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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 27 Agosto 2021 06:39

EICMA RIACCENDE I MOTORI !

FIERA MILANO: EICMA PRONTA A STUPIRE, LA RIPARTENZA COMINCIA DALLE DUE RUOTE

“Nella seconda parte del 2021 ospiteremo oltre 30 manifestazioni fieristiche ed EICMA è una tra le più importanti, poiché è un punto di riferimento imprescindibile per la sua industry che, in Italia, rappresenta un fatturato di oltre 6 miliardi di euro ed è considerata la prima, in Europa, per produzione, sia ciclo che motociclo”. È quanto ha affermato stamane Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, durante l’incontro con la stampa “Fiera Milano riparte: con EICMA torna la vetrina internazionale delle due ruote”.

A poco meno di tre mesi dall’apertura della sua 78edizione, in programma dal 23 al 28 novembre prossimi nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, l’Esposizione internazionale delle due ruote si annuncia come uno degli appuntamenti più attesi e un ulteriore banco di prova per un quartiere fieristico sempre più sicuro, interattivo ed efficiente, già rodato dagli eventi di inizio estate e presto dal Supersalone, e ora pronto ad accogliere i visitatori di un evento espositivo dalle caratteristiche uniche. E proprio sul valore della manifestazione, l’ad di Fiera Milano ha sottolineato che “EICMA rappresenta compiutamente ciò che deve essere una grande fiera: un formidabile strumento di promozione e comunicazione delle imprese e un acceleratore di sviluppo. Dietro la passione per le due ruote e l’amore per la libertà che esse ispirano, c’è tanto lavoro, tecnologia, fantasia, determinazione, voglia di portare alta, nel mondo, la bandiera di un settore che è all’avanguardia del made in Italy. Fiera Milano, in qualità di partner degli organizzatori fieristici, si sta impegnando al massimo, attraverso i suoi servizi, le persone, l’organizzazione, un quartiere espositivo sicuro e la sua attrattività internazionale, al fine di garantire il successo di Eicma”.

 

Per Pietro Meda, presidente di EICMA S.p.A.,”quella con Fiera Milano è ormai una collaborazione molto preziosa e proficua, che mai come quest’anno si è intensificata di fronte alle complessità delle sfide. Dopo lo stop dell’anno scorso, la gran parte dell’industria di riferimento si è stretta attorno al valore della nostra manifestazione e continua a credere nell’opportunità offerta da EICMA quale vetrina internazionale per i loro investimenti. L’edizione 2021 rappresenta per tutta la filiera un appuntamento molto significativo e per gli appassionati sarà finalmente un’occasione per vivere in sicurezza la loro passione e per vedere dal vivo tutta l’offerta del settore in un unico momento senza l’intermediazione di un qualcosa di virtuale, non dimentichiamo poi quello che EICMA significa in termini di indotto e attrattività per la città di Milano e il sistema dell’accoglienza in Lombardia”.

 

Paolo Magri, amministratore delegato di EICMA S.p.A. e presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), ha infine sottolineato “il protagonismo che le due ruote hanno maturato nella mobilità post-Covid”. “Il settore – ha rimarcato Magri - sta vivendo infatti un momento molto stimolante: c’è tanto interesse attorno al nostro mondo, sempre più per passione e anche per una nuova domanda di mobilità i mercati delle due ruote a motore, a pedale ed elettriche stanno facendo segnare numeri molto positivi, in controtendenza rispetto a molti altri settori, e questo infonde particolare fiducia non solo nel settore, ma anche rispetto al successo della nostra manifestazione”.

 

UNA VISITA IN TUTTA SICUREZZA

 

Per garantire a visitatori, espositori e organizzatori la partecipazione in totale sicurezza a fiere ed eventi, Fiera Milano ha lavorato a linee guida che definiscono le modalità per lo svolgimento di tutte le manifestazioni fieristiche e che saranno naturalmente applicate in occasione di EICMA.

