo nemmeno immaginare l’entità di questo cambiamento…Io ero incinta di sei mesi della nostra prima bambina e mio marito, biologo, dopo la nostra uscita al ristorante nel weekend di San Valentino mi disse che forse sarebbe stato più prudente se non ne fossero seguite altre. A breve decidemmo di non recarci più in visita dagli amici a Londra, di non frequentare luoghi publici e di andare alle visite preparto con mascherina e guanti. La reazione delle persone con le quali ci siamo trovati a confrontarci sono state disarmanti…siamo stati giudicati, criticati e derisi, ma eravamo convinti che fosse la cosa più giusta da fare per noi e la nostra bambina ed abbiamo continuato per la nostra strada…strada che di lì a poche settimane sarebbero stati tutti forzati a percorrere.

Il tempo passava…giorni, settimane…quando a Marzo sono entrata ufficialmente in maternità mi sono sentita così sollevata. Sono maestra d’asilo ed i bambini, si sa, sono un veicolo perfetto di ogni sorta di infezione e noi, sempre pronti ad un abbraccio di conforto e ad asciugare nasi mocciolosi, siamo il target perfetto…
La mia maternità non è iniziata esattamente come avrei immaginato. Non ci sono stati giri nei negozi per scegliere il passeggino più bello, la copertina più soffice, il pigiamino più tenero…solo un frenetico shopping online nel tentativo di acquistare tutto ciò che mancava per la bambina più velocemente possibile. Cercavamo di battere il virus sul tempo, sapevamo che di lì a poco ci sarebbe stato un boom di acquisti online. Avevamo ragione.

In pochissimi giorni tutto chiude. E’ “lockdown”. Non siamo sorpresi, ci eravamo preparati, ci sentiamo pronti…ci sbagliavamo…nulla ci avrebbe preparati a quello che sarebbe successo…
Aspettavo con ansia Aprile, quando mia madre avrebbe dovuto raggiungermi per trascorrere con me le ultime fasi della gravidanza. Il volo è cancellato, la speranza no. Maggio è lontano, mi dicevo, c’è tempo…ce la farà la mamma ad arrivare in tempo per quando Sofia nascerà. Mi sbagliavo.

Nel frattempo la pandemia ci insegna termini nuovi, catapultandoci in un mondo che non conoscevamo…mio marito viene messo in “furlough” e ci viene comunicato che è a rischio di “redundancy”. Così capiamo che è a casa, a tempo indeterminato, e che il suo lavoro è a rischio. Coraggio, c’è tempo, ce la faremo a trovare un altro lavoro prima che la bambina nasca…e chi non ha bisogno di un biologo specializzato in drug discovery durante un’emergenza sanitaria? Non avevamo fatto i conti con la pandemia…il cancro, al momento, non è una “priorità”…

Arriva Maggio ma Sofia non arriva. Dopo due settimane di ritardo e svariati tentativi mi ricoverano per l’induzione. Sono sola, nemmeno mio marito può stare al mio fianco. Ho paura. Il parto lo ricorderò come il momento della mia vita in cui mi sono sentita più vulnerabile, e quando sei vulnerabile non vuoi essere solo…ma a quanto pare la scelta non era nostra…
E’ la mattina dell’ultima domenica di Maggio, una domenica gonfia di sole. Mio marito mi raggiunge in sala parto dopo le 9, almeno lì gli è permesso stare. Sofia Zelda nasce alle 11.26. Appena i tempo. Il primo bacio è filtrato da una ffp2.

