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Domenica, 04 Agosto 2024 08:12

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DEL’ 11ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

La pagina di Matteo di questa domenica chiede, per essere interpretata correttamente, che venga ricordato il contesto in cui è inserita. Il brano è preceduto dal Vangelo che abbiamo ascoltato domenica scorsa. Gesù aveva cacciato dal tempio coloro che ne avevano fatto un mercato. Cechi, storpi e i piccoli invece, con lui, nel tempio si trovavano a casa loro. Poi il vangelo ricorda che, a sera di quel giorno, Gesù si era recato a Betania a casa di Marta, Maria e Lazzaro probabilmente per trovare riposo e il conforto e il bene che offre una vera amicizia. Il mattino dopo torna al tempio ad insegnare. I capi dei sacerdoti e i farisei lo affrontano duramente: “Con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato questa autorità?” Gesù risponde in parabole e propone, come seconda, quella contenuta nel Vangelo di questa domenica.

Erano loro quei contadini arroganti che spadroneggiavano nella vigna, nella vigna di Dio. La vigna era stata oggetto delle cure di Dio: piantò la vigna, la circondò con una siepe, vi pose un torchio e costruì una torre. Da una parte troviamo la cura e la custodia di Dio e dall’altra l’aria da padroni dei contadini. Come se la vigna fosse loro e potessero fare il bello e il brutto tempo, disporre di tutto come era loro gradito. Non avevano ascoltato i profeti mandati da Dio per amore, neppure Giovanni Battista. Ora stanno per uccidere il Figlio che Dio ha mandato. “Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero” dice la parabola. La storia della parabola, è la storia di Gesù: morto di croce fuori la città, come un comune malfattore, fuori perché non sporcasse con la sua morte la sacralità della Pasqua nella grande città. È facile fermarsi qui nella lettura di questa parabola. Parla del rifiuto di Israele, parla della drammatica vicenda del rifiuto di Gesù. Ma può essere una parola anche per noi? come?

Trovo due motivi per non dribblare questa Parola come se riguardasse solo in modo inequivocabile la storia di Israele.

Il primo: è una parola che annuncia il Vangelo della ostinata volontà di bene di Dio nei confronti dell’uomo. La sua volontà di “alleanza” con noi è incrollabile! E questa volontà di alleanza è sempre rispettosa della nostra libertà, la presuppone, la accoglie e la esalta. La possibilità del rifiuto è annuncio dell’amore di Dio verso di noi.

Il secondo: la parabola ci parla di un pericolo possibile, per noi. “uccidiamolo e avremo la sua eredità”. La vigna può essere considerata qualcosa da spartire. Le autorità religiose erano guidate secondo Gesù dalla sete di potere dalla sete di avere. Erano come capi-padroni e non potevano più a lungo sopportare che il rabbi di Nazaret svelasse impietosamente i disegni del loro cuore. È il rischio di considerare la vigna come una proprietà personale. Ma la vigna è di Dio, sua proprietà e a noi è solo affidata. Il pericolo che possiamo vivere anche noi è dimenticare che ogni uomo e ogni donna non possono essere considerati nostro possesso, sono solo affidati alla nostra cura, alla nostra custodia. E’ un pericolo proprio delle autorità religiose di tutti i tempi. La vigna, che è ben più grande della chiesa, è il regno di Dio, è il mondo in cui cresce il regno di Dio, cresce il vangelo, cresce il progetto di Dio. La vigna è di Dio, guai a comportarsi come fosse cosa nostra. E’ di Dio, a noi può essere solo affidata. Ogni creatura, uomo, donna, natura sono affidati alla nostra cura e alla nostra custodia perché nella loro vita portino frutti abbondanti. Non ci appartenga mai l’aria del padrone, che è invece ciò che uccide i germogli che promettono di diventare uva prelibata.

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Sabato, 03 Agosto 2024 20:54

COMPIE VENT'ANNI L'A.S.D. SPORT VALSASSINA

Con grande entusiasmo, l'ASD Sport Valsassina annuncia il suo ventesimo anniversario.

Fondata il 12 settembre 2005 da un gruppo di appassionati di pallacanestro, la società è cresciuta costantemente, diventando un punto di riferimento per il basket giovanile in Valsassina.

In questo speciale anno, desideriamo celebrare il nostro percorso e condividere con la comunità le numerose iniziative in programma.