 

Tra queste è stata data particolare attenzione alle indicazioni per l’ingresso in fiera: i varchi di accesso pedonali e veicolari sono stati ridefiniti ponendo particolare attenzione alla corretta gestione dei flussi di transito. Inoltre, è stato implementato l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare le procedure di ingresso. Una app di quartiere permetterà di accedere a una serie di servizi tra i quali il fast track, la prenotazione dei parcheggi e della ristorazione. Proprio le aree di ristorazione, inoltre, sono state organizzate in modo da garantire il necessario distanziamento sociale.

L'utilizzo costante della mascherina per tutti i soggetti che accederanno ai quartieri fieristici, completa poi il quadro delle misure descritte. Grazie a queste norme semplici e chiare sarà quindi possibile muoversi tra gli stand con la massima tranquillità, incontrarsi e confrontarsi, tutelando così il business fieristico salvaguardando la salute di tutti.

IL MERCATO DELLE DUE RUOTE

Nei primi sette mesi del 2021 ciclomotori, scooter e moto hanno segnato un aumento complessivo del 36,5% sull’anno precedente pari a 211.760 mezzi targati. In particolare i ciclomotori hanno raggiunto quota 12.178 (+8,96%), gli scooter 110.806 (+37,4%) e le moto 88.776 (+40,43%). Rispetto ai primi sette mesi del 2019 si registra un aumento del mercato del 17,1%.

Il mercato dei veicoli elettrici ha chiuso il mese di luglio (ultimo dato disponibile) con 1.214 veicoli venduti, pari a una crescita del 57%. Il progressivo annuo fa segnare una crescita del 34,51% con 6.338 mezzi. Anche in questo ambito del mercato, il confronto con il 2019 segna una crescita complessiva pari al 127,1%.

Per quanto riguarda il mercato bici, il 2020 (ultimo dato disponibile) è stato un anno record. Sono state infatti 2.010.000 (+17% sul 2019) il totale delle biciclette vendute. Sono cresciute le bici tradizionali (+14% sul 2019) con 1.730.000 pezzi acquistati, mentre le eBike (280mila pezzi) fanno segnare un robusto + 44%. Le biciclette a pedalata assistita si confermano un fenomeno di mercato in costante crescita. In soli cinque anni le eBike hanno infatti quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50mila pezzi annui ai 280mila del 2020: un’impennata che ha allargato la platea di fruizione e che apre ulteriori prospettive di sviluppo per l’industria del settore e la sua filiera.

 

Fonte dati: Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori)

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Venerdì, 27 Agosto 2021 06:29

SERVIZIO DI URGENZA PSICOLOGICA A LECCO

Al Centro civico di Germanedo il servizio di Urgenza Psicologica
Dal 4 settembre tutti i sabati e le domenica in via dell'Eremo 28

Dopo essere rimasto attivo in tempo di pandemia in modalità telefonica, dal 4 settembre il servizio di Urgenza Psicologica sarà disponibile al Centro civico "Sandro Pertini" di Germanedo, in via dell'Eremo 28, il sabato e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

"La pandemia ha agevolato nuove modalità di incontro - spiega l'assessore alla Famiglia del Comune di Lecco Alessandra Durante -, ma in certe situazioni potersi incontrare in presenza è fondamentale, anche per cogliere sfumature che nel virtuale sarebbero difficilmente intercettabili. Per questo, grazie alla disponibilità e alla collaborazione con l'Ordine degli Psicologi della Lombardia, siamo riusciti ad attivare il servizio in presenza, mettendo a disposizione spazi del Comune che nel weekend sarebbero rimasti inutilizzati. Ovviamente il servizio rimarrà disponibile anche telefonicamente dal mercoledì alla domenica dalle 9 alle 21, consolidando il supporto già erogato in questi mesi".

La funzione principale del servizio è di rispondere tempestivamente a chiunque ritenga di vivere un momento di difficoltà e manifesti un problema psicologico urgente; inoltre, il servizio fornisce una risposta professionale grazie a un’equipe di psicologi e psicoterapeuti volontari, con competenze specialistiche diversificate. Urgenza Psicologica garantisce interventi immediati, gratuiti e personalizzati accogliendo richieste urgenti di aiuto psicologico nel fine settimana, quando l’intervento delle strutture territoriali scarseggia e il rischio per chi è in difficoltà è quello di dover ricorrere al pronto soccorso ospedaliero, spesso già sovraccarico di richieste emergenziali. Per accedere al servizio non serve alcuna prescrizione o documento ed è inoltre ancora possibile contattare gli operatori dal mercoledì alla domenica dalle ore 9 alle 21 telefonando al numero 335 6735471.