Il giorno dopo siamo a casa, finalmente tutti insieme. Possiamo amarci senza filtri. Ma non dura molto…Sofia ha cinque giorni di vita quando vengo riammessa in ospedale, con lei. Arriva presto la diagnosi: setticemia. Ho paura, ho davvero molta paura. Ho paura di non potermi più prendere cura di lei, di non avere più tempo. Ho paura e sono sola. Vorrei avere mia madre accanto a me, lei saprebbe cosa fare, cosa dire. Le mamme aggiustano sempre tutto. Ma la pandemia è fuori controllo e la sola cosa che posso avere è la sua voce al telefono che si rompe mentre mi dice “Lo so che ti ho sempre detto che andrà tutto bene, ma questa volta non ci riesco…questa volta ho paura…”

Ma anche questa tempesta passa, recupero e torno a casa dopo qualche giorno. Di nuovo tutti insieme, almeno noi tre. E tutti insieme ricominciamo a lottare per un lavoro, per un futuro, per non darla vinta a questa maledetta pandemia…e ci troviamo persino a gioire quando un lavoro, dopo immensi sacrifici ed impegno, lo si trova. Certo che il fato è ironico e beffardo: laboratorio Covid.
Passano le settimane, passano i mesi. Passano le notti insonni, le giornate difficili e quelle belle. Sofia cresce. “Magari il prossimo mese. Magari quello dopo. Ci vediamo presto”…E’ estate, la curva dei contagi sembra abbassarsi e per un attimo vediamo uno spiraglio di speranza…forse riusciremo a tornare a casa. Non abbiamo i documenti per Sofia, la pandemia ha bloccato anche la burocrazia. Ma forse possono venire loro…se solo mia madre non avesse una malattia neurologica degenerativa e mia suocera una grave malattia autoimmune…vogliamo loro troppo, troppo bene per rischiare di accorciare il loro tempo. Fa male, ma è la decisione giusta. Aspetteremo.
Il tempo passa, ma non per noi. Per noi si è congelato nell’immobilità di un’attesa interminabile.

Ma il mondo intorno a noi non smette di girare. Si apre, si chiude. Si va a mangiare fuori, specialmente ora che il Governo offre il 50% del tuo pasto al ristorante! Si viaggia, si torna dalle vacanze. Un po' più abbronzati, un po' più pieni di vita. Un po' egoisti, penso io. Un po' esagerati, pensano gli altri di noi. Il tempo, ahimè, ci darà una ragione che avrei tanto voluto non avere…
La curva dei contagi aumenta, di nuovo, inesorabile. Immunità di gregge? I numeri non gli danno ragione, i numeri sono spietati. Il tempo è spietato…perché il tempo passa, e non si cura di tutti gli attimi rubati, dei compleanni mancati, del Natale senza i sorrisi dei nostri cari, della nostra pelle assettata di abbracci, dei nostri cuori affamati di profumi…il tempo passa, e non si cura che la prima persona ad aver preso in braccio nostra figlia dopo di noi è stata una maestra d’asilo, né dello strazio di non poter oltrepassare la barriera di cristalli che ci separa dalle nostre famiglie, perché tua nipote accarezza la tua immagine su uno schermo e tuo nipote cerca di passarti i giocattoli, e tu fingi di riuscire a prenderli per non deludere la sua innocenza…mentre dentro qualcosa va in frantumi e ti chiedi se il tempo, quello stesso tempo che ti sta togliendo tutto, se un giorno quello stesso tempo saprà rimettere insieme tutti i cocci sbeccati della tua anima…

Attilia Mazzola

Welwyn Garden City, 27.01.2021

ndr: Attilia Mazzola e` una ragazza originaria di Dervio, diplomatasi brillantemente al Parini Serale di Lecco in Ragioneria, e precedentemente al Conservatorio di Milano (e` titolata per insegnare Musica alle Scuole Medie e Superiori).
Non trovando lavoro in Italia, da qualche anno e` emigrata in Inghilterra dove si e` sposata e lavora in una scuola Materna.

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 06:48

Una unica Confindustria per Bergamo Lecco e Sondrio

I Consigli Generali di Confindustria Bergamo e Confindustria Lecco e Sondrio hanno approvato lunedi 25/01 il Protocollo che segna il primo passo formale di un iter procedurale che avrà un passaggio fondamentale nell’approvazione da parte delle Assemblee dei Soci, per poi concludersi nel 2022 dando il via alla fusione tra le due Associazioni. Oggi viene quindi ufficialmente aperto il processo per portare alla nascita di un’Associazione unica di riferimento, autorevole e forte, ancora meglio attrezzata per rispondere alle sfide di un contesto nazionale e internazionale di crescente complessità, sempre più competitivo, che risentirà a lungo delle conseguenze legate alla pandemia di Covid-19.