Il primo passo di questa celebrazione è stato il lancio di una nuova veste grafica per il nostro sito web, disponibile all'indirizzo www.valsassinasport.it: il sito offre una panoramica completa sulle attività della società, incluse informazioni dettagliate, consigli per atleti e genitori, calendari e molto altro.

Questo rinnovamento è pensato per dare maggiore visibilità alla nostra missione: promuovere lo sport e offrire opportunità di crescita a bambini e ragazzi attraverso la pallacanestro. A questo proposito ci teniamo a sottolineare la collaborazione con BEADV, agenzia di comunicazione e a ringraziarla pubblicamente per l’ottimo lavoro svolto, per la costante presenza e la consulenza in merito a questa nostra fondamentale transizione.

La Storia dell'ASD Sport Valsassina La società è stata costituita ufficialmente nel 2005 da un gruppo di fondatori appassionati di sport, tra cui: Riccardo Luigi Tofani (Tesoriere), Davide Artusi, Herbert Galli (Segretario), Giuseppe Ruberto, Gianpaolo Ferrari, Antonello Gianola, Giuseppe Bonalumi, Elisabetta Schena, Gianbattista Spreafico (Presidente), Loredana Caccia e Matteo Colombo.

Questi soci fondatori hanno posto le basi per la crescita dell'ASD Sport Valsassina, che è diventata una fucina di giovani talenti e un luogo dove i valori dello sport sono al primo posto.

Per celebrare questo importante traguardo, sono previsti numerosi eventi e iniziative che coinvolgeranno atleti, famiglie e la comunità locale.

Tra questi, ci saranno tornei di basket, giornate di sport aperte a tutti e incontri con ex giocatori e allenatori che hanno fatto la storia del club. Dettagli e aggiornamenti su queste attività saranno disponibili sul sito web e sui nostri canali social. Ringraziamo tutti coloro che hanno fatto parte della nostra storia e che continuano a sostenere la nostra missione. Invitiamo tutti a visitare il nostro sito e a unirsi a noi nelle celebrazioni di questo importante anniversari

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Sabato, 03 Agosto 2024 13:29

BANDO PICCOLI COMUNI, PUBBLICATE LE GRADUATORIE. FINANZIATI FINORA SOLO 144 PROGETTI (SU 2.638). UNCEM: TRADITO SPIRITO LEGGE. E IL MINISTRO NON HA MAI RISPOSTO

"Solo ieri avevamo chiesto al Ministro Musumeci di rispondere rispetto ai tempi del bando piccoli Comuni, non avendo notizie da ottobre 2023. Pazzesco. Un anno dopo l'avvio dell'iter del bando, era il luglio 2023, vengono pubblicati i risultati. Aspettiamo di vedere gli elenchi ma è andata come ci aspettavamo. Malissimo. Una apposita Commissione, non sappiamo da chi composta, ha valutato - e non sappiamo i criteri - 2.638 progetti, riferiti a 3.359 Comuni, di cui 2261 Comuni singoli, 305 Comuni in convenzione e 72 Unioni.  I progetti immediatamente finanziabili in base alle risorse disponibili presso il Bilancio del Ministero dell'interno, al momento pari a poco meno di 172 milioni euro, sono in totale 144. Solo 144 progetti finanziati. Un numero irrisorio di fronte a tanta tanta attesa, speranze, fiducia. Non si trattano i piccoli Comuni così. Con un bando che ha tradito l'articolo 13 della legge 158/2017 sui piccoli Comuni, da cui nascono finanziamenti e bando. Ovvero che i piccoli Comuni svolgono in forma associata le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio-economico nonché quelle relative all'impiego delle occorrenti risorse finanziarie, ivi comprese quelle derivanti dai fondi strutturali dell'Unione europea. Invece il bando ha messo tutti contro tutti. Proprio come già avvenuto con il PNRR. E i 144 progetti finanziati dimostrano che si doveva agire in modo diverso. Ed evitare un bagno di sangue indotto dal bando stesso".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

Uncem resta in attesa di conoscere i progetti ammessi e quelli oggi finanziati. Oltre naturalmente ai criteri scelti. 

Il Ministero guidato da Musumeci, e con Casa Italia a coordinare il bando, ha comunicato oggi che: il maggior numero di progetti finanziabili riguarda la Campania (21 riferiti a 36 Comuni), seguita a breve distanza da Piemonte (19 progetti per 41 Comuni), Calabria (15 progetti per 31 Comuni) e Lombardia (14 progetti per 20 Comuni). In termini di risorse, invece, al Piemonte verrebbero attribuiti poco meno di 25 milioni di euro, seguita nell'ordine da Campania (24,5), Calabria (21,5), Abruzzo (circa 17) e Sicilia (circa 13,5 milioni di euro). La graduatoria rimarrà in corso di validità per tre anni dalla data della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, con possibilità di attingervi per ulteriori finanziamenti, ove si rendessero disponibili nuove risorse finanziarie.