A Lecco il servizio di Urgenza Psicologica è il risultato di un intenso lavoro di dialogo con enti del territorio, finalizzato con la stipula di un protocollo d'Intesa nel settembre 2020, tra il Comune di Lecco, l'ASST di Lecco, l'Ordine degli Psicologi della Lombardia e la Cooperativa CREA di Milano. Il progetto di Urgenza Psicologica, nato a Milano nell’aprile del 2013 grazie al contributo della Fondazione Cariplo e dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, rappresenta oggi un’esperienza innovativa nel campo dei servizi socio-sanitari gratuiti al cittadino, è presente anche nelle città di Milano, Varese, Monza e Bergamo ed è in via di attivazione anche nella città di Crema.

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Venerdì, 27 Agosto 2021 06:26

AUMENTO RECORD PER L`EXPORT ALIMENTARE

Industria: Coldiretti, spinta da record storico dell’export alimentare

COMO-LECCO – L’aumento del fatturato industriale è spinto dal record storico fatto segnare per le esportazioni alimentari Made in Italy che registrano un aumento del +23,1% a giugno per un valore annuale stimabile in 50 miliardi nel 2021. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat che evidenziano la crescita del fatturato industriale alla vigilia del Cibus di Parma, che come in ogni edizione vedrà presenti anche realtà del territorio lariano.

Con l’avanzare della campagna di vaccinazione, la riapertura delle attività di ristorazione e le vacanze – sottolinea Coldiretti – cresce la domanda di Made in Italy a tavola in Italia e nel mondo con il fatturato alimentare che segna a giugno un balzo dell’11,1% e con le grandi fiere internazionali che rappresentano un elemento strategico per far conoscere ed apprezzare le eccellenze italiane a istituzioni, stakeholder e operatori di mercato.

Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola nel primo semestre dell’anno ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto ma registrano l’incremento maggiore della domanda con un balzo del 18,4%, trend positivo anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 6,8%, praticamente lo stesso della Francia (+6,7%) che si colloca al terzo posto mentre al quarto la Gran Bretagna dove a causa della Brexit, con l’appesantimento dei carichi amministrativi, l’export alimentare crolla invece del’4,6%. Fra gli altri mercati – evidenzia la Coldiretti – si segnala la crescita del 16,5% in quello russo e un vero e proprio balzo in avanti di quello cinese con +57,7%.

“La svolta è evidente anche nelle due province di Como e Lecco con quasi due cittadini su tre in viaggio per vacanza nell’estate 2021 che hanno scelto di mangiare principalmente fuori casa in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food” commenta il presidente interprovinciale di Coldiretti Fortunato Trezzi.

“Il cibo nell’estate 2021 si appresta a diventare la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche”.

Con la riapertura totale della ristorazione dopo il lungo periodo di lockdown, si è assistito ad un ritorno in grande stile dei consumi alimentari fuori casa. Un cambiamento importante dopo che la ristorazione lo scorso anno è stata tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020.

 

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Giovedì, 26 Agosto 2021 18:03

CORONAVIRUS, MENO VACCINAZIONI, PIU` VARIANTI PERICOLOSE

I dati riportati nel sito della Regione sulla pandemia vanno in altalena. L’oscillazione quasi quotidiana degli indici di riferimento nel Lecchese come in Lombardia, non consente valutazioni precise né previsioni affidabili. Anche se, per quanto riguarda ricoveri, decessi e contagi la situazione non sembra indurre al pessimismo come indicano i dati riportati in tabella.