Il progetto basa i suoi presupposti sulla forte interconnessione dei due territori, che condividono diverse peculiarità: la vocazione manifatturiera, l’intensa specializzazione meccanica, l’alta propensione all’internazionalizzazione. In particolare, il settore manifatturiero esprime a Bergamo, a Lecco e a Sondrio rispettivamente il 32%, il 35,8% e il 19,8% del valore aggiunto, l’industria meccanica dà lavoro rispettivamente al 56%, al 69,4% e al 37,7% di addetti sul totale della manifattura e l’export vale rispettivamente il 48%, il 46,7% e il 14,7% del totale del valore aggiunto.

A Confindustria Bergamo sono associate circa 1200 imprese che danno lavoro a 83.600 dipendenti, a Confindustria Lecco e Sondrio, sono associate circa 710 imprese che danno lavoro a 35.000 dipendenti.

La fusione permetterà il raggiungimento di una massa critica che aumenterà l’efficienza organizzativa complessiva e delle singole aree, consentendo una migliore specializzazione, l’affinamento delle competenze, l’attrazione di talenti, una maggiore capacità di iniziativa e di lobby. La nuova organizzazione potrà contare su 144 dipendenti (101 a Bergamo e 43 a Lecco e Sondrio), distribuiti fra le due Associazioni e le due Società di servizi. L’infrastruttura digitale e tecnologica esistente consentirà la totale integrazione dei sistemi informativi delle Associazioni.

Gli Associati avranno a disposizione le tre sedi di Lecco, Sondrio e Bergamo, con quest’ultima che, collocata strategicamente sull’asse Torino-Venezia, nelle vicinanze dell’aeroporto di Orio, con circa 2000 mq riservati a sale e auditorium, potrà essere utilizzata da tutti gli associati per eventi e incontri di business così come le sedi di Lecco e di Sondrio, che continueranno a restare punto di riferimento per le imprese sul territorio. La provincia di Sondrio, oltre a essere un’importante cerniera con la vicina Svizzera, sarà sotto i riflettori come sede di alcune delle più importanti gare delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e, quindi, protagonista, nel prossimo periodo, di importanti investimenti soprattutto in termini di infrastrutture, in particolare viabilistiche, con ricadute positive anche per il sistema produttivo. Uno sviluppo logistico e infrastrutturale che interesserà anche il territorio della provincia di Lecco, che ne gioverà soprattutto per i collegamenti con lo snodo nevralgico di Milano.

“In un contesto sempre più complesso come quello attuale – sottolinea il presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia – diventa ancora più importante aprire i propri confini, condividendo competenze e conoscenze e riconoscendo la propria identità non più nella mera appartenenza a un territorio, ma nei comuni valori dell’impresa manifatturiera innovativa e sostenibile; una rappresentanza ancora più forte e strutturata sarà quindi un interlocutore naturale e privilegiato per tutti gli stakeholder, a cominciare dalle Istituzioni locali e nazionali. La struttura organizzativa della nuova Associazione sarà in grado, da un lato, di cogliere tutte le opportunità di sinergia e, dall’altro, di preservare e valorizzare le peculiarità degli associati e dei territori rappresentati”.

“La propensione a collaborare, a creare sinergie e allargare gli orizzonti di cooperazione è un elemento strategico per affrontare le sfide della modernità” - evidenzia il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva. “Il percorso che avviamo oggi con l’Associazione di Bergamo - prosegue - va senza dubbio in questa direzione, la stessa che abbiamo imboccato alcuni anni fa e che ha portato alla proficua unione delle Territoriali di Lecco e di Sondrio. Come per ogni unione di successo, saremo guidati dalla volontà di valorizzare i molti aspetti che i territori e le imprese condividono, ma ancor più nel mettere a fattor comune e integrare le peculiarità dei singoli, senza snaturarle. Noi riteniamo che sia questa la via da percorrere, siamo convinti di avere scelto una strada di successo

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 06:40

Les Cultures cerca nuovi iscritti

Il 2020 è stato un anno difficile, durante il quale tutti noi abbiamo assistito al crollo di molte certezze.
I profondi cambiamenti che hanno interessato il mondo e la società hanno avuto inevitabilmente un impatto importante anche sul nostro lavoro. Non ci siamo però persi d'animo.