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Sabato, 03 Agosto 2024 13:19

IL SENTIERO DEL VIANDANTE VIA LAGO? UN'OPPORTUNITA' DA NON PERDERE

Due giorni sul lago di Como a portata di treno e battello? Grazie al biglietto speciale di Trenord puoi, anche su 2 giorni consecutivi. Ecco cosa comprende il biglietto:
☑ è valido da tutte le stazioni della Lombardia a Lecco
☑ offre la libera circolazione ferroviaria su Trenord tra le stazioni di Lecco e Colico
☑offre la libera circolazione in battello con Navigazione Lago di Como, negli scali compresi tra Lecco e Colico (con interscambio unico a Bellagio).
 
Per tutte le info: https://tinyurl.com/ysfyn9pd
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Sabato, 03 Agosto 2024 13:11

ALPEGGI E MALGHE, ZAMPERINI (FdI): DA REGIONE 4 MILIONI PER IL LORO RECUPERO E VALORIZZAZIONE. FONDAMENTALE PRENDERSI CURA DI QUESTI PRESIDI DI CULTURA RURALE

Regione Lombardia stanzia 4 milioni di euro per il recupero, miglioramento e ampliamento di malghe ed alpeggi di montagna. Tra gli interventi ammissibili, anche la realizzazione di punti informativi per visitatori, aree ricreative attrezzate per attività sportive e didattiche, strutture museali ed espositive, bivacchi e strutture per il soccorso alpino e la gestione delle emergenze. La misura è destinata a enti pubblici territoriali e soggetti di diritto pubblico, sia in forma singola che associata, oltre a proprietari o gestori di malghe. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente attraverso il sistema Regione Lombardia (Sis.Co.) nel periodo compreso tra l’11 ottobre e il 30 dicembre 2024.

“Attraverso questa misura – commenta il Presidente della Commissione Montagna, Giacomo Zamperini – Regione Lombardia manda un forte segnale di attenzione al mondo della montagna. Non solo il recupero delle strutture, ma anche la ricerca di soluzioni innovative nella gestione multifunzionale di questi luoghi, che rappresentano uno degli attori principali per la difesa e la conservazione dell’ambiente e del territorio montano. Trasformare gli alpeggi  in punti di riferimento per attività didattiche, espositive e sociali, significa anche riavvicinare i giovani a questo mondo, contrastando così il processo di abbandono ed assicurando una certa continuità nella gestione di questi territori.”

“Queste risorse – continua Giacomo Zamperini - sono fondamentali al fine di garantire la continuità dell’attività d’alpeggio e valorizzare il patrimonio forestale regionale attraverso la promozione dell’attività agro-pastorale svolta spesso da eroici giovani imprenditori. Grazie al loro coraggio, preserviamo la valorizzazione dei prodotti tipici, la conservazione della biodiversità, il presidio del territorio, la promozione della cultura di montagna, nonché l’offerta di attività agrituristiche.”

“È essenziale – prosegue Giacomo Zamperini - prendersi cura degli alpeggi e delle malghe, microcosmi antichi che si differenziano nella loro unicità e specificità rispetto a modelli di produzione più intensiva, offrendo prodotti iconici dalla qualità indiscussa ed in quantità limitata, i quali costituiscono la parte più preziosa dell’eccellenza enogastronomica tipica lombarda. Ringrazio l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, il quale, con questa iniziativa, ha risposto ad un’esigenza portata dal nostro territorio.”

“Sarebbe bello – conclude il Consigliere Regionale - che ogni cittadino amante della montagna, si sentisse un pochino responsabile nel custodire questi presidi di cultura rurale, identità locale ed antiche tradizioni. Specialmente, perché molti di essi sono di proprietà pubblica, come i 36 alpeggi di ERSAF, dislocati in tutta la regione. Penso ad esempi virtuosi come nel territorio lecchese, con due le malghe di proprietà regionale: Costa del Palio, in località Morterone/Brumano, si occupa di allevamento e pascolo di bovini ed equini, mentre Foppabona, in località Introbio/Valtorta, di ovini e caprini.“