Ma un punto rimane ben fermo: non bisogna abbassare la guardia. Farlo, ignorando le più elementari precauzioni igienico-sanitarie, potrebbe risultare disastroso. Le indicazioni sono sempre le stesse e non saranno mai ripetute a sufficienza: niente assembramenti, mascherina sempre a portata di mano, lavaggi frequenti delle mani. Ma soprattutto vaccinarsi prima possibile. Anche perché, nonostante la narrazione no vax, le mutazioni del coronavirus grazie al vaccino, diminuiscono sensibilmente. Pur se alcune di esse mostrano maggior resistenza all’inoculazione vaccinale. A questo proposito occorre chiarire alcuni punti.

Intanto il vaccino riduce molto la possibilità di contrarre il Covid 19 e moltissimo l’insorgere di casi gravi o letali. Inoltre il farmaco antivirale risulta efficace anche nei confronti della pericolosa “variante delta” e rende più difficile la comparsa di nuove mutazioni. In assenza di vaccino, invece, il coronavirus resta “allo stato brado” e si riproduce senza tregua facendo aumentare le probabilità di nuove varianti e anche di contagio che, occorre dirlo, non sono del tutto assenti nei vaccinati: anche chi è farmacologicamente protetto può infatti diventare, sia pur in misura ridotta, vettore di contagio. Proprio per questo tutti devono osservare le precauzioni ormai ben note riguardanti soprattutto le norme igieniche, i rapporti sociali e le attività di gruppo.

Affrontiamo ora il punctum dolens del problema: l’insorgenza di alcune varianti vaccino resistenti. SI tratta di un fenomeno ben noto in virologia che si verifica quando un farmaco elimina gran parte di una popolazione di microorganismi, virus nel nostro caso, rimuovendo così la presenza di competitori delle nuove varianti, resistenti al vaccino, che in tal modo trovano il terreno sgombro da eventuali “concorrenti” e si possono replicare con maggiore facilità. È questo, in ristrettissima sintesi, il meccanismo della cosiddetta “pressione selettiva” (approfondimento qui ) che si manifesta anche nell’uso di antibiotici. E dal momento che le mutazioni dei ceppi virali sono del tutto casuali, nessuno è in grado di prevederne sviluppo e caratteristiche.

Sostenere, come spesso accade soprattutto sui social network, che vaccinare in massa durante una pandemia è sbagliato perché così si favorisce la produzione di varianti vaccino resistenti, è privo di senso. Sarebbe come chiedere la sospensione di indagini e arresti nel quadro di un’inchiesta antimafia perché ammanettando i membri di una cosca si agevolano le organizzazioni concorrenti. Il grafico riportato di seguito illustra con grande evidenza come le mutazioni virali si manifestino soprattutto nei paesi dove si vaccina poco. Lungo l’asse delle scisse (orizzontale) è riportato il tasso di vaccinazione dei vari Paesi; l’asse delle ordinate (verticale) riporta la frequenza delle mutazioni dell’Rna di Sars-Cov-2, il “nostro” coronavirus.

 

FONTE: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.08.21261768v1.full.pdf

Sta di fatto che quando una quota significativa della popolazione, per periodi di tempo lunghi, permane priva di vaccinazione il rischio della comparsa di varianti resistenti al farmaco aumenta in misura elevata poiché in assenza di vaccino tutti i virus, indipendentemente dalle mutazioni sono liberi di diffondersi e anche di produrre varianti. Quindi chi non si vaccina rappresenta un consistente pericolo per sé e per gli altri. Occorre comunque sottolineare due circostanze importanti.

Innanzitutto il coronavirus responsabile della pandemia che ci sta facendo soffrire da 18 mesi, ha scarso potenziale di mutazione. In altri termini genera meno varianti di altri suoi simili. Inoltre va chiarito che, stante la casualità intrinseca delle mutazioni, solo un piccolo numero di varianti risultano pericolose per l’uomo. La stragrande maggioranza sono innocue o generano patologie poco significative, come nel caso di alcune forme di raffreddore provocate proprio da coronavirus. In altre parole, nessun virus muta per sopravvivere ma sopravvive perché muta. Conclusioni: vaccinatevi in fretta: il tempo è tiranno e rema contro.

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Giovedì, 26 Agosto 2021 07:32

ACCOGLIENZA AI PROFUGHI AFGHANI

IL TERRITORIO LECCHESE PRONTO A ACCOGLIERE I PROFUGHI AFGHANI CHE HANNO COLLABORATO CON IL CONTINGENTE ITALIANO.