Ecco un breve resoconto di ciò che siamo riusciti a realizzare nel corso dell'anno passato.

INTEGRAZIONE
Quando possibile gli interventi di facilitazione linguistica, mediazione culturale e assistenza legale sono stati erogati da remoto.
Abbiamo lavorato a due progetti Erasmus+ nell'ambito dell'istruzione per gli adulti.
Abbiamo realizzato una serie di eventi nell'ambito del progetto Parole come pietre. Settimana di azione contro fake news, discorsi d'odio e razzismo.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
In Ucraina abbiamo portato il nostro sostegno a distanza con l'aiuto del nostro partner Detskij Fond, che ha provveduto all'acquisto e alla consegna di generi alimentari e per l'igiene ai più bisognosi.
In Ghana abbiamo dato seguito al progetto Rompere la catena - atto II con l'obiettivo di garantire formazione, microcredito e supporto imprenditoriale alle donne del villaggio di Wli.

PROMOZIONE CULTURALE
A maggio, nell'ambito di Immagimondo, abbiamo organizzato Dal tempo sospeso a un altro mondo, tre momenti online di analisi e confronto sul mondo contemporaneo nella situazione determinata dal diffondersi del coronavirus.
Il corso di brasiliano base iniziato nell'autunno del 2019 è proseguito da remoto e a settembre 2020 sono stati avviati nuovi corsi di lingua e cultura straniera sia in presenza - finché è stato possibile - che online.
Nonostante le difficoltà organizzative siamo riusciti a realizzare la 23^ edizione di Immagimondo che si è svolta in presenza tra settembre e ottobre.

Non solo; abbiamo sfruttato il tempo a disposizione per pensare a nuove idee e progetti per rispondere anche ai bisogni venutisi a creare in seguito alla pandemia.

Per continuare a svolgere il nostro lavoro al meglio e raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati è indispensabile il sostegno di quanti credono nei nostri stessi valori.
Se condividi la nostra visione di un mondo libero da pregiudizi, povertà e discriminazioni, che rifiuta la guerra e le ingiustizie economiche e sociali, pronto ad accogliere i contributi di tutte le culture e a favorire lo sviluppo di una società aperta e inclusiva, diventa socio di Les Cultures!

Quanto costa tesserarsi?

• Socio ordinario: € 10
• Socio sostenitore: € 100
• Studente: € 5

 

Come si fa?

Compila il modulo di tesseramento che trovi qui o presso la nostra sede, potrai pagare la quota annuale attraverso una delle seguenti soluzioni:

Contanti presso i nostri uffici
Bonifico bancario: Intesa San Paolo - IBAN IT54 R030 6909 6061 0000 0102 928
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Per realizzare le nostre attività il tuo sostegno economico è indispensabile, ma puoi aiutarci anche mettendo a disposizione parte del tuo tempo libero, delle tue competenze professionali oppure parlando di noi con i tuoi amici, parenti e colleghi.

Il tuo aiuto è fondamentale. Unisciti a noi!

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 06:32

Corso sull`Economia Civile al Sindacato

“L’economia civile è fondamentale per creare condizioni migliori e lavoro”. Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, presenta così il corso sull’economia civile che inizierà giovedì 28 gennaio, organizzato insieme all’Associazione Pio Galli per i sindacalisti della Camera del lavoro. Cinque incontri in videoconferenza, fino al prossimo 11 marzo, in cui alcuni docenti universitari, ma non solo, terranno lezioni ai dirigenti della Cgil provinciale.