Alpeggi di proprietà di ERSAF e di Regione

Gli alpeggi regionali sono 36, distribuiti in 15 delle 20 Foreste di proprietà di Regione Lombardia. Hanno una superficie complessiva di 3.668 ettari e la loro distribuzione geografica comprende parte del settore alpino e prealpino delle province di Lecco, Como, Sondrio, Bergamo e Brescia. Consapevole della rilevanza economico-sociale dell’attività alpestre legata alla “gestione ambientale sostenibile” e al presidio delle terre alte, ERSAF, sviluppa e sperimenta forme di gestione più coinvolgenti e rispondenti alle moderne esigenze, attraverso la concessione amministrativa degli alpeggi di proprietà regionale, Le concessioni vengono rilasciate periodicamente alle aziende agricole per la durata di più anni.

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Sabato, 03 Agosto 2024 10:10

OGGI E DOMANI GLI ALPINI DI CORTENOVA FANNO FESTA

Torna, come ogni primo fine settimana di agosto da tempo immemorabile la festa del Gruppo Alpini di Cortenova.

Tra oggi e domani alla Roccolina si ritroveranno in molti a condividere momenti di ricordo e di amicizia.

Questa sera cena e serata danzante, domani l'ammassamento presso la sede del sodalizio quindi la sfilata (accompagnata dal Corpo Musicale Bruno Colombo di Pasturo) che culminerà con la posa di una corona al monumento dei Caduti.

Alle 11.30 S. Messa alla Roccolina e poi il consueto "rancio alpino".

alcorte

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Sabato, 03 Agosto 2024 08:39

IL TEAM SCOTT BMT MOTOBASE IN TRASFERTA A LES DEUX ALPES

in Sport

La rinomata e accogliente località francese di Les Deux Alpes è stata teatro del quarto appuntamento del circuito di Coppa Europa Downhill. Circuito al quale il Team Scott BMT Motobase del presidente Alberto Mainetti partecipa da ormai tre stagioni consecutive con i suoi piloti di punta. Un tracciato tecnico, a tratti complesso, caratterizzato da segmenti estremamente difficoltosi con radici, ripidi e salti di dimensioni ragguardevoli, hanno messo alla prova le doti di guida e concentrazione dei piloti del Team valsassinese.

In questo appuntamento, Il Team Scott BMT Motobase, si è dovuto misurare, oltre che con la complessità del tracciato e gli abituali avversari di Coppa Europa, anche con l’altissimo livello degli atleti “scesi” dalla Coppa del Mondo a misurarsi in ambito continentale.

Nella categoria Junior, Matteo Bosco è il primo dei nostri atleti e centra una incredibile undicesima posizione, nonostante una piccola scivolata che gli fa perdere secondi preziosi in ottica risultato finale. L’atleta di Verbania conferma il suo stato di grazia in vista degli impegni futuri.

Buona la prestazione di Tommaso Rocca, quindicesimo, mentre Davide De Santis, sceso in pista con la motivazione necessaria per tentare l’attacco al podio, non va oltre il diciassettesimo posto dopo aver commesso qualche errore di troppo per la troppa foga.

Buona anche la prestazione al primo anno nella categoria Elite per Patrick Venturi che nella “small final” chiude in decima posizione. 

Menzione speciale anche per Cesare Mainetti, alla prima esperienza internazionale nella categoria U17, coglie l’occasione per migliorare le sue prestazioni in ambito nazionale.

Matteo Bosco: "Mi sono presentato in qui alle Deux Alpes con tanta voglia di far vedere la mia velocità anche su questa tipologia di piste. Il sabato, devo dire, non mi sono sentito troppo a mio agio, ma la domenica “ho fatto il click” con la testa ed il feeling era al top! Purtroppo, un errore nella primissima parte di gara, mi ha tolto dalla lotta per il podio, ma mi sento sempre più veloce e questo è un bene per i prossimi appuntamenti". 

Patrick Venturi: "Ho dato il massimo in qualifica, senza però prendermi rischi e sono rimasto fuori dalla finale per soli 2 secondi! Avrei dovuto provarci di più! Mi dispiace non essere entrato nei top 30, perché poi, nella “small final” un buon crono è arrivato!"

mainetti

Alberto Mainetti: "Abbiamo ancora da lavorare in ambito internazionale. Mentre in Italia siamo costantemente là davanti, soprattutto con gli Junior, questi impegni internazionali ci mettono ancora un po’ in difficoltà. Il nostro compito principale è proprio quello di costruire insieme agli atleti il clima necessario a far bene anche qui in Coppa Europa".  

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