Il territorio lecchese si prepara a fare la propria parte di fronte alla catastrofe umanitaria che sta dilaniando l’Afghanistan, in previsione della necessità di accoglienza dei profughi in arrivo in queste ore anche nel nostro Paese attraverso i corridoi aerei.
In una nota congiunta, il sindaco del capoluogo Mauro Gattinoni, il presidente del Distretto di Lecco Guido Agostoni, i presidenti degli Ambiti di Bellano (Fernando De Giambattista), di Lecco (Sabina Panzeri) e di Merate (Filippo Galbiati), sottolineano che “l’urgenza di intervenire, non solo offrendo opportunità di vita e alloggio, ma anche una prospettiva di inserimento vero e proprio, chiama in causa anche i Comuni alla collaborazione e solidarietà, attraverso l’ampliamento delle esperienze del sistema SAI (ex SPRAR), previsto a livello internazionale per la tutela di profughi e rifugiati politici”.

In provincia di Lecco sono 10 i Comuni aderenti attualmente al SAI, ma, prosegue la nota, “è importante che altri segnalino la disponibilità a individuare soluzioni abitative, pubbliche o private, che possano permettere di accogliere i collaboratori afghani del contingente italiano, sostenendo percorsi di inclusione. Modalità diffuse di accoglienza permetteranno un impatto più semplice nelle nostre comunità. A breve verrà pertanto inviata al Ministero una richiesta formale di ampliamento della rete territoriale all’interno del progetto ‘Lecco una provincia accogliente’. L’obiettivo che assumiamo è quello di permettere a queste persone e a queste famiglie un’opportunità di vita, cancellata dalla precipitazione della crisi - concludono Gattinoni, Agostoni, De Giambattista, Panzeri e Galbiati - riconoscendo il percorso che avevano avviato per un riscatto del loro Paese e per la ricerca di una via democratica alla libertà. Sarà questo il miglior modo per affermare i valori umani, democratici e solidaristici che contraddistinguono la nostra cultura”.

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Giovedì, 26 Agosto 2021 06:59

AUMENTATO IL PREZZO DEL LATTE

COVID: COLDIRETTI, BALZO DEL MERCATO DEL LATTE +13% IN 2021

Prandini: alzare prezzi alla stalla per salvare allevamenti italiani

Balzo di quasi il 13% per il prezzo del latte spot alla stalla in Italia nel 2021 trainato da una domanda in crescita per forniture fuori dai contratti annuali. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti sulle quotazioni della Borsa di Lodi, mercato di riferimento per il latte spot in Italia che ad agosto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è in crescita con un picco di 41,24 centesimi al litro, con un andamento positivo che coinvolge anche burro e formaggi.

“A fronte di questi risultati è necessario che nei contratti di fornitura fra le industrie di trasformazione e gli allevatori siano concordati prezzi del latte alla stalla più alti che seguano il trend del mercato” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “con i rincari delle materie prime alla base dell’alimentazione degli animali è fondamentale assicurare la sostenibilità finanziaria degli allevamenti sottraendoli al rischio di chiusura a causa di prezzi sotto i costi di produzione”.

“Una adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori – aggiunge Prandini - è condizione imprescindibile per mettere al sicuro tutta la filiera e continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità che sostengono l’economia, il lavoro e i territori italiani”. Perché quando una stalla chiude – evidenzia la Coldiretti – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.

La produzione italiana di latte supera 12 milioni di tonnellate, di cui oltre il 40% destinato ai grandi formaggi Dop come ad esempio il Grana Padano che per le forme con 10 mesi di stagionatura alla Borsa di Mantova, ad agosto registra quotazioni in crescita del +15% rispetto allo scorso anno. Un trend rialzista che coinvolge anche il burro nazionale – aggiunge Coldiretti – con valori che si sono impennati di quasi il 17% nell’ultimo mese rispetto al 2020 secondo dati Clal.

L’aumento delle quotazioni – conclude la Coldiretti – conferma che l’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro.