“Stiamo attraversando un periodo storico complicato, a seguito dell’emergenza sanitaria e della crisi ambientale – prosegue Riva –, si parla molto di economia circolare e di transizione ambientale ed economica green, per cui dobbiamo essere pronti, non solo nel chiedere tavoli di confronto, ma soprattutto a proporre idee che possano rispondere alle esigenze delle aziende e a eliminare le diseguaglianze. Servono progetti capaci di creare opportunità per il territorio in senso lato, partendo dall’occupazione, utilizzando al meglio le risorse private e pubbliche.”

Nel corso si parlerà anche della crisi climatica. “Siamo molto sensibili ai temi ambientali, tanto che negli ultimi anni abbiamo effettuato interventi per la riqualificazione energetica della nostra struttura – prosegue il segretario generale –. Abbiamo investito parecchie risorse per installare impianti fotovoltaici. Non è stato semplice, ma doveroso. È giusto continuare a fare i negoziati con il metodo tradizionale, ma dobbiamo provare ad allargare la nostra visione per essere protagonisti nel cambiamento. Oggi la pandemia e le vaccinazioni sono una priorità assoluta, però non possiamo dimenticarci dei problemi ambientali. L’unico modo per cambiare e migliorare il territorio è costruire obiettivi che abbiano in seno i concetti di comunità, di prossimità, di competizione cooperativa e circolare. Il coinvolgimento in tavoli di confronto delle strutture sociali, delle istituzioni e delle imprese sono necessari per collaborare in progetti sostenibili che creino sviluppo e occupazione di qualità”.

Parteciperanno circa 40 sindacalisti, con docenti dell’Università Bocconi, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Bergamo. Ci saranno, inoltre, Rossella Muroni (vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati), Lorenzo Barucca (coordinatore nazionale di Economia Civile di Legambiente), Alessio De Luca (coordinatore di Idea Diffusa della Cgil), Alessio Dossi (responsabile di Economia Civile Legambiente Lecco) e Roberto Romano (economista).

“Il periodo di incertezza in cui viviamo rende più urgente cambiare l’economia per un mondo più responsabile – afferma Dario Pirovano, coordinatore dell’Associazione Pio Galli –. Dobbiamo renderci conto già ora che serve un pianeta più sostenibile”.

 

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Giovedì, 28 Gennaio 2021 06:28

Agriturismi e filiere, situazione sempre più preoccupante

Emanuele Bonfiglio (Terranostra): “L’epidemia avanza ma le perdite si accumulano, così come le derrate

alimentari prodotte. La sostenibilità economica delle strutture agrituristiche è pesantemente sotto stress”

Ripercussioni a catena sul Made in Lario. E in Italia cibi invenduti per 9,6 miliardi nel 2020

Con la stagione turistica invernale azzerata e il permanere delle province di Como e Lecco in zona arancione, continua ad aggravarsi il quadro, già gravemente compromesso, delle filiere cibo-turismo nel comprensorio lariano. “Una mazzata per l'intero settore, con le aziende in ginocchio che, ora, vedono uno scenario ancora più fosco: il comparto del vino, come quello lattiero caseario e, per esteso, tutto l'agroalimentare delle due province sta affrontando una situazione senza precedenti. E' uno scenario apocalittico, che ancora dodici mesi fa mai avremmo potuto immaginare” commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco.

Ed è particolarmente grave la situazione per gli agriturismi, come rileva con preoccupazione Emanuele Bonfiglio, presidente di Terranostra, l'associazione che riunisce le strutture agrituristiche in seno a Coldiretti Como Lecco. “L'epidemia continua e la situazione è davvero molto preoccupante. Il settore è stato costretto alla chiusura per l'intero periodo natalizio, tuttora non stiamo lavorando e con la Lombardia in zona arancione anche la stagione invernale sembra ormai definitivamente compromessa”.