 

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Giovedì, 26 Agosto 2021 06:55

Anche quest`anno il Liceo Classico rimarra` nel prefabbricato

IL PRESIDENTE USUELLI: ALLA LUCE DEI FATTI, SCELTA OTTIMALE SUL NUOVO EDIFICIO UTILIZZATO TEMPORANEAMENTE DAL LICEO MANZONI

“Il Liceo Manzoni ha espresso la preferenza di restare nel nuovo edificio prefabbricato realizzato accanto al Bertacchi in via XI Febbraio per ospitare le classi del Classico e parte del Linguistico nel periodo di cantiere dell’edificio di via Ghislanzoni, sua abituale sede, dove farà ritorno al termine dei lavori.

Si tratta della conferma della bontà della scelta, fatta a suo tempo dagli amministratori e dai tecnici della Provincia di Lecco e del Comune capoluogo, di realizzare questa nuova struttura, moderna e avanzata, da utilizzare come soluzione “jolly” per ospitare di volta in volta classi di altri istituti sottoposti a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria incompatibili, per ragioni di sicurezza, con la presenza degli studenti e del personale.

Questa sistemazione si è rivelata ottimale grazie alle performance energetiche dell’edificio; le aule sono più grandi, più luminose grazie all’impianto a led che regola e compensa automaticamente la luce, aerate e dotate di aria condizionata, silenziose grazie alla coibentazione. Inoltre la vicinanza al Bertacchi è funzionale alla condivisione di alcuni docenti tra i due istituti.

Una soluzione pensata con lungimiranza, con strutture performanti e moduli componibili da aggiungere in caso di future necessità.

A suo tempo questa soluzione venne criticata aspramente sulla stampa e sui social network, con dichiarazioni inopportune e prese di posizioni strumentali, utilizzando termini e immagini che alla luce dei fatti si sono rivelati inappropriati, promuovendo addirittura una manifestazione degli studenti sotto la sede della Provincia, che ha causato la perdita di una giornata di scuola.

Tutta la vicenda invece fu affrontata con attenzione e competenza da Provincia e Comune, vagliando tutte le possibili ipotesi, e la soluzione definitiva fu presa nel massimo rispetto delle regole e della sicurezza degli utenti di tutte le scuole coinvolte.

Fortunatamente c’è stato chi, come il dirigente scolastico Giovanni Rossi, ha seguito in modo costruttivo tutto il percorso nelle sedi opportune e si è fidato delle rassicurazioni dei tecnici provinciali e comunali, che evidentemente conoscono il loro lavoro.

La priorità è sempre stata quella di garantire la sicurezza degli utenti delle scuole e cercare soluzioni idonee e dignitose, che permettano lo svolgimento nel migliore dei modi delle attività didattiche.

È buona regola, prima di criticare inutilmente, conoscere a fondo i termini delle questioni e attendere i risultati concreti delle scelte fatte”.

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Mercoledì, 25 Agosto 2021 06:56

SOCCORSO ALPINO SALVA ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTA`

CANZO (CO) - Martedi pomeriggio alcuni escursionisti hanno sentito grida di aiuto provenire dalla Ferrata del Venticinquennale, ai Corni di Canzo e allora hanno avvisato il 112. La centrale ha subito attivato il Soccorso alpino, Stazione del Triangolo Lariano della XIX Delegazione Cnsas. I tecnici sono partiti con il mezzo fuoristrada e sono arrivati a Pianezzo, dove poi hanno proseguito a piedi. Giunti alla base della ferrata, hanno visto un uomo più in alto e quindi lo hanno raggiunto. Si tratta di un signore di 64 anni di Barzano che aveva deciso di intraprendere da solo la salita ma poi si è trovato in difficoltà.

I tecnici lo hanno messo in sicurezza con imbragatura e casco e poi lo hanno calato per un centinaio di metri fino alla base del canalone. Infine, lo hanno accompagnato al rifugio e poi a valle. L'intervento è cominciato poco prima delle 15.30 ed è finito alle 19:00. È molto importante avere sempre con sé l'attrezzatura giusta quando si va in montagna, sia per un semplice escursione, sia soprattutto per percorsi più impegnativi, quali per esempio una ferrata. Trovate molte informazioni e consigli utili sul sito sicurinmontagna.it.

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Martedì, 24 Agosto 2021 13:44

LORENZO FAZZINI responsabile EDIZIONI VATICANE

in Cultura

Papa Francesco ha nominato il manager editoriale, giornalista e saggista Lorenzo Fazzini nuovo responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana (Lev). Fazzini, 43 anni, finora direttore generale ed editoriale dell’Editrice Missionaria Italiana (Emi), subentra a Fra Giulio Cesareo.

Il Bollettino della Sala stampa della Santa Sede ha comunicato che Fazzini è stato nominato dal Pontefice “Capo Ufficio nel Dicastero per la Comunicazione, con funzione di Responsabile Editoriale della Libreria Editrice Vaticana”.
Un laico va, quindi, alla guida dell’Editrice Vaticana, che tra le altre cose detiene a livello mondiale i diritti riguardanti le opere dei Papi.

Lorenzo Fazzini, di origini premanesi nato a Bellano (Lecco) nel 1978, residente a Verona, laureato in Lettere moderne e in Scienze religiose, giornalista professionista, dal 2012 ad oggi ha diretto l’Editrice Missionaria Italiana, casa editrice degli istituti missionari italiani, che sotto la sua direzione è diventata una media company in grado di produrre, oltre a libri, anche eventi autoriali, consulenze editoriali, mostre catechetiche, spettacoli teatrali, webinar formativi, laboratori educativi per insegnanti, corsi di aggiornamento: complessivamente, 250 eventi all’anno. Nel 2013 Emi è stata la prima casa editrice italiana a pubblicare libri di Papa Francesco.

 

Esperto di tematiche religiose, collabora da diversi anni con il quotidiano Avvenire e L’Osservatore Romano. É editorialista del Corriere del Veneto, Corriere del Trentino, Corriere di Bologna, edizioni locali del Corriere della Sera. Fa parte del Comitato editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino come consulente per il settore religioso.
È autore di otto libri, alcuni dei quali tradotti all’estero: Nuovi cristiani d’Europa. Dieci storie di conversione tra fede e ragione (Lindau); Dialoghi nel cortile dei gentili. Dove laici e cattolici si incontrano (Emp); Nella terra di Dio. Vincent Nagle, missionario in Terra Santa (Lindau); Un’anima per l’Europa. Colloqui su Dio, ateismo e dintorni (Paoline); Un Vangelo per l’Africa. Cesare Mazzolari, vescovo di una Chiesa crocifissa (Lindau); Ho imparato dagli ultimi. La mia vita, le mie speranze, con Luis Antonio cardinal Tagle (Emi); Odierai il prossimo tuo come te stesso. Perché abbiamo dimenticato la fraternità. Riflessioni sulle paure del tempo presente, con Matteo Maria cardinal Zuppi (Piemme), Dio in quarantena. Una teologia del coronavirus (Emi).
Ha curato la collana di 20 volumi Le parole di Papa Francesco pubblicata dal Corriere della Sera e l’antologia di Papa Francesco La via di Gesù (Solferino).

È stato autore e consulente per alcune trasmissioni televisive andate in onda su Tv2000: La svolta; I militi ignoti della fede di Pupi Avati; Mission Possible di Max Laudadio. Ha organizzato la rassegna culturale “Le Dieci parole. Perché la nostra epoca ha ancora bisogno di Dio” per conto della rivista Vita e Pensiero dell’Università Cattolica di Milano in occasione del centenario della rivista stessa.