Per gli agriturismi la situazione è ancor più critica: “Mi spiego con un esempio concreto: ognuna delle nostre strutture è collegata ad un'azienda agricola che non può fermare le proprie produzioni: il latte deve essere munto quotidianamente, così come vengono trasformati formaggi e salumi. E' un ciclo perfetto che si completa con la somministrazione al pubblico in agriturismo. Noi, di fatto, non possiamo sospendere le produzioni, ma dobbiamo invece fare i conti con dispensa e cantina in cui i prodotti continuano a dover essere stoccati: a questo va trovata una soluzione urgente, vi è un tempo fisiologico per il consumo dei prodotti che va assolutamente rispettato. Perdurando la situazione, il problema delle scorte accumulate diventerà enorme e insostenibile anche dal punto di vista economico”.

Per di più ancora non si sa quanto ancora potranno durare le restrizioni: “Dovremo resistere, e la capacità di resistenza varia ovviamente da struttura a struttura e dipende da molti fattori: il danno economico, in ogni caso, sta diventando davvero insostenibile, sia per noi che per i dipendenti e le loro famiglie. Il danno quindi è triplice: per l'agriturismo, per l'azienda agricola e per quanti vi lavorano”.

Una situazione che perdura da quasi un anno, dallo scorso marzo quando scattarono le prime quarantene e i primi lockdown, proprio in Lombardia: “Nell'ultimo anno, di fatto, abbiamo potuto lavorare per meno di sei mesi e per di più con forti limitazioni: le ripercussioni sono facilmente intuibili. Dover iniziare a gettare via quanto producono le nostre imprese agricole significherebbe la fine di tutto: è uno scenario che i floricoltori del settentrione lombardo hanno già dovuto vivere la scorsa primavera, costretti a smaltire in campo le loro piante che continuavano a fiorire e non potevano essere vendute. Non possiamo permettere che ciò si ripeta, per alcun segmento della nostra economia agricola”.

Un quadro preoccupante che, dalle province di Como e Lecco, si estende all'Italia intera: il crollo delle attività di ristorazione, infatti, travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti per un valore stimato in 9,6 miliardi nel solo 2020.

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Mercoledì, 27 Gennaio 2021 17:20

GIORNATA DELLA MEMORIA: LA REGIONE PROMUOVE LA MOSTRA "ARTE NELLA SHOAH"

in Cultura

In occasione della Giornata della Memoria 2021, mercoledì 27 gennaio, Regione Lombardia promuove sui propri canali web e social la mostra ‘Arte nella Shoah’ e il concerto ‘Note per la Shoah’. Lo comunica l’assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Stefano Bolognini.

‘Arte nella Shoah’ è una mostra itinerante patrocinata da Regione Lombardia e presentata dall’Associazione Figli della Shoah. Vi sono raccolte opere della Collezione dell’Ente nazionale israeliano per la Memoria della Shoah ‘Yad Vashem‘, realizzate durante i nefasti anni della persecuzione antiebraica (1938-1945) da venti artisti. Di questi, quasi la metà non sopravvisse. La mostra è visitabile anche dalla pagina del sito di Regione Lombardia dedicata alle iniziative sulla Giornata della Memoria.

“La Shoah – dichiara l’assessore Stefano Bolognini – è una delle pagine più buie e tragiche del secolo scorso. Ancora oggi coltivare la memoria è un impegno morale che deve vedere coinvolti tutte le istituzioni e tutti i cittadini”.

“Questa  – prosegue – sarà la prima di una serie di iniziative con cui, durante l’anno, Regione Lombardia intende coinvolgere tutta la popolazione. È doveroso  sensibilizzare in particolar modo i giovani e stimolarli ad essere protagonisti contro l’indifferenza.  Oggi come allora è purtroppo ancora  troppe volte complice di tanti episodi di razzismo e di violenza. Ringrazio quindi l’Associazione ‘Figli della Shoah‘ che ha messo a disposizione le opere”.

Regione Lombardia inoltre patrocinerà anche il concerto ‘Note per la Shoah’. Saranno riproposte, attraverso le musiche del Maestro Ennio Morricone, le musiche delle colonne sonore di quattro film che hanno toccato il tema della persecuzione. Il concerto sarà trasmesso sulla pagina Facebook di Regione Lombardia.

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