Ha tradotto diversi libri dal francese. In questi mesi estivi cura la rubrica “Dio tra le righe” sulla prima pagina del quotidiano Avvenire.
Per i suoi lavori giornalistici ed editoriali ha ottenuto il Premio giornalistico Ucsi Natale – Targa Athesis under 30, il Premio giornalistico Giorgio Fallani e il Premio Capri San Michele. È sposato con Anna e ha quattro figli  (ansa)

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Martedì, 24 Agosto 2021 13:25

BARZIO: LE “NON” NOTIZIE E IL SILENZIO DELLA POLITICA

La vicenda dei nuovi parcheggi con annessa nuova strada e nuove aree residenziali a Barzio, stanno occupando gran parte delle cronache di questi giorni.
Aldilà della documentazione che man mano viene pubblicata, due sono gli aspetti sui quali come Valbiandino.net ci sembra opportuno soffermarci.
Il primo è che non c’è nulla di nascosto. Nulla che non fosse accessibile al pubblico. E, conseguentemente, nulla che non fosse, già in passato, divulgabile.
Per dirla in breve, se la gente di Barzio e della Valsassina in generale vengono a conoscenza di certi progetti dalla “stampa” la colpa non la si può addossare a chi delibera e pubblica, ma ad una generale indifferenza nei confronti dell’operato delle amministrazioni che, magari, hanno anche contribuito ad eleggere.

Per cui, ne consegue che anche le “rivelazioni” sopraggiunte siano in netto ritardo rispetto a quanto potessero in effetti essere.
A meno che, teniamoci sempre stretto il beneficio del dubbio, tutto ciò sia stato orchestrato, come si dice, “a orologeria”. Siccome però è impossibile dimostrarlo, mettiamo questo pensiero in cantina non per dimenticarlo ma al solo scopo di conservarlo per eventuali future esigenze.
Purtroppo, l’interesse della popolazione verso l’attività dei comuni è spesso ristretto al paio di mesi precedenti le elezioni: allora tutti sanno (o credono di sapere) tutto, emergono le insofferenze e si creano schieramenti dove, soprattutto nei piccoli paesi, l’interesse personale e le piccole faide interne, sopravanzano quello comune.
Così succede che il primo consiglio comunale sia partecipatissimo, il secondo un po’ meno e il terzo vada praticamente deserto. Stessa cosa per l’albo pretorio, cartaceo o online non fa differenza, che nessuno guarda a meno che non ci sia affissa una delibera che lo riguarda personalmente.

Morale: così come la legge non ammette ignoranza, gli strumenti per conoscere cosa sta succedendo a casa tua ci sono e basta utilizzarli. Lamentarsi a posteriori non ha poi molto senso.
Il secondo aspetto della vicenda è il suo “merito”. E cioè se il nuovo parcheggio, la nuova strada, le nuove residenze e, più in generale, tutto il nuovo piano di sviluppo contenuto peraltro nel Documento Unico di Programmazione recentemente approvato dall’assemblea della Comunità Montana (e quindi assolutamente di dominio pubblico, basta volerlo) siano condivisibili o meno.
Nel DUP sopra richiamato, tra molto altro, sono presenti anche la nuova funivia Moggio - Artavaggio, impianti di risalita sempre ad Artavaggio e nuovi investimenti tra Barzio e Bobbio per decine e decine di milioni di euro.
Giusto o sbagliato? Sogni o realtà? Ognuno avrà la sua opinione che però è giusto formarsi leggendo il documento ufficiale ed è per questo che qui sotto trovate il DUP approvato in Comunità Montana così ve lo potete scaricare, leggere e farvi un’opinione senza essere “guidati” nel farlo.

In queste settimane, però, chi davvero manca all’appello è la cosiddetta “politica” locale, cioè chi ha compiuto le scelte e le sta portando avanti.
Per quanto abbiamo potuto leggere, non una parola, non una dichiarazione, ed è un silenzio che può lasciar spazio a interpretazioni le più diverse e contraddittorie.
Nel frattempo le “notizie” (che, come abbiamo evidenziato, tanto “notizie” non sono) corrono gestite da “opinionisti” che fanno il loro lavoro seguendo la una precisa linea editoriale.

Come Valbiandino.net siamo soliti cercare di fornire nello stesso tempo il parere di tutte le parti in causa per cui riteniamo che sarebbe davvero opportuno che la cosiddetta “politica locale” (e non ci riferiamo ovviamente al solo sindaco di Barzio) si esponesse e dichiarasse che ha compiuto quelle scelte motivandole e corroborandole con dati e informazioni le più esaustive possibili.
In quattro parole, assumersi le proprie responsabilità.
Riccardo Benedetti

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